Categorie
News

Diablo 4 è ora disponibile su Xbox Game Pass

L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft ha portato i primi benefici per i fan di Xbox. Diablo 4 è infatti ora disponibile all’interno di Xbox Game Pass sia per gli abbonati console che PC.

Tra le altre novità, Blizzard ha anche annunciato che più avanti nel corso dell’anno verrà rilasciata la prima espansione del gioco, intitolata “Vessel of Hatred“. Questa espansione non solo continuerà la cupa storia di Diablo 4, ma approfondirà ulteriormente i loschi piani del Primo Maligno Mefisto, promettendo nuove sfide e avventure per i giocatori.

Diablo 4 è l’ultimo capitolo di una delle più importanti serie di Blizzard, insieme a Starcraft e Warcraft. Fondatore del genere hack’n’slash, Diablo è riuscito con il quarto capitolo a trasformarsi con successo in un live service, come abbiamo raccontato nella nostra recensione grazie anche a importanti feature che rendono il gioco in linea con le aspettative dei videogiocatori contemporanei come il cross-play e i progressi condivisi.

L’anno scorso, Diablo 4 ha stabilito un nuovo record come il gioco Blizzard venduto più rapidamente al momento del lancio, testimoniando l’enorme interesse e l’attesa dei fan per questo nuovo capitolo della saga.

Categorie
News

Simon the Sorcerer Origins, il Mago si mostra in un trailer

Simon the Sorcerer Origins, il prequel dell’iconica avventura grafica punta e clicca degli anni ’90, ha presentato nuovi contenuti durante il Future Games Show del 21 marzo. Nel video condiviso, sono state mostrate scene esclusive del gioco e abbiamo ascoltato per la prima volta il doppiaggio di Chris Barrie, l’attore e voce originale del protagonista. Con la partecipazione di 80 professionisti e collaborazioni con figure di spicco nel mondo della musica e dello spettacolo, Simon the Sorcerer Origins è un titolo molto atteso nel 2024.

Il trailer di Simon the Sorcerer Origins, con un taglio cinematografico e un lavoro di animazione caratterizzato da 15.000 frame disegnati a mano, anticipa un’avventura degna della sua leggendaria predecessora. L’impegno e la passione degli 80 professionisti coinvolti nel progetto sono evidenti fin dalle prime immagini, con Smallthing Studios che rende omaggio alla storia videoludica adattandola alle tecnologie moderne.

La partecipazione di Rick Astley con il suo celebre brano “Together Forever” è solo una delle testimonianze dell’attesa per Simon the Sorcerer Origins, uno dei titoli più attesi del 2024.

Il trailer ha entusiasmato sia i vecchi fan che i nuovi, anticipando l’uscita prevista nel 2024 su tutte le piattaforme e promettendo un’esperienza indimenticabile per i giocatori di tutte le età. Smallthing Studios presenterà ulteriori dettagli e anteprime al Game Developer Conference (GDC) di San Francisco, suggerendo un ritorno in grande stile per questa nuova avventura del giovane mago.

Categorie
News

Sand Land, pubblicata una demo e un trailer con un nuovo mondo

Bandai Namco ha mostrato una nuova zona di Sand Land, Forest Land, un mondo verde e rigoglioso immaginato appositamente per il videogioco e la serie animata dal compiato autore Akira Toriyama. In questo nuovo scenario, Belzebubù e i suoi amici si trovano ad affrontare un esercito spietato guidato da Muriel, dando vita a una serie di battaglie esplosive contro i generali di Forest Land. Per anticipare l’azione, un nuovo trailer ha svelato le incredibili sfide e i nuovi personaggi che i giocatori incontreranno in questo mondo affascinante.

Ma non finisce qui: per prepararsi a questa nuova sfida, i giocatori possono già immergersi nell’azione grazie a una demo di Sand Land, disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X/S e Steam. Nella demo, i giocatori possono esplorare una parte della mappa insieme a Belzebubù, lo sceriffo Rao e il Ladro, sperimentando le loro abilità uniche mentre attraversano le dune e affrontano i nemici. Inoltre, potranno provare la personalizzazione delle armi e gli upgrade per il proprio veicolo, aumentandone l’efficienza durante le battaglie e conducendo la propria squadra verso la vittoria.

Sia che si tratti di affrontare gli eserciti nemici o di personalizzare i propri veicoli, l’avventura promette di essere intensa e avvincente per tutti i fan del gioco e di Akira Toriyama.

Categorie
Editoriali

Dragon’s Dogma II non convince: che cosa non ha funzionato

Dragon’s Dogma II: amore o odio? Era da un po’ che non si vedeva un titolo capace di dividere così nettamente i videogiocatori, che negli ultimi anni (nella maggior parte dei casi e in merito ai titoli più attesi) hanno sempre fatto fronte comune. Starfield? Bocciato. Baldur’s Gate III? Un successo. Palword? Un lancio che fa “giurisprudenza”. Giudizi quasi sempre unanimi, che hanno tracciato una linea netta e che rappresentano il termometro di ciò che l’utente si aspetta da un videogioco: titoli pagati il giusto e che una volta acquistati siano in grado di offrire il 100% delle loro potenzialità, senza dover contare su DLC o ricorrere a microtransazioni. Poi arriva Dragon’s Dogma II e qualcosa si rompe. Il gioco d’azione uscito lo scorso 22 marzo per Playstation 5, Xbox sere X/S e PC ha indubbiamente portato qualcosa di bello (dire “nuovo” sarebbe troppo), ma incorniciato in una serie di errori, sia tecnici che strategici, che fanno storcere la bocca. Scopriamo quali.

Partiamo dal fatto che Dragon’s Dogma II funziona per molte cose: i combat sono divertenti, il mondo è vasto e le aree da scoprire senza che nessuno ci indichi la via sono interessanti. Per questo, in tanti difendono il titolo da chi lo accusa di essere il solito lancio sbagliato e soprattutto irrispettoso nei confronti degli utenti, per qualità grafiche e per l’ormai noto caso relativo alle microtransazioni comparse a due giorni dal lancio. Così, la pioggia di recensioni negative arrivate in massa ancora prima che si potesse premere play, sono state compensate da altrettante recensioni positive e successive, tanto che il titolo è passato da essere valutato su Steam da “Perlopiù negativo” a “Nella media” nel giro di una notte. Un chiaro segnale che il pubblico si è diviso tra chi lo ha apprezzato e chi, forse anche per pregiudizio, lo ha bocciato. Ma cosa c’è che non va in Dragon’s Dogma II?

Il mostro delle microtransazioni

Togliamoci subito il dente: veder comparire alla vigilia del lancio una nutrita serie di DLC da 0,99 centesimi fino ad un massimo 5 euro è stato un colpo basso. Niente di così inaspettato, verrebbe da dire, visto che Capcom non è affatto nuova ai contenuti aggiuntivi a pagamento: lo ha fatto con i vari Monster Hunter, dove offriva una lunghissima serie di cosmetic a pochi centesimi l’uno, per esempio. Il problema, però, è che in questo caso non stiamo parlando di skin per armature o armi: i DLC offrono features che i giocatori si aspetterebbero di trovare solo e soltanto in game.

Invece, oggetti come i set da campeggio per riposare all’aperto, o i Cuori di Drago per riportare in vita i caduti, così come i Cristalli della Faglia utili per ingaggiare npc che ci accompagneranno nella nostra avventura, possono essere acquisiti in due modi: aprendo il portafogli in real life oppure investendo diverso tempo nel farming, visto che la loro rarità o il loro costo in monete d’oro è veramente, ma veramente alto. Mettere a pagamento con soldi reali una serie di oggetti che con fatica possono essere ottenuti o acquistati in game, non fa molto bene all’immagine del titolo, soprattutto se si tratta di uno degli rpg più attesi dell’anno. Ma bisogna essere onesti: questo non è il più grande problema di Dragon’s Dogma II, anche perché il titolo è ovviamente giocabile anche senza spendere nulla in Dlc. Ci vorrà più tempo per farmare, ma alla fine stiamo parlando di un single player: con chi dovremmo competere se non con la nostra voglia di divertirci?

E ora che faccio?

From Software e Larian insegnano: una delle cose più belle degli RPG è lasciare al giocatore la possibilità di scoprire non solo luoghi incantati o terribili dungeon, ma anche come gestire il proprio personaggio e la propria squadra. Tutto vero, ma quando si inseriscono meccaniche complesse e innovative, come quella delle Pedine offerta da Dragon’s Dogma II, forse avere un tutorial più dettagliato sarebbe stato più funzionale.

Nonostante le diverse ore di gioco alle spalle, in molti ancora si chiedono se, congedando una pedina ingaggiata (e pagata fior di Cristalli della Faglia), questa porterà con sé l’equipaggiamento che gli è stato dato mentre era in nostra compagnia. Domanda sicuramente da poco, visto che basta svestire i vari npc degli oggetti di valore prima di congedarli, ma diciamo che una guida più approfondita sulle funzionalità del gioco sarebbe stata cosa gradita. Lo stesso vale per i punti di interesse sulla minimappa, che spesso si sovrastano e le cui icone non vengono ben spiegate. Un po’ caotico, cara Capcom…

Cambiare classe, così svanisce la magia

Premessa: questa critica è puramente personale, ma pensare che il personaggio si dimentichi di come si usa un arco per imparare a brandire uno spadone, soltanto dopo aver parlato con un tizio a cui ho chiesto di cambiare classe, uccide l’immersività. Siamo più specifici. Entrare e viaggiare nel mondo di Dragon’s Dogma II sembra catapultare il giocatore in un nuovo Skyrim, con una pressoché infinita possibilità di esplorazione e una, seppur più limitata, possibilità di interazione con npc e oggetti. Ma è solo apparenza.

Purtroppo, non facciamo in tempo ad immergerci in questo fantastico mondo che Capcom irrompe con forza per ricordarci che il gioco è suo. Il nostro personaggio non può (almeno inizialmente) apprendere qualcosa da ogni classe per poi miscelare quanto imparato in un ibrido; bensì, in base a come vorremo affrontare una determinata parte dell’avventura, dovremmo rivolgerci ad uno specifico npc che ci permetterà di cambiare classe tra quelle conosciute. Facendolo, cambieranno i parametri del personaggio: se per esempio un guerriero decide di cambiare in arciere, di conseguenza diminuisce il peso massimo trasportabile, così come non potrà più indossare le armature e non sarà più in grado di utilizzare altre armi se non l’arco. Insomma, le classi “lockate”, in pieno stile Jrpg (ne avevamo già parlato qui: Cosa sono i JRPG e cosa li contraddistingue dagli RPG occidentali). Certo, chi già ha giocato il primo capitolo sa già cosa aspettarsi, ma per i neofiti la cosa potrebbe disorientare. Per fortuna che a bilanciare il tutto c’è un combat system appagante, che finora sembra essere l’unico aspetto degno di nota.

Quality of life: non pervenuta

Si può pagare 2.000 monete d’oro per una singola notte in locanda, contando che di media ogni goblin “droppa” 200 monete? Una domanda che si lega al tema trattato in precedenza, ossia della mancata immersività nel gioco. Un veterano dei Western RPG si attenderebbe che il locandiere ci chieda pochi spicci per una notte e che fare soldi sia un processo complesso almeno nelle prime fasi di gioco. In Dragon’s Dogma II, invece, tutto sembra estremamente sbilanciato. Il sistema economico del gioco (quello della locanda era un esempio) è tarato sullo stile del farming intensivo, in pieno stile Japan rpg, anziché sull’immersività e del choice matters dei western rpg.

Il risultato è che il giocatore non si sente coinvolto nella storia in prima persona, bensì abbia i controlli dei movimenti di un personaggio, restando però spettatore e non protagonista della storia. Lo stesso accade quando apriamo i vari forzieri in gioco: è mai possibile che un mercante non urli “al ladro”, dopo che abbiamo aperto lo scrigno che custodiva nel retrobottega, proprio sotto ai suoi occhi? E perché non possiamo altresì sgraffignare quelle belle armi che sono esposte? Domande che lasciano il tempo che trovano, che però sono alla base della grande distanza che esiste tra il mondo di gioco e il giocatore.

E la grafica…

Questa è la parte meno divertente da scrivere, per uno che ha sempre messo la storia e la giocabilità al di sopra della grafica. Ma anche l’occhio vuole la sua parte e persino chi è meno pretenzioso (come me), soffre nel vedere il calo di frame all’ingresso di grandi città, per dirne una. Il comparto grafico di Dragon’s Dogma II, tutt’altro che ottimizzato, è un altro neo che ha lasciato l’amaro in bocca a tantissimi giocatori. Nulla a che vedere con i problemi avuti da Cyberpunk 2077 al day one, ma sembra che errori di quel tipo non abbiano insegnato nulla. Anzi, si continua a far uscire titoli zoppicanti, incuranti del fatto che, ormai è chiaro, i videogiocatori hanno delle aspettative e delle pretese molto alte e che, al giusto prezzo, devono essere soddisfatte, soprattutto se si creano delle aspettative intorno al titolo in uscita.

Conclusione

Quindi, cosa dire di Dragon’s Dogma II? In fin dei conti è un titolo godibile che, al netto del calo di prestazioni in game, regala anche un’esperienza videoludica appagante, ma che non è né un GDR, né un JRPG. Insomma, nulla che ci porteremo nel cuore negli anni a venire. A questo bisogna aggiungere anche le discutibili strategie di Capcom, che con la mossa delle microtransazioni a sorpresa ha veramente acceso gli animi degli utenti: il risultato è stata la valanga di commenti negativi che hanno fatto cattiva pubblicità al prodotto finale.

Giudizio finale: poteva essere una piccola rivoluzione capace di unire il western e il japan rpg, ma alla fine è un “fritto misto”, buono per chi ha poche pretese, da bocciare per chi si aspetta giochi capaci di regalare sfide ed emozioni indimenticabili.

Categorie
News

Dragon Ball FighterZ si aggiorna per next-gen e implementa il rollback netcode

Bandai Namco ha pubblicato un nuovo aggiornamento per il fighting game sviluppato da Arc System Works. L’update di Dragon Ball FighterZ rende disponibile l’opera per PlayStation 5 e Xbox Series X/S con una serie di miglioramenti grafici e soprattutto il rollback netcode, il sistema di ultima generazione che prova ad azzerare la latenza durante i match online.

L’aggiornamento di Dragon Ball FighterZ è disponibile anche per chi possiede la versione PlayStation 4 o Xbox One del gioco.

La lunga assenza della serie Budokai, che sta per terminare con il nuovo capitolo Sparking Zero, in questi anni è stata ottimamente mitigata da Dragon Ball FighterZ. Il picchiaduro di Arc System è un vero gioiello, capace di ammaliare tanto la critica quanto i fan con ben 10 milioni di copie vendute.

Categorie
News

Age of Empires, recap dell’evento “New Year, New Age”

Come annunciato lo scorso mese, il Team di Age of Empires ha mostrato le ultime novità riguardanti i videogiochi sul franchise in un unico evento in live stream, di cui vi forniamo un recap completo: “New Year, New Age”.

L’annuncio più importante riguarda Age of Mythology: Retold. La versione rimasterizzata dello spin-off sull’Antica Grecia arriverà su Xbox e PC nel corso di quest’anno. L’altro nuovo titolo in arrivo, Age of Empires Mobile, invece ha mostrato la gestione strategica e l’addestramento delle truppe utilizzando i device mobile.

Inoltre, l’evento New Year, New Age ha annunciato la data del nuovo DLC di Age of Empires II. “Victors and Vanquished” arriverà questo mese, il 14 marzo. Anche Age of Empires III riceverà un DLC, che sarà disponibile alla fine del 2024.

Per tutti gli amanti invece dell’ultima, ottima, versione del gioco invece è stata diramata la notizia che la Stagione 7 di Age of Empires IV arriverà all’inizio della primavera.

Categorie
Recensioni

The Thaumaturge – Recensione

Dopo i successi da sviluppatori con This War of Mine e Frostpunk, 11 Bit Studios veste i panni del publisher e definisce il ruolo del taumaturgo, ovvero colui che opera miracoli, secondo il vocabolario Treccani. Un personaggio insolito per un videogioco. Ma i ragazzi di Fool’s Theory e 11 Bit Studios hanno ben pensato che fosse tempo di farci vestire i panni di questo misterioso, atipico e mistico personaggio.

Come è andata potete scroprirlo leggendo per intero la nostra recensione di The Thaumaturge.

Folklore polacco

The Thaumaturge è un RPG a turni ambientato nella Polonia del 1905, una terra ancora legata a leggende e miti del passato in cui il protagonista, Wiktor, deve usare il suo potere di taumaturgo per affrontare i salutori, esseri soprannaturali che possono possedere e tormentare gli esseri umani. Il gioco spazia su più elementi come esplorazione, investigazione, combattimento e narrazione, offrendo al giocatore una storia oscura, ispirata al folklore polacco e russo.

Il gioco segue le vicende di Wiktor Szulski (“Wictor con la W non la V” cit.), un taumaturgo ereditario che può percepire, interagire e comandare i salutori, creature mistiche e potenti. Wiktor torna nella sua città natale di Varsavia causa morte del padre in condizioni misteriose, dove si ritrova coinvolto in una serie di eventi che lo porteranno a scoprire e ad eliminare i salutori nascosti o che possiedono gli esseri umani.

Lungo il suo cammino, Wiktor dovrà affrontare le sue paure, i suoi demoni e le sue scelte morali, oltre a stringere rapporti con i suoi vecchi amici e con i salutori stessi che ha sottomesso e che lo accompagneranno infatti, una volta sconfitti, nei successivi combattimenti.

La trama è originale e ben congegnata, intrigante e ricca di colpi di scena che porterà il protagonista a scavare nell’oscuro passato di un padre morto prematuramente che ha portato con sé nell’Aldilà numerosi punti interrogativi e offre al giocatore diverse possibilità di influenzare il corso degli eventi con le sue decisioni.

The Thaumaturge si ispira a fatti e luoghi storici della Polonia del 1905, epoca in cui domina l’imperialismo Russo e modernità e credenze popolari coesistono sia nei centri rurali ma anche nelle città più avanzate, e li mescola con elementi fantastici e folcloristici, creando un’ambientazione assolutamente particolare.

Wiktor Szulski

La percezione del Taumaturgo

Il gameplay è vario, anche se la natura a turni del titolo rende la progressione nel gioco naturalmente lenta. The Thaumaturge alterna fasi di esplorazione, investigazione, combattimento e dialogo, il tutto in visuale isometrica (alla Diablo per intenderci). Nelle fasi di esplorazione, il giocatore può muoversi liberamente per le strade e gli edifici di Varsavia, interagendo con gli oggetti e i personaggi che incontra e scovando indizi che lo porteranno a deduzioni necessarie per il prosieguo della storia.

Nelle fasi di investigazione, il videogiocatore deve usare il suo intuito e il suo potere di taumaturgo per risolvere enigmi e scoprire i salutori nascosti. Questo intuito si realizza nel potere della “percezione”, un potere a disposizione del protagonista sin dal principio che consente di verificare la via per il prossimo obiettivo sia gli indizi in giro per la mappa. In realtà non che questo potere sia così complicato da utilizzare, basta premere il tasto destro del mouse e su schermo apparirà un cerchio rosso che si allarga partendo dal protagonista verso l’esterno racchiudendo indizi, nel caso ce ne fossero, e comunque indicando la via da percorrere. A lungo andare diventerà un’azione ripetitiva ma è anche vero che spesso non potrete farne a meno per proseguire nella storia.

A volte, inoltre, la scoperta di indizi e relative deduzioni consentiranno a Wiktor di “influenzare” determinati personaggi a fare qualcosa che prima non volevano fare. Non un qualcosa di eclatante ma mi è piaciuta come scelta a disposizione del giocatore per variare il gameplay.

Recensione The Thaumaturge: Combattimento
In fase di combattimento

In battaglia con i salutori

Nelle fasi di combattimento, il giocatore deve affrontare i nemici usando Wiktor e il salutore che ha scelto come compagno o anche un salutore alla volta nello stesso combattimento a seconda dell’avversario che si trova davanti. Il combattimento è, come detto, a turni, e, per quanto personalmente preferisca combattimenti in tempo reale, la necessità di usare strategia, abilità e oggetti per sconfiggere gli avversari mi ha coinvolto positivamente.

Per sconfiggere i propri avversari Szulski avrà a disposizione vari poteri, poteri che possono essere sviluppati spendendo punti taumaturgici che si acquisiscono lungo il gioco accumulando esperienza in una sorta di progressione abbastanza lineare.

C’è da dire che negli scontri più avanzati, la strategia da adottare vi darà del filo da torcere poiché districarsi tra i vari poteri e relative cause ed effetti non sarà semplicissimo. Il motivo è semplice, mano mano che proseguirete nella trama, catturerete sempre più solutori che hanno caratteristiche uniche e scegliere quelli più idonei ai vari scontri che vi si pareranno davanti sarà sempre più difficile. Da evidenziare che comunque la curva di apprendimento dei combattimenti appare ben bilanciata, consentendovi di risolvere facilmente gli scontri iniziali e di avere i giusti mezzi quando si tratterà di scontri più difficili.

Nelle fasi di dialogo, infine, il giocatore deve conversare con i personaggi che incontra, scegliendo tra diverse opzioni di risposta. Il dialogo influisce sulla trama, sui rapporti con gli altri personaggi e sulla personalità di Wiktor stesso.

Da notare la minimappa che aiuta il giocatore ad orientarsi

Bella Varsavia

Il gioco presenta una grafica gradevole, con modelli dei personaggi dettagliati, ambienti realistici (spettacolare la città di Varsavia) e animazioni fluide anche se siamo lontani dalla next gen. Purtroppo per godere al massimo di tanta bontà serve un PC alquanto “pompato” altrimenti bisognerà accontentarsi di una grafica mediocre per raggiungere una fluidità decente.

The Thaumaturge usa, sapientemente direi, una palette di colori scuri e cupi, che contribuisce a creare un’atmosfera di tensione e mistero. Il gioco presenta anche delle scene cinematiche ben realizzate, che arricchiscono la narrazione e la rendono più coinvolgente.

Recensione The Thaumaturge: Stazione di Varsavia
Stazione di Varsavia

Il sonoro e in particolare le colonne sonore si adattano alle diverse situazioni e che creano un’ottima immersione. Ho apprezzato moltissimo il violino di sottofondo particolarmente malinconico che accompagna il giocatore lungo tutta l’avventura, con la musica che cambia diventando più “sostenuta” nei momenti concitati dei combattimenti.

Il doppiaggio è convincente e recitato abbastanza bene, anche se un filo poco espressivo ma il tutto rende comunque i personaggi più credibili e carismatici anche se, almeno la versione provata è totalmente in inglese, scritto e parlato e questo, per coloro che poco masticano la lingua, potrebbe risultare un gap difficile da colmare poiché si perderebbe, di fatto, tutto il fascino della narrativa.

Conclusione

The Thaumaturge è un RPG a turni che offre al giocatore un’esperienza di gioco ricca, oscura e divertente allo stesso tempo. Il gioco combina una trama intrigante con un gameplay vario, una grafica curata e un sonoro di qualità, creando un prodotto, alla fine, di alto livello. Quasi inaspettato, il gioco si distingue per la sua ambientazione cupa, poche volte vista in giochi del genere ispirata alla Polonia del 1905 e al folklore polacco e russo, e per le sue scelte morali e narrative, che rendono il gioco più profondo e personale. Consiglio The Thaumaturge a tutti gli amanti dei RPG a turni, e a tutti coloro che cercano una storia avvincente e originale.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: PS5, Xbox Series S/X, PC
  • Data uscita: 04/03/2024
  • Prezzo: non disponibile al momento della recensione

Ho provato il gioco in anticipo rispetto al day one su PC grazie a un codice fornito dal publisher.

Categorie
News

Diablo 4 arriva su Xbox Game Pass questo mese

Activision-Blizzard è ormai nelle mani di Microsoft e il pubblico Xbox comincia a trarne beneficio già da questo mese. I possessori di Xbox Game Pass infatti riceveranno all’interno del proprio abbonamento Diablo 4, l’ultima fatica di Blizzard, che abbiamo anche recensito.

Diablo 4 arriverà su Xbox Game Pass questo mese, per la precisione il 28 marzo 2024. Al suo arrivo, il mondo creato da Lilith conterrà già “Le Forche Caudine“, che saranno disponibili in-game dal 5 marzo. Le Forche Caudine sono un dungeon fisso non lineare che permetterà ai videogiocatori delle stessa classe di affrontarsi l’uno contro l’altro.

Il dungeon ha durata settimanale, con conclusione il martedì alle 17.00 e ripresa alle 19.15. Le sfide permettono di guadagnare Sigilli, fino a quattro, che ovviamente garantiranno loot sempre più ambiti. Tutti i dettagli, sono disponibili sul post pubblicato sul sito ufficiale di Diablo 4.

Categorie
News

Elden Ring, il DLC Shadow of the Erdtree ha una data d’uscita

Dopo due anni dall’arrivo di Elden Ring, Bandai Namco ha finalmente aggiunto nuovi dettagli sul prossimo DLC, Shadow of the Erdtree. Il publisher giapponese e From Software hanno pubblicato il primo trailer ufficiale dell’espansione, annunciando che la data d’uscita del DLC di Elden Ring sarà il 21 giugno.

Il trailer inizia su un’ambientazione che abbiamo già conosciuto per un boss opzionale del gioco principale e mostra nuovi nemici e boss fight, come una creatura leonina con la testa rotante e un’altra fatta interamente di fiamme. Ci sono anche nuove abilità, oggetti e armi, una delle quali sembra essere addirittura la testa di un orso.

Alla sua uscita il nuovo DLC di Elden Ring, potrà essere acquistato con diverse opzioni. Le Edizioni Base prevedono il solo DLC in forma digitale oppure la Elden Ring Shadow of the Erdtree Edition, composta da un bundle di Elden Ring su disco e l’espansione in digitale. Le versioni fisiche retail sono disponibili solamente per PlayStation 5 e Xbox Series X|S.

Le Premium Edition si dividono in due bundle: Premium Bundle con DLC, artbook e colonna sonora digitale; Deluxe Edition, composto come il Premium Bundle ma con il videogioco base. Infine, non può mancare la Collector’s Edition che include una statua (46cm) di “Messmer l’Impalatore”, l’artbook fisico da 40 pagine con copertina rigida e la colonna sonora in digitale.

Chi vuole infine esagerare può prenotare sul Bandai Namco Entertainment Store l’Elmo di Messmer l’Impalatore, personaggio centrale di Elden Ring Shadow of the Erdtree.

Categorie
News

Xbox Games, annunciati i 4 giochi che arriveranno su PS5 e Switch

Il Nintendo Direct di febbrario 2024 ha chiuso il cerchio aperto durante l’Xbox Podcast della scorsa settimana, evento in cui Phil Spencer ha annunciato che quattro videogiochi di Xbox Games sarebbero arrivato sulle console competitor, Nintendo Switch e PlayStation 5.

Lo showcase nipponico ha confermato quanto preannunciato, ufficializzando anche le date d’uscita, poi confermate anche da un blog su Xbox Wire. I 4 titoli sono: Pentiment, Hi-Fi RUSH, Grounded e Sea of Thieves.

Pentiment, il narrative game di Obsidian Entertainment sarà sarà disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5 e Nintendo Switch il 22 febbraio. Hi-Fi Rush, l’ultimo gioco di Shinji Mikami per Tango Gameworks, arriverà su PlayStation 5 il 19 marzo, disponibile in preorder sui negozi digitali PlayStation 5 il 22 febbraio. Grounded, survival adventure co-op, anch’esso di Obsidian Entertainment arriverà su PlayStation 4, PlayStation 5 e Nintendo Switch il 16 aprile. La modalità corss-play sarà supportata da Xbox, PlayStation, Nintendo Switch e PC.

Infine, l’ultimo gioco per arrivo cronologico è Sea of Thieves, il piratesco di Rare che approvederà su PlayStation 5 il 30 aprile.

Ti potrebbe interessare anche:

I 4 migliori videogiochi sui pirati di sempre