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Editoriali

Da PES a Efootball: dalle origini al live service del calcistico di Konami

Questo mese Konami lancia una collaborazione tra Efootball, sua principale serie calcistica, e il gioco di carte Yu-Gi-OH!.

Nell’ultimo mese Efootball 2025, simulazione calcistica targata Konami ed erede del mitico Pro Evolution Soccer, ha proposto un evento davvero particolare. La casa giapponese ha infatti pensato di realizzare una collaborazione tra Efootball e Yu-Gi-Oh!, celeberrimo gioco di carte collezionabili, anch’esso appartenente a Konami.

Questa collaborazione si è concretizzata anzitutto per la presenza di nuove carte-giocatore ispirate alle creature più iconiche di Yu-Gi-Oh!. Possiamo dunque ammirare Neymar accompagnato dal mitico mago nero o Mbappé affiancato dal leggendario Drago Bianco Occhi Blu.

Ma le novità proposte da questo update non si fermano qui. Se selezionerete le partite legate all’evento, infatti, tutto lo stadio sarà abbellito da nuove animazioni a tema Yu-Gi-OH!.

Gli spalti diventano pieni di ologrammi, che mostrano creature iconiche come Kuriboh o il Coniglio da soccorso. Al momento di ogni gol, poi, farà la sua comparsa il gigantesco Exodia, che scatenerà il suo potere in un tripudio di luci.

Collaborazioni vincenti

Quella con Yu-Gi-OH! non è la prima collaborazione proposta da Konami. Pochi mesi fa, ad esempio, è uscito un evento che coinvolgeva i famosi personaggi del manga Captain Tsubasa. In questa occasione, oltre alle classiche carte, era possibile addirittura controllare i personaggi del suddetto anime in una serie di sfide speciali.

Insomma, Efootball sembra aver ormai consolidato la sua natura di gioco free to play, secondo il modello dei live service. Tuttavia, non tutti i fan sembrano aver apprezzato questa scelta che, se da un lato ha effettivamente espanso l’utenza del titolo, soprattutto nell’area asiatica, dall’altro sembra avergli ormai alienato i fan storici, che tendono a scegliere in maniera decisa la serie FC Football di EA.

Cogliamo quindi l’occasione per ripercorrere la storia di quello che è senza dubbio uno dei franchise calcistici più famosi ed apprezzati, nonché un caso davvero unico in quanto a scelte di gestione e distribuzione da parte della sua casa di produzione.

Le origini di Efootball

Come abbiamo già detto ad inizio articolo, Efootball altro non è che l’erede della leggendaria serie Pro Evolution Soccer. Questa leggendaria saga calcistica ha una lunga storia alle spalle, da sempre legata a filo doppio con la console di casa Sony.

Il primo episodio in assoluto della serie apparve nel 1997 sulla prima Playstation col titolo Internationa Superstar Soccer Pro. Si trattava in realtà del porting occidentale di Winning Elven, titolo calcistico dedicato alla J-League, campionato di serie a giapponese. Nonostante le recensioni roboanti che ricevette ai tampi, ISS Pro era tutt’altro che perfetto. Se da un lato la grafica e i modelli dei calciatori erano di livello altissimo, dall’altro la giocabilità risultava piuttosto legnosa e poco fluida. Anche il numero di modalità e squadre presenti (limitate alle sole nazionali) era molto limitante.

Già l’episodio successivo, ISS Pro 98, corresse molti dei difetti dell’originale, ampliando il numero delle nazionali presenti e soprattutto migliorando moltissimo il gameplay, che univa un buon rigore tattico ad un ottima fluidità nei dribbling e nel possesso palla.

Fu tuttavia l’episodio successivo, ISS Pro Evolution, a far segnare il vero salto di qualità. Oltre a migliorare ulteriormente grafica e giocabilità, questo episodio introdusse la mitica Master League, un campionato speciale in cui, alla guida di una squadra di totali chiaviche, il giocatore avrebbe dovuto passare dalla categoria inferiore a quella maggiore, migliorando via via la squadra comprando nuovi talenti, sfruttando i punti ricavati dalle proprie vittorie.

Sebbene non fossero presenti nomi e marchi originali, squadre e giocatori risultavano facilmente riconoscibili grazie alle loro fattezze e all’uso di nomi storpiati. Questo episodio ed il suo diretto sequel, ISS Pro Evolution 2, permisero alla saga Konami di farsi conoscere dal grande pubblico e di crearsi una buona fanbase di appassionati, nonostante la dura concorrenza della serie FIFA di EA.

La consacrazione

Fu tuttavia col passaggio all’era Playstation 2 che la saga Konami raggiunse il suo apice. Fu proprio in questa occasione che Konami cambiò nuovamente nome alla sua saga, che, da allora, divenne nota col nome Pro Evolution Soccer (abbreviato PES). Il primo PES uscì nel novembre 2001 (titolo originale World Soccer Winning Eleven 5 Final Evolution), rivelandosi un vero capolavoro.

Il gioco univa una grafia ed un sonoro profondamente rinnovati e potenziati grazie alla nuova console ad un gameplay incredibilmente profondo e divertente. Anche la Master League ritornò in una veste notevolmente potenziata, che iniziava a dare maggiore spazio all’aspetto gestionale della squadra. Iniziarono a fare capolino anche le prime squadre dotate di licenza ufficiale.

Da allora e fino al 2020 la serie Pro Evolution Soccer divenne un appuntamento annuale e la sfida tra FIFA e PES fu una delle rivalità videoludiche più accese di sempre. A partire dal 2008, i vari episodi persero la numerazione tradizionale a favore dell’anno in cui il titolo usciva, in maniera analoga a quanto fatto dalla distinta concorrenza.

Naturalmente, la saga non fu composta da soli capolavori. Se titoli come PES 3, PES 5, PES 2009 (il primo ad introdurre l’esclusiva sulla Champions League) e PES 2013 sono ricordati con affetto dai Fans, giochi come PES 2014, PES 2016 e PES 2008 furono clamorosi passi falsi, che contribuirono al controsorpasso da parte di EA e del suo FIFA.

Una transizione difficile

Nel 2021 Konami realizzò quella che fino ad oggi è stata la svolta decisiva per la serie. Konami decise infatti di ritirare per sempre il marchio Pro Evolution Soccer, sostituendolo con Efootball. Non solo: a partire dal primo episodio, uscito proprio nel 2021, la serie divenne free to play, ovvero scaricabile gratuitamente.

Il gioco divenne disponibile per Playstation, X Box, PC e persino dispositivi IOS e Android. Tuttavia, il titolo venne pesantemente criticato. Apparentemente, non c’era un singolo aspetto di Efootball che funzionasse. La grafica appariva datata e presentava numerosi bug. La giocabilità era un pallido ricordo di quella che sancì il successo della serie e il numero di squadre e modalità era estremamente limitato.

I fan criticarono pesantemente non solamente il gioco, ma anche la direzione intrapresa da Konami, la quale non era nuova a scelte discutibili volte a massimizzare gli introiti provenienti dalle sue serie principali (si pensi a quanto accaduto a serie come Castlevania o Silent Hill).

Una difficile risalita

Nonostante le critiche, Konami ha scelto, coerentemente, di portare avanti il suo progetto. Dalla sua prima incarnazione, Efootball ha ricevuto una serie costante di aggiornamenti. Ora Efootball appare molto lontano dalla sua orrida prima incarnazione. Grafica e giocabilità, seppur non ai livelli di FC, risultano aggiornati e apprezzabili e l’enorme numero di eventi e sfide sopperisce al numero, ancora limitato, di modalità.

Il cuore del gioco consiste nella modalità Squadra dei sogni, che, in modo analogo in quanto visto nella celeberrima FUT, permette la creazione della propria squadra ideale con l’ausilio di una serie di carte, che rappresentano differenti versioni dei vari calciatori. Purtroppo, anche in questo caso, le microtransazioni si rivelano davvero determinanti per l’ottenimento dei calciatori migliori e quindi per la creazione di squadre realmente competitive.

Tuttavia, la strategia di Konami non può definirsi del tutto fallimentare. Rendere la serie gratuita ha allargato di molto la sua utenza, sebbene si tratti nella maggior parte dei casi, di giocatori occasionali. Inoltre, il modello life as service, in questo caso, è stato applicato correttamente da Konami, che non ha mai smesso di migliorare ed ampliare il suo titolo, cercando (almeno in parte) di venire incontro alle critiche.

Certo, sarà davvero dura per Konami riconquistare l’affetto ormai perduto dei fan di lunga data. Tuttavia continueremo ad osservare con attenzione l’evoluzione di questa saga, sia perché rappresenta un unicum nell’industria videoludica sia perché speriamo fino alla fine in un ritorno dell’erede di PES alla sua antica gloria. Voi che ne pensate? Avete apprezzato la trasformazione di PES in Efootball? O rimpiangete la storica rivalità con FIFA?

Di Marco Gioletta

Appassionato di videogiochi fin da bambino, tramite il commodore 64 del mio papà. Grande fan sia di Sony che di Nintendo, con una grande passione per le avventure ed i picchiaduro. Laureato in lettere e amante di lettura e scrittura.

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