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Assassin’s Creed Valhalla, è iniziata la Stagione di Yule

Ubisoft ha proclamato l’inizio della Stagione di Yule, la prima stagione di Assassin’s Creed Valhalla che durerà tre mesi offrendo alcuni contenuti narrativi esclusivi ed eventi di gioco accessibili gratuitamente da tutti i giocatori.

Le stagioni di Assassin’s Creed Valhalla estenderanno l’esperienza post-lancio del gioco nel corso del 2021 con una serie di nuovi contenuti gratuiti per tutti i giocatori, focalizzati soprattutto sul gameplay e l’evoluzione dello scenario, oltre a vari aggiornamenti.

Il primo contenuto stagionale di Assassin’s Creed Valhalla, la Stagione di Yule, invita i giocatori a scoprire il Festival di Yule, un evento di gioco che sarà disponibile fino al 7 gennaio in un’area dedicata dell’insediamento. Durante lo Yuletide, i giocatori potranno unirsi ai festeggiamenti con una nuova gara di bevute, un mini gioco di tiro con l’arco, un torneo di lotta e due nuove missioni dei personaggi disponibili nell’insediamento. Inoltre, potranno ottenere alcune ricompense aggiuntive tra cui un nuovo set di equipaggiamenti, decorazioni per l’insediamento e molto altro.

Per partecipare al Festival di Yule, i giocatori dovranno raggiungere l’Inghilterra e completare uno dei primi archi narrativi, Grantebridgescire o Ledecestrescire. Il festival si attiverà automaticamente quando visiteranno l’insediamento.

Anche la Ravensthorpe reale sta celebrando il lancio della Stagione 1 nel gioco, con Charlie Reeve, Lord of the Manor, che ha dichiarato una Valhalla-vacanza di una settimana. Da ora fino al 24 dicembre, il Chequers Pub & Village Shop, il fulcro della città, offrirà ai clienti un menu takeaway a tema Assassin’s Creed Valhalla. Infine, una donazione da 5000$ da parte di Ubisoft andrà a supportare il progetto per la costruzione di un parco giochi a Ravensthorpe, insieme ad altri progetti comunitari.

Un secondo aggiornamento aggiungerà altri contenuti per la Stagione di Yule a febbraio:

  • Razzie fluviali: scopri una nuova modalità di gioco basata sulla meccanica principale delle razzie, che offrirà un’esperienza ancora più dinamica, impegnativa e altamente rigiocabile. Le razzie fluviali si basano principalmente sul reclutamento dei vichinghi di Jomsborg, opzione che consente di ingaggiare i vichinghi di Jomsborg degli amici online per formare il proprio equipaggio. La modalità Razzie fluviali offre maggiori ricompense e diversi livelli di difficoltà. 
  • I ranghi per i vichinghi di Jomsborg: nella Stagione di Yule, un aggiornamento alla funzionalità dei vichinghi di Jomsborg consentirà loro di guadagnare PE e salire di rango. Maggiore sarà il rango e più argento si otterrà quando i propri vichinghi di Jomsborg saranno reclutati dagli altri giocatori.
  • Nuove abilità e ricompense aggiuntive.

Vi ha divertito l’ultimo capitolo di Assassin’s Creed?

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Immortals Fenyx Rising, annuciato un pacchetto personaggio su Adventure Time

Ubisoft ha dichiarato l’arrivo di un pacchetto personaggio crossover ispirato ad Adventure Time di Cartoon Network per Immortals Fenyx Rising.

Questo pacchetto personaggio può essere acquistato sullo store di gioco di Immortals Fenyx Rising e include:

  • La skin armatura di Adventure Time: L’armatura sacra del tizio che chiamano Finn. Chiunque la indossi potrà sconfiggere tutto ciò che è malvagio.
  • La skin elmo di Adventure Time: Più che un elmo, è un cappello, ma è comunque fantastico! E non ha mai deluso le aspettative di chi lo ha inossato. Questa sì che è un’armatura!
  • La skin ali di Adventure Time: Il divertimento non finirà mai se indossi queste ali! Terre remote diventeranno molto meno remote man mano che procedi nella tua avventura.
  • La skin cavallo di Adventure Time: Quando vedrai questo cavallo, sicuramente esclamerai “Ooo”. Lascia che questa bellezza ti ricordi che, anche se la vita può essere spaventosa e oscura, insieme potete cavalcare verso la luce come migliori amici!
  • La skin compagno di Adventure Time: C’è qualcosa di vagamente canino nella lealtà e nella tranquillità di Fosforo. È anche MOLTO affamato, quindi assicurati di avere i pancake al bacon con te!

Vi interessano questi contenuti aggiuntivi dell’IP Ubisoft?

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Stadia, tre capitoli di Assassin’s Creed sono ora disponibili

Ubisoft ha reso noto che il catalogo di Google Stadia si amplia con tre capitoli della nota serie Assassin’s Creed. Assassin’s Creed Origins, Assassin’s Creed Syndicate e Assassin’s Creed Unity sono ora disponibili per la piattaforma in cloud di Google.

Se non avete avuto modo di giocare i precedenti capitoli dell’IP Ubisoft, trovate qui sotto dei breve riassunti dei giochi:

  • Assassin’s Creed Origins: una fantastica avventura ambientata nell’Antico Egitto, uno dei periodi storici più misteriosi, ma anche un’epoca cruciale che ha plasmato il mondo. Scopri i segreti che si celano dietro le grandi piramidi, fai luce su miti dimenticati e gli ultimi faraoni, ma soprattutto svela le origini della Confraternita degli Assassini grazie ad alcuni geroglifici perduti da tempo.
  • Assassin’s Creed Syndicate: il gioco è ambientato nella Londra del 1868 durante la Rivoluzione Industriale, un periodo che ha dato inizio a un’incredibile era di invenzioni, trasformando le vite di milioni di persone con tecnologie un tempo ritenute impossibili. Queste nuove opportunità hanno spinto molti a raggiungere Londra per cercare nuove possibilità in questo mondo. Un mondo non più controllato da re, imperatori, politici o religioni, ma con un nuovo denominatore comune: il denaro. Giocando nei panni dell’Assassino Jacob Frye e di sua sorella gemella Evie, i giocatori cambieranno il destino di milioni di persone, radunando e guidando la malavita locale contro la corruzione che controlla la città di Londra in un’intensa avventura ricca d’azione tra intrighi e combattimenti brutali. 
  • Assassin’s Creed Unity: Assassin’s Creed Unity è ambientato nel 1789, durante la rivoluzione francese, un periodo che ha trasformato Parigi da una magnifica città a un luogo di terrore e caos. Le sue strade sono intrise del sangue degli innocenti che hanno avuto il coraggio di ribellarsi a un’aristocrazia oppressiva. Tuttavia, mentre la nazione viene liberata, un giovane di nome Arno intraprenderà una missione straordinaria per svelare i veri poteri oscuri che si celano dietro la rivoluzione. La sua ricerca lo porterà nel cuore di una lotta spietata per il destino di una nazione, trasformandolo in un vero maestro Assassino.

Google Stadia sta ricevendo forti attenzioni da parte della community, dopo essersi rivelata una piattaforma in grado di far girare dignitosamente Cyberpunk 2077.

Il cloud gaming sta incuriosendo anche voi?

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Editoriali

Immortals Fenyx Rising in offerta: perché è ingiusto

Immortals Fenyx Rising è in offerta: 40 euro, a più o meno una settimana dal lancio. Ottimo per chi vuole comprarlo, devastante per chi lo ha già acquistato. Non si tratta di rivenditori inaffidabili che operano in una zona “grigia” della legge, ma di buona parte delle catene di elettronica/videogiochi, segno che non è una trovata aggressiva da parte di un singolo dettagliante per prevalere sui competitor. Al di là di ogni logica di marketing, questo taglio così netto oggi non ha senso di esistere. Non parlo a livello di convenienza, perché Ubisoft e tutti i rivenditori avranno dati a supporto di ciò, anche se ne dubito, ma proprio di correttezza.

Chi si è fidato e ha voluto dare credito al gioco pagandolo in anticipo probabilmente non lo ha ancora nemmeno finito, eppure è già disponibile a metà prezzo. E fosse un episodio isolato un utente se ne può anche fare una ragione: è stato sfortunato. Ma quando succede due volte nel giro di poche settimane, come già visto con Watch Dogs Legion, possiamo parlare di caso? Comprereste il prossimo Watch Dogs al day one sapendo che nel giro di poche settimane (o giorni) lo potreste trovare a metà prezzo? Probabilmente no.

La fine dell’anno è il periodo delle grandi offerte

Con il black friday e il Natale è inevitabile andare incontro a grandi offerte, ma nella maggior parte dei casi ci sono poche copie disponibili e, soprattutto, per un periodo limitatissimo. E succede lo stesso con i titoli nuovi, che però difficilmente scendono di prezzo così tanto, anche se si possono risparmiare mediamente quei 10-20 euro, in base alla versione. Quando si deve decidere la finestra d’uscita si valuta anche questo, e si tiene conto che qualche competitor uscito settimane prima può permettersi sconti tra fine novembre e inizio dicembre, visto che ha venduto presumibilmente già un buon numero di copie.

Anthem
Anthem: uno dei giochi più venduti del 2019, e probabilmente anche il prodotto più criticato dell’anno.

Facciamo finta che abbiate speso 70 euro per Watch Dogs Legion e 70 per Immortals Fenyx Rising: 140 euro in tutto. Ora potete prenderli insieme a circa 80 euro. Un bel risparmio, perché aggiungendo pochi euro avreste potuto averli entrambi. Ma c’è gente che ha assistito a tutto questo anche con Anthem, che secondo Forbes è il 15° gioco più venduto del 2019: avete sentito parlare di questo prodotto in maniera positiva? Avete mai letto qualche notizia che non parlasse di risultati al di sotto delle aspettative e di gamer delusi? No, eppure è nella top 20, davanti a Pokémon Spada, Resident Evil 2, Luigi’s Mansion, Days Gone e New Super Mario Bros. U Deluxe, segno che tanti lo hanno preordinato. Anche in questo caso EA è corsa ai ripari abbassando drasticamente il prezzo, indispettendo ancora di più chi si è fidato fin dai primi trailer.

L’abbassamento del prezzo è un procedimento lento e graduale

Quando viene messo sul mercato un videogioco bisogna tenere a mente che l’azienda ha la necessità di rientrare dei costi, milionari, per la sua produzione. Devono guadagnarci quindi gli sviluppatori che quotidianamente lavorano sul prodotto, il publisher, gli store e i distributori, a grandi linee. Più si vende, più si può ottimizzare il processo, e vale un po’ in tutte le industrie. Questo ciclo fa sì che un gioco che costa 70 euro al day one, nel corso del tempo possa scendere gradualmente di prezzo, fino ad attestarsi anche sui 10-20 euro: arrivati qui, tutti i costi sono presumibilmente rientrati e ci si può permettere un taglio del genere.

Questo procedimento però dura mesi o anni, non giorni. Il mio professore di marketing diceva che una volta che un prezzo scende (non per offerte flash) poi è difficile farlo risalire, perché la gente a quel punto istintivamente percepisce quel prodotto meritevole di una cifra più bassa. Se sappiamo che Ubisoft stessa è disposta a darcelo a 40 euro, perché dovremmo convincerci che debba essere pagato 70 euro?

Sapendo che in pochi giorni è sceso a 40 euro, Immortals Fenyx Rising è ancora un prodotto da 70 euro?

Conclusione

Un taglio del prezzo così drastico rompe inevitabilmente quel patto non scritto che c’è fra chi vende e chi compra. Io pago mesi prima un gioco che mi sembra ottimo, ma che ha ancora tutto da dimostrare, e merito rispetto per questo. Se la compagnia abbassa subito il prezzo non solo non vengo valorizzato, ma anche un po’ preso in giro perché chi arriva una settimana dopo ha anche la possibilità di trovarsi Immortals Fenyx Rising in offerta e averlo nella mia stessa finestra temporale. Di conseguenza perderò la fiducia in quel publisher, perché so che con un po’ di pazienza ho buone chance di trovarlo in offerta.

Se nel breve periodo questa strategia può essere efficace, perché più persone comprano il prodotto, nel medio termine la compagnia perde la credibilità: per chi ogni anno rilascia tanti videogiochi e può contare su franchise milionari, questo diventa un problema. Quello che sembrerebbe un torto all’utente è in realtà un torto che l’azienda fa a se stessa, perché potrebbe trovarsi i preordini diminuiti in maniera sensibile o peggio ancora, scoprire che tutti quei potenziali acquirenti sono in attesa di uno sconto che, a questo punto, credono inevitabile e doveroso.

Alla luce di quanto detto in questo articolo, a gennaio esce il remake di Prince of Persia, che già in estate non sembrava troppo entusiasmante a livello di grafica: vi sentireste tranquilli a comprarlo al day one? O questa volta aspetterete l’offerta come successo con Immortals Fenyx Rising?

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Immortals Fenyx Rising per Nintendo Switch – Recensione

RECENSIONE IN UN TWEET

Immortals Fenyx Rising è una nuova IP molto promettente. Ripercorrere miti e leggende dell’Antica Grecia è divertente e il comparto narrativo strappa più di qualche risata. Al netto di alcune imperfezioni e di una ripetitività percepita nelle battute finali, il titolo risplende di luce propria, meritandosi un posto nella vostra collezione.

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“Questa è la storia di un tempo lontanissimo, il tempo dei miti e delle leggende”, una semplice frase che fa riaffiorare ricordi ormai sopiti da anni, ricordi di un eroe del passato e delle sue epiche gesta. Per chi se lo stesse chiedendo, la citazione proviene dalla sigla d’apertura di Hercules – The legendary Journeys, serie TV che ha segnato l’infanzia di un’intera generazione, la mia, appunto. Credo proprio di dover ringraziare Hercules e Iolao, senza dimenticarci di Xena e Olimpia, se sin da bambino ho alimentato una grande passione per la mitologia greca. In realtà, grazie all’acquisita consapevolezza, oggi so che le loro avventure avevano davvero poco a che fare con la vera mitologia, ma non voglio farlo sapere al mio Io bambino.

Miti ricchi di Divinità, sì potenti, ma incredibilmente fallaci, dotate di straordinari poteri ma al tempo stesso tremendamente umane, sia nei vizi che nelle virtù, capaci di scatenare guerre per un semplice capriccio o benedire intere città semplicemente perché di buon umore.
Potendo godere di un “cast” tanto intrigante era quasi scontato che la mitologia greca divenisse fonte di ispirazione per innumerevoli opere in tutti i settori dell’intrattenimento, dal cinema alla letteratura, per poi giungere al teatro e infine al nostro settore preferito, i videogiochi.

L’Antica Grecia, con i suoi miti e le sue leggende, ha fatto da sfondo a tante importanti opere videoludiche, dalla trilogia di God of War sino ad Assassin’s Creed: Odissey, o ancora il più recente Hades, ed è giunto il momento di accogliere un nuovo membro in questo particolarissimo Pantheon.
Sto parlando di Immortals Fenyx Rising, ultima fatica, giusto per rimanere in tema, della divisione Ubisoft Quebec, inizialmente presentato come Gods and Monsters durante l’ E3 2019.
Sin dal primo frame il titolo ha destato curiosità per le tante somiglianze con un mostro sacro del panorama videoludico, il capolavoro The Legend of Zelda: Breath of the Wild, ed è arrivato il momento di scoprire se Immortals Fenyx Rising si è effettivamente guadagnato un posticino in quell’Olimpo.

La vendetta del Titano

La primissima scena dell’opera è dedicata a Tifone, più potente tra tutti i Titani, che liberatosi dalla prigionia imposta da Zeus, giura vendetta contro l’intero Olimpo, sconfiggendo uno ad uno i suoi abitanti. Il padre di tutti gli Dei, appresa la disfatta dei suoi figli prediletti, si reca presso la rupe cui è perennemente incatenato il titano Prometeo, reo di aver trafugato il fuoco degli Dei e averlo donato agli uomini, e richiede il suo aiuto nell’ormai disperata lotta contro Tifone. Prometeo invece propone una scommessa. Secondo lui, sarà proprio una mortale ad abbattere Tifone, e se ciò accadrà Prometeo sarà finalmente libero dalle sue catene, in caso contrario offrirà il suo supporto a Zeus.

È così che Prometeo inizia a narrare la storia della nostra eroina (o eroe se scegliete il sesso maschile), Fenyx, semplice portascudi che non ha mai visto un vero campo di battaglia e che da sempre vive all’ombra del fratello, il grande condottiero Ligirone. A seguito di una terribile tempesta Fenyx si risveglia sulla riva della mitica Isola d’Oro, terre abitate dalle divinità, e scopre che la sua nave è distrutta e i suoi compagni d’arme tramutati in statue di pietra. Sarà questo l’incipit che condurrà Fenyx, una comune mortale, a riscattare e ristorare l’essenza degli stessi Dei, fino a raggiungere l’inevitabile scontro con Tifone.

Il rovescio della medaglia

Fin qui tutto score come una consueta tela dell’epica tradizionale. Abbiamo un uomo destinato a grandi imprese, le onnipresenti divinità e l’alba di una battaglia epocale che sancirà la rinascita o la caduta dell’Olimpo. Però, è proprio qui che Immortals Fenyx Rising mostra uno degli elementi che lo contraddistinguono e gli donano personalità. A discapito delle premesse iniziali, i ragazzi di Ubisoft Quebec hanno scelto di utilizzare toni più allegri, quasi fiabeschi, rendendo Immortals di fatto una grande commedia piuttosto che un racconto epico.

Prometeo assume così il ruolo di narratore esterno, continuamente interrotto da Zeus che funge da spalla comica, e i due daranno vita a innumerevoli siparietti strappandoci più di una risata, commentando le azioni della nostra eroina o semplicemente illustrando i vari miti greci di cui Fenyx troverà traccia.

Faremo poi conoscenza di alcune divinità in carne e ossa, maledette da Tifone e private della loro essenza, o più semplicemente di ciò che le contraddistingueva. Giusto per citarne un paio, incontreremo Ares, Dio della guerra, sempre pronto a lanciarsi in battaglia e decidere le sorti di qualsiasi disputa con uno schiocco di dita, letteralmente tramutato in un pollo, codardo, insicuro e incapace di combattere. O ancora Atena, dea della saggezza, grande stratega e sicura di sé in qualsiasi situazione, ritrovatasi bambina, credulona e sempre in cerca di consiglio e approvazione.

Non fatevi trarre in inganno. Quella che a una prima analisi superficiale potrebbe sembrare una commedia leggera e dalla risata facile, nasconde invece un modo geniale di raccontare i miti e le leggende di quei tempi, con tutte le loro curiosità, strambezze e brutalità. Zeus, tra una battuta e l’altra, rivelerà quanto gli Dei sapessero essere crudeli verso i mortali, o quanto poco valessero per loro, e introdurrà i rapporti di invidia e disprezzo tra le divinità stesse.

Vanno fatti i complimenti ai ragazzi di Ubisoft per aver saputo trattare con leggerezza e umorismo argomenti spesso pesanti, riuscendo a strappare sempre una risata, ma lasciando anche qualcosa su cui riflettere o semplicemente un’informazione in più per il proprio bagaglio culturale.

Va però specificato che la quantità di gag comiche presenti è davvero alta, e qualcuno potrebbe anche trovare quasi fastidiosa o ripetitiva la ricerca spasmodica della risata del videogiocatore.

La terra dell’oro e dell’ambrosia

Il vero, grande protagonista di Immortals Fenyx Rising è senza dubbio l’Isola d’Oro, area suddivisa in 7 regioni, ognuna dedicata a uno degli Dei, da cui prenderà i tratti estetici. Se nella Valle della Primavera Eterna, casa di Afrodite, l’ambiente sarà contraddistinto da verdi e rigogliose praterie, nella Casa della Guerra, di cui avrete intuito il padrone, il paesaggio sarà caratterizzato da un ambiente desertico, con torrioni e fortezze che si stagliano verso il cielo.

Quello che accomuna le 7 regioni è sicuramente il bellissimo colpo d’occhio offerto al giocatore: colori sgargianti e viste mozzafiato. Più di una volta mi sono fermato sulla cima di una collina ad ammirare un tramonto, o un antico tempio in tutta la sua grandezza. Aiuta anche una colonna sonora evocativa, che valorizza gli ambienti circostanti e muta in base alle situazioni che stiamo vivendo, pur tuttavia non raggiungendo mai vette troppo alte.

E se la direzione artistica raggiunge ottimi livelli, il world design non è certamente da meno. Contrariamente al tipico open world Ubisoft, famoso anche per le mappe di gioco dall’estensione spesso esagerata, Immortals Fenyx Rising propone un ambiente esteso, ma non eccessivo, ricco di luoghi da esplorare, sfide mitiche da completare, quest segrete da scoprire o semplicemente una bella vista panoramica con cui rilassarsi, magari durante la notte. Esplorare l’Isola d’Oro è genuinamente divertente, e uno dei suoi maggiori pregi è certamente l’estremo utilizzo della verticalità.

Sono presenti le immancabili “torri” in stile Ubisoft, qui incarnate dalle statue delle 7 divinità, che una volta scalate renderanno visibile quella determinata porzione della mappa. Da lassù, sarà poi possibile utilizzare la Vista Acuta per contrassegnare scrigni in lontananza, cristalli di ambrosia, sfide mitiche o magari posizionare degli indicatori luminosi, per segnalare e ricordare una boss fight al di là delle nostre attuali possibilità.

È proprio l’isola che mette in evidenza la forte influenza di The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Infatti, anche Immortals dà la possibilità di arrampicarsi liberamente su qualsiasi superficie, e mette a disposizione di Fenyx le ali di Icaro, uno strumento con cui planare molto simile, per non dire identico, alla paravela di Link. Il tutto è scandito da un indicatore di stamina che determinerà la nostra capacità di scalare o planare.

Questa ispirazione tratta dal titolo Nintendo, ha permesso alla casa di sviluppo francese di sbizzarrirsi sul design del mondo di gioco. Se un punto della mappa è visibile, allora è anche possibile raggiungerlo. Ciò permette di posizionare punti d’interesse nei luoghi più remoti e disparati, in cima a una torre altissima o magari alla base di un’enorme scogliera, o ancora al centro di una ripida catena montuosa. Luoghi comunque non troppo nascosti e sapientemente collocati. Infatti, verrà naturale controllare, per esempio, la base della sopracitata scogliera, magari grazie a delle torce piazzate nei dintorni ad aiutare il giocatore.

Sfortunatamente, una mappa così ben ideata non viene sfruttata al suo massimo potenziale. Laddove Breath of the Wild lascia al giocatore il gusto dell’esplorazione e della scoperta, Immortals Fenyx Rising fa esattamente l’opposto. Tramite la Vista Acuta ci ritroveremo con miriadi di segnalini sulla mappa già dopo i primi minuti. Il sottoscritto ne ha contati ben 37 dopo circa 15 minuti di gioco. La presenza di segnalini e bussola toglie tutto il gusto all’esplorazione e alla scoperta di quella piccola grotta celata tra due rupi, giacché il giocatore saprà in anticipo se su quella montagna c’è qualcosa o no, e se il responso fosse negativo semplicemente il gioco non offrirà alcun motivo per esplorare in quella direzione, vanificando in alcuni casi l’ottimo world design.

I sacr… ehm, le Cripte del Tartaro, e altro!

Ebbene sì, lungo l’Isola troveremo disseminati dei grossi fossati emananti una luce rossastra. Sono le Cripte del Tartaro, controparte dei Sacrari di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, ma ciò non significa che ne siano una pallida imitazione, anzi, tutt’altro. Le cripte sono vere e proprie istanze slegate dal mondo di gioco, e propongono spesso enigmi ambientali da superare, e più raramente delle arene in cui vincere una serie di scontri, per giungere alla fine e guadagnare il tanto agognato Fulmine di Zeus.
Grazie ai vari poteri di Fenyx, le Cripte risulteranno sempre fresche, e se proprio come nel gioco Nintendo lo stile artistico potrebbe risultare noioso alla lunga, essendo di fatto identico, nulla si può rimarcare a enigmi solidi e ben pensati, decisamente sopra la media per un titolo Action/Adventure.

Inoltre, ogni cripta presenta uno o più scrigni “bonus”, non necessari al completamento dell’istanza, che richiederanno maggiore spirito di osservazione e utilizzo delle meccaniche proposte per essere raggiunti. Sicuramente un’ottima aggiunta in una sezione di già pregevole fattura. Segnalo anche la presenza di alcune boss fight uniche all’interno di alcune cripte, sorpresa assai gradita.

E se pensavate che gli enigmi ambientali si fermassero alle cripte del Tartaro, vi sbagliavate di grosso. L’intero mondo di gioco è disseminato di sfide mitiche, ovvero piccoli enigmi ambientali, più o meno complicati, che al completamento offriranno risorse o pezzi di equipaggiamento.

Devo però segnalare che alcune attività, come i mosaici, risulteranno da subito molto ripetitive, presentando poche variabili e somigliandosi un po’ tutte. Lo stesso vale per le sfide mitiche, che dopo una ventina di ore inizieranno a dare quella sensazione di già visto in alcuni casi.

Ok, ma la spada?

Ed eccoci arrivati al cuore pulsante di un titolo action/adventure, ossia il gameplay, e più specificatamente il Battle System. Il sistema di combattimento di Immortals Fenyx Rising è semplice, ma soddisfacente. Fatti i primi passi nell’Isola entreremo in possesso delle tre armi principali presenti in gioco, o per essere più precisi, le tre categorie di armi, ossia: Spada, Ascia e Arco.

La prima è la classica arma da mischia veloce, con cui dispensare danni in un breve lasso di tempo, e con la quale aumentare velocemente il nostro Combo Counter, che ci ricompenserà per lunghe sessioni di colpi inferti in rapida sequenza con un incremento di danno via via maggiore.

La seconda, invece si presenta immediatamente come la tipica arma pesante, lenta, utile per colpire più nemici contemporaneamente e capace di stordirli, qualora dovessimo riempire l’apposita barra presente sopra la testa di ciascun nemico, esponendolo alla nostra mercé. Ho inoltre gradito il feedback dell’ascia, dove ho percepito la pesantezza dei colpi, a differenza di arco e spada che non restituiscono un impatto granché solido.

Il terzo è appunto un arco, unica arma a distanza a nostra disposizione, e si rivelerà molto utile qualora volessimo attaccare da posizioni sopraelevate o avessimo a che fare con avversari volanti, difficili da raggiungere con spada e ascia. Inoltre, l’arma a distanza possiede la particolarità di poter scoccare le Frecce di Apollo, ovvero delle frecce che controlleremo in prima persona, utili sia negli scontri che nella risoluzione di enigmi vari.

Avremo inoltre a nostra disposizione poche abilità d’attacco, adoperabili spendendo stamina, e i Bracciali di Eracle, capaci di attrarre a noi tronchi, massi e casse da utilizzare poi come armi da lancio, una sorta di rudimentale versione del Kalamitron delle terre di Hyrule.

Il tutto potrà poi essere potenziato alla Sala degli Dei, ovvero un luogo nascosto allo sguardo indagatore di Tifone, o in parole povere il nostro hub di gioco, dove potremo potenziare statistiche quali vita e stamina, riforgiare le nostre armi o potenziare le abilità a disposizione di Fenyx, oltre a intraprendere incarichi abbastanza basilari, che ci frutteranno varie risorse e occasionalmente qualche pezzo di equipaggiamento.

Inoltre, è presente un sistema di equipaggiamento abbastanza rudimentale, e le varie armi e armature equipaggiate non modificheranno le nostre statistiche di attacco e difesa, bensì dei modificatori particolari, detti specialità. Questi modificatori conferiranno bonus come danno aumentato sui colpi aerei, velocità di tiro con l’arco aumentata e chi più ne ha più ne metta.

Tutto questo arsenale verrà poi testato contro un bestiario non troppo vario ma ben caratterizzato, formato da soldati inviati da Tifone e bestie mitologiche come ciclopi, arpie, cerberi e altro ancora. Menzione d’onore per le boss fight, numerose e varie, a cui bisogna sommare i boss opzionali in giro per la mappa, che pongono una sfida decisamente più alta del resto dei nemici. Insomma, per quanto semplice il sistema di combattimento funziona ed è divertente, anche se alla lunga risente di una certa ripetitività dettata dalla mediocre varietà di nemici comuni e dei moveset piuttosto limitati.

E a proposito di sfida, se selezionando la difficoltà Normale saremo posti di fronte a una sfida molto abbordabile, quella Difficile invece, soprattutto nelle prime ore di gioco e contro più nemici, metterà alla prova anche i giocatori più navigati. In definitiva ottimo il bilanciamento tra le varie difficoltà, cosa abbastanza rara al giorno d’oggi.

Il prezzo della portabilità

Abbiamo già detto che Immortals offre scorci mozzafiato in più di un’occasione, ma è necessario anche fare le dovute precisazioni. Su Nintendo Switch, le performance in modalità docked risultano ottime, la risoluzione è stabile e l’effettistica fa la sua figura, pur ovviamente non raggiungendo mai i livelli delle altre console. Per quanto riguarda il framerate, invece è sì stabile, ma mostra alcune incertezze nelle situazioni più concitate. Fortunatamente il risultato globale è di buon livello e non farà rimpiangere l’acquisto di questa specifica versione del titolo.

Per quanto riguarda la vera peculiarità di Nintendo Switch, ovvero la modalità portatile, la storia è un’altra. Nonostante il downgrade, la resa grafica risulta comunque accettabile, ma l’aspetto più importante è il framerate, che risulta più scostante, soprattutto in certe zone dell’Isola o se l’inquadratura ritrae una grande porzione del mondo di gioco. Preciso comunque che per quanto tutto ciò possa risultare fastidioso, non si raggiungono mai livelli di performance tali da inficiare la fruizione del titolo.

Conclusione

In un autunno pieno di grandi release, da quelle della stessa Ubisoft con con Assassin’s Creed: Valhalla, fino ad arrivare all’attesissimo Cyberpunk 2077, i ragazzi di Ubisoft Quebec sorprendono tutti con una nuova IP a sfondo mitologico che sin dai primi istanti non nasconde la forte influenza ricevuta da The Legend of Zelda: Breath of the Wild.

Immortals Fenyx Rising ha preso come ispirazione il titolo Nintendo, ma riesce a vivere di luce propria, brillando nell’ormai inflazionato settore degli open world grazie a un ottimo world design, cosa davvero rara per il genere, una narrativa apparentemente leggera ma intelligente e una direzione artistica di tutto rispetto. A impreziosire il pacchetto troverete tantissimi puzzle ambientali dalla qualità a tratti eccelsa, e un combat system semplice ma che funziona, seppur quest’ultimo potrebbe rivelarsi ripetitivo alla lunga. Il titolo purtroppo soffre di qualche problemino lato performance, soprattutto in modalità portatile, ma ciò non preclude assolutamente la godibilità dell’esperienza di gioco.

Alla fine di questo lungo viaggio posso affermare che, al netto di imperfezioni e piccoli difetti qua e là, esplorare l’Isola d’Oro, conoscerne gli strambi abitanti, scalare montagne o abbattere mostri risulta semplicemente divertente, che a mio modesto parere è quello a cui un videogioco dovrebbe sempre ambire. Di conseguenza, per rispondere alla domanda iniziale direi che sì, Immortals Fenyx Rising merita di diritto un posto in quel famoso Pantheon videoludico, e probabilmente anche nella vostra collezione.

Dettagli e Modus Operandi

  • Genere: azione, avventura
  • Lingua: italiano
  • Multiplayer: no
  • Prezzo: 59,99 euro

Ho dato manforte alle divinità dell’Isola d’Oro per 40 ore grazie a un codice gentilmente fornito dal publisher.

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Immortals Fenyx Rising è ora disponibile su PC, console e cloud

Dopo aver pubblicato svariati trailer tra cui anche uno di animazione, Ubisoft ha lanciato sul mercato Immortals Fenyx Rising, un nuovo action game ambientato nella mitologia greca. Il titolo è disponibile per Google Stadia, Xbox Series X|S, le console Xbox One, PlayStation5, PlayStation 4, Nintendo Switch, Amazon Luna e GeForce NOW.

Qui il trailer e un estratto dal comunicato stampa:

Il gioco

Sviluppato dallo studio di Ubisoft Quebec, il team autore di Assassin’s Creed Odyssey, Immortals Fenyx Rising è una nuova ed emozionante IP che porterà le avventure mitologiche a nuovi e incredibili livelli. I giocatori vestiranno i panni di Fenyx, una semidivinità alata impegnata in una missione per salvare gli dèi dell’Antica Grecia e la loro casa da una maledizione oscura. Solo padroneggiando i leggendari poteri degli dèi, superando prove eroiche e affrontando terribili mostri mitologici, Fenyx sarà in grado di affrontare Tifone, il Titano più letale dell’intera mitologia greca.

Immortals Fenyx Rising è una variante entusiasmante e divertente del genere dei giochi d’azione e avventura open world, che offre un’esplorazione davvero avvincente attraverso spostamenti sempre dinamici. Corri in vaste zone aperte, scala montagne enormi e plana nei cieli per scoprire tutti i segreti delle varie regioni ispirate alle divinità greche attraverso l’Isola dorata.

Oltre a garantire un’esperienza avvincente a tutti gli aspiranti eroi, il gioco offre un’azione dinamica, frenetici combattimenti corpo a corpo e in aria, e storie ispirate alla mitologia greca.
I giocatori dovranno combattere contro creature gigantesche come i Ciclopi, il Minotauro e Medusa, ma con l’aiuto della spada di Achille, l’arco di Ulisse e le ali di Dedalo, potranno anche lanciarsi in aria per affrontarle senza alcun timore. Oltre ai combattimenti, alcuni enigmi nello scenario metteranno alla prova la logica e la strategia dei giocatori, da semplici rompicapi fino agli epici sotterranei di Tartaro.

Che ne pensate della nuova IP di Ubisoft?

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Immortals Fenyx Rising si mostra in un trailer di animazione

Ubisoft ha pubblicato sul proprio canale YouTube un trailer di animazione su Immortals Fenyx Rising.

Ubisoft ha condiviso un nuovo ed epico trailer di animazione in vista del lancio ormai imminente di Immortals Fenyx Rising. Il gioco, infatti, sarà disponibile dal 3 dicembre 2020 per Stadia, PlayStation 4, la famiglia di dispositivi Xbox One (tra cui Xbox One X), Nintendo Switch, Epic Games e Ubisoft Connect. Immortals Fenyx Rising sarà anche disponibile per PlayStation 5 e Xbox Series X|S, oltre che su Ubisoft+, il servizio in abbonamento di Ubisoft.

In questo breve corto d’animazione, creato da CLM BBDO, Fenyx affronta alcune creature mitologiche come il Minotauro, il Ciclope e il Grifone con il brano How You Like Me Now dei The Heavy in sottofondo. Usando la spada di Achille, l’ascia di Atalanta e l’arco di Ulisse, Fenyx sconfigge i mostri uno dopo l’altro, facendo una tacca nella roccia dopo ogni vittoria e mentre enormi massi si staccano dalla cima, alla fine plasma l’intera montagna… e il suo mito!

Sviluppato dallo studio di Ubisoft Quebec, autore di Assassin’s Creed Odyssey, Immortals Fenyx Rising è una nuova ed emozionante IP che porterà le avventure mitologiche a nuovi e incredibili livelli. I giocatori vestiranno i panni di Fenyx, una semidivinità alata impegnata in una missione per salvare gli dèi dell’Antica Grecia e la loro casa da una maledizione oscura. Solo padroneggiando i leggendari poteri degli dèi, superando prove eroiche e affrontando terribili mostri mitologici, Fenyx sarà in grado di affrontare Tifone, il Titano più letale dell’intera mitologia greca.

Che ne pensate di questo trailer di animazione su Immortals Fenyx Rising?

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Assassin’s Creed: Valhalla, annunciata una versione fisica dell’Orlog

Assassin’s Creed: Valhalla, come raccontato nella nostra recensione, contiene un gioco di dadi particolarmente interessante, al punto che sono in corso piani per realizzarne una versione fisica. L’Orlog riceverà una versione fisica nel 2021.

L’Orlog è un gioco di dadi che si può trovare in giro per il mondo di gioco, in particolare in villaggi e città. Gli sfidanti tirano sei dadi e si scontrano in battaglie, che contemplano anche delle statuette con dei potentissimi effetti denominati “favori divini”.

Sebbene Ubisoft non abbia condiviso ulteriori dettagli, Dicebreaker riporta che PureArts sta lavorando alla versione fisica del gioco. La società ha già prodotto numerosi oggetti da collezione di Assassin’s Creed. Inizialmente, l’Orlog doveva essere più un gioco in stile deck builder, ma le cose sono cambiate nel corso dello sviluppo di Valhalla.

Assassin’s Creed Valhalla è già disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Google Stadia e PC.

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Assassin’s Creed: Valhalla per PC – Recensione

RECENSIONE IN UN TWEET

Assassin’s Creed: Valhalla è divertente e si affaccia al mondo dei giochi di ruolo senza abbandonare il suo stile action. L’introduzione di un sistema di combattimento più complesso aumenta la profondità di un titolo, che purtroppo tra alti e bassi è ancora lontano dagli altri capolavori open world.

8.5


A due anni di distanza da Odyssey, Ubisoft torna alla carica armata di corni potori e vichinghi assetati di conquista. Assassin’s Creed: Valhalla è un gioco ambizioso, così come i protagonisti che racconteremo in questa recensione. Se volessimo sforzarci in un’analogia, così come gli isolati “danesi” hanno messo a ferro e fuoco la più centrale e vivace Inghilterra del IX secolo, così Ubisoft Montreal, dalle fredde terre del Canada vuole conquistare i cuori degli appassionati del gelo, ancora affezionati a un titolo di ben nove anni fa, The Elder Scrolls V: Skyrim.

La Norvegia

Assassin’s Creed: Valhalla comincia il suo racconto dalle fredde terre di Norvegia dove prenderemo subito in mano la nostra, o il nostro dato che è possibile scegliere, protagonista, Eivor. Nei primissimi minuti sposteremo la nostra eroina, ancora bambina, in una dimora ricolma di gente in festa e dettagli che lasciano a bocca aperta anche i videogiocatori più esigenti. Il primo importante gesto che dovremmo compiere non è casuale. Il simbolismo alimenta la serie e il bracciale che consegneremo in segno di alleanza al capo del Clan del Corvo, sarà lo stesso gesto che riceveremo quando stringeremo alleanze durante la storia di una Eivor ormai adulta.

Norvegia, meraviglia del creato.
Norvegia, meraviglia del Creato.

Purtroppo, i festeggiamenti non dureranno molto e presto ci ritroveremo nel bel mezzo di un massacro in cui la giovane Eivor mostrerà il suo coraggio non fuggendo fino a quando il figlio del capo clan, Sigurd, non la porta in salvo. Da ora in poi, i due saranno inseparabili e una volta cresciuti potranno finalmente vendicarsi di quanto avvenuto anni prima.

Consci della propria forza, della Confraternita degli Assassini che fornirà ad Eivor la famosa Lama Celata, e delle proprie visioni, interpretate da Layla, Eivor e Sigurd vogliono farsi spazio nel ghiaccio di Novergia, ma non sono questi i piani di una terra che vuole unirsi sotto un’unica bandiera. Il clan del corvo, nel nome del padre di Sigurd, accetta l’unione e i due saranno costretti a sfogare la propria ambizione in una nuova terra, l’Inghilterra.

Tra Storia e Leggenda

Gli eventi narrati da Assassin’s Creed: Valhalla sono spesso così dettagliati che fan sorgere nel giocatore la voglia di capire dove inizia la leggenda e finisce la storia.

L’unificazione della Norvegia sud-occidentale avviene nell’872 grazie Harald Harfagre. La folta capigliatura presente nel gioco non è un caso. Infatti, Harald fu noto come “Bellachioma” e i suoi successori regnarono fino al 1319.

D’altro canto, Sigurd Styrbjornson è probabilmente un personaggio che prende vita dalla mitologia norrena. Infatti, Sigurd I di Norvegia nacque dopo gli eventi narrati, nel 1090, mentre Sigfrido, noto anche come Sigurd, è un importante personaggio di fantasia della Saga dei Völsungar. Inoltre, le sue gesta sono narrate nel poema epico La canzone dei Nibelunghi, ma anche nelle dolci note di Richard Wagner in L’anello del Nibelungo.

L’Inghilterra

Ravensthorpe sarà il punto di partenza delle nostre scorribande. Il nostro scopo in terra di Albione è stringere alleanze con i clan limitrofi al fine di poter continuare l’espansione norrena in Inghilterra. Ogni alleanza corrisponde a una vera e propria saga, cioè una lunga, spesso anche troppo, quest che porterà come premio finale l’alleanza con quella regione. Per iniziare una nuova saga sarà necessario recarsi all’edificio principale del nostro insediamento, la casa lunga del clan. Qui Randvi e una mappa ci permetteranno di ottenere informazioni su quelle terre e i loro personaggi.

Anche se passeremo la maggior del tempo a vagare per la regione, la casa lunga per quanto caratteristica e sicuramente d’impatto, perde decisamente il confronto con alcuni dei centri di comando visti in passato. In particolare, non è facile raggiungere l’imponenza e la solennità di edifici come il castello di Masyaf o la Villa Auditore di Monteriggioni. Nonostante tutto, rimane gratificante poter vedere come Ravensthorpe migliori man mano che il clan acquisisce forza, sia in termini estetici data l’ingente quantità di personalizzazioni disponibili, sia grazie a nuove funzionalità, che si potranno aggiungere pagando con scorte e materiali grezzi raccolti durante le razzie.

L'Inghilterra di Assassin's Creed: Valhalla.
L’Inghilterra di Assassin’s Creed: Valhalla.

Obiettivi secondari

Il gioco seguirà una trama principale fatta di conquiste e intrecci con la Confraternita di Assassini, ma gli obiettivi secondari sono così tanti che anche dopo venti ore di gameplay sarete comunque costretti a premere la levetta analogica sinistra, mentre guardate la mappa, per capire cosa indica quel simbolo sulla legenda. Assassin’s Creed: Valhalla è un gioco che vorrete probabilmente finire al 100%, ma non sarà facile. Ubisoft, come troppo spesso ci ha abituato, ha creato un vortice di longevità artificiosa che allunga il titolo più di quanto ce ne sarebbe veramente bisogno.

Gli obiettivi secondari hanno tutti la stessa caratteristica di essere divertenti le prime volte e diventare eccessivamente ripetitivi andando avanti. Ogni zona che visiteremo ha un valore numerico per indicare il livello di difficoltà e tre indicatori: ricchezza, misteri e manufatti, che aumenteranno portando a termine le missioni. Tendenzialmente gli enigmi sono semplici, e se la prima volta che ripulirete una zona maledetta sarà incredibilmente figo, le volte successive probabilmente continuerete la vostra marcia nella splendida Britanna.

Divertimento in città

All’interno degli accampamenti e città alleate sarà possibile passare del tempo in diversi mini-giochi. Tra questi i più divertenti sono le battaglie di rime e il gioco di dadi Orlog.

La battaglia di rime verrà vista dai più giovani come un freestyle in salsa britannica, ma io ci vedo le gare di insulti di Monkey Island. Il capolavoro di LucasArts proponeva frasi lunghe e deliranti in rima, mentre Assassin’s Creed: Valhalla si limita a brevi frasi a cui bisognerà rispondere non solo in rima, ma anche con una cadenza di suono coerente. Tra le tre frasi da scegliere, due avranno sempre una rima, ma solo una avrà il suono giusto per colpire nel segno. Vincere una battaglia di rime aumenterà il vostro carisma che permetterà di avere dialoghi aggiuntivi in varie situazioni di gioco, anche della trama principale.

L’Orlog è un gioco di dadi a sei facce il cui scopo è azzerare la vita dell’avversario. Per farlo si dovrà attaccare lanciando i dadi fino a un massimo di tre volte a turno e fare danni con le facce dei dadi che indicano un’ascia o una freccia. In egual modo, ci si potrà difendere dagli attacchi delle frecce con il dado “scudo”, mentre l’elmo sarà utile contro le asce. Una faccia è vuota e non sortirà alcun effetto, mentre l’ultima ruberà un punto di favore divino, che si accumulano quando l’avversario non potrà bloccare il vostro colpo. I favori divini possono essere svariati e si attivano a partire da una serie di statuine collezionabili che otterrete giocando e vincendo a Orlog.

Paesaggi mozzafiato

L’Inghilterra di Assassin’s Creed: Valhalla è incredibilmente bella da vedere. La qualità di buona parte delle texture rende i paesaggi suggestivi e ispirati. In particolare, il mare è una spanna sopra tutto il resto, mentre la flora vive di una dualità. A volte l’erba sembrerà quasi reale, mentre alcune texture sembrano appena abbozzate tanto da stonare con la precisione di qualche cespuglio pochi metri dopo. Lo stesso vale per i personaggi di gioco. Eivor, Sigurd e molti altri norreni principali che incontrerete vi lasceranno a bocca aperta per la qualità del volto e dell’abbigliamento. D’altro canto, gli altri personaggi non giocanti, anche importanti per la trama, saranno approssimati e a volte addirittura simili tra loro.

L'acqua è stupenda.
La fisica dell’acqua è stupenda.

Nel complesso, girovagare via terra, o mandare in avanscoperta il vostro corvo Synin, vi darà la sensazione di rivivere i luoghi incontrati in capolavori come The Witcher 3, ma esplorare i fiumi con una drakkar è una sensazione unica, grazie anche a un comporto audio di livello per tutto il tempo, ma con picchi massimi durante le traversate in mare o poco prima di una delle tante razzie che andremo a compiere.

Esattamente come le altre missioni secondarie, le razzie sono terribilmente affascinanti all’inizio per poi diventare monotone dopo poco. Esse sono utili per raccogliere i materiali necessari per ampliare il nostro insediamento e forniscono un quadro psicologico della filosofia norrena. Nessuna Chiesa vicino ai fiumi è al sicuro, perché Eivor insieme alla sua ciurma potrà attaccare via mare questi luoghi di culto pieni di ricchezze.

Season Pass

Ho provato il primo contenuto disponibile sul pass stagionale di Assassin’s Creed: Valhalla. Si tratta della quest: “La leggenda di Beowulf”, che sarà disponibile quando arriverete in Inghilterra, ma che vi consigliamo di intraprendere un po’ più avanti quando la vostra potenza sarà adeguata per affrontare l’Anglia orientale. Inizialmente mi ero dimenticato che si trattava di un contenuto aggiuntivo, ma la qualità della sceneggiatura mi ha fatto velocemente porre il dubbio.

Non vi racconterò volutamente nulla in merito, perché la missione è abbastanza breve e ogni particolare potrebbe suonare come un spoiler, ma la sua narrazione densa la rende tra le migliori quest del gioco. La leggenda di Beowulf dovrebbe essere presa come punto di partenza per tutte le missioni secondarie di Assassin’s Creed: Valhalla, perché contiene le giuste emozioni senza essere inutilmente prolissa. Non posso che augurarmi che anche i prossimi contenuti del pass previsti per primavera ed estate 2021 prendano spunto da questo contenuto aggiuntivo.

Beowulf non è un nome nuovo per gli appassionati di mitologia e cinema. Infatti, Beowulf è un poema epico dell’VIII secolo “scritto in una variante sassone occidentale dell’anglosassone”. Ovviamente, non vi racconteremo i dettagli, ma il nome della missione non è casuale perché: “La leggenda di Beowulf” è un film del 2007 di Robert Zemeckis ispirato proprio dal poema.

Scontri impegnativi

Il sistema di combattimento di Valhalla ricalca fortemente quanto già visto in Odyssey, ma risulta molto più realistico del suo predecessore. Il nuovo combat system opta per combattimenti più fisici e brutali, mettendo da parte la dinamica degli interventi divini, ma risultando comunque spettacolare e variegato. Grazie all’implementazione della barra del vigore, i combattimenti ricalcano una versione semplificata dello stile souls-like, che possono diventare più impegnativi durante i boss fight. In questi casi, il nemico cambierà comportamento e aggressività durante lo scontro. Lo stile di combattimento è a totale scelta del videogiocatore che può optare per combattere a due mani, con arma e scudo oppure con doppia arma.

Queste audaci idee purtroppo si scontrano con un’intelligenza artificiale arretrata rispetto alla concorrenza. Infatti, troppo spesso abbiamo visto avversari completamente fermi e pattern di movimento sempre uguali che rendono i combattimenti tra truppe eccessivamente ripetitivi. I boss, invece, oltre ad essere carismatici, possono mettere a dura prova il giocatore con sequenze, forse un po’ ripetitive, ma sicuramente efficaci.

Assassin’s Creed: Valhalla è un gioco in cui si muore molto poco e che cerca di aiutare l’utente quanto più possibile. In particolare, lo fa con tre strumenti: equipaggiamento, talenti e abilità. I primi due sono collegati tra loro, mentre le abilità sono un extra solo per i giocatori che amano esplorare. In realtà, bisogna specificare che lo strumento più utile in combattimento sono le razioni, dei consumabili che ripristinano la salute e possono salvare da morte certa. Penso che siano d’accordo anche gli sviluppatori dato l’elevato costo in materie prime per aumentare la quantità che si può portare in giro.

I boss sono forti e carismatici.
I boss sono forti e carismatici.

Un gioco di ruolo… semplificato

Il nuovo titolo Ubisoft schiaccia chiaramente l’occhio ai giochi di ruolo più di quanto fatto fino ad ora, ma rimane un gioco action. Infatti, potremmo migliorare l’equipaggiamento, ma basterà pagare in minerali di ferro e cuoio, o usare le rune trovate in giro per l’Inghilterra. Idee carine, ma che non portano reale giovamento. Infatti, non si sentirà mai la necessità di potenziare l’armatura né di sostituirla con un’altra, nemmeno quando deciderete di cambiare talenti. Specifichiamo che ogni set di armatura, oltre a fornire un bonus se sono indossati almeno cinque pezzi, fornisce bonus anche in base alla via di talenti scelta. Infatti, ogni pezzo in vostro possesso è caratterizzato da un colore, o animale, che può essere uno dei tre presenti tra le “costellazioni dei talenti”.

La divisione dei talenti è una versione più complessa di quanto visto in The Elder Scrolls V: Skyrim. Si partirà dal centro e spendendo punti talento si potrà proseguire per una serie di vie tutte incastrate tra loro. Il rosso, colore dell’orso, corrisponde al combattimento in mischia. Il blu è il colore del lupo e dell’attacco a distanza, mentre il giallo corrisponde al corvo e alle fasi in furtivo. Sono certo che giocatori più smaliziati troveranno le migliori combinazioni. Nel mio caso, ho scelto i talenti che sbloccavano l’attacco che ritenessi più utile per il mio stile di gioco e non ho mai avuto la necessità di tornare indietro.

Infine, l’ultimo aiuto fornito dal gioco sono le abilità che si sbloccano grazie ai “Libri del Sapere” sparsi in giro per il mondo. Si tratta di oggetti collezionabili che aggiungono degli attacchi speciali veramente poderosi. Come già detto, sono un extra dedicato ai videogiocatori che amano cercare gli obiettivi secondari, ma alcune abilità possono realmente spaccare il gioco, soprattutto quelle che prevedono l’uso dell’arco.

Eivor
Eivor.

Conclusione

Assassin’s Creed: Valhalla è un’opera mastodontica da oltre sessanta ore, come l’open world che Ubisoft Montreal ha deciso di proporre. Però, tale grandezza vive di alti e bassi tipica delle ultime produzioni della casa francese. Gli sviluppatori hanno cercato di prendere il meglio dai giochi di ruolo di maggiore successo. Alcune cose sono riuscite alla grande come il sistema dei talenti, ma altre hanno uno standard inferiore, come il voler eccessivamente semplificare l’equipaggiamento come in The Legend of Zelda: Breath of the Wild, senza però ottenere lo stesso risultato. Allo stesso modo, hanno cercato di introdurre nuove peculiarità alla serie. Alcune riuscite, come il sistema di combattimento più ragionato e i boss fight, altre da rivedere come le razzie.

L’ultimo capitolo di Assassin’s Creed vuole essere immediato in tutto quello che vi permette di fare e ci riesce ottimamente. L’ultima fatica di Ubisoft Montreal non è un complesso gioco di ruolo in cui dovrete gestire armature, armi, punti caratteristiche e combattimenti difficili. Si tratta ancora di un action, che vuole far rivivere a tutti i tipi di videogiocatori una parte di storia carica di leggenda, senza mai perdere la propria personalità.

Vi consiglio di giocare questo capitolo di Assassin’s Creed, perché nonostante la storia videoludica lo vedrà come un nuovo punto di partenza per la serie, si tratta di un titolo di qualità, capace di divertire e impegnare con leggerezza per tanto tempo. L’esperimento di osare è riuscito, ma per ambire al Valhalla dei capolavori open world bisognerà aspettare il prossimo capitolo.

Modus Operandi

Abbiamo giocato Assassin’s Creed: Valhalla grazie a un codice per PC fornito gentilmente dal publisher. La configurazione che trovate sotto ci ha permesso di giocare alla massima qualità grafica senza subire rallentamenti.

Tecnicamente il gioco si comporta bene. La qualità grafica è alta, ma alcuni scatti e glitch di troppo mostrano una mancanza nella cura dei dettagli. Piccoli difetti perdonabili e risolvibili con una patch, ma che non permettono al titolo di raggiungere la cappa.

Configurazione PC

  • Processore: Intel Core I5-9600k
  • Ram: 16 gb.
  • Scheda video: Gigabyte GeForce GTX 1660 SUPER.
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Assassin’s Creed: Valhalla, record di giocatori per il lancio

Ubisoft ha comunicato che il numero di utenti attivi il giorno del lancio di Assassin’s Creed Valhalla è stato il doppio di quello di Assassin’s Creed Odyssey.

Non siamo a conoscenza dei numeri esatti, ma il co-fondatore di Ubisoft, Yves Guillemot, ha voluto ringraziare i fan:

Siamo onorati per il modo in cui i giocatori hanno accolto il gioco e siamo estremamente fieri di ciò che i nostri team hanno realizzato con Assassin’s Creed Valhalla, che si basa sull’incredibile successo dei suoi predecessori. Nel contesto del COVID-19, aver portato Assassin’s Creed Valhalla su ben sette piattaforme è un risultato incredibile per tutti i team coinvolti. Siamo felici di accogliere i giocatori su Xbox Series X|S e PlayStation 5 con un gioco in grado di scatenare la potenza del nuovo hardware. Questo apre la strada a un fantastico periodo di festività, con Assassin’s Creed Valhalla destinato a diventare uno dei più grandi successi di questa stagione.

Yves Guillemot

Noi siamo tra gli utenti che hanno giocato il titolo anche il giorno del lancio e a breve arriverà la nostra recensione. Voi invece, ci state giocando?