Kalypso Media e Claymore Game Studios hanno annunciato ufficialmente la data di uscita di Commandos Origins. Il tanto atteso prequel della leggendaria serie di strategia in tempo reale arriverà su PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC il 9 aprile 2024. Per i possessori di PlayStation 4 e Xbox One, il titolo sarà disponibile successivamente nel 2025. Inoltre, le edizioni fisiche per PlayStation 5 e Xbox Series debutteranno il 22 maggio 2024.
La data di uscita di Commandos Origins non è l’unica novità. Il publisher ha svelato i dettagli sulle varie edizioni del gioco, che saranno disponibili sia in formato digitale che fisico. Ecco la suddivisione dei prezzi:
Edizione Digitale
PC
Standard: 49,99 €
Deluxe: 59,99 € (Include sei skin iconiche da Commandos 2, un modello 3D stampabile del Green Beret, un calendario digitale e la colonna sonora ufficiale con 15 tracce sinfoniche)
PlayStation 5, Xbox Series X|S
Standard: 59,99 €
Deluxe: 69,99 € (Stessi contenuti della Deluxe Edition per PC)
Edizione Fisica
PlayStation 5, Xbox Series X/S
Standard: 59,99€ (Include tutti i contenuti della Deluxe Edition)
Gameplay e ambientazione
Commandos Origins offrirà oltre dieci missioni ambientate in scenari autentici della Seconda Guerra Mondiale, dall’Artico fino ai deserti africani. Il gioco proporrà un mix di infiltrazione, azione tattica e coordinazione di squadra, con ogni personaggio dotato di abilità uniche. I giocatori potranno scegliere diversi approcci per completare gli obiettivi, sfruttando un gameplay moderno e controlli ottimizzati per una maggiore precisione.
Una delle caratteristiche più attese è la modalità cooperativa per due giocatori, disponibile sia online che in split-screen locale. Questo permetterà di affrontare le missioni con un amico, aumentando le possibilità strategiche e rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente.
Commandos Origins promette di riportare i giocatori agli albori del genere stealth tattico in tempo reale, raccontando la formazione dell’unità speciale della Seconda Guerra Mondiale. Jack O’Hara e i suoi cinque compagni affronteranno missioni impossibili, combinando strategia, azione furtiva e distruzione mirata per contrastare l’occupazione nazista.
Dragon Ball Sparking Zero ha raggiunto l’obiettivo delle cinque milioni di copie vendute. Questo risultato, ottenuto in relativamente poco tempo, ha permesso gioco di Bandai Namco di consacrarsi come il titolo di Dragon Ball più venduto in minor tempo. Pubblicato lo scorso ottobre, il videogioco ha ricevuto grande apprezzamento dalla critica e dai fan, consolidando la sua posizione nel genere dei picchiaduro in arena.
Disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC tramite Steam, il titolo ha attirato milioni di giocatori grazie al suo comparto grafico e al gran numero di personaggi giocabili disponibili, oltre 180. L’enorme successo di Sparking Zero dimostra la forza del brand Dragon Ball nel mondo videoludico. Non a caso, Bandai Namco ha già annunciato aggiornamenti futuri, con nuovi DLC, tornei ufficiali e contenuti inediti per mantenere vivo l’interesse dei giocatori.
A pochi giorni dal lancio ufficiale di Civilization 7 – in arrivo l’11 febbraio 2025 su PC e console – Firaxis ha già annunciato i contenuti post-lancio che accompagneranno i giocatori nel corso dell’anno. Dopo l’accesso anticipato del 6 febbraio 2025 e l’uscita globale prevista per l’11 dello stesso mese, Civilization 7 riceverà due nuovi aggiornamenti a marzo e ulteriori novità tra aprile e ottobre.
Le release in dettaglio
Nel mese di marzo, Firaxis introdurrà due importanti aggiunte al gioco. Il primo aggiornamento porterà Ada Lovelace come nuovo leader per la Gran Bretagna, mentre il secondo, previsto per la fine del mese, introdurrà Simón Bolívar come leader per le civiltà di Bulgaria e Nepal. Oltre a questi nuovi leader, verranno aggiunte nuove meraviglie, eventi e, naturalmente, patch per migliorare l’esperienza di gioco.
Al momento non ci sono molti dettagli sui contenuti successivi di Civilization 7, ma Firaxis ha confermato la quantità di novità in arrivo. Tra aprile e settembre verranno introdotti due nuovi leader, quattro civiltà e altrettante meraviglie. Infine, a partire da ottobre 2025, sono previsti ulteriori aggiornamenti e nuovi contenuti che verranno annunciati nel corso del tempo.
Civilization 7 è la settima incarnazione del celebre strategico a turni creato da Sid Meier. Questo storico franchise, tra i più longevi del genere, tornerà su PC, PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One e Nintendo Switch, a ben nove anni di distanza dal capitolo precedente.
Il team di sviluppo Firaxis ha rivelato che la selezione dei leader di Civilization 7 sarà guidata da un processo attento e coinvolgente, con un focus particolare sull’inclusività e sull’adattamento ai nuovi sistemi di gameplay. Questa combinazione di rappresentatività globale e meccaniche innovative mira a offrire ai giocatori un’esperienza più profonda e diversificata.
Un processo di selezione meticoloso
La scelta dei leader è da sempre un momento cruciale per i fan della serie Civilization, ma anche per il team di Firaxis, che considera questa fase una delle più stimolanti. Durante lo sviluppo di Civilization 7, il produttore esecutivo Dennis Shirk ha spiegato come il team abbia lavorato con esperti storici interni e team locali per identificare figure storiche rappresentative e significative.
“Abbiamo criteri ben definiti per garantire una rappresentazione globale, esplorando profondamente la storia e selezionando personaggi che non solo siano interessanti, ma che rappresentino al meglio culture e civiltà meno conosciute,” ha dichiarato Shirk.
L’approccio include anche feedback dalla community e scelte mirate a integrare leader che si allineino con le nuove meccaniche di gioco. Firaxis ha sottolineato l’importanza di collegare le personalità storiche ai sistemi introdotti in Civilization 7, come il nuovo sistema diplomatico, che Shirk ha descritto come “perfetto per personalità come Machiavelli.”
Rappresentatività e strategia
Firaxis sta ampliando il concetto di leader, includendo figure che potrebbero non essere stati capi di stato tradizionali, ma che hanno avuto un impatto significativo sulle loro culture e società. Questo approccio potrebbe non soddisfare tutti i fan, ma promette una lineup più varia e stimolante rispetto ai capitoli precedenti.
Oltre alla rappresentatività, Firaxis ha adattato i leader alle nuove meccaniche di gameplay. Ad esempio, Augusto sfrutta le nuove dinamiche di produzione e crescita urbana, offrendo un’esperienza unica per chi preferisce uno stile di gioco più “verticale.”
Con l’uscita di Civilization 7 prevista per l’11 febbraio 2025su console e PC, l’attesa per scoprire tutti i leader è sempre più alta. Firaxis sembra pronta a portare la serie a un livello superiore, combinando storia, innovazione e strategia.
Il prossimo Xbox Developer Direct è ufficialmente in programma per giovedì 23 gennaio2025. L’evento, trasmesso in diretta sui canali ufficiali Xbox, inizierà alle 19:00 ora italiana. Durante la presentazione, i creatori di alcuni dei titoli più attesi del momento sveleranno nuovi dettagli sui giochi in arrivo per Xbox Series X/S, PC e Xbox Game Pass.
Tra i protagonisti dell’evento ci saranno DOOM: The Dark Ages, South of Midnight e Clair Obscur: Expedition 33. La line-up offre uno sguardo esclusivo su progetti sviluppati da team di fama internazionale come id Software, Compulsion Games e Sandfall Interactive.
L’Xbox Developer Direct di gennaio 2025 porterà i fan in un tour virtuale attraverso gli studi che stanno lavorando a questi giochi. Da Montpellier, in Francia, Sandfall Interactive mostrerà il dietro le quinte di Clair Obscur: Expedition 33, un nuovo RPG ambientato in un mondo fantasy ricco di dettagli. Id Software, invece, presenterà DOOM: The Dark Ages, prequel della moderna saga di DOOM, ambientato in un’oscura epoca medievale. Infine, Compulsion Games offrirà un approfondimento su South of Midnight, un action-adventure che esplora il folklore del profondo sud degli Stati Uniti.
L’evento offrirà anche uno sguardo a un progetto ancora non annunciato, mantenendo alta l’attenzione per possibili sorprese.
Gli spettatori interessati possono seguire la trasmissione sui canali ufficiali Xbox per scoprire i dettagli esclusivi di queste produzioni. Con DOOM: The Dark Ages, South of Midnight e altre novità in arrivo, l’evento si preannuncia come un appuntamento imperdibile per i fan e i curiosi del mondo videoludico.
Non resta che attendere il 23 gennaio per scoprire cosa Xbox ha in serbo per tutti la sua community.
Il game director di Black Myth: Wukong ha spiegato perché Black Myth: Wukong è stato rinviato su Xbox Series S/X. La causa? I limiti tecnici della Xbox Series S, che starebbero rallentando l’ottimizzazione del gioco per l’intera piattaforma Microsoft. L’annuncio è arrivato tramite un post su Weibo, il popolare social network cinese, e ha rapidamente acceso discussioni online.
Nel messaggio, il game director ha sottolineato come la console più economica della lineup Xbox rappresenti una sfida tecnica significativa. Con appena 10 GB di memoria condivisa e una potenza di elaborazione inferiore rispetto alla Series X, la Series S richiede uno sforzo di ottimizzazione che il team non è ancora riuscito a completare. “Non abbiamo anni di esperienza per ottimizzare così tanta memoria limitata,” ha scritto il director, aggiungendo una nota di frustrazione ma anche di determinazione nel voler mantenere alti gli standard qualitativi del gioco.
Nonostante le difficoltà, il team di sviluppo ha rassicurato i giocatori: la priorità resta offrire un’esperienza immersiva e tecnicamente impeccabile. “Ci stiamo impegnando al massimo,” ha concluso il game director. Resta da vedere come Microsoft, che aveva smentito queste voci, risponderà a questa sfida tecnica. Il rinvio di Black Myth: Wukong rappresenta, ancora una volta, il delicato equilibrio tra innovazione tecnologica e accessibilità nel mondo dei videogiochi.
Durante i Game Awards 2024, The Witcher 4 ha fatto il suo debutto con un trailer cinematografico di sei minuti che ha emozionato i fan di tutto il mondo. CD PROJEKT RED ha confermato che il gioco segnerà l’inizio di una nuova saga, con Ciri come protagonista assoluta.
Il trailer mostra Ciri affrontare un contratto da witcher in un villaggio remoto, minacciato da un mostro che esige sacrifici rituali. Armata di una nuova catena da combattimento e potenti abilità magiche, Ciri decide di intervenire, entrando in conflitto con le superstizioni dei villager. Il suo viaggio, come suggerito dal Game Director Sebastian Kalemba, esplorerà cosa significa diventare un vero witcher.
Una nuova visione per The Witcher
The Witcher 4 sarà sviluppato con un motore Unreal Engine 5 personalizzato e punta a offrire l’esperienza open-world più immersiva e ambiziosa della saga. Il trailer, pre-renderizzato ma basato su asset di gioco, è stato creato in collaborazione con Platige Image, già noto per le cinematics della serie.
Il titolo promette una narrazione ricca e oscura, mantenendo le radici dark fantasy che hanno definito il franchise. I giocatori controlleranno Ciri in una nuova avventura, affrontando dilemmi morali e creature mostruose, il tutto in un mondo vivo e dinamico.
Sebastian Kalemba ha dichiarato: “Volevamo che Ciri fosse al centro della storia in The Witcher 4. Questo nuovo capitolo esplorerà non solo il suo percorso, ma anche l’essenza stessa di cosa significhi essere un witcher.”
Il gioco è ancora in sviluppo e non ha una data di uscita ufficiale. Tuttavia, CD PROJEKT RED ha già promesso ulteriori dettagli nei prossimi mesi, lasciando i fan in attesa di una nuova era per una delle serie RPG più amate di sempre.
Elden Ring Nightreign, il nuovo titolo sviluppato da FromSoftware e pubblicato da Bandai Namco, porterà i giocatori in un’esperienza multiplayer cooperativa unica. Annunciato ufficialmente, il gioco arriverà nel 2025 su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One e PC tramite Steam.
Ambientato in un universo parallelo agli eventi del celebre Elden Ring, Nightreign offre un’avventura action survival standalone incentrata sul multiplayer PvE. I giocatori potranno scegliere tra otto personaggi unici, ciascuno dotato di abilità distintive e potenti Ultimate, per affrontare un ciclo di tre giorni e tre notti in un mondo spietato.
Sopravvivi alla notte e sconfiggi il Signore
In Elden Ring Nightreign, i giocatori si ritroveranno nella regione di Plagaride, dove dovranno combattere, esplorare e sopravvivere mentre la Marea Notturna riduce progressivamente la mappa. Ogni notte culmina in una battaglia contro un boss, crescendo di intensità fino alla terza notte, quando affronteranno il temibile Signore della notte.
La chiave per il successo risiede nella cooperazione: gruppi fino a tre giocatori possono unire le loro abilità per superare sfide letali, ma chi preferisce affrontare l’oscurità da solo avrà comunque la possibilità di emergere vittorioso. Ogni sconfitta offrirà ricompense utili per migliorare i personaggi e adattarli a stili di gioco personalizzati.
Un’esperienza unica nell’universo di Elden Ring
Elden Ring Nightreign promette un gameplay dinamico e imprevedibile, con mappe, nemici e ricompense che cambiano ad ogni sessione. I giocatori esploreranno un mondo in continua evoluzione, ricco di armi leggendarie, reliquie e segreti da scoprire.
Con questo nuovo capitolo, FromSoftware amplia l’universo di Elden Ring, introducendo elementi cooperativi che offrono un’esperienza fresca e coinvolgente. Elden Ring Nightreign rappresenta un’opportunità imperdibile per i fan della saga e per tutti gli amanti degli action-RPG. Per ulteriori dettagli, è possibile visitare il sito ufficiale o seguire gli aggiornamenti sui canali social del gioco.
Il futuro della trilogia Final Fantasy 7 Remake potrebbe non rimanere esclusiva PlayStation e approdare anche su Xbox. Naoki Hamaguchi, director della serie, ha recentemente espresso il desiderio di portare la saga su quante più piattaforme possibili, citando personalmente Xbox come esempio di hardware che apprezza. Le dichiarazioni, rilasciate durante un’intervista a GamesRadar+ poco prima della cerimonia dei Golden Joystick Awards 2024, evidenziano una visione sempre più orientata alla multipiattaforma da parte di Square Enix.
“Non possiamo ancora annunciare nulla di specifico riguardo a Final Fantasy 7 Remake Xbox, ma il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo che il gioco sia accessibile al maggior numero di giocatori possibile”, ha spiegato Hamaguchi. Questo approccio riflette un cambiamento più ampio nell’industria, che sta adattandosi alla crescente diversificazione delle piattaforme di gioco.
Un cambiamento strategico per Square Enix
Negli ultimi anni, Square Enix ha adottato una strategia più flessibile, portando titoli come Octopath Traveler su più piattaforme. Secondo Hamaguchi, questa scelta segue un’evoluzione dell’industria: “In passato, bastava pubblicare un gioco su una piattaforma per raggiungere la maggior parte del pubblico. Oggi, con così tante opzioni di gioco, il panorama è molto più frammentato”.
Il CEO di Square Enix, Takashi Kiryu, ha recentemente spinto l’azienda verso una maggiore apertura alla multipiattaforma, e le parole di Hamaguchi rafforzano questa direzione. Durante l’intervista, il director ha anche espresso il suo personale apprezzamento per Xbox, definendola “una grande piattaforma hardware”.
Cosa aspettarsi per il futuro
L’idea di vedere la trilogia Final Fantasy 7 Remake su Xbox potrebbe concretizzarsi nei prossimi anni. Sebbene al momento non ci siano conferme ufficiali, la crescente attenzione di Square Enix verso un pubblico più ampio rende questa prospettiva sempre più probabile. Per i fan, non resta che attendere eventuali annunci ufficiali che potrebbero trasformare il desiderio di Hamaguchi in realtà.
Con un mercato sempre più aperto e diversificato, il futuro della serie potrebbe finalmente raggiungere nuovi giocatori, indipendentemente dalla piattaforma scelta.
Avete presente svegliarsi la mattina, uscire sul balcone e sentire l’odore di terra umida, qualche zoccolo di cavallo che echeggia nell’aria, quell’aria frizzantina tipica della mattina presto. I primi bottegai che aprono il proprio esercizio…maniscalchi, empori ed il saloon che probabilmente è rimasto aperto tutta notte. Vi affacciate, un paio di cavalli ad abbeverarsi, il sole che sorge da dietro le montagne e voi, con la vostra sigaretta, non ricordando come su quel balcone ci siete finiti, l’ultima cosa che ricordate è che la sera prima, in quel saloon proprio sotto di voi stavate scazzottando con un tipo che aveva riso di voi e si era fatto sentire (cit). No, probabilmente non avete presente, a meno che non abbiate una macchina del tempo e siete Marty McFly o tranne che non abbiate giocato a Red Dead Redemption II!
Red Dead Redemption II, sviluppato da Rockstar Games, è stato acclamato come uno dei migliori giochi del decennio dal momento della sua uscita nel 2018. Ambientato nel 1899, alla fine dell’era del selvaggio West, il gioco segue le avventure di Arthur Morgan e della gang di Dutch van der Linde mentre cercano di sopravvivere in un mondo che cambia rapidamente.
Ma come possiamo attualizzare un titolo così specifico e storico ai giorni nostri? Esploriamo insieme come Red Dead Redemption II rimane rilevante nel contesto attuale, sia nel panorama dei videogiochi che nella cultura popolare. E soprattutto rispondiamo alla domanda delle domande: RDR II oggi, a distanza di oltre un lustro è ancora un titolo attuale? Non spoiler immagino non vi sorprender: sì, lo è. Ma scopriamo anche perché.
L’immersione nel dettaglio
Uno dei punti di forza di Red Dead Redemption II è la sua incredibile attenzione ai dettagli. Ogni aspetto del mondo di gioco è stato curato meticolosamente, dai paesaggi mozzafiato alle animazioni realistiche dei personaggi. Questo livello di dettaglio ha stabilito nuovi standard per l’industria dei videogiochi, influenzando titoli successivi e spingendo gli sviluppatori a investire maggiormente nella qualità visiva e nella narrazione interattiva.
Non possiamo non citare i muscoli del cavallo che si muovono fisicamente (inteso che la fisica è realistica) quando galoppa; non possiamo non citare le espressioni dei volti dei personaggi, giocanti e non; la barba di Arthur che col passare dei giorni cresce (ci si può anche radere si); l’intricata gestione del personaggio: Arthur deve mangiare e mangiare bene, riposare, stessa cosa il cavallo, insomma una gestione a 360 gradi dello sviluppo dei personaggi.
Non possiamo non citare la cura degli arredi e chissà quante cose ci siamo persi, RDR II è come un ottimo libro, più lo si gioca (o si rigioca) e più si scoprono dettagli.
In un’epoca in cui la realtà virtuale e aumentata stanno diventando sempre più popolari, la capacità di Red Dead Redemption II di immergere i giocatori nel suo mondo è più rilevante che mai. Anche se non è un gioco VR, la sua esperienza coinvolgente prefigura ciò che potrebbe essere possibile con tecnologie future.
Abbiamo citato gli NPC. Incredibile quanto questi siano autonomi. Non vedrete mai un solo personaggio non giocante in attesa del vostro arrivo per “recitare la sua battuta”, come avviene negli action GDR più recenti e penso a Hogwarts Legacy e Starfield, solo per fare due esempi famosi (quello che più si avvicina a RDR II è probabilmente Cyberpunk 2077, dopo un inizio difficile, un piccolo capolavoro anche lui).
Gli NPC vivono di vita propria, sicuramente con routine pre impostate, ma routine complesse, molto complesse tanto che addirittura se salvate un NPC secondario nelle piccole missioni in lungo e largo per la mappa, potrebbe capitare di reincontrarlo in altro luogo con lui che si ricorderà di voi continuando a ringraziarvi. Uno spettacolo.
La narrazione contemporanea
La trama di Red Dead Redemption II, nonostante sia ambientata più di un secolo fa, affronta temi universali e senza tempo come la lealtà, la redenzione e il conflitto tra modernità e tradizione. Questi temi risuonano ancora oggi, in un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti tecnologici e sociali.
La storia di Arthur Morgan e della gang di Dutch potrebbe facilmente essere vista come una metafora delle difficoltà che molte persone affrontano nel cercare di adattarsi a un mondo in continuo cambiamento. Questo tema viene ripreso più volte nel gioco ed è sempre tremendamente attuale. I protagonisti, ad un certo punto, risultano quasi vittime di un sistema che sta cambiando e li sta travolgendo senza scampo.
E nella narrazione questo disagio si percepisce vivido. Tanto da spiazzare anche l’utente… ed a me è capitato, quando da un paesaggio tipico western, le città di legno, i saloon e tutto il resto, ci si immerge nella città di Saint Denis, in piena rivoluzione industriale, con fabbriche, elettricità, tram, cinema e tutto (o quasi) ciò che siamo abituati ad incontrare nelle moderne città.
Infine, la narrazione non lineare e le scelte morali del gioco permettono ai giocatori di riflettere sulle proprie decisioni e sulle loro conseguenze, rendendo Red Dead Redemption II un’esperienza profondamente personale e attuale.
Una esperienza, perché di esperienza si tratta, che può essere rigiocata infinitamente prendendo altre vie e facendo altre scelte. Certo, la narrazione non cambierà, le missioni principali quelle sono ed alla fine la storia vi porterà sempre al solito punto, ma come ci arriverete dipenderà solo da voi.
L’impatto sulla cultura popolare
Red Dead Redemption II ha decisamente lasciato un’impronta significativa sulla cultura popolare. I suoi personaggi indimenticabili, le citazioni iconiche e le ambientazioni suggestive sono diventati punti di riferimento nel mondo dei videogiochi e oltre. Le comunità di fan sono ancora attive e ansiose di condividere gameplay e contenuti, teorie e racconti personali legati alle loro esperienze di gioco.
Anche al di fuori del mondo dei videogiochi, Red Dead Redemption II ha influenzato altri media. Film e serie TV hanno tratto ispirazione dalla sua estetica e dalle sue tematiche, dimostrando che i confini tra i diversi media stanno diventando sempre più fluidi.
Lezioni di storia interattiva
Un altro aspetto interessante di Red Dead Redemption II è il suo valore educativo. Il gioco offre uno spaccato della vita nel selvaggio West e delle sfide affrontate dalle persone dell’epoca. Anche se non sostituisce un libro di storia, può essere un complemento avvincente per chi è interessato a conoscere meglio quel periodo.
Le interazioni con i personaggi, gli eventi storici rappresentati e i dettagli culturali accurati permettono ai giocatori di immergersi in un contesto storico in modo coinvolgente. Purtroppo, il videogioco come strumento didattico in Italia, è ancora uno sconosciuto, tranne pochissimi casi sporadici.
Evoluzione dell’industria dei videogiochi
Red Dead Redemption II ha anche avuto un impatto significativo sull’industria dei videogiochi stessa. Ha dimostrato che c’è un mercato per giochi di alta qualità con storie profonde e mondi dettagliati, incoraggiando altri sviluppatori a perseguire progetti ambiziosi. Inoltre, il successo del gioco ha evidenziato l’importanza di una buona narrazione, spingendo l’industria a investire di più in scrittori e sceneggiatori di talento. Personalmente credo che, altro che titoli quadrupla A dei nostri giorni (o presunti tali)… Arthur e i suoi avrebbero meritato la quadrupla A!
In un’epoca in cui i giochi multiplayer e free-to-play dominano, Red Dead Redemption II ha dimostrato che c’è ancora un pubblico appassionato di esperienze di gioco single-player, ben fatte e narrative. Questo equilibrio tra innovazione e tradizione è fondamentale per il futuro dell’industria dei videogiochi.
Tecnologia ed innovazione
Dal punto di vista tecnico, Red Dead Redemption II ha introdotto diverse innovazioni che continuano a influenzare lo sviluppo di giochi contemporanei. Il motore grafico, la fisica avanzata e l’intelligenza artificiale dei personaggi non giocanti sono solo alcuni degli aspetti che hanno stabilito nuovi standard.
Il gioco utilizza tecniche avanzate di rendering per creare effetti visivi realistici, come la simulazione della luce e del tempo atmosferico. Queste tecnologie non solo migliorano l’estetica del gioco, ma aumentano anche il senso di immersione dei giocatori.
L’ecosistema online
Anche se Red Dead Redemption II è principalmente conosciuto per la sua campagna single-player, l’espansione online, Red Dead Online, ha creato un nuovo modo per i giocatori di vivere il selvaggio West. Questa modalità ha permesso di creare una comunità globale di giocatori, fornendo nuove avventure e contenuti regolari. Anche se Red Dead Online non ha avuto lo stesso impatto di GTA Online, è comunque un esempio.
Red Dead è un gioco completo sotto tutti i punti di vista. Errori tecnici e bug sono quasi infinitesimali. Una esperienza che consiglio a davvero tutti, giocatori maturi e non. Un gioco che non sente assolutamente il peso degli anni, che scalzerebbe tranquillamente un giocone dei giorni attuali e che regala ancora ore ed ore di divertimento.
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