Bloober Team ha pubblicato sul proprio canale YouTube un nuovo trailer di The Medium, in arrivo il 28 gennaio su Xbox Series X|S e PC.
Il trailer cinematografico, della durata di due minuti e mezzo, porta alla luce l’atmosfera unica del gioco e il suo stile artistico, ispirato al pittore Zdzisław Beksiński, esplorando i personaggi chiave del gioco, tra cui la medium Marianne, un uomo enigmatico chiamato Thomas, uno spirito di nome Sadness e The Maw, un’entità ingannevole e ostile che può viaggiare tra il mondo materiale e quello spirituale.
In attesa delle vostre opinioni sul gioco, vi ricordiamo che il preorder è già disponibile sul sito ufficiale del gioco.
Per il 10° anniversario del gioco, Ubisoft annuncia che Scott Pilgrim vs. The World: The Game – Complete Edition è ora disponibile in formato digitale al prezzo di 14,99 euro per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, Stadia e PC.
A partire da oggi, i giocatori potranno inoltre preordinare le Limited Edition di Scott Pilgrim vs. The World: The Game – Complete Edition, che contiene una copia fisica del gioco per PlayStation 4 o Nintendo Switch, oltre a una serie di gadget esclusivi ispirati al gioco. I preordini della versione fisica e della Limited Edition saranno disponibili esclusivamente per sei settimane.
È possibile scegliere fra tre edizioni limitate:
Standard Edition (€34.99) – Include una copertina reversibile con un nuovo artwork creato dall’artista del gioco Mariel Cartwright e l’autore della serie Bryan Lee O’Malley, la matrice del biglietto del “Leo’s Place” e un completo manuale di istruzioni a colori.
Classic Edition (€54.99) – Include il gioco in versione standard, un’esclusiva custodia richiudibile, il CD della colonna sonora degli Anamanaguchi, una mappa del mondo di gioco pieghevole e un foglio di adesivi.
K.O. Edition (€139.99) – Include la Classic Edition, i plettri da chitarra “Sex Bob-omb”, due bacchette per la batteria, un’audiocassetta con la colonna sonora, un set di sette carte collezionabili olografiche, e un libro rilegato e scritto da Jeremy Parish. Tutti i contenuti della K.O. Edition saranno inclusi in una custodia a forma di valigetta contenente un diorama 3D a comparsa di un palco con tanto di suoni e luci funzionanti.
In questa combinazione unica di stile, umorismo e gameplay tradizionale, i giocatori dovranno aiutare Scott Pilgrim ad affrontare i nemici, tra cui la Lega dei sette malvagi ex, per conquistare la sua amata. Il gioco consentirà di riscoprire lo straordinario beat ‘em up 2D in stile arcade, ispirato alla celebre serie a fumetti e al film del 2010 di Universal Pictures. I fan apprezzeranno sicuramente le animazioni a 8 bit di Paul Robertson, l’acclamata colonna sonora degli Anamanaguchi e le sequenze filmate originali di Bryan Lee O’Malley, l’autore della serie a fumetti di Scott Pilgrim vs. The World.
Inoltre, i giocatori potranno allearsi con un massimo di altri tre amici online o in locale per sconfiggere gli avversari, rianimarsi a vicenda e condividere bonus salute e monete. Gli amici potranno anche affrontare alcuni minigiochi nel subspazio e una frenetica partita a dodgeball, oltre a sfidarsi a vicenda in epici scontri in stile battle royale o collaborare nelle modalità Boss Rush e Survival Horror.
La Complete Edition include anche i contenuti aggiuntivi Knives Chau e Wallace Wells.
Il canale YouTube ufficiale di Outriders ha pubblicato un nuovo video in cui mostra nuovi dettagli sulla versione PC. Tra questi, sono state rese note le specifiche minime e consigliate per giocare al meglio al nuovo sparatutto di Square Enix.
Outriders peserà sui nostri dischi fissi 70GB e richiede almeno un processore Intel i5-3470 o un AMD FX-8350 e una scheda video Nvidia Geforce GTX 750TI o AMD Radeon R9 270x:
Outriders uscirà su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One e PC il 1 aprile 2021, e su Google Stadia durante il corso dell’anno.
Il vostro PC in quale fascia dei requisiti Outriders si colloca?
The Irregular Corporation e Fireart Games hanno annunciato che il gioco di avventura TOHU arriverà il 28 gennaio su Steam, PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e Google Stadia. Inoltre, sono già aperti i preordini europei su Nintendo Switch e Xbox One, con un extra 10% di sconto.
L’avventura inizia quando il pacifico mondo dei pianeti pesci di The Girl viene disturbato da una strana creatura oscura. Con il caos come unica intenzione, The Stranger distrugge il motore sacro che è la chiave di questo mondo, e ora tutta la vita sui pianeti dei pesci è minacciata.
Durante il tuo viaggio indimenticabile per salvare il mondo incontrerai personaggi eccentrici come Juncle, il tuo amico smemorato ed ex badante, e The Broker, un commerciante intellettuale che vive in una vasca da bagno.
Per i giocatori che vogliono immergersi completamente nell’universo di Little Nightmares, il gioco sarà scaricabile gratuitamente per PC dal 13 al 17 gennaio dallo store di Bandai Namco.
È richiesta la creazione di un account. Inoltre, da gennaio, il gioco fa parte di Xbox Games with Gold, quindi anche gli utenti con un abbonamento Xbox Live Gold potranno vestire i panni di Sei ed esplorare Le Fauci.
Little Nightmares II
Per chi invece attende il secondo capitolo, ora anche gli utenti console potranno scoprire l’inquietante mondo di Little Nightmares II accompagnando Mono nel livello “Landa desolata” su PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. La demo è già disponibile per PC su Steam e GOG.com. Il titolo è già prenotabile su Nintendo Store.
Nel tentativo di continuare a raccontare le storie dei bambini perduti nel mondo di Little Nightmares, BANDAI NAMCO Entertainment Europe ha realizzato un fumetto digitale, i cui primi due capitoli sono ora disponibili per Android e iOS. La storia del fumetto si svolge tra quella di Little Nightmares e Little Nightmares II.
Junkfish, lo studio di sviluppo di Dundee nominato ai BAFTA, ha annunciato che Monstrum 2, il titolo survival horror asimmetrico entrerà in Accesso Anticipato su Steam il 28 gennaio 2021.
In attesa del lancio, Mostrum 2 potrà essere provato durante un fine settimana di open beta il 23 e 24 gennaio.
Seguito multiplayer del titolo di culto originale, Monstrum 2 può vantare nuovi mostri, enigmi e ambienti generati proceduralmente, mentre fino a quattro prigionieri provano a fuggire da Sparrow Lock, un centro di ricerca marino, braccati da uno dei terribili mostri nati dagli esperimenti.
Riuscirai a fuggire da Sparrow Lock?
Come prigioniero, dovrai esplorare Sparrow Lock per liberare il cammino dagli ostacoli, sbloccare nuove aree e trovare oggetti utili che possono aiutarti a fuggire dal mostro. Ricorda, però: devi rimanere nascosto e fuori dal suo campo visivo. Se vieni scoperto partirà un’intensa sequenza di caccia, e dovrai sfuggire al tuo predatore correndo a perdifiato nella speranza di sopravvivere.
Grazie a un mix di gameplay stealth in prima persona con particolare focus sugli enigmi e su elementi di survival horror, i giocatori dovranno provare a elaborare una strategia efficace per fuggire insieme, piuttosto che affrontare il mostro frontalmente. Con una difficoltà scalabile in base al numero di giocatori impegnati, layout delle ambientazioni generato proceduralmente, trappole, stanze da esplorare ed enigmi da risolvere, nessuna partita sarà uguale a una precedente!
Oppure preferisci il brivido della caccia?
Potrai impersonare tre mostri diversi una volta che Monstrum 2 sarà disponibile in Accesso Anticipato, ognuno dei quali ha le proprie abilità uniche e un diverso stile di gioco. Distruggi le pareti, arrampicati sui soffitti, salta da una parte all’altra o teletrasportati sulla tua preda. Ogni mostro sfrutta l’ambiente in modi unici per cogliere di sorpresa gli altri ignari giocatori.
Come mostrato dal trailer pubblicato oggi, i giocatori potranno dare la caccia agli avversari con il Malacosm: un orrore lovecraftiano dalle sembianze di mollusco. Posiziona trappole di localizzazione per danneggiare i prigionieri, teletrasportati in diversi punti della mappa, attraversa i muri e guarda attraverso gli occhi della tua preda grazie all’abilità di chiaroveggenza per scoprire dove si nasconde.
Motion Twin ed Evil Empire hanno annunciato che Fatal Falls, il nuovo DLC di Dead Cells, sarà disponibile dal 26 gennaio su PC e console al prezzo di 4,99 €.
Fatal Falls è il 22esimo aggiornamento importante per Dead Cells, titolo estremamente apprezzato e vincitore di numerosi premi, ma si tratta solo del secondo DLC a pagamento sin dal suo debutto in Accesso Anticipato nel 2017. Nominato più volte e vincitore di numerosi premi dedicati al gioco dell’anno del 2018, Dead Cells è un metroidvania roguelite con elementi action e platform apprezzato da critica e pubblico, ambientato in un castello ricco di imprevedibili insidie, segreti, oggetti in grado di cambiare le dinamiche di gioco e, sopratutto, abitato da nemici mortali.
Un DLC fatalmente fondamentale
Il DLC Fatal Falls introduce una cospicua quantità di nuovi contenuti per tutti gli appassionati, come due nuove ambientazioni visitabili a metà gioco, un temibile boss e una marea di nuovi oggetti e armi. Il trailer di gameplay pubblicato oggi mostra sia le due ambientazioni, i Santuari in rovina e le Coste imperiture, sia lo Spaventapasseri, l’agguerritissimo nuovo boss che i fan di vecchia data potrebbero immediatamente riconoscere come il Giardiniere reale, oramai corrotto dal Malessere.
Le due nuove ambientazioni sono accessibili parallelamente alle aree del Villaggio delle palafitte, della Torre dell’orologio e della Guardiana del tempo, e sono da considerare come percorsi alternativi per rendere ancora più coinvolgente la parte centrale dell’avventura. Oltre ai nuovi percorsi, i giocatori posso aspettarsi una sorta di spada omicida come companion (perché no?) e nuovi nemici folli come il corvo miope, lo spadaccino imbranato, il becchino morboso e diversi altri (ce ne sono otto in tutto), prima del boss finale, lo Spaventapasseri. (Occhio ai funghi esplosivi durante lo scontro!)
Cosa sarebbe un nuovo aggiornamento senza nuove armi? La spada maniacale (abbiamo detto che vola?) disponibile in Fatal Falls è pensata per offrire ai giocatori che puntano su Brutalità un’alternativa valida al Gufo reale e al Fungarzone. Sono state aggiunte anche le falci, indubbiamente fra le armi più affascinanti di sempre: sono attratte dai nemici e ti seguono per un po’. Sono state aggiunte ben sette nuove armi: i Parafulmini, le Falci dello Spaventapasseri, la Lanterna del Traghettatore, il Bastone di ferro, la Serenata, le Zanne di serpente e il Bozzolo. Ognuna di esse ti aiuterà nelle diverse aree che compongono le due nuove ambientazioni. E siccome il nostro obiettivo è quello di farti combattere al meglio E ANCHE in maniera super stilosa, in questo aggiornamento ci sono anche 10 nuove skin.
Per festeggiare l’arrivo del DLC, gli sviluppatori hanno deciso di dare la possibilità di pre-ordinare un nuovissimo bundle che taglia di netto i prezzi su tutte le piattaforme, a partire da fine gennaio. Le date possono variare leggermente in base alla piattaforma, ma tutti gli appassionati dovrebbero dare un’occhiata al proprio store digitale di riferimento a partire dal 26 gennaio per scoprire tutti i dettagli del periodo di sconto che durerà più di 10 giorni.
Un 33% di sconto è già disponibile per il nuovissimo bundle, Dead Cells: The Fatal Seed Bundle su Nintendo Switch (19,99 €). Questo incredibile bundle sarà disponibile su tutte le piattaforme a partire dal 26 gennaio (le date delle offerte potrebbero variare leggermente in base alla singola piattaforma) allo stesso prezzo di 19,99 €. All’interno del bundle sono compresi tutti i 20 aggiornamenti gratuiti pubblicati in precedenza, più i due DLC a pagamento, The Bad Seed e Fatal Falls (venduti normalmente al prezzo di 4,99€ ciascuno).
Gli sviluppatori di Dead Cells hanno pensato a tutti i giocatori, veterani e nuovi arrivati, pianificando una serie di offerte che inizieranno, come già detto, dal 26 gennaio e dureranno fino a metà febbraio.
Il gioco base sarà venduto per la prima volta al 50% di sconto (12,49 €), un’incredibile offerta per tutti coloro che vogliono scoprire Dead Cells per la prima volta.
33% di sconto su Dead Cells: The Fatal Seed Bundle (19,99 €) per tutti coloro che vogliono il pacchetto completo.
30% di sconto, per la prima volta, sul DLC The Bad Seed (3,49 €)
Bandai Namco ha pubblicato due nuovi video in cui mostra Super Baby 2 in azione su Dragon Ball FighterZ. In particolare, i video su YouTube mostrano il gameplay e le combo del nuovo personaggio e una partita tra due dei migliori giocatori al mondo, Shanks (Spagna) VS Wawa (Francia).
Gameplay
Shanks (Spagna) VS Wawa (Francia)
Super Baby 2 sarà disponibile dal 15 gennaio e successivamente, con il FighterZ Pass 3, arriverà anche un altro combattente: Gogeta SS4.
Durante i The Game Awards 2020, Devolver Digitals ha mostrato con un’istrionica presentazione l’ultima fatica degli sviluppatori di Four Quarter. Loop Hero può essere definito come un gioco di carte roguelike con un’ambientazione fantasy, ma le svariate feature tipiche dei giochi di ruolo e l’interessante meccanica del loop, meritano una spiegazione approfondita.
Un loop infinito
Un potente lich ha costretto il mondo in un loop infinito, che obbliga il nostro alter ego, inizialmente un guerriero, a esplorare un dungeon, generato casualmente dal videogame. Rispetto agli altri titoli, Loop Hero non permette una vera e propria esplorazione. Il nostro eroe si muove nel livello di gioco automaticamente e in senso orario. A ogni passo, il tempo avanzerà scandito da una barra che una volta completata ritornerà all’inizio e farà scattare un nuovo giorno. Ogni alba darà vita a nuovi eventi come il respawn dei nemici, il recupero di vita e altri effetti dipendenti dal mazzo di carte che stiamo giocando.
Inizialmente, la mappa sarà vuota con la sola presenza del personaggio principale e alcune slime, gelatine verdi che ci attaccheranno appena occuperemo la loro casella. Ogni volta che sconfiggeremo un nemico, riceveremo delle carte provenienti dal nostro mazzo, che ci permetteranno di aggiungere nuove componenti all’interno del dungeon. Di conseguenza, anche se non potremo controllare il movimento del nostro personaggio e nemmeno i combattimenti, che avverranno in automatico tenendo conto solo delle statistiche, avremo comunque il possesso della mappa, decidendo noi dove e quando inserire degli aiuti, o delle difficoltà, all’interno della mappa.
Il loop, e quindi il livello, termina quando la barra con il “teschio” sarà piena. In quel momento, farà la sua apparizione il boss di fine dungeon, che affronteremo la prossima volta che arriveremo all’accampamento. Si tratta di uno scontro arduo, da affrontare rigorosamente con il massimo della vita e magari usando dell’equipaggiamento che si concentri su un unico bersaglio.
You’ll never walk alone
Indipendentemente dall’esito del livello, quando ne usciremo, finiremo nel nostro accampamento. Qui scopriremo che non siamo soli. Ci sono altri avventurieri all’interno del vortice e sarà nostro compito, per mezzo della costruzione di nuovi edifici, creare un villaggio che ci permetta di unire le forze.
Durante il dungeon, raccoglieremo delle risorse che saranno poi utilizzabili quando arriveremo al villaggio. L’albero delle costruzioni è molto variegato e non lineare. Con i nuovo edifici sarà possibile ottenere nuove carte, strumenti, abilità e persino nuove classi, ma sarà necessario ripetere la raccolta delle risorse un po’ di volte prima di poter ripartire con nuove abilità e strumenti che faranno la differenza nel campo di battaglia.
Lo strumento fa il maestro
Trovare il giusto equilibro non sarà sempre facile, perché una volta completato un giro completo, che ci farà ritornare al nostro accampamento, i mostri avversari saliranno di livello e sarà sempre più complicato batterli. Oltre alle carte, i nemici dropperanno anche dell’equipaggiamento casuale in base al loro livello e con una rarità individuabile dai colori dello sfondo dell’oggetto: grigio, blu, oro e arancione. La statistica base, per esempio il danno per un’arma, non dipenderà dalla rarità, che si limita ad aggiungere una statistica bonus extra. Di conseguenza, gli oggetti grigi non avranno nessun bonus, quelli blu ne avranno solo uno tra quelli disponili e specificati prima dell’avvio della mappa, quelli oro ne avranno due e gli arancione ben tre.
Le armi sono essenziali per progredire nel gioco. Le statistiche permettono sia di aumentare i danni che di evitarli. Questo ci darà abbastanza libertà su come buildare il nostro personaggio. Infatti, anche se dipenderà molto da quello che troveremo, la quantità di equipaggiamento che i mostri ci daranno è sufficientemente ampia da riuscire quasi sempre a trovare dei pezzi su cui impostare una strategia.
Nelle varie partite che ho affrontato, mi sono reso conto che è fondamentale bilanciare i mostri che vorremmo nella mappa con il nostro equipaggiamento. Ad esempio, potremmo decidere di inserire nella mappa un covo di ragni. Queste creature hanno la particolarità di non essere molto forti, ma il loro respawn è estremamente veloce. In altre parole, quando finiremo sulla loro casella, ne affronteremo molti contemporaneamente. Per questo motivo, se il nostro personaggio avrà un alto “Damage All”, sarà abbastanza facile abbatterli. In caso contrario, ci potrebbero mettere in seria difficoltà.
Scegli il tuo ruolo
Sono tre le classi disponibili in questa anteprima: guerriero, ladro e necromante. La prima classe è disponibile sin da subito, mentre le altre due si ottengono sbloccando nuovi edifici. Ogni classe ha dei bonus alle statistiche uniche e potrà equipaggiare dei pezzi diversi. Ad esempio, il guerriero avrà nella seconda mano uno scudo e potrà portare un anello, mentre il ladro combatterà con due armi e avrà degli stivali.
Lo stile di gioco si deve adattare in base alla classe scelta. Con il guerriero, ho preferito allungare la durata del loop perché l’alta difesa e l’ottima rigenerazione di vita mi hanno dato il tempo di raccogliere tutto quello che mi serviva prima dello scontro finale. Con il ladro, invece ho ritenuto più profittevole usare i suoi elevati danni per arrivare prima possibile al boss finale per evitare che la fatica prendesse il sopravvento. Infatti, la maggior parte della vita si recupera quando si arriva all’accampamento e dopo alcuni giri sarà difficile riuscire a rimettersi completamente in sesto.
Too much pixel art
La scelta grafica e sonora è ricaduta sulla pixel art a cavallo tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90. Le animazioni durante il combattimento e i volti di personaggi e boss durante le linee di dialogo sono veramente piacevoli, ma il dungeon e il villaggio fuori dal loop manca di dettagli. Sono consapevole che si tratti di scelte artistiche, ma il nostro alter ego somiglia troppa a un personaggio di E.T. di Atari del 1982 per farmi una buona impressione.
Il sonoro è gradevole, ma un po’ ripetitivo. Inoltre, durante le mia run mi sono dovuto abituare agli acuti tipici del suono dei primi anni ’90, eccessivamente fastidiosi in certi momenti e che vi invoglieranno a mettere il volume abbastanza basso così da avere al massimo un leggero sottofondo.
Prova e sbaglia
I dungeon crawler si basano spesso sull’idea della sconfitta come parte integrante del gioco. Me ne sono venuti in mente tanti durante la mia run su Loop Hero, ma penso che il gioco che più si avvicina a questo titolo è Darkest Dungeon. Premetto che il titolo di Four Quarter è decisamente meno frustrante, ma richiede un impegno e una pianificazione molto simile alla follia di Red Hook Studios.
Non sono un amante del trial and error, ma Loop Hero mi ha sempre fatto venire voglia di riprovarci, perché il gioco mi ha messo nelle condizioni di tornare nel dungeon con sempre qualcosa di nuovo. Una nuova classe, un nuovo mazzo oppure una nuova abilità dopo aver sbloccato un edificio. La varietà è veramente tanta e la voglia di ritentare non è mai scemata nemmeno dopo svariate ore di gioco.
Conclusione
Sono realmente colpito da quello che ho provato. Non sono un amante dei roguelike né del trial and error. Con un filo di vergogna, ammetto che ho abbandonato prematuramente anche titoli di altissima qualità come Darkest Dungeon, ma Loop Hero mi ha causato assuefazione.
In questa anteprima, ho visto un’attenzione maniacale nel tentare di fornire un’esperienza sempre diversa al videogiocatore. Infatti, tranne le primissime volte, quando saremmo costretti a ripetere la spedizione, avremmo un numero sufficiente di risorse che ci permetteranno di ottenere nuovi potenziamenti così da rendere sempre diversa la nostra esperienza. Un’avventura sicuramente difficile, ma che vorremmo continuare per svariate ore.
I dubbi sul gioco sono soprattutto sulla trama e sulla realizzazione tecnica. La narrazione sembra essere interessante, ma ho il forte dubbio che si tratti solamente di un palliativo per andare avanti e che si possa concludere senza nessun colpo di scena particolare. Per quanto riguarda grafica e sonoro, invece ci sono esperienze indipendenti di gran lunga più gradevoli e penso che si potrebbe fare molto di più. Ho trovato molto fastidioso giocare il titolo solo su finestra, decisamente troppo piccola anche per uno schermo 13”. In queste condizioni, il gioco sembra più adatto per una versione mobile, orientata al tablet, piuttosto che per PC.
Le sensazioni positive mi spingono a seguire il gioco fino alla sua uscita, perché il lavoro “matematico” dietro a delle meccaniche così semplici è di grandissima qualità e la voglia di continuare a giocare Loop Hero è una diretta conseguenza. Un vero e proprio moto perpetuo di cui non mi sono ancora stancato.
Il 2020 dei videogiochi è stato un anno ricco di eventi. La pandemia di Covid-19 ha acceso i riflettori su un mercato in enorme espansione, che ha dovuto anticipare i propri tempi di maturazione, spesso non riuscendoci. Casi come le versioni old-gen di Cyberpunk 2077 rimarranno nei libri di storia, ma ci sono stati anche danni più subdoli e pericolosi.
Warcraft III Reforged e Pikmin 3 Deluxe sono rispettivamente un remake e una remastered. Questi due titoli portano nomi pesanti come Blizzard e Shigeru Miyamoto, ma il loro fallimento non si limita all’imbarazzo dei creatori. Stiamo parlando di due giochi diversi, con problemi differenti, ma che rischiano di convidere un unico destino, quello di non vedere mai più un proseguo della serie.
Warcraft III Reforged
Warcraft III: Reign of Chaos arrivò sul mercato nel 2002 e fu letteralmente una bomba atomica. Definito oggi come uno dei più grandi capolavori di tutti i tempi, confermò il periodo d’oro di Blizzard che con StarCraft, Diablo II e Warcraft III dimostrò di saper trasformare in oro qualsiasi cosa toccasse. Da lì cominciò un lungo viaggio che portò a quella che è probabilmente l’espansione più famosa di tutti i tempi, Warcraft III: The Frozen Throne, e l’MMORPG più giocato in assoluto, World of Warcraft.
Per questi motivi, quando fu annunciato Warcraft III Reforged, la fanbase rimasta delusa dai tanti svarioni della nuova Activision Blizzard, pensò che era ritornato il momento di veder risplendere la luce di Blizzard. Il 28 gennaio 2020 esce Warcraft III Reforged ed fu un incredibile flop.
Warcraft III ha fatto del suo comparto online, e del suo settore competitivo, un gioiello così prezioso che Battle.net riuscì a sopravvivere anche a distanza di quasi vent’anni. Blizzard ne era cosciente e annunciò che il titolo avrebbe solamente aggiunto, senza modificare nemmeno le hitbox dei personaggi per mantenere intatta l’esperienza online. In altre parole, Warcraft III Reforged doveva portare nuove persone a giocare il capolavoro Blizzard e ravvivare la scena e-sport del titolo.
Purtroppo, il gioco fu una terribile delusione per tre motivi. Il primo è il downgrade rispetto a quanto mostrato nei trailer degli anni precedenti. Semplicemente il gioco non era così bello come si era visto nelle demo. Il secondo è la mancanza di feature online importanti per la community. Per farla breve, il vetusto Battle.net aveva più opzioni rispetto al nuovo sistema competitivo. Infine, la terza goccia che fece traboccare il vaso fu la scelta di Blizzard di applicare una policy per cui le mappe create con l’editor di gioco sarebbero per sempre appartenute all’azienda stessa.
I motivi di quest’ultima scelta sono abbastanza semplici da capire. Da una mappa personalizzata nacque DotA, ma Activision Blizzard ha dimenticato che senza quell’opportunità, il primo vero MOBA non sarebbe mai esistito e forse nemmeno un intero genere.
La risposta degli utenti non si è fatta attendere. Blizzard è stata costretta ad aprire ai rimborsi e ad oggi il rinominato Warcraft III “Refunded” ha un votazione su Metacritic pari a 0.6.
Pikmin 3 Deluxe
La strategia di Nintendo sui giochi usciti in esclusiva su Wii U è stata abbastanza chiara. Secondo Nintendo, anche se Wii U non ha avuto un notevole successo, la console ha avuto tantissimi capolavori che probabilmente non avete mai giocato. Di conseguenza, l’azienda di Kyoto ha deciso di riproporli praticamente tutti su Nintendo Switch e nell’anno 2020 mancava all’appello una delle ultime creature di Shigeru Miyamoto, Pikmin 3.
Premetto che Pikmin 3 Deluxe non è un brutto gioco. Anzi, è il miglior capitolo del franchise. Semplicemente, non ha nulla di veramente “Deluxe” e lo scotto pagato è altissimo.
Pikmin è un franchise nato su un’altra console poco fortunata, il Nintendo Gamecube. Il primo capitolo vide la luce nel 2002 da un’idea del maestro Miyamoto. Lo scopo del titolo è sopravvivere in un pianeta avverso con l’aiuto dei Pikmin, piccole creature che possono svolgere delle azioni in base al proprio colore. L’utente, nonché sopravvissuto a uno schianto, dovrà gestire i Pikmin per riuscire a ripartire verso la sua vera casa.
Il brand è universalmente riconosciuto come innovativo, ma non ha mai fatto impazzire i videogiocatori come comprovato dalle vendite. Per un titolo Nintendo, le 1,6 milioni di copie di Pikmin sono poche. Ancora peggio le 1,27 milioni di copie di Pikmin 3 per Wii U dopo un’attesa lunga 9 anni rispetto al secondo capitolo.
Fino ad oggi, le colpe delle scarse vendite di Pikmin sono sempre ricadute sull’hardware e Pikmin 3 Deluxe doveva essere la consacrazione di una serie che finalmente proponeva il suo miglior titolo su una delle console più vendute di sempre, Nintendo Switch. Purtroppo per i fan e per Miyamoto, Pikmin 3 Deluxe ha venduto meno rispetto alla versione per Wii U causando quella che io credo sia la morte del brand.
Spero di sbagliarmi e mi auguro che il maestro Miyamoto annunci nel 2021 Pikmin 4, ma le colpe di Nintendo sono tante. L’azienda ha dimostrato di non credere in questo progetto realizzando un porting svogliato per una serie che non ha avuto né la giusta dose di fortuna né soprattutto di fiducia da parte di Nintendo.
Conclusione
Tra Warcraft III Reforged e i “danni” nella trama causata da World of Warcraft, è difficile oggi pensare che arriverà Warcraft IV. Sicuramente non in tempi brevi visto che Blizzard sta lavorando totalmente a Diablo IV di cui dovremmo avere notizie al BlizzCon 2021. Di certo, è che Warcraft III Reforged sarebbe dovuto servire come collante tra le generazione per creare l’umore adatto per chiedere a gran voce un nuovo capitolo di uno dei migliori RTS di sempre.
Activision Blizzard ha le spalle larghe, ma non sono certo che gli sviluppatori Blizzard siano ancora in grado di fornirci un titolo migliore di Warcraft III. Se avessi fatto quest’affermazione dieci anni fa, molti l’avrebbero presa per eresia, ma oggi non sembra più così sciocca.
Per quanto riguarda la serie Pikmin, rimane solo una fievole speranza. Negli anni si è parlato della serie e molti hanno affermato che Pikmin 4 fosse realmente sotto sviluppo. A differenza di Warcraft, è necessario sperare che Pikmin 3 Deluxe sia stato solamente un passo falso dovuto dal Covid-19 e che con il 2021, oltre al virus, ci dimenticheremo anche dell’ingrato ruolo di tappabuchi affidato all’opera di Shigeru Miyamoto. Se così non fosse, probabilmente Nintendo prenderà la decisione più ragionevole per un’azienda, che è quella di abbandonare il brand per sempre.
Questi sono stati i ritorni nel 2020 che più mi hanno deluso. I vostri invece quali sono?
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