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Monstrum II entra in Accesso Anticipato questo mese

Junkfish, lo studio di sviluppo di Dundee nominato ai BAFTA, ha annunciato che Monstrum 2, il titolo survival horror asimmetrico entrerà in Accesso Anticipato su Steam il 28 gennaio 2021.

In attesa del lancio, Mostrum 2 potrà essere provato durante un fine settimana di open beta il 23 e 24 gennaio.

Seguito multiplayer del titolo di culto originale, Monstrum 2 può vantare nuovi mostri, enigmi e ambienti generati proceduralmente, mentre fino a quattro prigionieri provano a fuggire da Sparrow Lock, un centro di ricerca marino, braccati da uno dei terribili mostri nati dagli esperimenti.

Riuscirai a fuggire da Sparrow Lock?

Come prigioniero, dovrai esplorare Sparrow Lock per liberare il cammino dagli ostacoli, sbloccare nuove aree e trovare oggetti utili che possono aiutarti a fuggire dal mostro. Ricorda, però: devi rimanere nascosto e fuori dal suo campo visivo. Se vieni scoperto partirà un’intensa sequenza di caccia, e dovrai sfuggire al tuo predatore correndo a perdifiato nella speranza di sopravvivere.

Grazie a un mix di gameplay stealth in prima persona con particolare focus sugli enigmi e su elementi di survival horror, i giocatori dovranno provare a elaborare una strategia efficace per fuggire insieme, piuttosto che affrontare il mostro frontalmente. Con una difficoltà scalabile in base al numero di giocatori impegnati, layout delle ambientazioni generato proceduralmente, trappole, stanze da esplorare ed enigmi da risolvere, nessuna partita sarà uguale a una precedente!

Oppure preferisci il brivido della caccia?

Potrai impersonare tre mostri diversi una volta che Monstrum 2 sarà disponibile in Accesso Anticipato, ognuno dei quali ha le proprie abilità uniche e un diverso stile di gioco. Distruggi le pareti, arrampicati sui soffitti, salta da una parte all’altra o teletrasportati sulla tua preda. Ogni mostro sfrutta l’ambiente in modi unici per cogliere di sorpresa gli altri ignari giocatori.

Come mostrato dal trailer pubblicato oggi, i giocatori potranno dare la caccia agli avversari con il Malacosm: un orrore lovecraftiano dalle sembianze di mollusco. Posiziona trappole di localizzazione per danneggiare i prigionieri, teletrasportati in diversi punti della mappa, attraversa i muri e guarda attraverso gli occhi della tua preda grazie all’abilità di chiaroveggenza per scoprire dove si nasconde.

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Dead Cells, Fatals Falls è il nuovo DLC in arrivo a gennaio

Motion Twin ed Evil Empire hanno annunciato che Fatal Falls, il nuovo DLC di Dead Cells, sarà disponibile dal 26 gennaio su PC e console al prezzo di 4,99 €. 

Qui trailer e comunicato stampa:

Fatal Falls è il 22esimo aggiornamento importante per Dead Cells, titolo estremamente apprezzato e vincitore di numerosi premi, ma si tratta solo del secondo DLC a pagamento sin dal suo debutto in Accesso Anticipato nel 2017. Nominato più volte e vincitore di numerosi premi dedicati al gioco dell’anno del 2018, Dead Cells è un metroidvania roguelite con elementi action e platform apprezzato da critica e pubblico, ambientato in un castello ricco di imprevedibili insidie, segreti, oggetti in grado di cambiare le dinamiche di gioco e, sopratutto, abitato da nemici mortali.

Un DLC fatalmente fondamentale

Il DLC Fatal Falls introduce una cospicua quantità di nuovi contenuti per tutti gli appassionati, come due nuove ambientazioni visitabili a metà gioco, un temibile boss e una marea di nuovi oggetti e armi. Il trailer di gameplay pubblicato oggi mostra sia le due ambientazioni, i Santuari in rovina e le Coste imperiture, sia lo Spaventapasseri, l’agguerritissimo nuovo boss che i fan di vecchia data potrebbero immediatamente riconoscere come il Giardiniere reale, oramai corrotto dal Malessere.

Le due nuove ambientazioni sono accessibili parallelamente alle aree del Villaggio delle palafitte, della Torre dell’orologio e della Guardiana del tempo, e sono da considerare come percorsi alternativi per rendere ancora più coinvolgente la parte centrale dell’avventura. Oltre ai nuovi percorsi, i giocatori posso aspettarsi una sorta di spada omicida come companion (perché no?) e nuovi nemici folli come il corvo miope, lo spadaccino imbranato, il becchino morboso e diversi altri (ce ne sono otto in tutto), prima del boss finale, lo Spaventapasseri. (Occhio ai funghi esplosivi durante lo scontro!)

Cosa sarebbe un nuovo aggiornamento senza nuove armi? La spada maniacale (abbiamo detto che vola?) disponibile in Fatal Falls è pensata per offrire ai giocatori che puntano su Brutalità un’alternativa valida al Gufo reale e al Fungarzone. Sono state aggiunte anche le falci, indubbiamente fra le armi più affascinanti di sempre: sono attratte dai nemici e ti seguono per un po’. Sono state aggiunte ben sette nuove armi: i Parafulmini, le Falci dello Spaventapasseri, la Lanterna del Traghettatore, il Bastone di ferro, la Serenata, le Zanne di serpente e il Bozzolo. Ognuna di esse ti aiuterà nelle diverse aree che compongono le due nuove ambientazioni. E siccome il nostro obiettivo è quello di farti combattere al meglio E ANCHE in maniera super stilosa, in questo aggiornamento ci sono anche 10 nuove skin.

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Loop Hero per PC – Provato

Risparmia e muori spesso!

Per festeggiare l’arrivo del DLC, gli sviluppatori hanno deciso di dare la possibilità di pre-ordinare un nuovissimo bundle che taglia di netto i prezzi su tutte le piattaforme, a partire da fine gennaio. Le date possono variare leggermente in base alla piattaforma, ma tutti gli appassionati dovrebbero dare un’occhiata al proprio store digitale di riferimento a partire dal 26 gennaio per scoprire tutti i dettagli del periodo di sconto che durerà più di 10 giorni.

Un 33% di sconto è già disponibile per il nuovissimo bundle, Dead Cells: The Fatal Seed Bundle su Nintendo Switch (19,99 €). Questo incredibile bundle sarà disponibile su tutte le piattaforme a partire dal 26 gennaio (le date delle offerte potrebbero variare leggermente in base alla singola piattaforma) allo stesso prezzo di 19,99 €. All’interno del bundle sono compresi tutti i 20 aggiornamenti gratuiti pubblicati in precedenza, più i due DLC a pagamento, The Bad Seed Fatal Falls (venduti normalmente al prezzo di 4,99€ ciascuno).

Gli sviluppatori di Dead Cells hanno pensato a tutti i giocatori, veterani e nuovi arrivati, pianificando una serie di offerte che inizieranno, come già detto, dal 26 gennaio e dureranno fino a metà febbraio.

  • Il gioco base sarà venduto per la prima volta al 50% di sconto (12,49 €), un’incredibile offerta per tutti coloro che vogliono scoprire Dead Cells per la prima volta.
  • 33% di sconto su Dead Cells: The Fatal Seed Bundle (19,99 €) per tutti coloro che vogliono il pacchetto completo.
  • 30% di sconto, per la prima volta, sul DLC The Bad Seed (3,49 €)
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Valorant, tutti i dettagli del competitivo nell’Episodio 2

Riot Games ha reso disponibili i dettagli della scena competitiva dell’Episodio 2 di Valorant, in arrivo domani 12 gennaio:

Con l’inizio dell’Episodio 2, vogliamo rimuovere ogni dubbio su quanto siete vicini a salire di grado, rendendo più facile vedere come ve la state cavando rispetto ai migliori, ricompensando adeguatamente il tempo che investite nelle competitive e apportando una serie di altri cambiamenti alla qualità dell’esperienza in base al feedback della comunità.

Caratteristiche principali

  • Classifiche regionali per i giocatori di grado Immortale e Radiante
  •  Limite massimo di 2 membri per gruppo per i giocatori di grado Immortale e Radiante
  • Modifiche alle ricompense grado e di fine Episodio
  • Frecce di progresso sostituite da barra dei progressi + valore numerico per indicare più esplicitamente la distanza dalla promozione/retrocessione
  • Svariate migliorie alla qualità dell’esperienza

Dettagli

Classifiche regionali

  • Le classifiche sono consultabili dal client di gioco e in versione web su playvalorant.com
    • Giocatori di grado Radiante (i primi 500 di una regione)
    • Giocatori di grado Immortale (circa l’1% dei giocatori di Competitive di una regione)
      • Il grado Immortale ora è uno solo, e utilizza l’icona Immortale 3
    • Grado classifica e Punti competitivi (PC)
    • Riot ID, titolo e carta giocatore
    • Partite vinte per Atto
    • Possibilità di anonimizzarsi (il nome verrà sostituito con “Agente segreto”)
  • Le classifiche sono separate per ogni regione: NA, EU, APAC, BR, LATAM, KR
  • Requisiti per entrare in classifica:
    • Almeno 50 partite competitive registrate sull’account
    • Necessario giocare almeno 1 partita competitiva a settimana (entro un periodo di 7 giorni) per rimanere in classifica
    • I giocatori bannati non verranno mostrati in classifica

Contesto: vogliamo che i giocatori di ciascuna regione possano vedere chi sono i migliori. Vogliamo anche essere sicuri che consideriate affidabile la classifica, in modo da spingere i giocatori a guadagnarsi il diritto di entrarvi e restare attivi per rimanerci.

Sistema gradi aggiornato

  • Addio frecce, RIP
  • Aggiunti una nuova barra dei progressi e i punti competitivi, che indicano la vicinanza al grado precedente/successivo
    • Da Ferro a Diamante verrà mostrata la barra dei progressi; da Immortale in poi, il sistema viene sostituito dal grado in classifica
  • Informazioni punti competitivi:
    • Minimo 10 PC guadagnati con una vittoria o persi con una sconfitta
    • Massimo 50 PC guadagnati con una vittoria
    • Massimo 30 PC persi con una sconfitta
    • Massimo 20 PC guadagnati con un pareggio (per prestazioni individuali)
      • Solo da Ferro a Diamante, dove teniamo conto delle prestazioni individuali
    • Protezione dalla retrocessione, che avviene solo perdendo a 0 PC
      • In caso di retrocessione, non si scenderà sotto 80 PC al nuovo grado
    • Premio di promozione, per cui il grado successivo comincia a minimo 10 PC con una vittoria
    • La maggior parte di PC viene da vittorie o sconfitte (risultato della partita)
      • Si guadagna sempre PC con una vittoria e si perde sempre PC con una sconfitta
    • Vincere con un risultato schiacciante (e con una prestazione individuale eccezionale a gradi bassi) aiuta a salire di grado più velocemente
  • Cerimonia ed effetto visivo celebrativo alla promozione al grado successivo
  • Pagina di informazioni sul grado aggiornata; ora fornisce informazioni sulle ricompense grado di ciascun Episodio

Contesto: il nostro attuale sistema di gradi non fornisce informazioni accurate sulla vostra posizione tra un grado e l’altro, quanto guadagnerete per ogni partita, e perché vi muovete di grado. Con queste modifiche, speriamo che il sistema di gradi sia più facile da comprendere, più trasparente e corretto, e che sia più difficile perdere velocemente gradi durante le giornatacce in cui non vi entra un colpo.

Modifiche alle ricompense grado e di fine Episodio/Atto

  • L’Episodio 1 finisce l’11 gennaio alle 22:00 per tutte le regioni. Le partite competitive verranno disabilitate in quel momento, e idealmente riabilitate all’inizio dell’Episodio 2 (patch 2.0) il giorno successivo
    • Fusi orari: PT (NA), CDT (LATAM), BRT (BR), GMT (EU), SGT (APAC), KST (KR). L’orario viene visualizzato anche nel client di gioco, nella pagina Carriera: Grado Atto
  • Aggiunte ricompense di grado per l’Episodio 1: degli accessori arma basati sul grado Atto più alto raggiunto durante l’Episodio 1. Verranno conferiti all’inizio dell’Episodio 2 o poco dopo
  • Per ciascuna partita, nel grado Atto comparirà un triangolo rappresentante il grado con cui si è concluso tale incontro
    • Prima, era necessario ottenere una vittoria a quel grado
  • Lo stemma del grado Atto finale sarà testimonianza della posizione classificata finale al termine di un Atto
  • A ogni Atto corrisponde una nuova progressione di punti competitivi per il grado iniziale
  • Reso il numero di partite di piazzamento costante per ciascun Atto (5), a prescindere da se si è già fatto o meno un piazzamento iniziale. Il grado più alto raggiungibile in questo modo è Platino 3
  • Razionalizzata la distribuzione dei gradi
    • Ridotto significativamente il numero di giocatori Ferro e aumentata la percentuale di giocatori in Bronzo, Argento, Oro, Platino e Diamante
  • Rimosso l’occultamento del grado di un giocatore durante un Atto; il grado ora viene nascosto solo per i giocatori che non hanno completato il piazzamento 

Contesto: vogliamo ricompensare adeguatamente il tempo investito nelle Competitive e riconoscere l’abilità effettiva. Gli accessori arma rappresentanti il grado permettono ai giocatori di mostrare l’abilità raggiunta nel corso di un Atto (il grado Atto maggiore di quell’Episodio) e, per i giocatori di grado elevato nella Classifica, lo stemma mostrerà quanto un giocatore è stato in grado di salire entro la fine dell’Atto.

Vogliamo anche assicurarci, dando con adeguato anticipo una chiara indicazione della fine di un Atto Competitivo, che la fine di un Atto e di un Episodio siano evidenti e quale sia la posizione di ciascuno in quel momento. Non vediamo l’ora che possiate provare queste modifiche e attendiamo con curiosità i vostri commenti. 

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Dragon Ball FighterZ, pubblicati video gameplay e pro gaming con Super Baby 2

Bandai Namco ha pubblicato due nuovi video in cui mostra Super Baby 2 in azione su Dragon Ball FighterZ. In particolare, i video su YouTube mostrano il gameplay e le combo del nuovo personaggio e una partita tra due dei migliori giocatori al mondo, Shanks (Spagna) VS Wawa (Francia).

Gameplay

Shanks (Spagna) VS Wawa (Francia)

Super Baby 2 sarà disponibile dal 15 gennaio e successivamente, con il FighterZ Pass 3, arriverà anche un altro combattente: Gogeta SS4.

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Loop Hero per PC – Provato

Durante i The Game Awards 2020, Devolver Digitals ha mostrato con un’istrionica presentazione l’ultima fatica degli sviluppatori di Four Quarter. Loop Hero può essere definito come un gioco di carte roguelike con un’ambientazione fantasy, ma le svariate feature tipiche dei giochi di ruolo e l’interessante meccanica del loop, meritano una spiegazione approfondita.

Un loop infinito

Un potente lich ha costretto il mondo in un loop infinito, che obbliga il nostro alter ego, inizialmente un guerriero, a esplorare un dungeon, generato casualmente dal videogame. Rispetto agli altri titoli, Loop Hero non permette una vera e propria esplorazione. Il nostro eroe si muove nel livello di gioco automaticamente e in senso orario. A ogni passo, il tempo avanzerà scandito da una barra che una volta completata ritornerà all’inizio e farà scattare un nuovo giorno. Ogni alba darà vita a nuovi eventi come il respawn dei nemici, il recupero di vita e altri effetti dipendenti dal mazzo di carte che stiamo giocando.

Un mondo in loop.

Inizialmente, la mappa sarà vuota con la sola presenza del personaggio principale e alcune slime, gelatine verdi che ci attaccheranno appena occuperemo la loro casella. Ogni volta che sconfiggeremo un nemico, riceveremo delle carte provenienti dal nostro mazzo, che ci permetteranno di aggiungere nuove componenti all’interno del dungeon. Di conseguenza, anche se non potremo controllare il movimento del nostro personaggio e nemmeno i combattimenti, che avverranno in automatico tenendo conto solo delle statistiche, avremo comunque il possesso della mappa, decidendo noi dove e quando inserire degli aiuti, o delle difficoltà, all’interno della mappa.

Il loop, e quindi il livello, termina quando la barra con il “teschio” sarà piena. In quel momento, farà la sua apparizione il boss di fine dungeon, che affronteremo la prossima volta che arriveremo all’accampamento. Si tratta di uno scontro arduo, da affrontare rigorosamente con il massimo della vita e magari usando dell’equipaggiamento che si concentri su un unico bersaglio.

Decideremo noi l’aspetto della mappa.

You’ll never walk alone

Indipendentemente dall’esito del livello, quando ne usciremo, finiremo nel nostro accampamento. Qui scopriremo che non siamo soli. Ci sono altri avventurieri all’interno del vortice e sarà nostro compito, per mezzo della costruzione di nuovi edifici, creare un villaggio che ci permetta di unire le forze.

Durante il dungeon, raccoglieremo delle risorse che saranno poi utilizzabili quando arriveremo al villaggio. L’albero delle costruzioni è molto variegato e non lineare. Con i nuovo edifici sarà possibile ottenere nuove carte, strumenti, abilità e persino nuove classi, ma sarà necessario ripetere la raccolta delle risorse un po’ di volte prima di poter ripartire con nuove abilità e strumenti che faranno la differenza nel campo di battaglia.

L’albero degli edifici è fondamentale in Loop Hero.

Lo strumento fa il maestro

Trovare il giusto equilibro non sarà sempre facile, perché una volta completato un giro completo, che ci farà ritornare al nostro accampamento, i mostri avversari saliranno di livello e sarà sempre più complicato batterli. Oltre alle carte, i nemici dropperanno anche dell’equipaggiamento casuale in base al loro livello e con una rarità individuabile dai colori dello sfondo dell’oggetto: grigio, blu, oro e arancione. La statistica base, per esempio il danno per un’arma, non dipenderà dalla rarità, che si limita ad aggiungere una statistica bonus extra. Di conseguenza, gli oggetti grigi non avranno nessun bonus, quelli blu ne avranno solo uno tra quelli disponili e specificati prima dell’avvio della mappa, quelli oro ne avranno due e gli arancione ben tre.

Le armi sono essenziali per progredire nel gioco. Le statistiche permettono sia di aumentare i danni che di evitarli. Questo ci darà abbastanza libertà su come buildare il nostro personaggio. Infatti, anche se dipenderà molto da quello che troveremo, la quantità di equipaggiamento che i mostri ci daranno è sufficientemente ampia da riuscire quasi sempre a trovare dei pezzi su cui impostare una strategia.

Nelle varie partite che ho affrontato, mi sono reso conto che è fondamentale bilanciare i mostri che vorremmo nella mappa con il nostro equipaggiamento. Ad esempio, potremmo decidere di inserire nella mappa un covo di ragni. Queste creature hanno la particolarità di non essere molto forti, ma il loro respawn è estremamente veloce. In altre parole, quando finiremo sulla loro casella, ne affronteremo molti contemporaneamente. Per questo motivo, se il nostro personaggio avrà un alto “Damage All”, sarà abbastanza facile abbatterli. In caso contrario, ci potrebbero mettere in seria difficoltà.

La barra del “teschio” si riempie ogni volta che giochiamo una carta.

Scegli il tuo ruolo

Sono tre le classi disponibili in questa anteprima: guerriero, ladro e necromante. La prima classe è disponibile sin da subito, mentre le altre due si ottengono sbloccando nuovi edifici. Ogni classe ha dei bonus alle statistiche uniche e potrà equipaggiare dei pezzi diversi. Ad esempio, il guerriero avrà nella seconda mano uno scudo e potrà portare un anello, mentre il ladro combatterà con due armi e avrà degli stivali.

Lo stile di gioco si deve adattare in base alla classe scelta. Con il guerriero, ho preferito allungare la durata del loop perché l’alta difesa e l’ottima rigenerazione di vita mi hanno dato il tempo di raccogliere tutto quello che mi serviva prima dello scontro finale. Con il ladro, invece ho ritenuto più profittevole usare i suoi elevati danni per arrivare prima possibile al boss finale per evitare che la fatica prendesse il sopravvento. Infatti, la maggior parte della vita si recupera quando si arriva all’accampamento e dopo alcuni giri sarà difficile riuscire a rimettersi completamente in sesto.

Le spedizioni hanno delle regole ben precise dipendenti dal capitolo e dalla classe scelta.

Too much pixel art

La scelta grafica e sonora è ricaduta sulla pixel art a cavallo tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90. Le animazioni durante il combattimento e i volti di personaggi e boss durante le linee di dialogo sono veramente piacevoli, ma il dungeon e il villaggio fuori dal loop manca di dettagli. Sono consapevole che si tratti di scelte artistiche, ma il nostro alter ego somiglia troppa a un personaggio di E.T. di Atari del 1982 per farmi una buona impressione.

Il sonoro è gradevole, ma un po’ ripetitivo. Inoltre, durante le mia run mi sono dovuto abituare agli acuti tipici del suono dei primi anni ’90, eccessivamente fastidiosi in certi momenti e che vi invoglieranno a mettere il volume abbastanza basso così da avere al massimo un leggero sottofondo.

I volti di personaggi e mostri sono ben fatti.

Prova e sbaglia

I dungeon crawler si basano spesso sull’idea della sconfitta come parte integrante del gioco. Me ne sono venuti in mente tanti durante la mia run su Loop Hero, ma penso che il gioco che più si avvicina a questo titolo è Darkest Dungeon. Premetto che il titolo di Four Quarter è decisamente meno frustrante, ma richiede un impegno e una pianificazione molto simile alla follia di Red Hook Studios.

Non sono un amante del trial and error, ma Loop Hero mi ha sempre fatto venire voglia di riprovarci, perché il gioco mi ha messo nelle condizioni di tornare nel dungeon con sempre qualcosa di nuovo. Una nuova classe, un nuovo mazzo oppure una nuova abilità dopo aver sbloccato un edificio. La varietà è veramente tanta e la voglia di ritentare non è mai scemata nemmeno dopo svariate ore di gioco.

L’albero delle costruzioni è ricco e impegnativo.

Conclusione

Sono realmente colpito da quello che ho provato. Non sono un amante dei roguelike né del trial and error. Con un filo di vergogna, ammetto che ho abbandonato prematuramente anche titoli di altissima qualità come Darkest Dungeon, ma Loop Hero mi ha causato assuefazione.

In questa anteprima, ho visto un’attenzione maniacale nel tentare di fornire un’esperienza sempre diversa al videogiocatore. Infatti, tranne le primissime volte, quando saremmo costretti a ripetere la spedizione, avremmo un numero sufficiente di risorse che ci permetteranno di ottenere nuovi potenziamenti così da rendere sempre diversa la nostra esperienza. Un’avventura sicuramente difficile, ma che vorremmo continuare per svariate ore.

Il villaggio è scarno di dettagli.

I dubbi sul gioco sono soprattutto sulla trama e sulla realizzazione tecnica. La narrazione sembra essere interessante, ma ho il forte dubbio che si tratti solamente di un palliativo per andare avanti e che si possa concludere senza nessun colpo di scena particolare. Per quanto riguarda grafica e sonoro, invece ci sono esperienze indipendenti di gran lunga più gradevoli e penso che si potrebbe fare molto di più. Ho trovato molto fastidioso giocare il titolo solo su finestra, decisamente troppo piccola anche per uno schermo 13”. In queste condizioni, il gioco sembra più adatto per una versione mobile, orientata al tablet, piuttosto che per PC.

Le sensazioni positive mi spingono a seguire il gioco fino alla sua uscita, perché il lavoro “matematico” dietro a delle meccaniche così semplici è di grandissima qualità e la voglia di continuare a giocare Loop Hero è una diretta conseguenza. Un vero e proprio moto perpetuo di cui non mi sono ancora stancato.

ProContro
Meccanica geniale nella sua semplicitàGrafica eccessivamente retrò
Le carte danno grande varietà ai dungeonMusiche a tratti fastidiose
Albero delle costruzioni interessante e utileForti dubbi sulla qualità della trama
Causa assuefazione
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Editoriali

Cyberpunk 2077 ci ha confermato che i voti dei videogiochi sono troppo alti

A un mese dall’uscita del vociferato Cyberpunk 2077 e dopo lunghe discussioni, abbiamo capito, in redazione, che le nostre posizioni divergenti hanno in comune un’unica certezza: la media dei voti dei videogiochi è troppo alta.

Rispetto a tutti gli altri media come i film e le serie TV, i voti dei videogiochi tendono decisamente verso l’alto, tanto da far pensare, a chi ha meno tempo per giocare, di abbondonare i titoli con votazione inferiore a 9, perché l’attuale panorama videoludico è pieno di giochi che sono ritenuti capolavori.

Questa tendenza ha generato mostri quando la stampa di settore ha dovuto scegliere il voto da dare al controverso Cyberpunk 2077. Tralasciando le pessime conversioni per PlayStation 4 e Xbox One, molti gamer sono rimasti insoddisfatti anche dai voti attribuiti alla versione PC. Le maggiori testate italiane hanno dato una votazione tra 9 e 9,5. Le testate internazionali, invece si sono sbizzarrite dal massimo voto di VG247 e GamesRadar fino a un risicato 78/100 di PC Gamer.

Chi ha ragione? Probabilmente tutti e nessuno.

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Cyberpunk 2077 ha avuto voti decisamente variegati.

I capolavori del genere

Per poter dire che Cyberpunk 2077 meriti un voto da capolavoro, dobbiamo confrontarlo con i suoi diretti avversari che hanno stabilito uno standard sul genere. L’ibrido di CD Projekt Red non è facile da collocare in uno specifico genere, quindi ho preso in considerazione gli open world più simili. La concorrenza d’élite è spietata: Red Dead Redemption II e The Legend of Zelda: Breath of the Wild.

Su YouTube sono disponibili decine di video confronti, ma basta un po’ di memoria per affermare che, su alcuni aspetti, Cyberpunk 2077 è abbastanza lontano da questi due giochi. L’intelligenza artificiale di Red Dead Redemption II, il combat system di The Legend of Zelda: Breath of the Wild e, in generale, la qualità delle animazioni di entrambi i titoli sono decisamente più avanti rispetto al lavoro fatto da CD Projekt.

Quindi Cyberpunk 2077 non merita più di nove? Personalmente, dico di no, ma ci sono comunque alcune cose in cui Cyberpunk 2077 è un capolavoro: narrazione e statistiche come gioco di ruolo.

Red Dead Redemption II, un capolavoro open world.

Narrazione perfetta

Se chiedessimo a un appassionato del genere se Cyberpunk 2077 è un capolavoro del genere dei GDR, probabilmente avrebbe difficoltà a rispondere, o dovrebbe omettere alcune considerazioni. Molti puristi dei giochi di ruolo hanno lamentato la forte incoerenza che si può avere durante la gestione di V. Possiamo decidere di essere spiegati corporativi e l’esatto contrario come e quando vogliamo, senza che il mondo si faccia un’opinione su di noi. Allo stesso tempo, le scelte durante il dialogo molto spesso non portano delle conseguenze letali come avviene in altri titoli più vetusti come Baldur’s Gate o con voti decisamente più bassi come The Outer Worlds, Tyranny o Pillars of Eternity.

The Outer Worlds, un ottimo gdr in prima persona.

D’altro canto, Cyberpunk 2077 ha le migliori quest secondarie che io abbia mai giocato, con molti personaggi, anche quelli completamente irrilevanti, che possono straziare il videogiocatore.

Ovviamente è facile dire che i principali personaggi come Judy, Panam e River meriterebbero un DLC personale. Questi NPG sono semplicemente fantastici e le loro quest lasciano veramente con il magone e un senso di vuoto che raramente si prova nei videogiochi, troppo spesso occupati a far uccidere al giocatore qualsiasi cosa si muova.

Il nuovo standard impostato da CD Projekt Red risiede nei personaggi secondari di cui non si ricorda nemmeno il nome. Durante una quest secondaria, vi potrete imbattere in un ex-militare che vuole assassinare un politico. Lo potrete convincere a desistere. I risultati? Lui si suiciderà davanti ai vostri occhi e sarà terribile.

Trame, narrativa e linee di dialogo sono fondamentali in qualsiasi gioco. Di conseguenza, sotto questo punto di vista, Cyberpunk 2077 ha stabilito un nuovo standard difficile da superare, anche per la durezza con cui vengono affrontati argomenti delicati come il suicidio, la politica, il sesso e la religione.

La quest di Judy fa davvero soffrire.

Bilanciamento di qualità

Nonostante il gioco non ci faccia mai arrivare in una situazione in cui pensiamo di non uscirne vivi, Cyberpunk 2077 ha un ottimo bilanciamento di statistiche in termini puramente matematici, che ci costringe a tenere gli occhi aperti anche dopo decine e decine di ore. In particolare, ho apprezzato la necessità di dover pianificare ogni singolo punto attributo che viene speso sul proprio personaggio. Il folle prezzo per resettare i talenti, unito al bilanciamento punitivo, mi hanno impedito alcune specializzazioni che volevo per il mio personaggio durante la prima run.

Non significa che non sono riuscito a finire il gioco, ma l’insoddisfazione per una mancata pianificazione ricorda i titoli del passato più difficili e maggiormente basati sulle regole di D&D come il già citato Baldur’s Gate oppure i vari Planescape: Torment e Neverwinter Nights.

Creare un personaggio in Baldur’s Gate.

Cyberpunk 2077 merita meno di nove?

Cyberpunk 2077 ha alcuni punti molto forti e altri più deboli. Non sembra essere un capolavoro, quindi dobbiamo trovare un voto inferiore a 9,5.

Cyberpunk 2077 merita 9? Abbiamo detto che non è un capolavoro per troppi aspetti e anche i bug fanno precipitare il titolo. Facile dire che il voto deve essere più basso di 9.

Esattamente come già fatto con i pilastri del genere prima elencati, cerchiamo di capire quali sono gli altri titoli molto simili all’open world polacco con una votazione inferiore. E capiamo se Cyberpunk 2077 vale quanto loro.

  • Fallout 4 ha, in media, un voto molto vicino al 9. Molti lo hanno definito come un titolo con dialoghi troppo ridotti all’osso e un combat system lontano da quanto sapevano offrire i capitoli precedenti. Personalmente, penso che il gioco di CD Projekt Red sia migliore.
  • Assassin’s Creed Valhalla ha un voto che oscilla intorno all’8,5. Lo abbiamo recensito anche noi e parliamo di un gioco solido, divertente, ma lontano dalla perfezione. E sicuramente il suo open world non è dettagliato e bello come quello di Cyberpunk 2077.
  • The Outer Worlds oscilla tra l’8,9 e il 7 tra i voti italiani e possiamo definire il voto di PC Gamer pari a 7,9 (un punto decimale sopra Cyberpunk 2077) come la giusta media. Ho recensito questo titolo per Nintendo Switch, e tralasciando il downgrade grafico, il gioco è esattamente uguale alle altre versioni. In poche parole, si tratta di un gioco eccessivamente snello per impensierire la creatura polacca.
  • Watch Dogs Legion è altalenante esattamente come The Outer Worlds, con un voto che si assesta intorno all’8. Dobbiamo veramente parlarne? Nonostante alcuni momenti da next-gen, la vita da hacker targata Ubisoft è decisamente troppo lontana dall’esperienza distopica di Cyberpunk 2077.

Quattro titoli che sono delle solide realtà e che hanno ricevuto voti appena sotto il capolavoro. Titoli di livello, che però non sono neanche lontanamente paragonabili a un Cyberpunk 2077 pieno di bug e di tagli più o meno forzati.

Fallout 4, un buon titolo con un nome ingombrante.

Una scala di valori errata

Dare un voto a Cyberpunk 2077 è impossibile, perché la scala di valutazione che stiamo utilizzando è sbagliata. I giochi attuali, oltre ad avere voti così diversi tra le testate giornalistiche da rasentare la schizofrenia, sono semplicemente troppo alti. Questo non permette di collocare giochi importanti come Cyberpunk 2077, cioè titoli di altissimo livello, ma con delle lacune importanti, perché un 8,5 è un voto condiviso tra troppi giochi di diverso valore.

In un ambiente comune, come quello scolastico, Cyberpunk 2077 è un progetto ambizioso che ha puntato al sole, si è scottato, ma non è precipitato. Un solido “distinto” che si può premiare o punire in base alla tendenza della maestra di premiare la creatività. Nei videogiochi, il “distinto” è un fallimento per i tripla A e un 6, sufficienza che ti permette di andare avanti nonostante le difficoltà, può far chiudere uno studio.

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Le varie versioni di Cyberpunk 2077 necessitano di voti diversi.

Evoluzione non rivoluzione

Una valutazione generale troppo alta crea diversi problemi. Prima di tutto, solo una parte dei voti è realmente usata. Per esempio, i voti sotto la sufficienza sono stranamente più rari dei voti molto alti. In questo modo, è estremamente complesso poter valutare quei titoli a cavallo tra il distinto e l’ottimo, perché la coperta è diventata così stretta che tanto vale usare la classica scala da 1 a 5 di Amazon, che dice tutto e nulla.

Premetto che ci sono delle testate che assegnano voti decisamente più bassi, ma parliamo soprattutto di storiche riviste a cui poca importa del problematico giornalismo online. Un esempio è chiaramente EDGE, che ha dato 7 a Cyberpunk e che non ha interesse a omologarsi con le testate digitali.

EDGE ha valutato Cyberpunk 2077 come un “sette”.

Per il mondo online, la rivoluzione non può partire dalle piccole realtà, perché se le grandi testate digitali decidono che Fallout 4 vale 9, il piccolo blog che gli riserva un 7 viene visto negativamente dal publisher, che purtroppo potrebbe decidere che non sei degno di recensire i suoi giochi. Volevi apparire, ma hai solo commesso un inutile sacrificio. E così, potrebbe capitare che il blog non riceva più il gioco oppure che questo arrivi solo il giorno del lancio. Il risultato è fornire una recensione con estremo ritardo rispetto a una concorrenza maggiormente omologata.

Per poter dare un voto vero a Cyberpunk 2077, bisogna cominciare a rivalutare un intero sistema di recensioni che non può essere più basato su un scala di valutazione irreale, dove la maggior parte degli studenti è un genio e devi fare proprio del gran casino per essere scadente. Per farlo però non è sufficiente una rivoluzione di pochi piccoli temerari, ma un’evoluzione del giornalismo videoludico che con standard ferrei e una rigidità tipica di realtà consolidate possa stabilire quanto un gioco è meritevole del denaro dei videogiocatori.

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News

Gods Will Fall, il rogue-like apre i preordini

Deep Silver ha annunciato che i pre-order di Gods Will Fall son aperti, insieme all’Hunter’s Head Gear come bonus esclusivo per chi prenoterà il gioco prima del suo lancio il 29 gennaio.

L’Hunter’s Head Gear viene assegnato in modo casuale in ogni nuova partita. Il brivido della caccia scorre nel sangue del clan e le usanze prevedono che i trofei sequestrati vengano indossati con orgoglio e mostrati a tutti. Le pelli di cinque bestie esclusive: un lupo, un orso, un cinghiale, una volpe e un tasso sono adatti per essere indossati da qualsiasi guerriero e fungeranno da avvertimento per gli dei che la caccia è effettivamente in corso.

Oltre all’edizione standard di Gods Will Fall, i giocatori possono anche prenotare la Valiant Edition, per ricevere l’equipaggiamento Hunter’s Head e il DLC Valley of the Dormant Gods.

  • Tre nuovi dei – Entra e fatti strada combattendo attraverso tre nuovi regni degli dei infernali. Ciascuno di questi paesaggi infernali inesplorati, abitati da abominevoli sciami di servitori, sarà una prova estenuante per il tuo coraggio.
  • Nuove classi di armi: gioca nei panni di due nuovi tipi di guerrieri barbari, ciascuno con il proprio stile di combattimento mortale.
  • Nuovi oggetti: una manciata di nuovi equipaggiamenti e provviste per aiutare il tuo clan in battaglia e ribaltare le sorti della guerra.
  • Nuove abilità – Nuove metodologie per espandere ulteriormente il sistema di combattimento dei tuoi guerrieri e assicurarti che il campione adatto sia scelto per la battaglia finale.
  • Extra nel mondo sotterraneo – Mentre attraversi il tranquillo mondo sotterraneo, tieni gli occhi aperti e scopri i segreti nascosti.
  • Abbigliamento da guerrieri: vesti il ​​tuo clan con i migliori abiti e copricapi per la battaglia, per una maggiore spavalderia mentre si lanciano nella mischia.

Storia

Sei l’ultima speranza per l’umanità

Il dominio tortuoso degli dei sull’umanità dura da millenni. Propensi alla crudeltà e alla sofferenza, chiedono di essere serviti con cieca adorazione attraverso un giuramento di fedeltà imposto ad ogni uomo, donna e bambino. Chi non si sottomette alla volontà degli dei; perirà di una morte lenta e spietata.

Vivi le brutali prove di un’avventurosa banda di guerrieri nella loro disperata impresa di recidere la morsa crudele degli dei sull’umanità. Ogni uomo e ogni donna in grado di impugnare una lama, avendo sofferto per troppo tempo la brutalità del regno degli dei, sarà chiamato ad unirsi al tuo clan di otto sopravvissuti celtici,  per insorgere ed affrontare le legioni di bestie orribili e servitori che dimorano in ciascuno dei regni infernali degli dei.

Per ogni decisione presa, emerge una storia personale. Se avrai successo, vedrai nascere leggende. Se fallirai, guarderai le vite trasformarsi in polvere.

Caratteristiche

Dei & Reami iconici

Svela gli oscuri segreti di ogni antico dio mentre ti avventuri nei loro covi pericolosi. Con servitori che non si fermeranno davanti a nulla per difendere le loro divinità, ogni luogo sarà più letale del precedente.

Clan di guerrieri celtici

Con otto diversi guerrieri di ogni tipo, ciascuno equipaggiato con la propria arma esclusiva, scegli saggiamente il tuo prossimo eroe. Il successo te lo dovrai guadagnare duramente ma ti offrirà armi e oggetti unici, se fallirai sarai imprigionato e griderai per la salvezza.

Naviga in un mondo di dualità

Assapora i panorami rilassanti mentre esplori il terreno mozzafiato e lussureggiante dell’Overworld. Ma ricorda: oltre ogni antica porta, si trova il regno di un dio. Traboccante di creature disgustose, inseguendo un mondo costruito sulla sofferenza umana, ogni sentiero che percorrerai e ogni porta che aprirai sarà diversa dall’ultima, assicurando una storia sempre nuova.

Lezione di brutalità

Con uno stile di combattimento facile da imparare ma difficile da padroneggiare, una sfida enorme attende tutti coloro che si avventurano all’interno. Rafforza il tuo guerriero entrando nella mischia e abbraccia il berserker che è in lui. La sconfitta è sempre in agguato mentre gli dei aspettano il loro sfidante.

Gods Will Fall sarà lanciato il 29 Gennaio 2021 su PS4, Xbox One, Switch, PC e Stadia.

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News

Hitman 3 VR, un nuovo trailer mostra il gameplay in realtà virtuale

IO Interactive ha pubblicato un nuovo video del gameplay della versione in realtà virtuale dell’assassino più famoso dei videogiochi, Hitman 3 VR.

Puoi guardare il trailer su YouTube.

HITMAN 3 porta l’immersione ad un livello superiore con PS VR. HITMAN ha sempre cercato di accompagnare il giocatore in un mondo vivo e che respira. Un mondo pieno zeppo di personaggi, segreti e opportunità interessanti. Ma non l’hai mai sperimentato in questo modo.

HITMAN 3 sarà disponibile il 20 gennaio 2021 per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X, Xbox One, Google Stadia e PC. HITMAN 3 arriverà, in cloud, anche su Nintendo Switch prossimamente.

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Editoriali

I peggiori ritorni del 2020: Warcraft III e Pikmin

Il 2020 dei videogiochi è stato un anno ricco di eventi. La pandemia di Covid-19 ha acceso i riflettori su un mercato in enorme espansione, che ha dovuto anticipare i propri tempi di maturazione, spesso non riuscendoci. Casi come le versioni old-gen di Cyberpunk 2077 rimarranno nei libri di storia, ma ci sono stati anche danni più subdoli e pericolosi.

Warcraft III Reforged e Pikmin 3 Deluxe sono rispettivamente un remake e una remastered. Questi due titoli portano nomi pesanti come Blizzard e Shigeru Miyamoto, ma il loro fallimento non si limita all’imbarazzo dei creatori. Stiamo parlando di due giochi diversi, con problemi differenti, ma che rischiano di convidere un unico destino, quello di non vedere mai più un proseguo della serie.

Warcraft III Reforged

Warcraft III: Reign of Chaos arrivò sul mercato nel 2002 e fu letteralmente una bomba atomica. Definito oggi come uno dei più grandi capolavori di tutti i tempi, confermò il periodo d’oro di Blizzard che con StarCraft, Diablo II e Warcraft III dimostrò di saper trasformare in oro qualsiasi cosa toccasse. Da lì cominciò un lungo viaggio che portò a quella che è probabilmente l’espansione più famosa di tutti i tempi, Warcraft III: The Frozen Throne, e l’MMORPG più giocato in assoluto, World of Warcraft.

Per questi motivi, quando fu annunciato Warcraft III Reforged, la fanbase rimasta delusa dai tanti svarioni della nuova Activision Blizzard, pensò che era ritornato il momento di veder risplendere la luce di Blizzard. Il 28 gennaio 2020 esce Warcraft III Reforged ed fu un incredibile flop.

Warcraft III ha fatto del suo comparto online, e del suo settore competitivo, un gioiello così prezioso che Battle.net riuscì a sopravvivere anche a distanza di quasi vent’anni. Blizzard ne era cosciente e annunciò che il titolo avrebbe solamente aggiunto, senza modificare nemmeno le hitbox dei personaggi per mantenere intatta l’esperienza online. In altre parole, Warcraft III Reforged doveva portare nuove persone a giocare il capolavoro Blizzard e ravvivare la scena e-sport del titolo.

Paragona tra demo e versione finale di Warcraft III Reforged.
La demo di Warcraft III Reforged aveva migliori ombre e migliori texture su erba e alberi della versione finale.

Purtroppo, il gioco fu una terribile delusione per tre motivi. Il primo è il downgrade rispetto a quanto mostrato nei trailer degli anni precedenti. Semplicemente il gioco non era così bello come si era visto nelle demo. Il secondo è la mancanza di feature online importanti per la community. Per farla breve, il vetusto Battle.net aveva più opzioni rispetto al nuovo sistema competitivo. Infine, la terza goccia che fece traboccare il vaso fu la scelta di Blizzard di applicare una policy per cui le mappe create con l’editor di gioco sarebbero per sempre appartenute all’azienda stessa.

I motivi di quest’ultima scelta sono abbastanza semplici da capire. Da una mappa personalizzata nacque DotA, ma Activision Blizzard ha dimenticato che senza quell’opportunità, il primo vero MOBA non sarebbe mai esistito e forse nemmeno un intero genere.

La risposta degli utenti non si è fatta attendere. Blizzard è stata costretta ad aprire ai rimborsi e ad oggi il rinominato Warcraft III “Refunded” ha un votazione su Metacritic pari a 0.6.

Pikmin 3 Deluxe

La strategia di Nintendo sui giochi usciti in esclusiva su Wii U è stata abbastanza chiara. Secondo Nintendo, anche se Wii U non ha avuto un notevole successo, la console ha avuto tantissimi capolavori che probabilmente non avete mai giocato. Di conseguenza, l’azienda di Kyoto ha deciso di riproporli praticamente tutti su Nintendo Switch e nell’anno 2020 mancava all’appello una delle ultime creature di Shigeru Miyamoto, Pikmin 3.

Premetto che Pikmin 3 Deluxe non è un brutto gioco. Anzi, è il miglior capitolo del franchise. Semplicemente, non ha nulla di veramente “Deluxe” e lo scotto pagato è altissimo.

Pikmin è un franchise nato su un’altra console poco fortunata, il Nintendo Gamecube. Il primo capitolo vide la luce nel 2002 da un’idea del maestro Miyamoto. Lo scopo del titolo è sopravvivere in un pianeta avverso con l’aiuto dei Pikmin, piccole creature che possono svolgere delle azioni in base al proprio colore. L’utente, nonché sopravvissuto a uno schianto, dovrà gestire i Pikmin per riuscire a ripartire verso la sua vera casa.

Trova le differenze, difficoltà: God.

Il brand è universalmente riconosciuto come innovativo, ma non ha mai fatto impazzire i videogiocatori come comprovato dalle vendite. Per un titolo Nintendo, le 1,6 milioni di copie di Pikmin sono poche. Ancora peggio le 1,27 milioni di copie di Pikmin 3 per Wii U dopo un’attesa lunga 9 anni rispetto al secondo capitolo.

Fino ad oggi, le colpe delle scarse vendite di Pikmin sono sempre ricadute sull’hardware e Pikmin 3 Deluxe doveva essere la consacrazione di una serie che finalmente proponeva il suo miglior titolo su una delle console più vendute di sempre, Nintendo Switch. Purtroppo per i fan e per Miyamoto, Pikmin 3 Deluxe ha venduto meno rispetto alla versione per Wii U causando quella che io credo sia la morte del brand.

Spero di sbagliarmi e mi auguro che il maestro Miyamoto annunci nel 2021 Pikmin 4, ma le colpe di Nintendo sono tante. L’azienda ha dimostrato di non credere in questo progetto realizzando un porting svogliato per una serie che non ha avuto né la giusta dose di fortuna né soprattutto di fiducia da parte di Nintendo.

Conclusione

Tra Warcraft III Reforged e i “danni” nella trama causata da World of Warcraft, è difficile oggi pensare che arriverà Warcraft IV. Sicuramente non in tempi brevi visto che Blizzard sta lavorando totalmente a Diablo IV di cui dovremmo avere notizie al BlizzCon 2021. Di certo, è che Warcraft III Reforged sarebbe dovuto servire come collante tra le generazione per creare l’umore adatto per chiedere a gran voce un nuovo capitolo di uno dei migliori RTS di sempre.

Activision Blizzard ha le spalle larghe, ma non sono certo che gli sviluppatori Blizzard siano ancora in grado di fornirci un titolo migliore di Warcraft III. Se avessi fatto quest’affermazione dieci anni fa, molti l’avrebbero presa per eresia, ma oggi non sembra più così sciocca.

Per quanto riguarda la serie Pikmin, rimane solo una fievole speranza. Negli anni si è parlato della serie e molti hanno affermato che Pikmin 4 fosse realmente sotto sviluppo. A differenza di Warcraft, è necessario sperare che Pikmin 3 Deluxe sia stato solamente un passo falso dovuto dal Covid-19 e che con il 2021, oltre al virus, ci dimenticheremo anche dell’ingrato ruolo di tappabuchi affidato all’opera di Shigeru Miyamoto. Se così non fosse, probabilmente Nintendo prenderà la decisione più ragionevole per un’azienda, che è quella di abbandonare il brand per sempre.

Questi sono stati i ritorni nel 2020 che più mi hanno deluso. I vostri invece quali sono?

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Tecnologie

Stadia vs GeForce Now, architetture e performance a confronto

Google Stadia e NVIDIA GeForce Now sono attualmente le uniche due piattaforme a disposizione degli italiani per poter giocare in cloud. Un utente statunitense ha messo a confronto queste due architetture profondamente diverse attraverso dei test sulla latenza e prove empiriche.

Ho trovato i risultati esattamente in linea con le mie esperienze di cloud gaming e quindi penso che questi risultati possano essere utili a tanti videogiocatori italiani che vogliano usare le piattaforme in cloud per le proprie sessioni di gioco.

Cos’è il cloud gaming

Il cloud gaming è la capacità di giocare a un videogioco con un hardware remoto. In altre parole, non sarà il tuo computer, o la tua console nel caso di Nintendo Switch, a dover installare e far partire il videogame, ma una macchina che riceviamo in “noleggio”.

Il gioco sarà installato ed eseguito dalla macchina remota e gli input provenienti dal nostro controller saranno inviati sulla piattaforma in cloud, che li eseguirà e ci restituirà come risultato il videogame sul nostro schermo, con l’azione appena eseguita.

Non servirà nient’altro che un device in cui installare l’applicazione, uno schermo e, soprattutto, una connessione da almeno 50 Mbps che permetta un trasferimento sufficientemente veloci dei dati.

Infografica del cloud gaming.

Ci sono molti vantaggi nell’usare una piattaforma in cloud:

  • non è necessario scaricare, installare o aggiornare un gioco.
  • nessun problema di spazio.
  • Non è necessario disporre di un computer potente. Si può giocare quasi ovunque: computer, telefono, tablet e TV.

Ovviamente, ci sono anche dei lati negativi, strettamente legati alla connessione:

  • è necessaria una buona connessione Internet.
  • Impossibile giocare offline.
  • Ritardo di input superiore a quello di un PC locale.

La tecnologia in cloud è nota da più di una decade ed è usata da svariati anni in ambito lavorativo. Tra i media, i servizi di streaming video come Netflix hanno permesso a molti di capire il concetto, ma solo da pochi anni si è vista la diffusione del cloud gaming, poiché ancora non ampiamente supportata da infrastrutture dignitose, soprattutto nel Bel Paese.

La differenza principale tra gli streaming video e il cloud gaming risiede nella latenza. Se questa non è un problema in servizi come Netflix e Amazon Prime Video, un’alta latenza può rendere totalmente ingiocabile un videogame. Solitamente conosciuto come input lag, questo tipo di latenza causa un ritardo tra l’invio del comando, la sua esecuzione e la ricezione a video dei comandi, rendendo di fatto impossibile proseguire la sessione di gioco.

Le previsioni di valore del cloud gaming.

Nvidia GeForce Now

Nvidia GeForce Now è il servizio di cloud gaming lanciato da Nvidia a febbraio 2020. Dopo più di sette anni di sviluppo e beta test, il servizio è ora disponibile per tutti.

A differenza di Stadia, GeForce Now non è una piattaforma a sé stante. È piuttosto un modo per riprodurre in streaming i giochi che già in possesso nella propria libreria personale come Steam, Uplay, Epic Games Store e si spera presto anche GOG. Per giocare basta collegare il proprio account a GeForce Now . Non tutti i giochi sono disponibili, ma la piattaforma offre più di 600 titoli ed è in costante aggiornamento.

Il servizio si basa su dei server speciali denominati datacenter, a cui bisogna collegarsi per ricevere in prestito una macchina. Per l’Europa, Nvidia ha attualmente previsto sei datacenter. Per quanto riguarda la connessione, è richiesto (ottimisticamente) almeno 15 Mbps per una risoluzione 720p a 60 fps e 25 Mbps per un Full HD a 1080p.

I datacenter di GeForce NOW

Come funziona GeForce NOW

Nvidia GeForce Now è in grado di riprodurre in streaming i giochi già in possesso. Per questo, la piattaforma ha una serie di server Windows con i maggiori store digitali già installati e i giochi già distribuiti. Se ad esempio, volete giocare ad Assassin’s Creed Valhalla, Nvidia utilizzerà un server Windows con Uplay installato e il gioco già scaricato. In altre parole, per giocare bisogna aspettare solo il normale caricamento del gioco.

Architettura di GeForce NOW

Una volta in game, ogni volta che si preme un pulsante sul controller, esso sarà inviato dal tuo computer verso il server nel datacenter Nvidia. L’azione verrà eseguita sul gioco remoto e sarà mostrata sullo schermo di casa.

Stadia

Stadia è stata annunciata da Google nel 2018. A differenza di Nvidia GeForce Now, Stadia è una nuova piattaforma a tutti gli effetti, perché i giochi sono progettati e sviluppati per il cloud gaming, con un vero e proprio porting. Anche per questo motivo, Stadia ha un proprio catalogo di giochi in cui si potranno i videogame per la sola piattaforma in cloud, esattamente come accade negli store digitali.

La buona notizia è che i giochi sono progettati per essere trasmessi in cloud. I publisher e gli sviluppatori devono integrare il gioco su Stadia e assicurarsi che tutto funzioni perfettamente sulla piattaforma. Proprio per questo motivo, ad esempio, Cyberpunk 2077 funziona così bene su Stadia, nonostante sia una versione molto simile a quelle per console.

Non esiste un elenco preciso di server Stadia, ma l’idea è di essere il più vicino possibile ai giocatori per ridurre al minimo la latenza e il numero di nodi. Come è facile aspettarsi, Google ha un numero spaventoso di nodi. Parliamo di più di 7500 edge node in tutto il mondo già utilizzati per memorizzare nella cache i contenuti per altri servizi come Youtube o Google Play, e di conseguenza anche Stadia.

Edge node di Stadia

Come funziona Stadia

Poiché Stadia è una nuova piattaforma, l’infrastruttura è completamente diversa da Nvidia. I giochi sono eseguiti su server Linux e sono sviluppati per funzionare solamente su Stadia. Quando si avvia un gioco, si ottiene un’istanza Linux con una build già disponibile e aggiornata.

Architettura di Google Stadia

Inoltre, il controller ufficiale di Google Stadia non è collegato al device di gioco, bensì direttamente al router. Di conseguenza, quando premete un pulsante sul joypad, l’input viene inviato direttamente al router wifi, rimuovendo un hop aggiuntivo. L’azione verrà eseguita sul server Stadia, quindi il video verrà riprodotto in streaming sul proprio device.

Per quanto riguarda la connessione, avrai bisogno, ottimisticamente, di almeno:

  • 10 Mbps per 720p a 60 fps.
  • 35 Mbps per il 4K a 60 fps.

Benchmark del cloud gaming

Per questo benchmark, è stato utilizzato:

  • Computer: MacBook Pro (13 pollici, 2016, configurazione di base).
  • Rete: Google Wifi a 5 Ghz e dispositivo prioritario assegnato all’MBP.
  • Internet speedtest (su fast.com): 400 Mbps in download, 30 Mbps in upload, latenza 6 ms.

Per Nvidia GeForce Now, è stata usata la seguente configurazione:

  • Controller Nvidia Shield in Bluetooth.
  • Abbonamento Founders.

E per Stadia:

  • Controller Stadia in Wifi.
  • Abbonamento Stadia Pro.

Tempo di avvio

Primo test, controlliamo quanto tempo occorre per avviare il gioco su entrambe le piattaforme. Il tester (di cui potete vedere il video sotto) ha registrato il suo schermo e ha avviato il cronometro nel momento in cui ha rilasciato il clic del mouse.

Come si può notare, il vincitore è Stadia con 21 secondi di attesa. Nvidia è molto indietro e ha bisogno del triplo del tempo per iniziare con il suo minuto di attesa.

Il motivo è abbastanza semplice: GeForce Now è solo un wrapper di streaming attorno a Steam. Utilizza un server Windows, deve avviare Steam e quindi lanciare il gioco. Su Stadia, il gioco si avvia direttamente su un server Linux.

Input Lag

Abbiamo capito che se l’input lag è troppo alto, l’esperienza di gioco è rovinata. Su entrambe le piattaforme, abbiamo un server che esegue i file di gioco. Di conseguenza, più il server è vicino, minore è l’input lag. Esattamente come avviene con qualsiasi server di gioco.

Wireshark è uno strumento per “ascoltare” e catturare il traffico che passa attraverso la scheda di rete. Durante il gioco, il tester ha analizzato i pacchetti di rete per trovare l’indirizzo IP del server remoto. Il cloud gaming ha un enorme consumo di larghezza di banda. Non è troppo difficile trovare l’indirizzo del server nell’elenco dei pacchetti.

Per Nvidia, l’indirizzo IP del server remoto è 24.51.19.228 e la sua porta remota utilizzata per inviare il flusso video è 18671. Per Stadia l’indirizzo IP remoto è 136.112.42.157 e la porta remota è 44700.

Conoscendo sia gli indirizzi IP che le porte remote, è possibile verificare qual è la latenza tra il computer e il server remoto. Per farlo, è stato utilizzato il comando traceroute sui pacchetti UDP. Come mostra l’output, ci sono 10 salti tra il device e il server Nvidia. Il tempo necessario per inviare il comando di input, cioè l’azione sul controller, e ricevere la risposta dal server, cioè il risultati video, è di 30 ms. Per Stadia, il server è più vicino, solo 8 hop e un tempo di 15 ms.

Ancora una volta, Stadia vince con 2 salti in meno. La latenza di Nvidia è 2 volte superiore a quella di Stadia.

Importanza della latenza

Ma in che modo questa latenza influisce sul gioco? Per verificarlo nel gioco, sono state registrate due piccole sequenze, in cui si vede il personaggio saltare. Per sapere quando è stato premuto il pulsante del controller, è stato registrato il suono della stanza.

Ovviamente non è il metodo più accurato e il lo schermo è stato registrato a 60 fps (16,67 ms per fotogramma). Però, l’ambiente è lo stesso per entrambe le piattaforme, quindi dovrebbe mostrare alcuni risultati interessanti.

Il primo picco indica che il pulsante è stato premuto e il secondo è quando il pulsante viene rilasciato. Poiché l’azione inizia quando si preme il pulsante del controller, è stato avviato il cronometro in quel momento.

Ancora una volta, vince Google Stadia. Solo 119 ms tra il momento in cui è stato premuto il pulsante e quando il personaggio ha iniziato a muoversi. Per Nvidia, questo lasso di tempo è il 50% in più, 182 ms. Essendo maggiormente vicino al server Stadia, il risultato era abbastanza scontato. Inoltre, per Stadia il controller è connesso al router in Wifi, mentre per Nvidia il controller è connesso al computer tramite Bluetooth, quindi un ulteriore salto in più.

Risultati

I risultati tecnici sembrano favorire nettamente Google Stadia rispetto a Nvidia GeForce Now, ma bisogna tenere conto dell’enorme differenza tra i titoli disponibili dai due servizi.

Giochi disponibili

Attualmente, GeForce NOW possiede oltre 700 titoli nel suo store, mentre Stadia permette di giocare a circa 160 videogiochi. Nonostante Nvidia abbia avuto alcune divergenze con i publisher in merito alla presenza dei loro titoli sul servizio in cloud, la quantità di videogame a disposizione è di gran lunga superiore a qualsiasi piattaforma esistente.

Di conseguenza, la scelta del servizio passa sicuramente dai videogiochi che volete provare ed è molto più probabile trovarli su GeForce Now piuttosto che Stadia.

Game Quality

Stadia supporta il 4K, mentre GeForce NOW si ferma a 1080p. Però, GeForce NOW permette l’attivazione della tecnologia proprietaria Ray-Tracing (RTX) su molti più titoli rispetto a Stadia, che comunque non è escluso possa riceverla su alcuni titoli.

Tempo di avvio

Stadia è tre volte più veloce di Nvidia nella fase di avvio.

Tempo di avvio

Input Lag

Per quanto riguarda l’input lag, Stadia si comporta meglio di GeForce NOW grazie a una progettazione del ccontroller direttamente connesso al router in Wifi e un’infrastruttura che si basa sulla potenza di fuoco di Google. Stadia ha valori migliori di circa il 30% rispetto a GeForce NOW, anche se non sempre ve ne accorgerete perché la qualità del servizio Nvidia è comunque alto.

Latenza e input lag

Conclusione

Esattamente come abbiamo già visto per il focus su Cyberpunk 2077 in cloud, la decisione finale spetta a voi in base alle vostre esigenze. Se avete una connessione di alto profilo con valori in download a tre cifre, non avrete praticamente mai problemi tecnici. Di conseguenza, la scelta dipenderà da:

  • disponibilità del titolo sulla piattaforma.
  • Qualità video, cioè 4K vs 1080p con RTX. Non sempre una scelta scontata e che dipende molto dallo schermo in cui giocate.
  • Costo. Attualmente Stadia ha un prezzo di 10 euro mensili per i servizi Pro (che supporta il 4K), mentre GeForce NOW offre attualmente un abbonamento Founders (che supporta l’RTX) da 27,45 euro ogni sei mesi (poco meno di 5 euro al mese).

Nel caso in cui la vostra connessione sia vicina ai requisiti minimi, mi sento di consigliarvi Google Stadia che offre una capacità tecnica superiore, soprattutto per quanto riguarda l’input lag grazie a un controller innovativo.

Il joypad di Stadia ha un costo di 70 euro (o poco meno con le numerose offerte), ma il servizio Google rimane comunque tecnicamente superiore a quello Nvidia anche senza controller proprietario, perché il colosso americano ha una maggiore potenza di fuoco e un’architettura in cloud unica.

In attesa della nuova generazione, sto provando entrambi i servizi e posso dirvi che non sono per nulla mutuamente esclusivi. Infatti, tra offerte di Steam e possibilità di giocare in 4K, uso in egual misura sia Stadia che GeForce NOW.

E voi, invece quale servizio in cloud vi convince di più? Fatecelo sapere nei commenti.