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Olija per PC – Recensione

Salpare i mari è sempre una grande avventura, ma nuotare vicino la riva non è divertente.

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Olija è un’avventura a scorrimento multi-direzionale, che vorrebbe scoprire l’America, ma finisce per circumnavigare solo la propria vasca da bagno. Il titolo parte bene e qualche sprazzo di talento si può intravedere, ma manca il coraggio di osare. Un errore fatale in un genere pieno di squali di primissimo piano.

5.5


Di fronte alle difficoltà, i grandi leader prendono delle scelte coraggiose, consapevoli che l’ignoto riserva sempre delle gran sorprese. Se durante gli ultimi mesi, abbiamo avuto modo di rivivere la fortunata storia degli scandinavi in Britannia con Assassin’s Creed Valhalla, in Olija prenderemo parte a una spedizione decisamente più complicata.

Nei panni di Lord Faraday, dopo aver visto la nostra gente patire fame e povertà, decidiamo di issare le vele e partire alla ricerca di nuove terre da scoprire. Purtroppo, le cose non vanno come previsto e durante il viaggio un’enorme balena nera colpisce la nostra imbarcazione e, in poco tempo, ci troviamo in una nuova terra ostile, senza viveri né equipaggio.

È proprio in questo momento che prendiamo il controllo di Faraday in un’avventura 2D a scorrimento multi-direzionale. Olija è un gioco d’azione che si svolge all’interno di dungeon in cui esiste continuità tra la schermate che affrontiamo. Infatti, se un nemico ci sta attaccando e scappiamo via, il balordo ci inseguirà per tutta la mappa, fino a dove le sue possibilità glielo permettono. Il titolo di Skeleton Crew Studio ricalca un genere abbastanza in voga tra gli indie e l’ispirazione questa volta è chiaramente nata da Castlevania: Symphony of the Night.

Il naufragio, Olija.

La ballata del vecchio marinaio

Dopo aver stabilito la nostra nuova base presso l’isola di Oaktide, il nuovo compito di Lord Faraday è ritrovare il suo equipaggio e scoprire cosa c’è all’origine di tutti i mali dell’arcipelago. A questi, se ne aggiungerà un altro, scoprire l’identità e le intenzioni della misteriosa donna asiatica che porta il nome di Olija. In realtà, l’etnia della donna è solo una supposizione data dal suo vestiario e dai concept art che ho visto in queste settimane, perché la pixel art utilizzata per il titolo è decisamente minimale, tanto da rendere abbastanza difficile concedere la licenza poetica a uno stile grafico che possiede meno dettagli di Monkey Island del 1990. Purtroppo, anche il comparto audio presenta poca inventiva e, soprattutto nella parte iniziale, ho notato zone in totale silenzio, in cui la mancanza di colonna sonora veniva ogni tanto affievolita da pochi suoni ambientali.

D’altro canto, come molti altri titoli indipendenti, Olija trova la sua forza nel carisma dei personaggio e nel gameplay. L’idea di un narratore fuori campo che racconta la storia come una novella leggendaria fornisce una buona dose di personalità al gioco, ma l’interesse scema col tempo. Infatti, personaggi e trama fanno inizialmente ben sperare, ma il simbolismo e l’affascinante mondo orientale non bastano a colmare un vuoto narrativo e una linearità troppo accentuata.

La vendetta di Capitan Achab

L’arma che tramuterà Lord Faraday in un eroe è un arpione che può lanciare nell’ambiente circostante e che attraverso vari enigmi ambientali darà la possibilità al personaggio principale di muoversi agevolmente tra gli scenari. In realtà, non mancheranno anche altri strumenti di difesa a lungo e corto raggio che amplieranno l’offensiva del Lord, ma tranne rari nemici in cui l’attacco a distanza sarà fondamentale, l’arpione è di fatto l’unica arma di cui avrete bisogno per affrontare le isole dal gusto volutamente nipponico.

Sono stato piacevolmente sorpreso dei vari utilizzi e dal buon feedback dell’arpione. Rispetto a iconici, ma anticipatici strumenti come il grappling beam (volgarmente rampino) di Super Metroid, l’arpione di Olija permette di muoversi bene nello scenario, che contiene anche un discreto numero di zone segrete. Purtroppo, una volta compresi i meccanismi dell’arma, rimane molto poco da scoprire, perché esattamente come per la trama, anche il sistema di combattimento perde presto la sua verve. Ogni colpo caricherà una barra composta da quattro tacche, che permetteranno l’esecuzione di un colpo speciale tramite la pressione dello stesso pulsante d’attacco e dell’analogico direzionale. Di fatto, basta schiacciare ripetutamente “X” e aspettare che l’avversario crolli sotto i nostri colpi.

La Balena Bianca

Gli scontri con i boss sono la parte più divertente del gioco, ma il livello di difficoltà troppo basso fa parecchio diminuire il piacere di affrontare delle battaglie che sulla carta presentano delle meccaniche interessanti. Mi auguro che gli sviluppatori decidano di aggiungere ulteriori livelli di difficoltà, perché Olija è eccessivamente semplice e l’unica sfida risiede nel voler trovare tutti i collezionabili in giro per le mappe.

La componente di gioco di ruolo rende l’idea dell’incompletezza dell’opera. Potremmo ampliare Oaktide con un alchimista, un negoziante e un cercatore di tesori. Il primo aumenterà la nostra vita sotto compenso, ma non è veramente necessario farlo. Il negoziante, in cambio di tesori trovati in giro o recuperati proprio dal cercatore di tesori, invece ci fornirà una serie di cappelli, indossabili a nostra discrezione durante le nostre avventure. I bonus sono variegati, e anche originali, ma tranne un unico caso, non ho mai sentito la necessità di usarli.

Il combat system di Olija.

Conclusione

Olija è un’avventura indie, che con le sue cinque ore di gioco non aggiunge nulla all’attuale panorama videoludico. Non c’è nulla di sbagliato in quest’opera, ma neanche niente di memorabile che possa giustificare la spesa. Molti giochi iconici di tanti anni fa come Castlevania: Symphony of the Night o Super Metroid, forniscono una sfida più interessante, anche con tanti anni alle spalle.

Per quanto riguarda i titoli attuali, i migliori metroidvania, genere da cui prende spunto Olija ma di cui non fa realmente parte, sono decisamente al di sopra di quello che può fornire questo titolo, soprattutto se consideriamo che allo stesso prezzo possiamo portarci a casa Hollow Knight.

Olija può essere definito come un filler senza mordente durante una nottata in cui il main event vi farà dimenticare tutto il resto. E le prime cose che scorderete saranno proprio le avventure di Lord Faraday.

Dettagli e Modus Operandi

  • Genere: avventura, azione
  • Lingua: inglese
  • Multiplayer: no
  • Prezzo14,99 euro

Ho salpato verso il nero mare di Olija per poco più di cinque ore grazie a un codice gentilmente fornito dal publisher.

Di Antonino Savalli

Nato con Nintendo, cresciuto con PlayStation e formato con il PC, ho sempre trovato nella scrittura il legame per apprezzare tutte le esperienze videoludiche (e non) vissute.

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