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Editoriali

InZoi: abbiamo provato la nuova frontiera della simulazione di vita

Ecco la nostra prova di inZOI, che abbiamo giocato grazie all’accesso anticipato. Sarà davvero l’erede di The Sims?

Il mondo dei simulatori di vita è stato per anni dominato da un solo nome: The Sims. Dalla sua prima apparizione nel 2000, il franchise di Maxis ed Electronic Arts ha imposto un modello tanto iconico quanto insuperato. Fino ad ora. Con inZOI, il team sudcoreano di Krafton (già noto per PUBG) prova a riscrivere le regole del genere, proponendo un’esperienza più realistica, immersiva e libera, resa possibile grazie alla potenza dell’Unreal Engine 5.

Grazie all’accesso anticipato reso pubblico dalla casa Sudcoreana a partire dal 28 marzo scorso, abbiamo potuto provare il gioco. Scopriamo insieme se inZOI è davvero il “The Sims next-gen” che molti speravano o se si tratta solo di un progetto ambizioso ancora troppo acerbo per lasciare il segno.

Grafica e immersione: con inZOI la vita prende forma

Uno degli aspetti che colpisce fin dal primo avvio di inZOI è la grafica. L’uso dell’Unreal Engine 5 non è solo un’etichetta promozionale: è il motore reale di un mondo visivamente sorprendente. Le texture ad altissima risoluzione, le animazioni fluide, la gestione dinamica delle luci e delle ombre e il realismo dei materiali rendono ogni scena degna di una fotografia.

I personaggi, o meglio, gli “Zoi”, sono riprodotti con attenzione quasi maniacale. Non parliamo solo di dettagli fisici, ma anche di espressioni facciali credibili e movimenti corporei coerenti con la situazione. L’ambiente urbano, ricco di dettagli architettonici e vita quotidiana, dà la sensazione di trovarsi davvero dentro un quartiere pulsante, nonostante l’attuale limitazione dell’area giocabile.

L’effetto complessivo? Un colpo d’occhio che fa impallidire qualunque simulatore di vita uscito finora, ponendo l’accento su un realismo che promette di ridefinire lo standard del genere.

Creazione dei personaggi: libertà creativa (quasi) totale

Uno dei punti di forza di inZOI è senz’altro il suo editor dei personaggi. La quantità di opzioni disponibili lascia spazio a una personalizzazione profonda: fisionomie, proporzioni corporee, stili di abbigliamento, tratti del viso, tonalità della pelle, pettinature, accessori. Tutto può essere regolato con una precisione quasi chirurgica, in modo simile a quanto visto nei titoli di ruolo giapponesi o nei simulatori hardcore.

Non si tratta solo di estetica: i tratti caratteriali influenzano realmente il comportamento degli Zoi, dando forma a personalità distinte che reagiscono in modi diversi alle situazioni. Un artista introverso, ad esempio, tenderà a evitare la folla, mentre un politico ambizioso cercherà continuamente il confronto con altri PNG.

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Anche il sistema di costruzione della casa è sorprendentemente robusto, sebbene ancora macchinoso per chi è abituato alla fluidità di The Sims 4. Qui non basta trascinare un mobile: occorre considerare materiali, spazio, illuminazione, accessibilità.

Un’arma a doppio taglio, che può entusiasmare gli appassionati di interior design, ma scoraggiare chi vuole solo giocare in modo più casual. Noi personalmente avremo gradito un sistema un pelo più accessibile non essendo obiettivo del titolo propriamente quello di arredare case.

Gameplay: una vita simulata, tra libertà e bug

InZoi offre una simulazione di vita più fluida e organica di quanto ci si potesse aspettare da un gioco in accesso anticipato. Il mondo è vivo e gli Zoi si muovono al suo interno con un’autonomia credibile: vanno al lavoro, interagiscono tra loro, fanno jogging, vanno a mangiare fuori o semplicemente si rilassano in casa.

Il sistema delle carriere, seppur ancora in fase embrionale, include alcune opzioni interessanti (come influencer, sviluppatore, medico o impiegato pubblico), ognuna con attività e missioni legate. Tuttavia, le interazioni sociali, sebbene promettenti, sono ancora limitate.

 Le conversazioni risultano dopo poco tempo piuttosto ripetitive. Abbiano anche notato che la funzione smartphone non consente di invitare nella propria maison “chicche e sia”…ma solo inviare loro regali di vario genere. È possibile comunque organizzare un appuntamento fuori con altri personaggi non giocabili.

L’intelligenza artificiale, pur mostrando sprazzi di brillantezza, spesso si perde in loop comportamentali bizzarri. Non è raro vedere uno Zoi preparare caffè dieci volte di fila o parlare da solo per ore. Problemi che, sebbene fastidiosi, rientrano nella norma per un gioco in sviluppo.

Purtroppo a volte questa ridondanza di comportamenti colpisce anche il protagonista costringendo l’utente ad interrompere forzatamente queste azioni ripetitive.

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Stato attuale: accesso anticipato con luci e ombre

InZoi è uscito, come detto,  in accesso anticipato il 28 marzo 2025, e si vede. Il gioco ha una base tecnica molto solida, ma soffre ancora per la mancanza di contenuti avanzati e per la scarsa varietà di attività disponibili dopo le prime ore.

Non nascondiamo che, giocandoci, se non fosse stato per la grafica molto molto realistica, ci è sembrato di essere in uno dei qualsiasi The Sims.

Il ciclo giorno-notte funziona, ma le stagioni e il meteo dinamico sono ancora assenti. Le famiglie e le dinamiche relazionali più profonde (come gelosie, eredità, matrimoni, figli) sono solo accennate. Alcune funzioni promesse, come la possibilità di gestire più Zoi in contemporanea o caricare mod dalla community, non sono ancora disponibili.

Detto ciò, Krafton ha già pubblicato una roadmap dettagliata, che prevede aggiornamenti mensili con nuove professioni, eventi, oggetti, interazioni e miglioramenti all’IA. La community è molto attiva, e gli sviluppatori si sono dimostrati reattivi nel risolvere bug e ascoltare i feedback.

Confronto con The Sims: rivoluzione o evoluzione?

Il confronto con The Sims è inevitabile, ma anche fuorviante. InZoi non vuole essere un clone fotorealistico: vuole essere qualcosa di diverso. Se The Sims è un sandbox leggero, giocoso e spesso surreale, inZOI è più vicino a una simulazione realistica, quasi sociologica, della vita urbana moderna. Ancora non riesce a “distaccarsi” dal suo modello di riferimento, ma siamo fiduciosi che con il tempo diventerà quello che gli sviluppatori avevano in mente che fosse.

In sintesi, inZOI è un esperimento più ambizioso, ma anche più rischioso. Non è ancora pronto a sostituire The Sims per tutti, ma può già rappresentare un’alternativa per chi cerca qualcosa di più realistico e visivamente appagante.

Conclusioni su inZOI: il potenziale c’è, eccome

InZoi ha ancora molta strada da fare prima di diventare un gioco completo, ma ha già gettato basi solide che fanno ben sperare. Il realismo grafico, la personalizzazione profonda e l’idea di un mondo vivo, dinamico e reattivo rappresentano un passo in avanti significativo per il genere.

Se sei un fan di The Sims in cerca di qualcosa di più immersivo, inZOI merita la tua attenzione. Se invece cerchi un’esperienza più casual e completa già al day-one, potresti voler aspettare qualche aggiornamento. In ogni caso, una cosa è certa: il futuro della simulazione di vita digitale ha finalmente un nuovo, affascinante contendente.

Di Corrado Fermariello

Primo computer? Commodore 64...ne è passata di acqua sotto i ponti, e io con lei, ritrovandomi oggi, superati gli anta ad amare ancora il videogioco come forma di intrattenimento

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