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Stadia vs GeForce Now, architetture e performance a confronto

Due servizi in cloud di alto livello, ma scendendo nel dettaglio si scoprono tante differenze.

Google Stadia e NVIDIA GeForce Now sono attualmente le uniche due piattaforme a disposizione degli italiani per poter giocare in cloud. Un utente statunitense ha messo a confronto queste due architetture profondamente diverse attraverso dei test sulla latenza e prove empiriche.

Ho trovato i risultati esattamente in linea con le mie esperienze di cloud gaming e quindi penso che questi risultati possano essere utili a tanti videogiocatori italiani che vogliano usare le piattaforme in cloud per le proprie sessioni di gioco.

Cos’è il cloud gaming

Il cloud gaming è la capacità di giocare a un videogioco con un hardware remoto. In altre parole, non sarà il tuo computer, o la tua console nel caso di Nintendo Switch, a dover installare e far partire il videogame, ma una macchina che riceviamo in “noleggio”.

Il gioco sarà installato ed eseguito dalla macchina remota e gli input provenienti dal nostro controller saranno inviati sulla piattaforma in cloud, che li eseguirà e ci restituirà come risultato il videogame sul nostro schermo, con l’azione appena eseguita.

Non servirà nient’altro che un device in cui installare l’applicazione, uno schermo e, soprattutto, una connessione da almeno 50 Mbps che permetta un trasferimento sufficientemente veloci dei dati.

Infografica del cloud gaming.

Ci sono molti vantaggi nell’usare una piattaforma in cloud:

  • non è necessario scaricare, installare o aggiornare un gioco.
  • nessun problema di spazio.
  • Non è necessario disporre di un computer potente. Si può giocare quasi ovunque: computer, telefono, tablet e TV.

Ovviamente, ci sono anche dei lati negativi, strettamente legati alla connessione:

  • è necessaria una buona connessione Internet.
  • Impossibile giocare offline.
  • Ritardo di input superiore a quello di un PC locale.

La tecnologia in cloud è nota da più di una decade ed è usata da svariati anni in ambito lavorativo. Tra i media, i servizi di streaming video come Netflix hanno permesso a molti di capire il concetto, ma solo da pochi anni si è vista la diffusione del cloud gaming, poiché ancora non ampiamente supportata da infrastrutture dignitose, soprattutto nel Bel Paese.

La differenza principale tra gli streaming video e il cloud gaming risiede nella latenza. Se questa non è un problema in servizi come Netflix e Amazon Prime Video, un’alta latenza può rendere totalmente ingiocabile un videogame. Solitamente conosciuto come input lag, questo tipo di latenza causa un ritardo tra l’invio del comando, la sua esecuzione e la ricezione a video dei comandi, rendendo di fatto impossibile proseguire la sessione di gioco.

Le previsioni di valore del cloud gaming.

Nvidia GeForce Now

Nvidia GeForce Now è il servizio di cloud gaming lanciato da Nvidia a febbraio 2020. Dopo più di sette anni di sviluppo e beta test, il servizio è ora disponibile per tutti.

A differenza di Stadia, GeForce Now non è una piattaforma a sé stante. È piuttosto un modo per riprodurre in streaming i giochi che già in possesso nella propria libreria personale come Steam, Uplay, Epic Games Store e si spera presto anche GOG. Per giocare basta collegare il proprio account a GeForce Now . Non tutti i giochi sono disponibili, ma la piattaforma offre più di 600 titoli ed è in costante aggiornamento.

Il servizio si basa su dei server speciali denominati datacenter, a cui bisogna collegarsi per ricevere in prestito una macchina. Per l’Europa, Nvidia ha attualmente previsto sei datacenter. Per quanto riguarda la connessione, è richiesto (ottimisticamente) almeno 15 Mbps per una risoluzione 720p a 60 fps e 25 Mbps per un Full HD a 1080p.

I datacenter di GeForce NOW

Come funziona GeForce NOW

Nvidia GeForce Now è in grado di riprodurre in streaming i giochi già in possesso. Per questo, la piattaforma ha una serie di server Windows con i maggiori store digitali già installati e i giochi già distribuiti. Se ad esempio, volete giocare ad Assassin’s Creed Valhalla, Nvidia utilizzerà un server Windows con Uplay installato e il gioco già scaricato. In altre parole, per giocare bisogna aspettare solo il normale caricamento del gioco.

Architettura di GeForce NOW

Una volta in game, ogni volta che si preme un pulsante sul controller, esso sarà inviato dal tuo computer verso il server nel datacenter Nvidia. L’azione verrà eseguita sul gioco remoto e sarà mostrata sullo schermo di casa.

Stadia

Stadia è stata annunciata da Google nel 2018. A differenza di Nvidia GeForce Now, Stadia è una nuova piattaforma a tutti gli effetti, perché i giochi sono progettati e sviluppati per il cloud gaming, con un vero e proprio porting. Anche per questo motivo, Stadia ha un proprio catalogo di giochi in cui si potranno i videogame per la sola piattaforma in cloud, esattamente come accade negli store digitali.

La buona notizia è che i giochi sono progettati per essere trasmessi in cloud. I publisher e gli sviluppatori devono integrare il gioco su Stadia e assicurarsi che tutto funzioni perfettamente sulla piattaforma. Proprio per questo motivo, ad esempio, Cyberpunk 2077 funziona così bene su Stadia, nonostante sia una versione molto simile a quelle per console.

Non esiste un elenco preciso di server Stadia, ma l’idea è di essere il più vicino possibile ai giocatori per ridurre al minimo la latenza e il numero di nodi. Come è facile aspettarsi, Google ha un numero spaventoso di nodi. Parliamo di più di 7500 edge node in tutto il mondo già utilizzati per memorizzare nella cache i contenuti per altri servizi come Youtube o Google Play, e di conseguenza anche Stadia.

Edge node di Stadia

Come funziona Stadia

Poiché Stadia è una nuova piattaforma, l’infrastruttura è completamente diversa da Nvidia. I giochi sono eseguiti su server Linux e sono sviluppati per funzionare solamente su Stadia. Quando si avvia un gioco, si ottiene un’istanza Linux con una build già disponibile e aggiornata.

Architettura di Google Stadia

Inoltre, il controller ufficiale di Google Stadia non è collegato al device di gioco, bensì direttamente al router. Di conseguenza, quando premete un pulsante sul joypad, l’input viene inviato direttamente al router wifi, rimuovendo un hop aggiuntivo. L’azione verrà eseguita sul server Stadia, quindi il video verrà riprodotto in streaming sul proprio device.

Per quanto riguarda la connessione, avrai bisogno, ottimisticamente, di almeno:

  • 10 Mbps per 720p a 60 fps.
  • 35 Mbps per il 4K a 60 fps.

Benchmark del cloud gaming

Per questo benchmark, è stato utilizzato:

  • Computer: MacBook Pro (13 pollici, 2016, configurazione di base).
  • Rete: Google Wifi a 5 Ghz e dispositivo prioritario assegnato all’MBP.
  • Internet speedtest (su fast.com): 400 Mbps in download, 30 Mbps in upload, latenza 6 ms.

Per Nvidia GeForce Now, è stata usata la seguente configurazione:

  • Controller Nvidia Shield in Bluetooth.
  • Abbonamento Founders.

E per Stadia:

  • Controller Stadia in Wifi.
  • Abbonamento Stadia Pro.

Tempo di avvio

Primo test, controlliamo quanto tempo occorre per avviare il gioco su entrambe le piattaforme. Il tester (di cui potete vedere il video sotto) ha registrato il suo schermo e ha avviato il cronometro nel momento in cui ha rilasciato il clic del mouse.

Come si può notare, il vincitore è Stadia con 21 secondi di attesa. Nvidia è molto indietro e ha bisogno del triplo del tempo per iniziare con il suo minuto di attesa.

Il motivo è abbastanza semplice: GeForce Now è solo un wrapper di streaming attorno a Steam. Utilizza un server Windows, deve avviare Steam e quindi lanciare il gioco. Su Stadia, il gioco si avvia direttamente su un server Linux.

Input Lag

Abbiamo capito che se l’input lag è troppo alto, l’esperienza di gioco è rovinata. Su entrambe le piattaforme, abbiamo un server che esegue i file di gioco. Di conseguenza, più il server è vicino, minore è l’input lag. Esattamente come avviene con qualsiasi server di gioco.

Wireshark è uno strumento per “ascoltare” e catturare il traffico che passa attraverso la scheda di rete. Durante il gioco, il tester ha analizzato i pacchetti di rete per trovare l’indirizzo IP del server remoto. Il cloud gaming ha un enorme consumo di larghezza di banda. Non è troppo difficile trovare l’indirizzo del server nell’elenco dei pacchetti.

Per Nvidia, l’indirizzo IP del server remoto è 24.51.19.228 e la sua porta remota utilizzata per inviare il flusso video è 18671. Per Stadia l’indirizzo IP remoto è 136.112.42.157 e la porta remota è 44700.

Conoscendo sia gli indirizzi IP che le porte remote, è possibile verificare qual è la latenza tra il computer e il server remoto. Per farlo, è stato utilizzato il comando traceroute sui pacchetti UDP. Come mostra l’output, ci sono 10 salti tra il device e il server Nvidia. Il tempo necessario per inviare il comando di input, cioè l’azione sul controller, e ricevere la risposta dal server, cioè il risultati video, è di 30 ms. Per Stadia, il server è più vicino, solo 8 hop e un tempo di 15 ms.

Ancora una volta, Stadia vince con 2 salti in meno. La latenza di Nvidia è 2 volte superiore a quella di Stadia.

Importanza della latenza

Ma in che modo questa latenza influisce sul gioco? Per verificarlo nel gioco, sono state registrate due piccole sequenze, in cui si vede il personaggio saltare. Per sapere quando è stato premuto il pulsante del controller, è stato registrato il suono della stanza.

Ovviamente non è il metodo più accurato e il lo schermo è stato registrato a 60 fps (16,67 ms per fotogramma). Però, l’ambiente è lo stesso per entrambe le piattaforme, quindi dovrebbe mostrare alcuni risultati interessanti.

Il primo picco indica che il pulsante è stato premuto e il secondo è quando il pulsante viene rilasciato. Poiché l’azione inizia quando si preme il pulsante del controller, è stato avviato il cronometro in quel momento.

Ancora una volta, vince Google Stadia. Solo 119 ms tra il momento in cui è stato premuto il pulsante e quando il personaggio ha iniziato a muoversi. Per Nvidia, questo lasso di tempo è il 50% in più, 182 ms. Essendo maggiormente vicino al server Stadia, il risultato era abbastanza scontato. Inoltre, per Stadia il controller è connesso al router in Wifi, mentre per Nvidia il controller è connesso al computer tramite Bluetooth, quindi un ulteriore salto in più.

Risultati

I risultati tecnici sembrano favorire nettamente Google Stadia rispetto a Nvidia GeForce Now, ma bisogna tenere conto dell’enorme differenza tra i titoli disponibili dai due servizi.

Giochi disponibili

Attualmente, GeForce NOW possiede oltre 700 titoli nel suo store, mentre Stadia permette di giocare a circa 160 videogiochi. Nonostante Nvidia abbia avuto alcune divergenze con i publisher in merito alla presenza dei loro titoli sul servizio in cloud, la quantità di videogame a disposizione è di gran lunga superiore a qualsiasi piattaforma esistente.

Di conseguenza, la scelta del servizio passa sicuramente dai videogiochi che volete provare ed è molto più probabile trovarli su GeForce Now piuttosto che Stadia.

Game Quality

Stadia supporta il 4K, mentre GeForce NOW si ferma a 1080p. Però, GeForce NOW permette l’attivazione della tecnologia proprietaria Ray-Tracing (RTX) su molti più titoli rispetto a Stadia, che comunque non è escluso possa riceverla su alcuni titoli.

Tempo di avvio

Stadia è tre volte più veloce di Nvidia nella fase di avvio.

Tempo di avvio

Input Lag

Per quanto riguarda l’input lag, Stadia si comporta meglio di GeForce NOW grazie a una progettazione del ccontroller direttamente connesso al router in Wifi e un’infrastruttura che si basa sulla potenza di fuoco di Google. Stadia ha valori migliori di circa il 30% rispetto a GeForce NOW, anche se non sempre ve ne accorgerete perché la qualità del servizio Nvidia è comunque alto.

Latenza e input lag

Conclusione

Esattamente come abbiamo già visto per il focus su Cyberpunk 2077 in cloud, la decisione finale spetta a voi in base alle vostre esigenze. Se avete una connessione di alto profilo con valori in download a tre cifre, non avrete praticamente mai problemi tecnici. Di conseguenza, la scelta dipenderà da:

  • disponibilità del titolo sulla piattaforma.
  • Qualità video, cioè 4K vs 1080p con RTX. Non sempre una scelta scontata e che dipende molto dallo schermo in cui giocate.
  • Costo. Attualmente Stadia ha un prezzo di 10 euro mensili per i servizi Pro (che supporta il 4K), mentre GeForce NOW offre attualmente un abbonamento Founders (che supporta l’RTX) da 27,45 euro ogni sei mesi (poco meno di 5 euro al mese).

Nel caso in cui la vostra connessione sia vicina ai requisiti minimi, mi sento di consigliarvi Google Stadia che offre una capacità tecnica superiore, soprattutto per quanto riguarda l’input lag grazie a un controller innovativo.

Il joypad di Stadia ha un costo di 70 euro (o poco meno con le numerose offerte), ma il servizio Google rimane comunque tecnicamente superiore a quello Nvidia anche senza controller proprietario, perché il colosso americano ha una maggiore potenza di fuoco e un’architettura in cloud unica.

In attesa della nuova generazione, sto provando entrambi i servizi e posso dirvi che non sono per nulla mutuamente esclusivi. Infatti, tra offerte di Steam e possibilità di giocare in 4K, uso in egual misura sia Stadia che GeForce NOW.

E voi, invece quale servizio in cloud vi convince di più? Fatecelo sapere nei commenti.

Di Antonino Savalli

Nato con Nintendo, cresciuto con PlayStation e formato con il PC, ho sempre trovato nella scrittura il legame per apprezzare tutte le esperienze videoludiche (e non) vissute.

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2 risposte su “Stadia vs GeForce Now, architetture e performance a confronto”

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