Categorie
Recensioni

GRID Legends – Recensione: l’era dell’ibrido è divertente

GRID Legends è finalmente disponibile. Dopo averlo giocato per più di 40 ore: ecco la recensione del racing game arcade di Codemasters

Recensione in BREVE

GRID Legends è un more of the same del precedente capitolo, che risente, in senso positivo, del boost che EA ha fornito ai ragazzi e alle ragazze di Codemasters. L’opera si pone perfettamente tra arcade e simulazione, con un cuore che batte soprattutto per la prima componente. Il gioco offre elementi che appartengono al mondo sim racing, senza mai essere totalmente realistico. La modalità Driven to Glory ha un grande potenziale, purtroppo mal sfruttato, mentre la Carriera e l’online potranno tenerti compagnia per centinaia di ore, a patto di essere alla ricerca dell’ibrido perfetto.

7.5


Sopravvivere nello scenario videoludico per oltre trent’anni è un vanto riservato a pochissimi. Chi ci riesce però rimane nella storia dei videogiochi e il suo nome riecheggia più forte del publisher, anche se quest’ultimo si chiama Electronic Arts. Non a caso, GRID Legends sarà ricordato come un racing game di Codemasters, prima che di EA che ha acquisito la software house inglese nel 2021. Continuo diretto della serie, GRID Legends vuole essere il principe dei racing game ibridi ampliando quanto già visto in Grid del 2019.Ci è riuscito? Scoprilo in questa recensione di GRID Legends, provato su Xbox Series X.

Drive to Survive in salsa Codemasters

GRID Legends è strettamente legato al documentario Netflix molto apprezzato dagli amanti dei motori: Drive to Survive. La serie TV racconta una stagione di Formula 1 dal punto di vista dei protagonisti: costruttori e piloti. Codemasters ha emulato il format nella modalità Driven To Glory, in cui attori reali interpretano in alcune cut-scene sia piloti sia chi sta al muretto per raccontare la rivalità tra Seneca, di cui impersoneremo il Pilota 22, e Ravenwest, due costruttori che si danno battaglia sia in pista che fuori.

L’idea di usare attori in carne e ossa è di grande impatto, poiché volti noti come Ncuti Gatwa (Eric Effiong di Sex Education, la serie targata Netflix) mostrano sin da subito il proprio carattere vulcanico. Purtroppo, le aspettative vengono presto deluse in un canovaccio lineare e dei personaggi che si scoprono essere statici e fortemente stereotipati, tanto da lasciar l’amaro in bocca; infatti, nella prima gara, la nostra compagna di squadra, Yume Tanaka, fa un incidente così brutale da perdere l’uso di una gamba. Questo evento pone al centro dell’attenzione il problema della disabilità alla guida. Uno spunto decisamente interessante, considerando anche gli eventi passati ad icone come Alex Zanardi. Purtroppo la trama non approfondirà mai a dovere i dettagli.

Per quanto concerne l’azione, invece Driven to Glory ci conduce all’interno del circuito di GRID, composto da gare che ti mettono alla guida di diverse vetture: gran turismo, monoposto, auto elettriche, truck e probabilmente altri modelli che arriveranno in futuro. Un tuffo variegato che dimostra come Codemasters abbia cercato di potenziare soprattutto la quantità, piuttosto che la qualità delle opere precedenti.

La carriera e l’online

Terminata la Driven to Glory, il gioco basa il proprio end-game single player sulla modalità Carriera, dove il fulcro saranno le gare. Partendo dalle basi, ho scalato le divisioni, e passando attraverso le categorie semi-pro e pro, sono arrivo al Gauntlet, l’apice del professionismo. Per arrivare fino in fondo, ho dovuto maneggiare diverse vetture, ma anche diverse tipologie di gare e prove. Quest’ultime mi hanno riportato indietro allo stile dei primi Gran Turismo, mentre le tipologie di corse sono principalmente tre:

  • Gara: dovrai essere il primo a tagliare il traguardo.
  • Eliminazione: si attiva un timer e l’ultimo della griglia viene eliminato finché non ne rimarrà solo uno.
  • Time Attack: bisogna fare il tempo più veloce facendo attenzione a non rimanere imbottigliato nel traffico.

Ovviamente, le stesse esperienze possono essere vissute nella modalità multiplayer di Grid Legends, fondata sul principio della velocità e facilità di accesso. L’ultima opera di Codemasters prevede il cross-platform, cioè la possibilità di affrontare utenti che provengono da altre piattaforme. Inoltre, ogni gara ha sempre lo stesso numero di veicoli, eventualmente pilotati dal compuer. Questo comporta due vantaggi: la sensazione di sfidare omogeneamente sempre qualcuno e la possibilità di entrare subito all’azione prendendo una vettura, che fino a quel momento era mossa dall’intelligenza artificiale.

grid_legends_story_fmv_screen_1
Fonte: Electronic Arts

Un pizzico di simulazione

GRID Legends ha al suo interno alcuni elementi tipici dei sim, ma appartiene al mondo del racing game arcade; infatti, il gioco propone danni solo estetici, il cambio automatico e scontrarsi contro un’altra auto non significa ricevere una penalità. L’unico momento in cui potrebbe succedere è nelle gare Track Day, dove nel momento in cui si vai fuori strada puoi incorrere in penalità; non c’è nemmeno la gestione gomme o del carburante. In pratica, GRID Legends ha la fisica e la potenza di F1 2021, ma non il suo realismo. Questo lo rende perfetto per coloro che vogliono solamente l’azione, senza pensare troppo ai dettagli. D’altro canto, se cerchi invece un simulativo profondo, dovrai necessariamente virare su altri competitor, attività abbastanza semplice data la gran mole di videogiochi di corsa usciti nell’ultimo periodo, come Gran Turismo 7 o Forza Horizon 5 (i cui dettagli li puoi trovare nella nostra recensione).

Gli aspetti tipici dei sim di cui parlavo sono presenti nelle impostazioni di gioco; infatti è possibile attivare la marcia manuale, aggiungere i danni fatali all’auto – che sono davvero difficili da raggiungere – oppure aumentare le capacità dell’intelligenza artificiale, che è davvero agguerrita: spesso scambierai vernice e darai sportellate per riuscire a effettuare un sorpasso. Nello specifico, nel caso in cui la tua guida aggressiva ti condurrà alla collisione, si attiva la Nemesi. Già presente anche nel precedente Grid, Nemesi rende l’avversario colpito particolarmente ostile nei tuoi confronti, tanto da mettere a repentaglio la tua corsa.

L’intelligenza artificiale di Grid Legends è un ibrido tra arcade e realismo, esattamente come tutto il gioco. Nei livelli di difficoltà più bassi, non è raro vedere gli avversari digitali commettere errori, non prendere sempre bene le curve e fare incidente. Questo aggiunge quel pizzico di imprevedibilità che rende ogni gara diversa, divertente e un po’ più realistica, anche se alcuni scivoloni degli avversari sono così imbarazzanti che sembrano volutamente scriptati per portare alla vittoria l’utente.

grid-legends-multiclasse
Fonte: Electronic Arts

Farming e vintage

Le gare alla quale potrai partecipare si dividono in base al tipo di auto da portare in pista, che sono tutte potenziabili. Ogni singola vettura può essere potenziata fino al livello 3, che garantisce maggiore accelerazione, frenata e/o manovrabilità.

Ovviamente sono presenti anche eventi multiclasse e non mancano le sfide di drifting, dove bisogna accumulare più punti per vincere. Ogni singola gara può essere giocata in modalità singleplayer o in compagnia di altri giocatori, ma le prima volte è meglio giocare da soli, così da abituarti al sistema di gioco.

Similmente all’upgrade dei bolidi, puoi creare una tua scuderia e migliorare sia il compagno di squadra che il meccanico, così da poter avere miglior possibilità di vittoria. Ad esempio, puoi impartire l’ordine di attaccare e difendere al tuo secondo pilota. Il sistema economico è basato sulla vittoria delle gare e ovviamente guadagnare di più significa anche sbloccare altre auto più potenti. Il parco auto di GRID Legends non è da sottovalutare: per esempio, è possibile salire a bordo di auto che hanno vinto recentemente, come la Ferrari 488 GTE, vincitrice della 24 ore di Le Mans, ma anche la Renault R25 di Fernando Alonso e Giancarlo Fisichella.

Infine, una è presente un editor denominato Crea Gara, dove poter decidere tutti i dettagli della competizione.

grid legends drift
Fonte: Electronic Arts

Correre su next-gen

Su Xbox Series X, GRID Legends ha tempi di caricamento realmente minimi. La grafica è realmente piacevole grazie anche alla risoluzione 4K. L’ultima patch ha inoltre fixato anche gli FPS. Adesso anche su Xbox Series X, GRID Legends permane sempre su 60 FPS, senza alcun tipo di rallentamento.

Una delle cose che mi ha dato personalmente fastidio è sentire la musica sovrastare il suono del motore. Sì, perché è davvero ben realizzato e sentirlo soffocato dalla colonna sonora – comunque ben realizzata – mi ha fatto decidere di eliminare la musica in favore del motore. In particolare, il suono del motore cambia in base al tipo di telecamera che decidi di usare. Anche questo è un dettaglio che aggiunge realismo a un titolo che non vuole essere simulativo. Le animazioni sono di qualità e il pubblico offre un buon contorno al gioco. Ovviamente, il cuore di GRID Legends sono le auto, che hanno dei modelli favolosi e mi dispiaciuto non poterle osservare in una modalità “showroom”.

Dal punto di vista del multiplayer, posso dirti che funziona decisamente meglio rispetto a quello di F1 2021, in quanto esistono delle lobby alla quale puoi accedere facilmente scegliendo tramite dei filtri. Durante le partite non ho avuto problemi di lag o disconnessioni e tutto ha funzionato perfettamente e con la massima fluidità.

grid legends
Fonte: Electronic Arts

Conclusione

GRID Legends è una via di mezzo, tra chi non vuole il realismo e la simulazione di un Assetto Corsa Competizione, ma nemmeno l’arcade pure di Forza Horizon 5. Se sei un utente che si ritrova con questa descrizione, GRID Legends ti permette di godere delle piste più belle del mondo (come Suzuka o Brands Hatch), ma anche di circuiti cittadini originali con il giusto livello di sfida per il grado di difficoltà che stai cercando. In caso contrario, il panorama del racing offre diverse possibilità, soprattutto se sei un utente PlayStation, dove il peso di Gran Turismo 7 è certamente rilevante.

Dettagli e Modus Operandi

  • Genere: Racing Arcade
  • Lingua: Italiano
  • Multiplayer: Sì
  • Prezzo69,99€
  • Piattaforme: PC, PlayStation 5, Xbox Series X, PlayStation 4, Xbox One
  • Versione provata: Xbox Series X

Ho girato tra i circuiti per circa 40 ore esplorando ogni dettaglio del gioco, grazie a un codice gentilmente fornito dal publisher

Di Antonino Savalli

Nato con Nintendo, cresciuto con PlayStation e formato con il PC, ho sempre trovato nella scrittura il legame per apprezzare tutte le esperienze videoludiche (e non) vissute.

Iscriviti alla nostra newsletter!

Ricevi settimanalmente aggiornamenti sugli ultimi approfondimenti direttamente sulla tua email. Potrai disiscriverti quando vorrai.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *