Si è svolto oggi, in digitale, alle 18 UTC (19 ore italiane), l’Xbox Partner Preview, l’evento Microsoft che offre lo sguardo sui nuovi ed attesissimi titoli third party. Studi come EA, Nexon e Capcom sono stati mattatori dell’evento. I titoli presentati oggi, ad evento concluso, sono stati una dozzina. Alcuni molto interessanti.
Inizio interessante
Partiamo col botto con Unknown 9 : Awakening, un misto tra Assassin’s Creed e Forspoken, un action molto promettente di Bandai Namco. Chicca della produzione l’attrice, Anya Chalotra nei panni della protagonista.
Proseguiamo con Sleight of Hand, un miscuglio di azione, stealth e deck building che si profila interessante, tra l’altro sarà disponibile anche su Game Pass all’uscita.
Sul Game pass uscirà anche The Alters, a mio avviso forse il titolo più interessante del pacchetto. Nel gioco, il protagonista, un astronauta, dovrà far fronte ad un pericolo imminente facendosi aiutare da…sé stesso. Sul pianeta in cui è approdato infatti, unico sopravvissuto, è presente una sostanza, il Rapidium che permette di clonare. Ne derivano conseguenze etiche e psicologiche.
Creatures of Ava invece ci mette nei panni di una ricercatrice che dovrà salvare le popolazioni proprio del pianeta Ava.
Piccola carrellata
Sorvolando velocemente su Roblox Griefville x Chucky e The Sinking City 2 (quest’ultimo più votato al survival rispetto al passato) passiamo velocemente a Final Fantasy XIV che finalmente ha una data di uscita su Xbox Series X/S ovvero il prossimo 21 marzo.
Passando per S.T.A.L.K.E.R. la trilogia, proposta quasi a sorpresa su Xbox, arriviamo diretti a Monster Jam Showdown titolo sportivo di gare su Monster di Milestone e sull’expansion pack di Persona 3.
Epilogo
Nelle battute finali vengono presentati The First Berseker : Khazan, un soulslike in cell shading, Tales of Kenzera: ZAU, un platform in 2.5 D (richiama molto Prince of Persia the lost crown) e viene rivelata la data di uscita di Frostpunk 2, prevista per il prossimo 25 luglio.
L’evento si conclude con il trailer di Kunitsu-Gami: Path of The Goddess l’atteso action di Capcom.
Il 29 settembre 2022, Google annuncia che Stadia chiuderà il 18 gennaio 2023, perché «non ha guadagnato la popolarità che ci aspettavamo». In questo articolo ripercorriamo la breve vita del cloud gaming secondo Google e spieghiamo cos’è stato Stadia per l’industria videoludica.
L’inizio
Nel 2018, con l’arrivo di Phil Harrison in Google, il progetto “Stadia” prende forma. Inizialmente con il nome di Project Stream (in collaborazione con Ubisoft) e successivamente Project Yeti; si esplorano le possibilità del Cloud Streaming. Stadia è il plurale di Stadium (in latino) e sta a significare luogo aperto dedito all’intrattenimento, lasciando intravedere, così facendo, la possibilità di usufruire di uno spazio dove una persona può sia “sedersi” e guardare che prendere parte attiva all’azione. Stadia nasce ufficialmente il 19 novembre 2019, con un alone di scetticismo ad avvolgerne l’attesa.
Personalmente ne preordino la Premium Edition (le Founder Edition che consentivano piccoli vantaggi in più erano già terminate): per quanto mi riguarda l’attesa era spasmodica. Google Stadia consta semplicemente di un Chromecast Ultra e di un controller, il quale, collegandosi via Wifi al Chromecast, apre un mondo videoludico davvero “magico”: quello del cloud streaming che con Stadia, forse per la prima volta, gli utenti toccano seriamente con mano.
Caratteristiche di Google Stadia
Quali sono i vantaggi di tale piattaforma? L’eliminazione in pratica dell’hardware, che lo mette Google: l’utente deve solo procurarsi, casomai decidesse di sfruttarne tutte le potenzialità, una connessione adeguata, per evitare il fastidioso lag (ritardo tra l’input e l’output). Consideriamo, infatti, che con Stadia non stiamo giocando online ma siamo connessi ad un server che sta facendo “girare” il gioco prescelto, una specie di “Netflix” dei videogiochi.
L’utente ha bisogno di una connessione veloce quindi che consenta almeno i 10 Mbps come riferimento minimo, per giocare ai massimi livelli. Google raccomanda invece una connessione che raggiunga i 35 Mbps. Consiglio personale: per verificare la propria velocità, utilizzate lo strumento messo adisposizione da Google stesso, invece delle classiche applicazioni che permettono di verificare la connessione.
Il punto nodale è sincronizzare il momento in cui l’utente preme un tasto sul controller con quello in cui l’azione si ripercuote su schermo. Qui, oltre l’affidabilità della connessione dell’utente, è dovuta entrare in gioco necessariamente l’intelligenza artificiale, che ha il compito di “predire” in una situazione di quale tasto sarebbe più conveniente premere “preparandosi” all’evento e minimizzando i tempi di risposta. Ovviamente è un sistema adattivo che impara gradualmente mentre l’utente gioca.
Dati tecnici
Ma snoccioliamo due dati sulle caratteristiche dell’architettura di Stadia: Cpu x86 personalizzata a 2,7 Ghz con hyper-threated, AVX2 SIMD e 9,5 Mb cache L2+L3, GPU AMD personalizzata con memoria HBM2 e 56 unità computazionali capaci di generare 10,7 teraflops (non “spalmati” tra tutti gli utenti ma ad effettiva disposizione di ogni singolo utente, conferma Google), 16 Gb RAM con prestazioni fino a 484 GB/s, archiviazione su SSD Cloud (dati Google).
L’azienda afferma comunque che questo è il suo sistema di prima generazione con l’idea che l’hardware col tempo sarebbe migliorato senza richiedere alcun tipo di aggiornamento da parte dell’utente. Appare chiaro come un sistema di questo tipo surclassi le console nextgen presenti sul mercato e, nelle idee di Google, anche quelle del futuro.
Altro vantaggio: normalmente in un gioco multiplayer, che si aggancia ad un server dedicato, il client gira sulla macchina in locale. Con Stadia invece il client è un’appendice del server che gira quindi sulla stessa rete, ad una velocità molto più elevata ovviamente, quindi anche per il multiplayer Stadia è un passo avanti
Libreria titoli e abbonamenti
Quali giochi, in soldoni, sono disponibili per Stadia? Una lista di prodotti è presente sul sito ufficiale; scorrendo il catalogo, si può notare come lo stesso sia piuttosto scarno, con pochi titoli tripla A a disposizione: Fifa 22, Assassin’s Creed: Valhalla – che abbiamo recensito – e Odyssey, Red Dead Redemption 2, Doom Eternal e poco altro.
Per il resto, l’abbonamento Pro (consente di accedere a giochi gratuiti e di usufruire della tecnologia più avanzata a 4K HDR e suono surround 5.1 al costo di 9,99 euro al mese) che dovrebbe competere con l’Xbox Game Pass e il Playstation Plus, non riesce nell’intento di mettere a disposizione degli abbonati dei titoli veramente validi. Microsoft ad esempio, che addirittura, per una manciata di euro in più, consente di mettere le mani su succosi titoli anche al Day One.
Competitor
C’è da dire anche che dal 2019 ad oggi, a parte i servizi in streaming di Sony e Microsoft, e l’appena arrivato in Italia SHADOW, si è imposto di prepotenza anche GeForce Now, piattaforma streaming di Nvidia – che abbiamo messo a confronto con Google Stadia.
Quest’ultima prevede degli abbonamenti, tre per la precisione che consentono in modo scalare, di ricevere più o meno vantaggi. Quello top costa circa 17 euro al mese o 100 euro ogni sei mesi, per godere della massima tecnologia e dell’accesso prioritario ai server. Con il servizio di Google condivide un difetto: per giocare ai titoli più innovativi e recenti bisogna acquistarli.
Non giriamoci intorno: il più grande problema di Stadia è stato il costo, e le modalità d’acquisto, dei videogiochi. Benché siano previsti giochi gratuiti con l’abbonamento Pro, mi aspetto che se pago un abbonamento sia possibile giocare a tutto, o quasi, senza spendere più un euro, alla stregua di Netflix per le serie TV.
Considerazioni finali
Considerando che anche lo studio interno di Google, lo Stadia Games ed Entertainment, è stato chiuso ritenendo lo sviluppo dei videogiochi troppo oneroso e relegando, di fatto, Stadia a un contenitore di prodotti sviluppati da terze parti, ecco che si delineano le cause che, in un certo qual modo, hanno portato ad una sorta di “fallimento” Stadia.
Nell’ultimo periodo, la piattaforma ha ricevuto un “depotenziamento”, con l’utenza che, stando alle statistiche, privilegia gli abbonamenti Sony e Microsoft (che parimenti a Stadia consentono il Cloud Gaming) e che, per un prezzo simile a quello di Google, offrono più titoli senza l’obbligo di acquistarli e una più adeguata importanza dei giochi compresi nel Pass.
In definitiva, il cloud gaming è ancora oggi una grande incognita, ma Google Stadia è stata soprattutto vittima di una pessima scelta commerciale.
Square Enix e Crystal Dynamics hanno pubblicato un nuovo portale per festeggiare i 25 anni di Tomb Raider. Il sito della saga iniziata nel 1996 si aggiungerà mensilmente di nuovi contenuti che rivivranno i momenti più importanti di Lara Croft.
Comunicato Stampa
Tomb Raider, la famosa avventuriera archeologa Lara Croft, è diventata una forza nell’industria dei videogiochi e non solo, lasciando un segno indelebile praticamente su ogni aspetto dell’intrattenimento. Dall’essere stata nominata ambasciatrice dell’eccellenza scientifica, alle apparizioni dal vivo in tour con gli U2, Lara Croft ha toccato la vita di decine di milioni di persone in tutto il mondo. Con oltre 30 titoli di videogiochi pubblicati e centinaia di premi vinti, l’eroina è stata un’icona culturale per 25 anni sugli schermi domestici e di Hollywood, combattendo i T-Rex, portando alla luce antichi manufatti e salvando il mondo da un apocalisse o due. Lara ha vissuto avventure in dozzine di paesi, ha esplorato il Mediterraneo, l’Adriatico e il Mare delle Andamane, si è avventurata in Antartide e nel Circolo Polare Artico e ha riscoperto Atlantide e l’isola perduta di Yamatai.
Negli ultimi 25 anni Tomb Raider è diventato più di un gioco e Lara Croft è diventata un’icona culturale.
Siamo così orgogliosi di far parte di questo ricco arazzo di avventure, ma riconosciamo che il vero merito appartiene ai fan! L’incredibile community di Tomb Raider ha reso tutto questo possibile e non vediamo l’ora di celebrare con loro il suo traguardo storico per molti decenni a venire.
Scot Amos, Head of Studio presso Crystal Dynamics
La celebrazione annuale del suo 25° anniversario includerà esplorazioni approfondite dei principali giochi pubblicati nel franchise, inclusi reperti nostalgici provenienti dagli archivi, interviste agli sviluppatori, attività della community, playthrough dal vivo e altro ancora. Nei prossimi mesi, lo sviluppatore Crystal Dynamics rivisiterà nuovamente i principali capitoli di Tomb Raider, concentrandosi su un gioco al mese. I fan di Tomb Raider e Lara Croft possono aspettarsi ulteriori annunci sul franchise nel corso dell’anno.
I titoli Tomb Raider sono disponibili su tutte le console moderne, PC, Stadia e dispositivi mobile.
Electronic Arts ha comunicato che FIFA 21 arriverà sulla piattaforma cloud Google Stadia il 17 marzo.
Inoltre, EA ha annunciato un’estensione pluriennale della licenza UEFA, assicurando che l’apice del calcio per club rimanga esclusivo di EA SPORTS. EA sta espandendo l’accesso ai videogiochi di calcio attraverso molteplici offerte mobili in fase di sviluppo e ampliando la portata del titolo FIFA Online 4 scaricabile gratuitamente per PC a potenzialmente 80 milioni di giocatori in più di 15 nuovi paesi.
La nostra visione è quella di creare l’esperienza di calcio più autentica, sociale e connessa portando i nostri giochi su più dispositivi, più paesi e più fan in tutto il mondo
Gods Will Fall è stato sviluppato da Clever Beans con sede a Manchester. Usa i tuoi otto diversi guerrieri, ciascuno equipaggiato con la propria arma, per svelare gli oscuri segreti di ogni antico dio. Con uno stile di combattimento facile da imparare ma difficile da padroneggiare, una sfida enorme attende tutti coloro che si avventureranno nell’impresa.
I giocatori possono scegliere l’edizione standard o la Valiant Edition, che include l’Hunter’s Head Gear (precedentemente disponibile per coloro che hanno prenotato il gioco) e il DLC Valley of the Dormant Gods.
L’ Hunter’s Head Gear viene assegnato in modo casuale in ogni nuova partita. Il brivido della caccia scorre nel sangue del clan e le usanze prevedono che i trofei sequestrati vengano indossati con orgoglio e mostrati a tutti. Le pelli di cinque bestie esclusive: un lupo, un orso, un cinghiale, una volpe e un tasso sono adatti per essere indossati da qualsiasi guerriero e fungeranno da avvertimento per gli dei che la caccia è effettivamente in corso.
Il DLC Valley of the Dormant Gods migliora ulteriormente il gioco con tre nuovi dei – oltre ai 10 già presenti – due nuove classi di armi, nuovi oggetti, nuove abilità, overworld extra e abiti da guerriero. Il contenuto verrà pubblicato episodicamente come tre nuovi livelli all’interno del gioco nei prossimi mesi dopo il lancio. Ogni livello includerà un nuovo Dio, insieme agli altri contenuti bonus.
Tre nuovi dei – Entra e fatti strada combattendo attraverso tre nuovi regni degli dei infernali. Ciascuno di questi paesaggi infernali inesplorati, abitati da abominevoli sciami di servitori, sarà una prova estenuante per il tuo coraggio.
Nuove classi di armi: gioca nei panni di due nuovi tipi di guerrieri barbari, ciascuno con il proprio stile di combattimento mortale.
Nuovi oggetti: una manciata di nuovi equipaggiamenti e provviste per aiutare il tuo clan in battaglia e ribaltare le sorti della guerra.
Nuove abilità – Nuove metodologie per espandere ulteriormente il sistema di combattimento dei tuoi guerrieri e assicurarti che il campione adatto sia scelto per la battaglia finale.
Extra nel mondo sotterraneo – Mentre attraversi il tranquillo mondo sotterraneo, tieni gli occhi aperti e scopri i segreti nascosti.
Abbigliamento da guerrieri: vesti il tuo clan con i migliori abiti e copricapi per la battaglia, per una maggiore spavalderia mentre si lanciano nella mischia.
Storia
Sei l’ultima speranza per l’umanità.
Il dominio tortuoso degli dei sull’umanità dura da millenni. Propensi alla crudeltà e alla sofferenza, chiedono di essere serviti con cieca adorazione attraverso un giuramento di fedeltà imposto ad ogni uomo, donna e bambino. Chi non si sottomette alla volontà degli dei; perirà di una morte lenta e spietata.
Vivi le brutali prove di un’avventurosa banda di guerrieri nella loro disperata impresa di recidere la morsa crudele degli dei sull’umanità. Ogni uomo e ogni donna in grado di impugnare una lama, avendo sofferto per troppo tempo la brutalità del regno degli dei, sarà chiamato ad unirsi al tuo clan di otto sopravvissuti celtici, per insorgere ed affrontare le legioni di bestie orribili e servitori che dimorano in ciascuno dei regni infernali degli dei.
Per ogni decisione presa, emerge una storia personale. Se avrai successo, vedrai nascere leggende. Se fallirai, guarderai le vite trasformarsi in polvere.
Ispirato a Immortals Fenyx Rising, una nuova ed emozionante IP con protagonista la semidivinità alata Fenyx impegnata in una missione per salvare gli dèi dell’Antica Grecia, il DLC Fenyx’s Quest aggiungerà un tocco di fantasia alla classica esperienza di UNO con nuove funzionalità basate sugli elementi più iconici dell’Isola d’oro.
Fenyx’s Quest è ora acquistabile su PlayStation 4, le console Xbox One, Nintendo Switch, Windows PC e presto anche su Stadia al prezzo di 4,99 euro. Fenyx’s Quest sarà giocabile anche su PlayStation5 e Xbox Series X|S attraverso la funzione di compatibilità. Inoltre, è anche possibile acquistare la UNO Ultimate Edition al costo di 19,99 euro per accedere a Fenyx’s Quest e a tutti gli altri DLC di UNO.
Con Fenyx’s Quest, i giocatori potranno divertirsi con il gioco UNO in un’ambientazione avvincente, che include un tabellone ispirato all’Isola d’oro, alcune carte a tema esclusive e la colonna sonora di Immortals Fenyx Rising. L’obiettivo sarà completare la missione di Fenyx per liberare gli dèi e annullare la maledizione di Tifone. All’inizio di ogni partita, ai giocatori sarà assegnata una delle quattro divinità maledette da liberare, in base alla quale riceveranno anche la relativa benedizione come effetto passivo:
Afrodite: diventi immune a tutti i danni di Tifone.
Efesto: per ogni tre carte giocate, scarti tutte le carte di un determinato colore.
Atena: quando l’avversario estrae una carta poiché non ha alcun abbinamento possibile, scarti una carta a caso.
Ares: ogni volta che una carta viene giocata, vengono scartate due carte a caso dello stesso colore.
Pete Hines, vicepresidente senior dell’area marketing e comunicazioni di Bethesda Softworks, si è unito al talentuoso team di ZeniMax Online Studios su Twitch per presentare il nuovo capitolo di quest’anno, Blackwood, e la nuova avventura annuale di The Elder Scrolls Online, Cancelli dell’Oblivion.
Il nuovo capitolo di giugno The Elder Scrolls Online: Blackwood arriverà il 1 giugno su PC e l’8 giugno su console.
The Elder Scrolls Online: Blackwood è il nuovo capitolo di quest’anno che chiederà ai giocatori di scoprire le macchinazioni del principe daedrico Mehrunes Dagon, 800 anni prima degli eventi di The Elder Scrolls IV: Oblivion.Blackwood presenta una storia principale da più di 30 ore, tantissime missioni secondarie, innumerevoli miglioramenti alle funzioni e, per la prima volta in assoluto, introduce il sistema Companions che accompagnerà il giocatore nelle sue avventure a Tamriel. Il nuovo capitolo porterà i giocatori dalle mura della città imperiale di Leyawiin, apparsa per la prima volta in The Elder Scrolls IV: Oblivion, alle paludi di Shadowfen e, ovviamente, nella misteriosa regione di Blackwood, dove dovranno scoprire il piano daedrico in atto.
La nuova missione Trial Rockgrove, gli eventi mondiali Oblivion Portal, le ricompense uniche e tanto altro delizieranno i giocatori di ESO e i nuovi arrivati con un fantastico anno di distruzione daedrica!
DLC dungeon di marzo: Flames of Ambition
Il primo arrivato del 2021 di ESO sarà il DLC dungeon Flames of Ambition, in arrivo l’8 marzo su PC, Mac e Stadia, e il 16 marzo su Xbox e PlayStation. Flames of Ambition apre la storia annuale di Cancelli dell’Oblivion con nuovi dungeon che presentano la minaccia di Mehrunes Dagon e avvicinano i giocatori alla storia del capitolo Blackwood di giugno.
Dopo l’uscita del capitolo Blackwood, oltre ad aggiungere nuovi dungeon durante il terzo trimestre, il DLC finale condurrà i giocatori all’apice dell’avventura annuale nel cuore delle Deadlands, il regno dell’Oblivion di Mehrunes Dagon. In futuro forniremo nuovi dettagli sui dungeon del terzo trimestre e sul DLC finale, con tante nuove avventure e zone!
Google Stadia e NVIDIA GeForce Now sono attualmente le uniche due piattaforme a disposizione degli italiani per poter giocare in cloud. Un utente statunitense ha messo a confronto queste due architetture profondamente diverse attraverso dei test sulla latenza e prove empiriche.
Ho trovato i risultati esattamente in linea con le mie esperienze di cloud gaming e quindi penso che questi risultati possano essere utili a tanti videogiocatori italiani che vogliano usare le piattaforme in cloud per le proprie sessioni di gioco.
Cos’è il cloud gaming
Il cloud gaming è la capacità di giocare a un videogioco con un hardware remoto. In altre parole, non sarà il tuo computer, o la tua console nel caso di Nintendo Switch, a dover installare e far partire il videogame, ma una macchina che riceviamo in “noleggio”.
Il gioco sarà installato ed eseguito dalla macchina remota e gli input provenienti dal nostro controller saranno inviati sulla piattaforma in cloud, che li eseguirà e ci restituirà come risultato il videogame sul nostro schermo, con l’azione appena eseguita.
Non servirà nient’altro che un device in cui installare l’applicazione, uno schermo e, soprattutto, una connessione da almeno 50 Mbps che permetta un trasferimento sufficientemente veloci dei dati.
Ci sono molti vantaggi nell’usare una piattaforma in cloud:
non è necessario scaricare, installare o aggiornare un gioco.
nessun problema di spazio.
Non è necessario disporre di un computer potente. Si può giocare quasi ovunque: computer, telefono, tablet e TV.
Ovviamente, ci sono anche dei lati negativi, strettamente legati alla connessione:
è necessaria una buona connessione Internet.
Impossibile giocare offline.
Ritardo di input superiore a quello di un PC locale.
La tecnologia in cloud è nota da più di una decade ed è usata da svariati anni in ambito lavorativo. Tra i media, i servizi di streaming video come Netflix hanno permesso a molti di capire il concetto, ma solo da pochi anni si è vista la diffusione del cloud gaming, poiché ancora non ampiamente supportata da infrastrutture dignitose, soprattutto nel Bel Paese.
La differenza principale tra gli streaming video e il cloud gaming risiede nella latenza. Se questa non è un problema in servizi come Netflix e Amazon Prime Video, un’alta latenza può rendere totalmente ingiocabile un videogame. Solitamente conosciuto come input lag, questo tipo di latenza causa un ritardo tra l’invio del comando, la sua esecuzione e la ricezione a video dei comandi, rendendo di fatto impossibile proseguire la sessione di gioco.
Nvidia GeForce Now
Nvidia GeForce Now è il servizio di cloud gaming lanciato da Nvidia a febbraio 2020. Dopo più di sette anni di sviluppo e beta test, il servizio è ora disponibile per tutti.
A differenza di Stadia, GeForce Now non è una piattaforma a sé stante. È piuttosto un modo per riprodurre in streaming i giochi che già in possesso nella propria libreria personale come Steam, Uplay, Epic Games Store e si spera presto anche GOG. Per giocare basta collegare il proprio account a GeForce Now . Non tutti i giochi sono disponibili, ma la piattaforma offre più di 600 titoli ed è in costante aggiornamento.
Il servizio si basa su dei server speciali denominati datacenter,a cui bisogna collegarsi per ricevere in prestito una macchina. Per l’Europa, Nvidia ha attualmente previsto sei datacenter. Per quanto riguarda la connessione, è richiesto (ottimisticamente) almeno 15 Mbps per una risoluzione 720p a 60 fps e 25 Mbps per un Full HD a 1080p.
Come funziona GeForce NOW
Nvidia GeForce Now è in grado di riprodurre in streaming i giochi già in possesso. Per questo, la piattaforma ha una serie di server Windows con i maggiori store digitali già installati e i giochi già distribuiti. Se ad esempio, volete giocare ad Assassin’s Creed Valhalla, Nvidia utilizzerà un server Windows con Uplay installato e il gioco già scaricato. In altre parole, per giocare bisogna aspettare solo il normale caricamento del gioco.
Una volta in game, ogni volta che si preme un pulsante sul controller, esso sarà inviato dal tuo computer verso il server nel datacenter Nvidia. L’azione verrà eseguita sul gioco remoto e sarà mostrata sullo schermo di casa.
Stadia
Stadia è stata annunciata da Google nel 2018. A differenza di Nvidia GeForce Now, Stadia è una nuova piattaforma a tutti gli effetti, perché i giochi sono progettati e sviluppati per il cloud gaming, con un vero e proprio porting. Anche per questo motivo, Stadia ha un proprio catalogo di giochi in cui si potranno i videogame per la sola piattaforma in cloud, esattamente come accade negli store digitali.
La buona notizia è che i giochi sono progettati per essere trasmessi in cloud. I publisher e gli sviluppatori devono integrare il gioco su Stadia e assicurarsi che tutto funzioni perfettamente sulla piattaforma. Proprio per questo motivo, ad esempio, Cyberpunk 2077 funziona così bene su Stadia, nonostante sia una versione molto simile a quelle per console.
Non esiste un elenco preciso di server Stadia, ma l’idea è di essere il più vicino possibile ai giocatori per ridurre al minimo la latenza e il numero di nodi. Come è facile aspettarsi, Google ha un numero spaventoso di nodi. Parliamo di più di 7500 edge node in tutto il mondo già utilizzati per memorizzare nella cache i contenuti per altri servizi come Youtube o Google Play, e di conseguenza anche Stadia.
Come funziona Stadia
Poiché Stadia è una nuova piattaforma, l’infrastruttura è completamente diversa da Nvidia. I giochi sono eseguiti su server Linux e sono sviluppati per funzionare solamente su Stadia. Quando si avvia un gioco, si ottiene un’istanza Linux con una build già disponibile e aggiornata.
Inoltre, il controller ufficiale di Google Stadia non è collegato al device di gioco, bensì direttamente al router. Di conseguenza, quando premete un pulsante sul joypad, l’input viene inviato direttamente al router wifi, rimuovendo un hop aggiuntivo. L’azione verrà eseguita sul server Stadia, quindi il video verrà riprodotto in streaming sul proprio device.
Per quanto riguarda la connessione, avrai bisogno, ottimisticamente, di almeno:
10 Mbps per 720p a 60 fps.
35 Mbps per il 4K a 60 fps.
Benchmark del cloud gaming
Per questo benchmark, è stato utilizzato:
Computer: MacBook Pro (13 pollici, 2016, configurazione di base).
Rete: Google Wifi a 5 Ghz e dispositivo prioritario assegnato all’MBP.
Internet speedtest (su fast.com): 400 Mbps in download, 30 Mbps in upload, latenza 6 ms.
Per Nvidia GeForce Now, è stata usata la seguente configurazione:
Controller Nvidia Shield in Bluetooth.
Abbonamento Founders.
E per Stadia:
Controller Stadia in Wifi.
Abbonamento Stadia Pro.
Tempo di avvio
Primo test, controlliamo quanto tempo occorre per avviare il gioco su entrambe le piattaforme. Il tester (di cui potete vedere il video sotto) ha registrato il suo schermo e ha avviato il cronometro nel momento in cui ha rilasciato il clic del mouse.
Come si può notare, il vincitore è Stadia con 21 secondi di attesa. Nvidia è molto indietro e ha bisogno del triplo del tempo per iniziare con il suo minuto di attesa.
Il motivo è abbastanza semplice: GeForce Now è solo un wrapper di streaming attorno a Steam. Utilizza un server Windows, deve avviare Steam e quindi lanciare il gioco. Su Stadia, il gioco si avvia direttamente su un server Linux.
Input Lag
Abbiamo capito che se l’input lag è troppo alto, l’esperienza di gioco è rovinata. Su entrambe le piattaforme, abbiamo un server che esegue i file di gioco. Di conseguenza, più il server è vicino, minore è l’input lag. Esattamente come avviene con qualsiasi server di gioco.
Wireshark è uno strumento per “ascoltare” e catturare il traffico che passa attraverso la scheda di rete. Durante il gioco, il tester ha analizzato i pacchetti di rete per trovare l’indirizzo IP del server remoto. Il cloud gaming ha un enorme consumo di larghezza di banda. Non è troppo difficile trovare l’indirizzo del server nell’elenco dei pacchetti.
Per Nvidia, l’indirizzo IP del server remoto è 24.51.19.228 e la sua porta remota utilizzata per inviare il flusso video è 18671. Per Stadia l’indirizzo IP remoto è 136.112.42.157 e la porta remota è 44700.
Conoscendo sia gli indirizzi IP che le porte remote, è possibile verificare qual è la latenza tra il computer e il server remoto. Per farlo, è stato utilizzato il comando traceroute sui pacchetti UDP. Come mostra l’output, ci sono 10 salti tra il device e il server Nvidia. Il tempo necessario per inviare il comando di input, cioè l’azione sul controller, e ricevere la risposta dal server, cioè il risultati video, è di 30 ms. Per Stadia, il server è più vicino, solo 8 hop e un tempo di 15 ms.
Ancora una volta, Stadia vince con 2 salti in meno. La latenza di Nvidia è 2 volte superiore a quella di Stadia.
Importanza della latenza
Ma in che modo questa latenza influisce sul gioco? Per verificarlo nel gioco, sono state registrate due piccole sequenze, in cui si vede il personaggio saltare. Per sapere quando è stato premuto il pulsante del controller, è stato registrato il suono della stanza.
Ovviamente non è il metodo più accurato e il lo schermo è stato registrato a 60 fps (16,67 ms per fotogramma). Però, l’ambiente è lo stesso per entrambe le piattaforme, quindi dovrebbe mostrare alcuni risultati interessanti.
Il primo picco indica che il pulsante è stato premuto e il secondo è quando il pulsante viene rilasciato. Poiché l’azione inizia quando si preme il pulsante del controller, è stato avviato il cronometro in quel momento.
Ancora una volta, vince Google Stadia. Solo 119 ms tra il momento in cui è stato premuto il pulsante e quando il personaggio ha iniziato a muoversi. Per Nvidia, questo lasso di tempo è il 50% in più, 182 ms. Essendo maggiormente vicino al server Stadia, il risultato era abbastanza scontato. Inoltre, per Stadia il controller è connesso al router in Wifi, mentre per Nvidia il controller è connesso al computer tramite Bluetooth, quindi un ulteriore salto in più.
Risultati
I risultati tecnici sembrano favorire nettamente Google Stadia rispetto a Nvidia GeForce Now, ma bisogna tenere conto dell’enorme differenza tra i titoli disponibili dai due servizi.
Giochi disponibili
Attualmente, GeForce NOW possiede oltre 700 titoli nel suo store, mentre Stadia permette di giocare a circa 160 videogiochi. Nonostante Nvidia abbia avuto alcune divergenze con i publisher in merito alla presenza dei loro titoli sul servizio in cloud, la quantità di videogame a disposizione è di gran lunga superiore a qualsiasi piattaforma esistente.
Di conseguenza, la scelta del servizio passa sicuramente dai videogiochi che volete provare ed è molto più probabile trovarli su GeForce Now piuttosto che Stadia.
Game Quality
Stadia supporta il 4K, mentre GeForce NOW si ferma a 1080p. Però, GeForce NOW permette l’attivazione della tecnologia proprietaria Ray-Tracing (RTX) su molti più titoli rispetto a Stadia, che comunque non è escluso possa riceverla su alcuni titoli.
Tempo di avvio
Stadia è tre volte più veloce di Nvidia nella fase di avvio.
Input Lag
Per quanto riguarda l’input lag, Stadia si comporta meglio di GeForce NOW grazie a una progettazione del ccontroller direttamente connesso al router in Wifi e un’infrastruttura che si basa sulla potenza di fuoco di Google. Stadia ha valori migliori di circa il 30% rispetto a GeForce NOW, anche se non sempre ve ne accorgerete perché la qualità del servizio Nvidia è comunque alto.
Conclusione
Esattamente come abbiamo già visto per il focus su Cyberpunk 2077 in cloud, la decisione finale spetta a voi in base alle vostre esigenze. Se avete una connessione di alto profilo con valori in download a tre cifre, non avrete praticamente mai problemi tecnici. Di conseguenza, la scelta dipenderà da:
disponibilità del titolo sulla piattaforma.
Qualità video, cioè 4K vs 1080p con RTX. Non sempre una scelta scontata e che dipende molto dallo schermo in cui giocate.
Costo. Attualmente Stadia ha un prezzo di 10 euro mensili per i servizi Pro (che supporta il 4K), mentre GeForce NOW offre attualmente un abbonamento Founders (che supporta l’RTX) da 27,45 euro ogni sei mesi (poco meno di 5 euro al mese).
Nel caso in cui la vostra connessione sia vicina ai requisiti minimi, mi sento di consigliarvi Google Stadia che offre una capacità tecnica superiore, soprattutto per quanto riguarda l’input lag grazie a un controller innovativo.
Il joypad di Stadia ha un costo di 70 euro (o poco meno con le numerose offerte), ma il servizio Google rimane comunque tecnicamente superiore a quello Nvidia anche senza controller proprietario, perché il colosso americano ha una maggiore potenza di fuoco e un’architettura in cloud unica.
In attesa della nuova generazione, sto provando entrambi i servizi e posso dirvi che non sono per nulla mutuamente esclusivi. Infatti, tra offerte di Steam e possibilità di giocare in 4K, uso in egual misura sia Stadia che GeForce NOW.
E voi, invece quale servizio in cloud vi convince di più? Fatecelo sapere nei commenti.
Ubisoft ha reso noto che il catalogo di Google Stadia si amplia con tre capitoli della nota serie Assassin’s Creed. Assassin’s Creed Origins, Assassin’s Creed Syndicate e Assassin’s Creed Unity sono ora disponibili per la piattaforma in cloud di Google.
Se non avete avuto modo di giocare i precedenti capitoli dell’IP Ubisoft, trovate qui sotto dei breve riassunti dei giochi:
Assassin’s Creed Origins: una fantastica avventura ambientata nell’Antico Egitto, uno dei periodi storici più misteriosi, ma anche un’epoca cruciale che ha plasmato il mondo. Scopri i segreti che si celano dietro le grandi piramidi, fai luce su miti dimenticati e gli ultimi faraoni, ma soprattutto svela le origini della Confraternita degli Assassini grazie ad alcuni geroglifici perduti da tempo.
Assassin’s Creed Syndicate: il gioco è ambientato nella Londra del 1868 durante la Rivoluzione Industriale, un periodo che ha dato inizio a un’incredibile era di invenzioni, trasformando le vite di milioni di persone con tecnologie un tempo ritenute impossibili. Queste nuove opportunità hanno spinto molti a raggiungere Londra per cercare nuove possibilità in questo mondo. Un mondo non più controllato da re, imperatori, politici o religioni, ma con un nuovo denominatore comune: il denaro. Giocando nei panni dell’Assassino Jacob Frye e di sua sorella gemella Evie, i giocatori cambieranno il destino di milioni di persone, radunando e guidando la malavita locale contro la corruzione che controlla la città di Londra in un’intensa avventura ricca d’azione tra intrighi e combattimenti brutali.
Assassin’s Creed Unity: Assassin’s Creed Unity è ambientato nel 1789, durante la rivoluzione francese, un periodo che ha trasformato Parigi da una magnifica città a un luogo di terrore e caos. Le sue strade sono intrise del sangue degli innocenti che hanno avuto il coraggio di ribellarsi a un’aristocrazia oppressiva. Tuttavia, mentre la nazione viene liberata, un giovane di nome Arno intraprenderà una missione straordinaria per svelare i veri poteri oscuri che si celano dietro la rivoluzione. La sua ricerca lo porterà nel cuore di una lotta spietata per il destino di una nazione, trasformandolo in un vero maestro Assassino.
Google Stadia sta ricevendo forti attenzioni da parte della community, dopo essersi rivelata una piattaforma in grado di far girare dignitosamente Cyberpunk 2077.
Square-Enix ha presentato sul proprio canale YouTube il nuovo trailer “Mantra della Sopravvivenza” di OUTRIDERS, sparatutto GdR sviluppato da People Can Fly, già noti per Gears of War: Judgment e BULLETSTORM.
Il nuovo trailer dei Game Awards ci presenta i mantra della sopravvivenza, una guida per aiutare i giocatori a prosperare da umani super-evoluti sullo spietato pianeta Enoch, dove l’unico modo per andare avanti è prendere in mano il proprio destino ed essere aggressivi.
I tuoi poteri sono a portata di mano – Domina il campo di battaglia con poteri distruttivi. I tempi di recupero sono brevi e i poteri vanno usati spesso, non contare solo sui proiettili.
Devi uccidere per curarti – Tutti gli Outrider recuperano salute infliggendo danni. Non ci sono medikit, iniezioni o rigenerazione di salute su Enoch. Essere aggressivi è il segreto per sopravvivere e conquistare il campo di battaglia.
Metterti al riparo è da codardi – Metterti al riparo non ti salverà in OUTRIDERS, ti farà solo guadagnare tempo. Scegli il tuo equipaggiamento migliore e gettati nel vivo della battaglia.
Sii aggressivo – Una guida filosofica alla sopravvivenza. La sicurezza di sé è tutto sui campi di battaglia di Enoch, e uno stile aggressivo è la chiave del successo.
OUTRIDERS uscirà su PlayStation 5, PlayStation 4 , Xbox Series X|S, Xbox One e PC il 2 febbraio 2021, e su Google Stadia in seguito nel 2021.
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