Nato con Nintendo, cresciuto con PlayStation e formato con il PC, ho sempre trovato nella scrittura il legame per apprezzare tutte le esperienze videoludiche (e non) vissute.
Dopo anni di attesa e molteplici ritardi, STALKER 2 è finalmente uscito il mese scorso, ottenendo un buon riscontro commerciale ma dividendo la critica per via di problemi tecnici e bug. Un ulteriore rinvio era impossibile: il team di GSC Game World era esausto e al limite delle proprie forze, lavorando in condizioni straordinarie segnate dalla guerra in Ucraina.
In un’intervista a Eurogamer, il CEO dello studio, Ievgen Grygorovych, ha paragonato lo sviluppo a “correre maratone su maratone”, spiegando che arrivare al lancio è stato il massimo che il team potesse fare. “Non avevamo le energie per affrontare un ulteriore rinvio. Ci siamo trovati a decidere: consegniamo il gioco nello stato migliore possibile o ci fermiamo del tutto?”. Rinviare STALKER 2 ancora una volta avrebbe significato mettere a rischio l’intero progetto.
Un Lavoro Segnato dalla Guerra
L’invasione russa dell’Ucraina ha reso lo sviluppo di STALKER 2 un’impresa titanica. La squadra si è divisa tra Kiev e Praga, cercando di mantenere la produttività nonostante le interruzioni causate dal conflitto. Alcuni membri hanno lasciato il paese per sicurezza, mentre altri sono rimasti a lavorare in una situazione di emergenza.
“Abbiamo spinto le nostre capacità al limite, sapendo di non poter rispondere a tutte le aspettative. Ma volevamo offrire qualcosa di significativo sia ai giocatori sia alla nostra nazione”, ha aggiunto Grygorovych. Con l’arrivo delle festività, il team ha deciso di pubblicare il gioco nella miglior forma possibile, consapevole che successivi aggiornamenti avrebbero potuto migliorare i problemi più evidenti.
Un Messaggio di Resilienza
Nonostante i difetti, STALKER 2 rappresenta un progetto carico di significato culturale e umano. Il documentario War Game: The Making of STALKER 2 offre uno sguardo commovente dietro le quinte di uno sviluppo segnato dalla resistenza e dalla determinazione.
Il successo commerciale e la risposta positiva dei fan in Ucraina hanno dimostrato che, nonostante le difficoltà, il gioco ha raggiunto il suo scopo. Rinviare STALKER 2 non era un’opzione, ma per ottenere questo risultato tutto il team ha dovuto superare ostacoli apparentemente insormontabili.
Shinji Mikami è una delle personalità più iconiche e influenti dell’industria dei videogiochi. Con una carriera che abbraccia oltre tre decenni, il suo lavoro ha definito e ridefinito il genere survival horror e influenzato numerosi altri ambiti creativi. Dai primi successi con Resident Evil fino a Tango Gameworks, Mikami ha dimostrato un’incredibile versatilità e capacità di innovazione.
In questo articolo esploreremo i giochi più significativi della sua carriera. Non affronteremo affascinanti vintage come Disney’s Aladdin o innovative novità come Hi-Fi Rush, ma ci concentremo su quei videogiochi che hanno definito la carriera del maestro nipponico. Tra i migliori videogiochi ci sono anche diversi titoli che non hanno avuto il successo sperato come parte dei Capcom Five, ma che definiscono la carriera di Shinji Mikami. E allora partiamo a razzo, come farebbe il maestro Mikami con una delle sue amate auto da corsa!
1. Resident Evil (1996)
Resident Evil è il titolo che ha catapultato Shinji Mikami e il genere survival horror nell’Olimpo del gaming. Pubblicato per PlayStation nel 1996, il gioco introduce i giocatori nella terrificante villa Spencer, dove si affrontano zombie, enigmi e risorse limitate. L’innovativa telecamera fissa e il senso di vulnerabilità hanno reso l’esperienza unica, dando il via a uno dei franchise più importanti nella storia dei videogiochi.
Il successo del gioco ha ridefinito le aspettative del pubblico, creando un nuovo genere che avrebbe ispirato innumerevoli titoli futuri. La villa, con i suoi corridoi inquietanti e i momenti di puro terrore, rimane una delle ambientazioni più iconiche mai realizzate. Per molti è il primo tra i migliori videogiochi di Shinji Mikami.
2. Dino Crisis (1999, 2000)
Con Dino Crisis, Mikami dimostra che l’horror può funzionare anche al di fuori dei cliché degli zombie. Il primo capitolo, ambientato in una struttura infestata da dinosauri feroci, utilizza molte delle meccaniche di Resident Evil, ma introduce un ritmo più frenetico e un’ambientazione unica. I dinosauri, imprevedibili e veloci, rappresentano una minaccia diversa dai lenti zombie, rendendo ogni scontro un’esperienza adrenalinica.
Il sequel, Dino Crisis 2, vira verso l’azione pura, sacrificando parte dell’atmosfera horror a favore di un gameplay più immediato. Nonostante il cambiamento, il gioco fu accolto positivamente e consolidò la serie come uno dei punti forti della Capcom di quegli anni.
Capcom Five
Nel 2003, Capcom annunciò i Capcom Five, cinque giochi in esclusiva per Nintendo GameCube pensati per dimostrare le potenzialità della console e riaffermare la capacità innovativa dell’azienda. Shinji Mikami fu coinvolto in modo significativo in questo progetto ambizioso, che includeva titoli di grande varietà e originalità I cinque giochi sono: Viewtiful Joe, P.N.03, Dead Phoenix (cancellato), Killer7 e Resident Evil 4. Ci concentremo su tre di questi. Daremo quindi pace al povero Dead Phoenix, ma anche a Viewtiful Joe poiché creatura di Hideki Kamiya.
3. P.N.03 (2003)
P.N.03 è uno dei progetti più personali di Mikami tra i Capcom Five. Il gioco mette il giocatore nei panni di Vanessa Z. Schneider, un’agile mercenaria che combatte robot in un mondo futuristico. L’aspetto più distintivo del titolo è il movimento: Vanessa si muove con grazia, quasi come in una danza, mentre evita attacchi nemici e risponde al fuoco con precisione.
Nonostante le idee interessanti e il design minimalista, P.N.03 non fu un successo commerciale, anche a causa dello scarso appeal del Nintendo GameCube. Shinji Mikami ha rivelato in un’intervista che P.N.03 fu sviluppato solo in sei mesi e crede che con un po’ di più tempo sarebbe potuto essere un titolo eccezionale. Nonostante queste sfortune però il gioco rimane un esperimento affascinante, che riflette l’approccio unico di Mikami nel creare esperienze fuori dagli schemi.
4. Killer7 (2005)
Sviluppato da Suda51 e prodotto da Mikami, Killer7 è il titolo più eccentrico tra i Capcom Five. Questo gioco mescola elementi di avventura, sparatutto e narrazione surreale, raccontando la storia di un assassino con sette personalità diverse. La grafica stilizzata e la struttura narrativa non convenzionale fecero del gioco un’opera polarizzante, ma per molti un’esperienza indimenticabile.
Mikami ha definito Killer7 come il suo preferito tra i Capcom Five, apprezzandone il coraggio creativo e la capacità di rompere le regole tradizionali del game design.
5. Resident Evil 4 (2005)
Resident Evil 4 è senza dubbio il capolavoro di Mikami e il più noto dei Capcom Five. Con questo titolo, Mikami rivoluzionò il franchise, abbandonando le telecamere fisse e introducendo una prospettiva in terza persona che sarebbe diventata uno standard per i giochi action.
La trama segue Leon S. Kennedy, impegnato a salvare la figlia del presidente in un villaggio infestato da un culto sinistro. Le innovazioni nel gameplay, come il sistema di puntamento preciso e i combattimenti dinamici, hanno trasformato Resident Evil 4 in uno dei titoli più influenti di tutti i tempi.
6. God Hand (2006)
God Hand è un titolo che riflette il lato più sperimentale di Mikami. Si tratta di un beat’em up per PlayStation 2 che combina un gameplay impegnativo e personalizzabile con un umorismo surreale e volutamente esagerato. Nonostante le vendite modeste, il gioco è diventato un cult tra i fan grazie alla sua originalità e difficoltà.
7. Vanquish (2010)
Dopo aver lasciato Capcom, Mikami collaborò con PlatinumGames per creare Vanquish, uno sparatutto in terza persona adrenalinico e futuristico. Il gioco introduceva meccaniche innovative, come il sistema di scivolamento ad alta velocità, che rendevano ogni combattimento dinamico e spettacolare. Sebbene meno conosciuto rispetto ad altri videogiochi di Shinji Mikami, Vanquish è considerato un capolavoro di design e ritmo che rientra tra i migliori del maestro e non solo.
8. The Evil Within (2014, 2017)
Con la fondazione di Tango Gameworks, Mikami tornò alle radici horror con The Evil Within. Il gioco combina elementi classici del survival horror con una narrazione psicologica e un’atmosfera angosciante. Il sequel ampliò le possibilità, introducendo un mondo semiaperto e un focus maggiore sui personaggi.
Conclusione
Shinji Mikami ha attraversato generi e generazioni, lasciando un’impronta indelebile nel mondo dei videogiochi. I suoi lavori, dai tetri corridoi di Resident Evil agli spettacolari combattimenti di Vanquish e agli esperimenti visionari dei Capcom Five, continuano a ispirare giocatori e sviluppatori. E con in cantiere una nuova software house di sua proprietà, non vediamo l’ora di scoprire cosa il futuro riserverà a questo maestro dell’industria.
L’attesa per Indiana Jones e l’Antico Cerchio è quasi finita. Il gioco, sviluppato da MachineGames in collaborazione con LucasFilm Games. In questo articolo aggiornato di volta in volta fino all’uscita potrete scoprire tutto quello che c’è da sapere per preparsi al meglio al day one.
Indiana Jones e l’Antico Cerchio sarà disponibile dal 9 dicembre su Xbox Series X|S e PC, anche su Game Pass. Chi ha acquistato le edizioni speciali potrà iniziare a giocare già dal 6 dicembre. In entrambi i casi, l’orario di inizio è fissato per l’una ore italiane. Per il day one del nuovo Indiana Jones, il preload è già attivo, consentendo ai giocatori di scaricare in anticipo i file del gioco.
Con un peso di oltre 100 GB, il titolo si unisce alla schiera di produzioni imponenti, riflettendo la qualità degli asset grafici e il lavoro sull’engine ID Tech. La campagna principale avrà una durata stimata tra 12 e 14 ore, a cui si aggiungono circa 3-4 ore di cutscene narrative per approfondire la trama.
Requisiti minimi e raccomandati su PC
Come indicato sulla pagina ufficiale Steam di Indiana Jones e l’Antico Cerchio, i requisiti del gioco per PC sono particolarmente importanti. Su questo fronte però MachineGames ha voluto chiarire che il titolo non utilizzerà Denuvo, il sistema di anti-pirateria spesso associato a cali di performance nei videogiochi.
Processore: Intel Core i7-12700K @ 3.6 GHz or better or AMD Ryzen 7 7700 @ 3.8 GHz or better Memoria: 32 GB di RAM Scheda video: NVIDIA GeForce RTX 3080Ti 12 GB or AMD Radeon RX 7700XT 12 GB Memoria: 120 GB di spazio disponibile Note aggiuntive: SSD required; GPU Hardware Ray Tracing Required;
Trama e gameplay: un Indiana Jones in evoluzione
La storia di Indiana Jones e l’Antico Cerchio si colloca tra I Predatori dell’Arca Perduta e L’Ultima Crociata. Il gioco esplora un momento inedito della vita dell’archeologo: separato da Marion Ravenwood, Indy è in cerca di se stesso, diviso tra il ruolo di insegnante e quello di esploratore ossessionato dai segreti del passato.
L’avventura alterna momenti d’azione in prima e terza persona, enigmi complessi e scelte che influenzeranno il percorso del personaggio. Per la prima volta, i giocatori potranno personalizzare alcune caratteristiche di Indiana Jones attraverso un sistema di progressione, sbloccando abilità tramite un albero delle competenze. Dettagli visivi come il deterioramento del cappello e della giacca di Indy accompagneranno la crescita narrativa del protagonista.
Il day one di Indiana Jones promette di essere un evento per gli appassionati del franchise e del genere action-adventure. Con una trama inedita, un gameplay profondo e una durata ben bilanciata, il titolo potrebbe rappresentare uno dei migliori adattamenti videoludici del celebre archeologo. I fan di lunga data e i nuovi giocatori troveranno nell’Antico Cerchio un’avventura imperdibile.
S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl ha ricevuto due aggiornamenti significativi in pochi giorni. La patch 1.0.1 apporta oltre 650 correzioni, segnando un importante passo avanti nella stabilità e qualità del gioco. Questo primo grande aggiornamento risolve bug critici che bloccavano la progressione nella campagna, migliora il bilanciamento delle meccaniche di gioco e ottimizza i controlli per Xbox e PC. Tuttavia, l’installazione della patch richiede un corposo download di 130 GB.
Nonostante l’enorme quantità di miglioramenti introdotti, GSC Game World non si è fermata qui. A poche ore dal rilascio della patch 1.0.1, è stata pubblicata anche una patch 1.0.2, più contenuta ma comunque rilevante. Questo aggiornamento si concentra su ulteriori correzioni di bug legati a specifiche missioni della campagna e su miglioramenti minori che perfezionano ulteriormente l’esperienza di gioco.
Questi interventi si inseriscono in un contesto di sviluppo reso complesso dalle difficoltà affrontate dal team, costretto a lavorare in condizioni precarie a causa del conflitto in Ucraina. Nonostante ciò, il gioco ha registrato vendite solide, sostenute da una community fedele e dal potenziale di un titolo ricco di atmosfera e ambizione.
Con le patch 1.0.1 e 1.0.2, S.T.A.L.K.E.R. 2 sta rapidamente affrontando i problemi iniziali, dimostrando l’impegno del team nel perfezionare il titolo. I fan possono attendersi ulteriori miglioramenti, mentre il gioco continua a evolversi verso l’esperienza definitiva promessa dagli sviluppatori.
11 bit studios ha finalmente rivelato la roadmap diFrostpunk 2, delineando i piani per il futuro del titolo lanciato a settembre. Tra aggiornamenti gratuiti, DLC inediti e l’espansione alle console, il viaggio attraverso la desolazione ghiacciata è solo all’inizio.
Dal comunicato stampa del team, emerge una forte attenzione ai feedback della community. Suggerimenti e idee dei giocatori hanno avuto un ruolo fondamentale nella definizione della direzione futura del gioco. Il 2025 sarà un anno cruciale, ricco di contenuti e miglioramenti.
Cosa prevede la roadmap?
La Frostpunk 2 roadmap introduce alcune tappe chiave che i fan non vedono l’ora di esplorare:
Lancio su console: Previsto per il 2025, porterà il mondo di New London su nuove piattaforme, inclusa la disponibilità su Xbox Game Pass.
DLC inediti: Sebbene i dettagli siano ancora segreti, ogni contenuto aggiuntivo promette di espandere le dinamiche di gioco, introducendo nuove sfide e storie.
Aggiornamenti gratuiti: Gli sviluppatori lavoreranno a miglioramenti significativi basati sui suggerimenti degli utenti, per rendere l’esperienza di gioco sempre più immersiva.
Oltre a questi contenuti principali, il team continuerà a rilasciare patch e hotfix, garantendo stabilità e una rifinitura costante del prodotto.
Una community al centro dello sviluppo
Con Frostpunk 2 disponibile attualmente su PC e PC Game Pass, 11 bit studios punta a mantenere una relazione stretta con la propria base di giocatori. Il 2025 rappresenterà l’espansione definitiva del titolo, con il debutto su console e l’arrivo di contenuti che promettono di ridefinire il genere dei city builder survival.
Per i fan, questa roadmap è una dichiarazione d’intenti: il freddo può essere spietato, ma il futuro di Frostpunk 2 è più vivo che mai.
Durante un’intervista alla Milan Games Week, Shinji Mikami, uno dei più grandi nomi del gaming, ha affrontato una domanda spinosa riguardante Silent Hill. Dopo aver commentato il rapporto tra Resident Evil e il suo storico rivale videoludico, Mikami ha dichiarato senza esitazioni che non accetterebbe mai di lavorare a un capitolo della celebre saga targata Konami.
Alla domanda iniziale su cosa pensasse di Silent Hill e della presunta competizione con Resident Evil, Shinji Mikami ha sottolineato come i due titoli siano profondamente diversi. Per Mikami, c’è stata competizione, sì, ma non astio. Entrambi sono due giochi importanti che hanno lasciato un segno nella storia del survival horror, ha spiegato. Tuttavia, quando gli è stato chiesto se avrebbe mai considerato un incarico per sviluppare un nuovo capitolo della serie, la risposta è stata chiara: “No, non accetterei di lavorare a un Silent Hill“.
Le parole di Mikami dimostrano il suo rispetto per la serie, pur rimarcando una netta separazione tra i due universi creativi. Del resto, Silent Hill è una delle serie horror più influenti di sempre, capace di lasciare un’impronta indelebile nel settore grazie al suo approccio narrativo e alla profonda immersione emotiva. Dall’altra parte, Resident Evil, sviluppato sotto la guida di Mikami, ha definito il genere del survival horror moderno con il suo mix di tensione, combattimento e risoluzione di enigmi.
Durante un’intervista alla Milan Games Week, il leggendario Shinji Mikami, figura iconica dietro capolavori come Resident Evil e Dino Crisis, ha espresso il suo apprezzamento per Black Myth: Wukong, titolo che ha recentemente vinto il premio Game of the Year ai Golden Joystick Awards 2024. Alla domanda su quali giochi lo abbiano colpito di più, Mikami ha dichiarato senza esitazioni: “Black Myth: Wukong“, elogiando il lavoro svolto dal team cinese Game Science.
Un riconoscimento speciale per un titolo già premiato
Le parole di Mikami si aggiungono ai numerosi consensi raccolti da Black Myth: Wukong, che ha impressionato pubblico e critica grazie alla sua combinazione di tecnica all’avanguardia, direzione artistica evocativa e una narrazione epica ispirata al classico letterario cinese Viaggio in Occidente. L’endorsement del maestro giapponese arriva in un momento cruciale per il gioco, che ha appena consolidato il suo successo ricevendo il premio più ambito dell’anno.
Le sue dichiarazioni quindi non sono passate inosservate, considerando la sua influenza e la sua lunga carriera nell’industria dei videogiochi.
Black Myth: Wukong e il suo impatto globale
L’uscita di Black Myth: Wukong ha segnato un momento importante per l’industria videoludica globale, dimostrando come i titoli tripla A provenienti dalla Cina possano competere con i grandi colossi occidentali e giapponesi. Il suo successo ai Golden Joystick Awards rappresenta un punto di svolta, non solo per Game Science ma per l’intero panorama videoludico orientale.
Il commento di Shinji Mikami su Wukong conferma il ruolo sempre più centrale di questo gioco nel 2024. Mentre i fan celebrano la vittoria del GOTY, l’approvazione di un maestro come Mikami aggiunge ulteriore prestigio a un’opera già destinata a lasciare un segno indelebile nella storia recente dei videogiochi.
Indiana Jones e l’Antico Cerchio si prepara a lasciare il segno con la sua imminente uscita su PC e Xbox il 9 dicembre. Durante una recente intervista, i director di MachineGames, Axel Torvenius e Jens Andersson, hanno rivelato nuovi dettagli sul gameplay e sulla prima espansione, intitolata “L’Ordine dei Giganti”. La l’Antico Cerchio espansione amplierà la trama principale, aggiungendo una significativa componente narrativa a quello che si prospetta come il titolo più ambizioso dello studio.
La visuale in prima persona sarà predominante, ottimizzata per meccaniche come l’uso della frusta e l’esplorazione. Tuttavia, scene d’intermezzo e alcuni momenti chiave passeranno alla terza persona, offrendo una prospettiva cinematografica. Un altro elemento interessante riguarda i livelli di difficoltà personalizzabili: la modalità “Adventure” si concentra sugli enigmi, mentre “Action” intensifica combattimenti e stealth.
Meccaniche innovative e attenzione al giocatore
Gli sviluppatori hanno sottolineato che il gameplay incentiva l’improvvisazione, permettendo ai giocatori di utilizzare oggetti dell’ambiente o rubati ai nemici. Questa libertà decisionale vuole rendere ogni approccio unico, puntando sull’autonomia del giocatore.
Dal punto di vista narrativo, il gioco includerà circa 4 ore di scene d’intermezzo, una scelta che mira a immergere i giocatori nella storia. La l’Antico Cerchio espansione, “L’Ordine dei Giganti”, promette di aggiungere ulteriore profondità al racconto, estendendo il già vasto universo narrativo del titolo.
Nonostante la macchina fotografica sia un elemento chiave dell’avventura, il gioco non avrà una modalità fotografica. Tuttavia, questa scelta punta a mantenere il focus sull’immedesimazione e sull’utilizzo pratico degli strumenti di Indiana Jones.
Con un mix di puzzle intriganti, combattimenti dinamici e una narrazione curata, Indiana Jones e l’Antico Cerchio si annuncia come una delle uscite più attese di fine anno. Disponibile su Xbox Game Pass al lancio, il titolo punta a conquistare appassionati e nuovi giocatori.
Nintendo ha finalmente dato una collocazione ufficiale a The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom nella timeline della saga, mettendo fine a speculazioni e teorie. Questo capitolo, annunciato come uno dei più enigmatici, si inserisce nella controversa linea temporale conosciuta come “Hero is Defeated”. La timeline di Echoes Of Wisdomè stata confermata sulla pagina ufficiale, trovando il suo posto tra Tri Force Heroes e gli eventi che segnano il “Declino del Regno di Hyrule”.
Secondo la descrizione fornita, la trama segue le conseguenze di una sconfitta epocale. Link riesce inizialmente a salvare Zelda da Ganon, ma una misteriosa spaccatura lo inghiotte, aprendo portali in tutta Hyrule che rapiscono non solo il popolo, ma anche il re e i suoi consiglieri. Zelda si vede così costretta a prendere le redini dell’avventura, in una lotta contro il tempo per salvare non solo il regno, ma anche Link stesso.
Un nuovo tassello nella saga di Zelda
La timeline ufficiale della saga, che distingue gli eventi in base a esiti diversi delle vicende di Ocarina of Time, è sempre stata un argomento caldo tra i fan. Nintendo chiarisce che la Echoes Of Wisdom timeline si sviluppa dall’esito in cui l’Eroe del Tempo è sconfitto da Ganondorf. Da qui si diramano gli eventi che portano alla caduta del regno e alle battaglie successive.
Il nuovo capitolo ha esplorato ulteriormente il tema del fallimento eroico, una prospettiva rara nella serie. Grazie a questa aggiunta, i fan possono finalmente incasellare l’avventura in un quadro più definito, pur lasciando spazio a nuove teorie e approfondimenti.
Con l’ufficialità di questa collocazione, Echoes of Wisdom (che abbiamo recensito) non è solo un altro gioco della saga, ma un punto cruciale per comprendere l’evoluzione della mitologia di Hyrule. Resta da vedere quanto il gameplay e la narrazione saranno in grado di espandere questo affascinante frammento di storia.
Il 2023 è stato un anno memorabile per Larian Studios, grazie al travolgente successo di Baldur’s Gate 3. Il titolo non solo ha ridefinito il genere dei giochi di ruolo, ma ha anche permesso alla software house di raggiungere ricavi complessivi di 427 milioni di euro. La notizia arriva dai documenti finanziari della holding di Larian con sede a Dublino, che ha registrato un utile ante imposte di 249 milioni di euro.
Questi numeri impressionanti si spiegano con le vendite stimate di oltre 15 milioni di copie di Baldur’s Gate 3, secondo alcune fonti, anche se Larian non ha ancora condiviso dati ufficiali. La popolarità del gioco ha portato a un incremento del fatturato quasi venti volte superiore rispetto al 2022, anno in cui la compagnia aveva registrato solo 22,7 milioni di euro di ricavi.
Un cambiamento epocale per Larian Studios
La transizione da studio indipendente a gigante dell’industria videoludica è stata possibile grazie al meticoloso lavoro di sviluppo e alla dedizione al genere CRPG. Baldur’s Gate 3, ambientato nell’universo di Dungeons & Dragons, ha rappresentato una rinascita per un franchise storico, consolidando Larian come uno dei nomi più influenti del settore.
Anche Hasbro, proprietaria di Dungeons & Dragons, ha beneficiato del successo, generando 90 milioni di dollari di introiti grazie al gioco. Intanto, SteamSpy ha stimato una base di oltre 20 milioni di proprietari del titolo su Steam, una cifra che sottolinea ulteriormente l’impatto globale del gioco.
L’indipendenza di Larian Studios, unita alla guida di Swen Vincke, ha permesso di evitare le pressioni tipiche dei grandi editori pubblici. Questo approccio, focalizzato sulla qualità e non sui guadagni a breve termine, sta alimentando la crescita dell’azienda, ora impegnata nello sviluppo di due nuovi RPG non ancora annunciati.
Con i numeri in costante crescita anche nel 2024, Baldur’s Gate 3 ricavi non è solo un dato economico, ma un simbolo di successo per gli appassionati di giochi di ruolo e per uno studio che ha fatto della sua indipendenza un punto di forza.
Questo sito web usa Cookie al fine di fornire la migliore esperienza possibile. Le informazioni Cookie sono conservate sul tuo browser e hanno il compito di riconoscerti quando torni sul nostro sito web. Inoltre, sono utili al nostro team per capire quali seizioni del sito web sono maggiormente utili e interessanti.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.
Cookie di terze parti
Questo sito web usa Google Analytics, Hotjar e Facebook Pixel per collezionare informazioni anonime come il numero di visitatori sul sito e le pagine più popolari.
Mantenere questo Cookie abilitato ci permette di migliorare il nostro sito web.
Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!