Per moltissimo tempo, la saga di Ninja Gaiden, quasi a tener fede alla natura del suo protagonista, è rimasta a lungo nell’ombra. negli ultimi mesi, però, la saga di Ryu Hayabusa è tornata a far parlare di sé in seguito all’annuncio di Ninja Gaiden 4, la cui release è prevista per ottobre.
Per prepararci a vivere al meglio il ritorno di questo importante franchise, ripercorriamo insieme la storia dell’intera saga di Ninja Gaiden. La serie, nata negli anni 80, ha saputo rinnovarsi e rilanciarsi più volte, mostrandosi in grado, come un vero guerriero, di adattarsi ad ogni nuova situazione. Affiliamo le nostre katane e prepariamoci a rivivere insieme le gesta di Ryu Hayabusa!
Le origini: la versione arcade

Il primo gioco della saga apparve nelle sale giochi europee nel 1988, realizzato da Tecmo e distribuito da Ocean Software. Sebbene la versione europea portasse il titolo di Shadow Warrior, quella americana, del 1989, venne intitolata proprio Ninja Gaiden (la parola Gaiden si può tradurre come vicenda secondaria, o storia nascosta).
Si trattava di un semplice picchiaduro a scorrimento in cui il giocatore, ai comandi di un anonimo ninja, doveva farsi strada attraverso i livelli liberandosi di orde di nemici fino al confronto col boss di fine stage. Oltre ai suoi pugni e calci, il ninja poteva disporre di alcuni bonus sottoforma di armi.
Il gioco era caratterizzato da un livello di difficoltà piuttosto elevato e da una discreta dose di violenza. Resta memorabile la schermata del “continue?” in cui veniva mostrato il ninja incatenato che stava per essere letteralmente tagliato a metà da una sega circolare. Il gioco ottenne un discreto successo e venne convertito per varie piattaforme. Segnaliamo qui la versione Amiga, praticamente identica all’arcade.
La trilogia per NES di Ninja Gaiden

Quando nel 1988 venne realizzata la versione NES di Shadow Warriors, si decise (saggiamente) di modificare radicalmente il gioco. Non più quindi un picchiaduro a scorrimento in stile Double Dragon bensì un’ avventura che univa alcuni elementi dei giochi di lotta con altri presi direttamente dai platform.
Il ninja protagonista, chiamato qui per la prima volta Ryu Hayabusa, era infatti in grado di saltare, attaccare con la spada e rimbalzare da un muro all’altro. Oltre alla sua fida katana, il ninja dispone di varie armi secondarie, come le Shuriken e persino una serie di attacchi magici. Sebbene il gioco fosse molto difficile, la giocabilità si manteneva divertente e coinvolgente, creando (quasi) sempre l’impressione di una sfida dura ma equa.
Il gioco introdusse anche una trama più elaborata, grazie ad una serie di cutscenes che venivano mostrate tra un livello e l’altro. Vennero introdotti anche alcuni degli elementi caratteristici della serie, come la spada del drago e la lotta tra il clan Hayabusa e le forze sovrannaturali.
Due sequel all’altezza

Nei due anni successivi Ninja Gaiden ricevette due sequel, ovvero Ninja Gaiden 2: The Dark Sword of Chaos e Ninja Gaiden 3: The Ancient Ship of Doom. Entrambi i giochi riproponevano la formula vincente del gioco originale, con alcune migliorie, come nuove abilità speciali per Ryu o la capacità di scalare le pareti.
Anche il livello di difficoltà rimaneva estremamente alto, in particolare nel terzo capitolo, che non forniva più nemmeno i crediti infiniti. Anche le trame dei due giochi erano sempre più esagerate esopra le righe, in particolare nel terzo capitolo, che univa fantascienza, magia e antichità in modo non sempre coerente.
Il successo di questi giochi spinse dapprima Nintendo a realizzare una versione Gameboy di Ninja Gaiden, uscita nel 1991. In seguito anche Sega ottenne il permesso da Tecmo di realizzare due giochi della saga rispettivamente per Master System e Game Gear. Entrambi i titoli erano molto simili alle versioni NES.
Il ritorno di Ninja Gaiden

Per tutti gli anni 90, la serie Ninja Gaiden scomparve totalmente dai radar. Infatti non venne sviluppato alcun Ninja Gaiden né per le console a 16 bit né per i 32 bit. Finalmente nel 2004 il Team Ninja, gruppo di sviluppatori interno a Tecmo, realizzò un nuovo episodio della serie per X-Box.
Ovviamente, si trattava di un titolo estremamente differente dalla saga per NES. Ninja Gaiden del 2004 è un’avventura tridimensionale condita di enigmi e valanghe di combattimenti. In modo simile a quanto visto in Devil May Cry, il giocatore doveva guidare Ryu all’interno di vaste aree tridimensionali, sbaragliando le orde di avversari che via via si incontravano e sfruttando tutte le abilità del Ninja per raggiungere la fine dello stage.
Il nostro Ninja disponeva di un gran numero di combo, che andavano a cambiare completamente in base all’arma equipaggiata. Ryu poteva anche contare su una serie di armi da lancio e sulle Ninpo, potenti attacchi magici utilizzabili solo un numero limitato di volte. Il nostro caro ninja sembrava però aver perso la sua abilità nei salti, complice anche una telecamera decisamente ballerina. Spesso e volentieri eseguire la giusta combinazione per raggiungere l’area designata era un’impresa davvero titanica.
Dal punto di vista della trama, il titolo del 2004 si prefigura come un prequel degli episodi per NES. Allo stesso tempo, però, espande di molto il mondo e la narrativa di Ninja Gaiden creando anche dei collegamenti con la serie Dead or Alive, soprattutto attraverso il personaggio di Ayane. Il titolo, nonostante un livello di difficoltà altissimo, ottenne un grande successo di pubblico e critica, divenendo una delle principali esclusive della console Microsoft.
L’avventura continua

Nel 2008 fu la volta di Ninja Gaiden 2, che vide la luce per la nuova console Microsoft, ovvero X-Box 360. Rispetto al primo gioco, oltre ad una grafica ed un comparto tecnico aggiornati, Ninja Gaiden 2 proponeva un combat system rivisitato, molto più fluido e preciso. Anche il livello di difficoltà venne ritoccato, proponendo nemici con una intelligenza molto più avanzata, che necessitavano di precise strategie per essere battuti.
Il gioco introduceva anche un nuovo sistema di gestione della barra della salute. Tra uno scontro e l’altro, infatti, la vita del nostro ninja poteva rigenerarsi automaticamente. Se però Ryu avesse ricevuto ferite troppo gravi, la barra si sarebbe ridotta in maniera permanente e avrebbe potuto essere ripristinata solo raggiungendo un save point.
Anche questo secondo episodio ottenne un buon successo, pur ricevendo anche diverse critiche. In particolare, queste ultime riguardavano l’uso della telecamera, ancora molto imprecisa e la trama del gioco, troppo esagerata e confusionaria.
Non c’è due senza tre

Nel 2012 fu la volta di Ninja Gaiden 3. Il Team Ninja, tra il secondo ed il terzo capitolo, aveva vissuto una piccola rivoluzione. Il direttore Itagaki era infatti stato sostituito da Yōsuke Hayashi e questo cambio ebbe pesanti influenze sul gioco.
Ninja Gaiden 3 infatti presentava un gameplay meno improntato sull’azione e più sulla furtività e sulla strategia. Ryu dispone di numerose nuove abilità, come la possibilità di scalare pareti coi kunai, le uccisioni stealth e una serie di nuovi attacchi in slow motion che però necessitano di una precisione millimetrica per andare a segno. Anche la trama del gioco risultava molto più complessa e matura, mostrando il lato più umano e tormentato di Ryu.
Questa volta, però, l’accoglienza fu mista. Diverse testate e anche numerosi fan non apprezzarono Ninja Gaiden 3, soprattutto a causa dello stravolgimento del gameplay e dell’eccessiva facilità del gioco, soprattutto rispetto ai livelli di difficoltà infernali dei giochi precedenti.
Gli Spin-off di Ninja Gaiden
La serie Ninja Gaiden comprende numerosi spin-off. Tra questi meritano una menzione Ninja Gaiden: Dragon Sword per Nintendo DS e il recentissimo Ninja Gaiden: Ragebound, gioco in grafica 2d che omaggia i primi titoli della serie.
Tutti e tre i titoli per Xbox, inoltre, hanno goduto di versioni potenziate e rimasterizzate, di cui le più famose sono Ninja Gaiden Sigma, Ninja Gaiden Sigma 2 (entrambi per Playstation 3) e Ninja Gaiden 3: Razor’s Edge, per Wii U. Questi giochi hanno modificato leggermente il gameplay e permesso di utilizzare alcuni personaggi secondari, come Ayane e Rachel.
Ninja Gaiden: Dragon Sword

Ninja Gaiden: Dragon Sword è probabilmente il miglior capitolo portatile della serie Ninja Gaiden, anche se la concorrenza mobile non è particolarmente agguerrita. Sviluppato da Team Ninja e pubblicato per Nintendo DS nel 2008, Dragon Swortd rappresenta un interessante esperimento: cercare di riprodurre il 3D dei titoli moderni per console casalinghe, invece di tornare al classico stile a scorrimento laterale della trilogia per NES.
Il risultato fu sorprendente per l’epoca. Dragon Sword sfruttò con intelligenza il touch screen del DS, permettendo di controllare Ryu Hayabusa quasi esclusivamente tramite pennino: i colpi di spada, i salti e le tecniche vengono eseguite con gesti diretti sullo schermo, in un sistema di controllo che si rivela più preciso e reattivo di quanto ci si aspetterebbe.
Certo, qualche compromesso è stato necessario: la campagna è breve e il livello di difficoltà — storicamente marchio di fabbrica della serie — è decisamente più accessibile. Tuttavia, nonostante la sua natura più leggera e portatile, Dragon Sword resta un titolo solido e ben realizzato, che dimostra la capacità del Team Ninja di adattare la propria formula a un hardware limitato senza snaturarla completamente.
Ninja Gaiden: Ragebound

Dopo anni di silenzio, Ninja Gaiden torna con un capitolo inaspettato: Ragebound, spin-off sviluppato da The Game Kitchen (Blasphemous) in collaborazione con Dotemu e Koei Tecmo. Uscito il 31 luglio 2025 su tutte le principali piattaforme, il gioco segna un ritorno alle radici della saga, abbandonando il 3D per un’azione a scorrimento laterale dal gusto retrò ma dal ritmo moderno.
La storia si colloca parallelamente agli eventi del primo Ninja Gaiden del 1988. Con Ryu Hayabusa impegnato oltreoceano, il compito di difendere il villaggio Hayabusa ricade su Kenji Mozu, un giovane ninja alle prese con un’invasione demoniaca. La trama, semplice ma funzionale, serve da cornice a un’azione intensa e continua, arricchita da una componente mistica: dopo un incontro fatale con la kunoichi Kumori, le loro anime si fondono, permettendo al giocatore di alternare poteri e abilità dei due personaggi.
Ragebound adotta una struttura 2D in un mix tra action e platform che richiama i classici a 8 e 16 bit, ma con un sistema di combattimento profondo e reattivo.
Kenji può eseguire combo di katana, schivate, parate e contrattacchi, mentre le abilità di Kumori aggiungono mosse come il teletrasporto e il lancio di kunai. Le sezioni “demon dimension”, dove si controlla Kumori in livelli alternativi, introducono sfide di precisione e platforming con tempo limitato, offrendo una varietà di ritmo che si sposa bene con la tradizione Ninja Gaiden.
Ninja Gaiden 4

Dopo un intervallo di oltre un decennio, anche la saga principale torna in grande stile con Ninja Gaiden 4, sviluppato da Team Ninja in collaborazione con PlatinumGames e pubblicato da Xbox Game Studios. Uscito il 21 ottobre 2025 per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC, Ninja Gaiden 4 è il settimo gioco principale della serie.
Il gioco è ambientato anni dopo gli eventi di Ninja Gaiden 3, in una Tokyo del prossimo futuro piovosa, corrotta dall’influenza del male e sopraffatta dall’avanzata del demoniaco “Dark Dragon”. In questo scenario entra in scena un nuovo protagonista: Yakumo, ninja del clan Raven, la cui storia si intreccia con quella del veterano della saga, Ryu Hayabusa, che compare anch’egli come personaggio giocabile.
Il sistema di combattimento unisce le radici hack & slash della serie con l’approccio fluido e spettacolare tipico di PlatinumGames. Tra le novità emerge la “Bloodraven Form”, tecnica con cui Yakumo manipola il proprio sangue e quello dei nemici per generare armi letali e colpire più avversari contemporaneamente. Il gioco si distingue anche per una forte attenzione al bilanciamento della difficoltà: è stata introdotta una modalità “Hero” che offre assistenza automatica, in modo da rendere l’esperienza accessibile anche a chi non è un veterano dell’azione frenetica.


2 risposte su “Ninja Gaiden: tutti i giochi della saga”
Che bell’articolo! In attesa del 4 ho goduto. Siete forti. Continuate così
Ti ringrazio tantissimo:) faremo del nostro meglio.