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Rematch – Recensione

Il calcio digitale è ormai da tanti anni terreno fertile per le microtransazioni, dominato da EA Sports per la maggior parte dei profitti. Questo monopolio genera annualmente dei giochi che ormai si stanno allontanando dalla qualità dei FIFA, e Pro Evolution Soccer, del passato. A guardar bene quindi è estremamente realistico andare a cercare fortuna nei videogiochi di calcio, poiché il terreno è monopolizzato ma non saturo. Ci ha provato prima, senza troppo successo, UFL e ci prova adesso Rematch guardando non solo EA Sports FC, ma anche Rocket League che ormai da 10 anni domina la sua, più o meno grande, nicchia. In questa recensione di Rematch scopriamo se i talentuosi sviluppatori di Slocap siano riusciti a portare la tanto attesa rivoluzione nel genere.

Recensione Rematch: il calciatore

Il calcio è semplice

Rematch si fonda su poche semplici regole volte a rendere il titolo calcistico accessabile a chiunque. In effetti, il tutto è reso, sulla carta, estremamente semplice. Il videogiocatore comanda un unico calciatore, cosa che genera uno scontato paragone con Rocket League, nonostante diverse volte si è tentato di proporre la strada della visuale dietro le spalle nei videogiochi calcistici (LiberoGrande il più famoso, I Play 3D Soccer il capostipite, le modalità Carriera speciali di FIFA e PES le più recenti).

La scelta del singolo giocatore allontana quindi Rematch da EA Sports FC, forse volutamente, ma rimane comunque un gioco di calcio, ben più di Rocket League; infatti, una volta preso possesso del nostro calciatore, entreremo in una partita 3v3, 4v4 o 5v5, quest’ultima unica modalità disponibile per le partite classificate. Ogni partita è online e nessuno sarà sostituito dai bot. Fortunatamente il sistema di ricerca funziona abbastanza bene e nel caso qualcuno abbandoni il match, qualcun altro entrerà dopo poco.

Lo scopo della partita è tanto semplice quanto ovvio: fare più gol degli avversari. Per farlo, dovremmo giocare al nostro meglio con tre comandi base: passaggio (o cross), tiro o dribbling. In aggiunta, a ogni gol preso o subito, un calciatore sarà il portiere designato, ma basterà lasciare la porta per perdere i guantoni e chiunque del team potrà gudagnarli quando si avvicinerà alla propria porta.

Recensione Rematch: dribbling

Solo il duro lavoro

Poche regole, semplici, ma estremamente complesse da masterare. Rispetto ad EA Sports FC ed eFootball dove esiste il passaggio e il tiro assistito, semi-assistito o manuale, in Rematch non è previsto alcun aiuto. Sloclap, memore delle fortune fatte con l’elevata difficoltà introdotta su Sifu, ha rimosso qualsiasi aiuto. I passaggi sono manuali e così anche i tiri. I passaggi tengono conto della pressione del tasto X (su Xbox) per dosare la forza e il movimento della levetta per scegliere il punto in cui passarla. Per i tiri, sarà necessario premere il dorsale destro e successivamente spostare la levetta per inquadrare la porta, con la possibilità di dare un effetto con la levetta del movimento.

A queste meccaniche si aggiungge anche la gestione degli sprint, della telecamera – da manovrare con la levetta destra come in un qualsiasi action 3D – e il dribbling. Quest’ultimo si traduce in molteplici “mosse”: sombrero, controllo orientato, cambio direzione. Ogni mossa è semplice da eseguire (premere un dorsale in più oppure semplicemente il tasto A quando si riceve la palla), ma imparare a farlo nel momento giusto diventa la vera sfida.

Lato difesa, così come in EA Sports FC, è presente la modalità difensiva in cui il nostro calciatore allargherà le gambe e si rivolgerà verso il portatore di palla. In generale, sembra che difendere sia più semplice che attaccare, ma la skill fa tutta la differenza del mondo. Quest’ultima frase mi aspetto che faccia la felicità di tanti videogiocatori.

Calciatore in erba

Se Rematch fosse un free-to-play, potrei velocemente bypassare i problemi attuali del gioco dicendo che ci si aspetta che il titolo diventi più maturo, soprattutto in termini di contenuti. Considerando però che l’opera è proposta a un prezzo consigliato di circa 25 euro, devo entrare, in scivolata, nel dettaglio. E sì, c’è ancora tanto da fare.

Rematch ha tre modalità: 3v3, 4v4, 5v5. La prima modalità serve a prendere dimestichezza con il gioco. Si tratta di una modalità entry-level in cui la skill individuale conta più del resto. Via via che il numero di calciatori in campo aumenta, cresce di conseguenza la necessità di fare squadra per coprire al meglio il campo. In realtà però la modalità classificata, che si sblocca automaticamente raggiunto il livello 5, è il fulcro di tutto. Lo stesso ovviamente vale per altri giochi online, che sono però solitamente free-to-play, come lo stesso eFooball o Rocket League.

Recensione Rematch: Stagione Zero

Il paragone in questo caso va fatto con EA Sports FC, che oltre alla modalità UT, ha anche altre modalità single player consolidate, e alcune molto apprezzate. In Rematch non c’è una modalità Carriera né modalità alternative in stile Volta. Un peccato, perché Rematch ha un livello di difficoltà tale che potrebbe incuriosire tanti videogiocatori che hanno voglia di sfidare sé stessi, in single player.

D’altro canto però Rematch non ha nemmeno microtransazioni che impattano il calcio giocato, come le carte di Ultimate Team. Le uniche spese possibili incidono solo sull’aspetto dei calciatori e di tutto il contorno, senza mai cambiare le sorti decise solo dalla skill in campo della squadra. E questa è sicuramente la migliore delle notizie.

Esteta del calcio

Rematch è delizioso da vedere. Lo stile grafico 3D ricorda Sifu, una scelta che condivido perché quest’ultimo ha un comparto grafico molto acclamato da videogiocatori e critica, e non vi era gran motivo per cambiare. Così come i registi cinematografici hanno il proprio stile, penso che anche le software house dovrebbero averne uno che gli permetta di contraddistinguersi e abbattere i costi di produzione.

Sloclap ha un motore 3D che ricorda, senza esserlo mai veramente, il cel shading. I calciatori, il campo che muta gol dopo gol e tutti gli extra stilistici che sono già arrivati, e arriveranno con le microtransazioni, sono perfettamente amalgamati. Il risultato è un gioco colorato e divertente, un carnevale di Rio digitale.

Infine anche qualche aspetto negativo: il motore grafico ha dovuto accettare un po’ di compromessi: a volte la palla finisce dentro dopo una parata, con tutto il portiere. Non sarà gol. Altre volte la traiettoria si aggiusta magicamente dopo un passaggio. Nessuna di queste scelte crea una vero problema, ma sicuramente c’è ancora margine di miglioramento.

Rematch porta linfa vitale nella categoria dei giochi online, per così dire, leggeri, inserendosi in una nicchia inesplorata tra Ultimate Team di EA Sports FC e Rocket League. Il risultato è un videogioco che rispetta i valori e il background di Sloclap. Rematch è complesso da maneggiare, così come Sifu. Una scelta azzardata, ma vincente perché è in grado di portare online il vero videogiocatore, cioè quel pubblico skillato che non trova motivazioni nel gioco online di massa. C’è ancora tanto su cui lavorare, ma l’intento ha trovato conferme nella realizzazione tecnica: Rematch è la squadra giusta da tifare.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: PlayStation 5, Xbox Series S|X, PC
  • Data uscita: 19 giugno 2025
  • Prezzo: 25,65 euro

Ho giocato Rematch su Xbox Series X a partire dal day one grazie a un codice gentilmente fornito dal publisher.

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Rematch, il calcistico arcade online di Sloclap, esce il 19 giugno: aperte le registrazioni alla beta

Il team di Sloclap, già noto per Sifu, lancia la sua sfida al mondo dei giochi sportivi con Rematch, un multiplayer online dedicato al calcio, in uscita il 19 giugno su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Il prezzo parte da 24,99 euro per l’edizione standard, mentre sono già aperti i preordini e le registrazioni alla beta pubblica, prevista per il 18 e 19 aprile su PC/Steam.

Rematch non vuole replicare il calcio reale, ma offrirne una versione intensa, dinamica e senza interruzioni. In campo si gioca 5v5 o 4v4, senza falli, fuorigioco o VAR. L’unica cosa che conta è la tecnica individuale, la strategia collettiva e la capacità di adattarsi ai ritmi della partita.

Arcade, competitivo, spettacolare

Il gameplay punta su rapidità, azioni spettacolari e decisioni istantanee. Ogni giocatore controlla un solo calciatore, il che rende la cooperazione fondamentale. Non esistono ruoli fissi: tutto dipende da come si muove la squadra. Gli ambienti di gioco variano da gabbie urbane a stadi futuristici, sempre con un tocco stilizzato che richiama l’estetica di Sloclap.

Chi preordina può scegliere tra tre versioni:

  • Standard Edition (24,99 €) – Include il gioco base e un cappellino digitale esclusivo per gli early adopter.
  • Pro Edition (34,99 €) – Aggiunge accesso anticipato di 72 ore, Battle Pass potenziato, oggetti estetici esclusivi come tank top e sfondi giocatore personalizzati.
  • Elite Edition (44,99 €) – Tutto il contenuto della Pro Edition più ulteriori upgrade estetici, come le Glitcher trainers e la Blazon AR Cage, per un’esperienza ancora più immersiva.

Le iscrizioni alla Open Beta sono attive su playrematch.com, con possibilità di provare l’intero sistema di gioco competitivo in anteprima.

Sloclap scommette su un pubblico giovane, veloce e competitivo. Rematch ha l’ambizione di diventare un titolo di riferimento per chi cerca un’alternativa ai tradizionali giochi sportivi.

Cosa ne pensate di un calcio senza falli, ruoli fissi o rigide simulazioni? Rematch può davvero ritagliarsi uno spazio tra FIFA ed eFootball?

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