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Xbox Partner Preview ottobre 2024: tutti i giochi presentati

Nonostante la serie di eventi Xbox Partner Preview non abbia la fama di altre vetrine come l’E3 o il Gamescom, continua a rappresentare una preziosa occasione per scoprire titoli innovativi in arrivo su Xbox, PC e, in alcuni casi, anche su PlayStation e Switch. Il focus di Microsoft è sempre più chiaro: espandere la propria libreria di giochi a più piattaforme, consentendo ai fan di giocare ovunque si trovino. Vediamo insieme i principali giochi presentati durante l’Xbox Partner Preview di questo ottobre 2024.

Alan Wake 2: The Lake House

Il DLC di Alan Wake 2, intitolato The Lake House, espande l’universo oscuro e inquietante del gioco, introducendo una connessione con Control attraverso il “Remedy Connected Universe”. Il ritorno di Jesse Faden, protagonista di Control, porta i giocatori sulle sponde del Cauldron Lake per indagare su un evento misterioso. Il DLC sarà disponibile dal 22 ottobre.

Cronos: The New Dawn

Sviluppato da Bloober Team, Cronos: The New Dawn si presenta come un action con influenze horror, ambientato sia nella Polonia comunista degli anni ’80 che in un futuro post-apocalittico. Le atmosfere cupe e la narrativa complessa ricordano lo stile dei precedenti lavori del team, rendendolo uno dei titoli più attesi per il 2025.

Blindfire

Blindfire è uno sparatutto in prima persona che utilizza un sistema unico basato sull’uso di luci e ombre. L’accesso anticipato del gioco è già disponibile, e gli sviluppatori hanno puntato molto sul fatto che la visione sia più importante delle armi in questo contesto, offrendo un’esperienza diversa dagli FPS tradizionali.

Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii

La serie Yakuza non smette mai di sorprendere, e Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii promette di essere un episodio fuori dagli schemi. Con battaglie navali, pirati e scontri tra ciurme, questo titolo offre un mix eccentrico di avventura e caos tipico della serie. L’uscita è prevista per febbraio 2025.

Mouse: P.I. For Hire

Mouse: P.I. For Hire si distingue per il suo stile artistico ispirato ai cartoni animati degli anni ’20, ricordando da vicino Cuphead. Si tratta di uno sparatutto in prima persona che combina azione frenetica e un’estetica jazz, ed è previsto su Xbox e PC nel 2025.

Subnautica 2

I fan della serie Subnautica saranno felici di sapere che Subnautica 2 è in sviluppo e entrerà in accesso anticipato nel 2025. Il nuovo capitolo introduce una modalità cooperativa tanto attesa, ampliando l’esplorazione del pianeta alieno 4546B con nuove creature, tecnologie e misteri.

Animal Well

Presentato con un trailer bizzarro, Animal Well è un metroidvania che punta sui puzzle piuttosto che sui combattimenti. Il gioco è già disponibile sulle piattaforme Xbox e ha conquistato la critica per il suo design unico e innovativo.

Edens Zero

Basato sull’omonimo manga e anime, Edens Zero è un action-RPG ambientato in un universo fantascientifico. Il titolo segue le avventure di Shiki Granbell e promette un’epica esplorazione spaziale alla ricerca dell’entità cosmica chiamata Mother.

Eternal Strands

Eternal Strands combina acrobazie spettacolari con scontri magici contro enormi boss. L’enfasi maggiore è sul sistema di combattimento magico. Sarà disponibile su Game Pass all’inizio del 2025.

Mistfall Hunter

In Mistfall Hunter, i giocatori affronteranno mostri e nemici in un mondo fantasy oscuro, con meccaniche che fondono elementi soulslike e extraction game. Sarà possibile affrontare il gioco in solitaria o in cooperativa, con un’uscita prevista per il 2025.

Wheel World

Con uno stile cel-shading, Wheel World (precedentemente noto come Ghost Bike) permette ai giocatori di esplorare un mondo aperto in bicicletta. Il titolo è stato posticipato al 2025 e consentirà ai giocatori di personalizzare la propria bici in dettaglio.

Phasmophobia

Il celebre gioco horror cooperativo Phasmophobia, dopo il successo su PC, arriverà su Xbox Series X|S il 29 ottobre, con supporto per PlayStation VR2. Il titolo offre un’esperienza immersiva in cui i giocatori dovranno affrontare fenomeni paranormali.

The Legend of Baboo

In The Legend of Baboo, i giocatori controlleranno un giovane eroe e il suo cane, Baboo, in un’avventura d’azione che mescola combattimento e risoluzione di puzzle. Il gioco sarà disponibile nel 2025.

Wuchang: Fallen Feathers

Infine, il soulslike cinese Wuchang: Fallen Feathers torna a mostrarsi con un trailer che conferma l’uscita nel 2025. Il gioco è ambientato nella tarda Dinastia Ming e presenta combattimenti intensi e mostri ispirati al folklore orientale.

FBC: Firebreak

L’evento si è concluso con FBC: Firebreak, uno sparatutto cooperativo multiplayer ambientato nel mondo di Control. Questo sarà il primo titolo multiplayer di Remedy e sarà disponibile su Game Pass dal 2025.

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Monster Hunter Wilds, c’è la data di uscita: la caccia inizia il 28 febbraio 2025

Save the date: 28 febbraio 2025. La caccia ricomincerà nel primo trimestre del nuovo anno, parola di Capcom. La notizia arriva con il quarto trailer di Monster Hunter Wilds, pubblicato poco dopo la mezzanotte di oggi, 25 settembre 2024, con cui è stata ufficializzata la data di uscita dell’attesissimo titolo.

Un video di 3 minuti e 26 secondi, le cui atmosfere confermano quanto suggerito già dalle immagini rilasciate nelle scorse settimane (ne parlavamo QUI): per quanto riguarda gli ambienti e i colori, il gioco sembra in tutto e per tutto il sequel di Monster Hunter World. Eppure, diversi elementi del più recente Monster Hunter Rise sembrano aver conquistato il loro spazio. Tra questi, le cavalcature con cui è possibile arrampicarsi tra viticci e raggiungere le altezze più disparate.

Monster Hunter Wilds è già in preorder per PS5, Xbox Seres X/S e PC.

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Editoriali

InZoi, un nuovo orizzonte nei giochi di simulazione di vita

Il mondo dei videogiochi è in continua evoluzione, e ogni tanto emerge un titolo che promette di ridefinire un intero genere. Uno di questi titoli è InZOI, un gioco di simulazione di vita sviluppato da Krafton, noto per il suo lavoro su giochi come PUBG. InZOI è atteso con grande entusiasmo e promette di offrire un’esperienza di gioco immersiva e realistica, con una profondità di simulazione che potrebbe rivoluzionare il modo in cui percepiamo i giochi di questo genere.

Mi ricordo ancora ragazzo che grazie a Sim City prima e The Sims dopo, mi avvicinai a questi simulatori di vita, prima scettico poi dannatamente preso dalle infinite possibilità che un gioco come The Sims poteva offrire.

E infatti, The Sims, con la sua quarta versione è giunto fino ai giorni nostri, sottoforma si di free to play ma con decine e decine di DLC che contribuiscono a cambiare davvero la vita dei nostri alter ego virtuali.

Ma siamo nel 2024, abbiamo una generazione Next, sia di hardware che di videogiocatori. Era nell’aria, The Sims 4 non sarebbe potuto durare per sempre.

Un mondo di possibilità

Ed ecco quindi arrivare nelle nostre vite (reali) InZoi. InZoi è descritto come un simulatore di vita fotorealistico e un enorme sandbox che offre infinite possibilità e storie da vivere comodamente da casa. Il gioco permette ai giocatori di creare e personalizzare i propri personaggi, costruire case e vivere la vita dei loro sogni. Utilizzando semplici strumenti gli utenti potranno creare e personalizzare i propri personaggi, il proprio mondo e creare le storie che più desiderano.

Grafica realistica e ultra dettagliata

Uno degli aspetti più impressionanti di InZOI è la sua grafica realistica, sviluppata utilizzando Unreal Engine 5. Questo motore grafico avanzato consente di creare ambienti e personaggi con un livello di dettaglio senza precedenti. Ovviamente la grafica ultra realistica non solo rende il vivere le storie più accattivante, ma anche più immersiva l’esperienza del giocatore nella storia stessa.

Simulazione profonda

InZOI non si limita a offrire una grafica straordinaria; il cuore del gioco è la sua simulazione dettagliata della vita. Ogni personaggio nel gioco agisce di propria volontà, creando eventi inaspettati e permettendo ai giocatori di sperimentare le varie emozioni della vita. I giocatori possono trovare lavoro, formare relazioni profonde e vivere in pratica una vita virtuale che rispecchia la complessità di quella reale.

Creatività

La personalizzazione è un elemento chiave di InZOI. I giocatori possono personalizzare l’aspetto e l’abbigliamento dei loro personaggi, costruire case su misura utilizzando una vasta selezione di mobili e strutture e modificare diverse parti della loro proprietà e delle strade circostanti. Questa “sfrenata” libertà consente agli utenti di creare la propria vita proprio come la desiderano.

Messaggio di vita

InZOI non è solo un gioco di simulazione di vita; è anche un’esperienza che trasmette un messaggio profondo. Gli sviluppatori sperano di condividere il messaggio che “la vita stessa è il vero dono, e ogni viaggio ha il suo significato”. Questo messaggio si riflette nelle esperienze di gioco dove ogni vita diventa una storia unica da raccontare.

Requisiti di Sistema

Per godere appieno dell’esperienza di InZOI è necessario disporre di un sistema che soddisfi i requisiti minimi. Il gioco richiede un processore a 64 bit, Windows 10/11, 12 GB di RAM e una scheda grafica NVIDIA RTX 2060 o AMD Radeon RX 5600 XT.  Per un’esperienza ottimale, si consiglia un processore Intel i7 12700 o AMD Ryzen 5800, 16 GB di RAM e una scheda grafica NVIDIA RTX 3070 o AMD Radeon RX 6800 XT.

Conclusione

InZOI si preannuncia come un titolo rivoluzionario nel genere dei giochi di simulazione di vita. Con la sua grafica realistica, la simulazione dettagliata e le infinite possibilità di personalizzazione, il gioco promette di offrire un’esperienza di gioco unica. Mentre attendiamo con impazienza il suo rilascio, è chiaro che InZOI ha il potenziale per ridefinire il modo in cui percepiamo e viviamo i giochi di simulazione di vita.

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Dragon Age The Veilguard: tra le ambientazioni c’è anche Treviso

BioWare continua ad alimentare l’hype per uno dei titoli più attesi dagli amanti del Gdr e non solo: Dragon Age The Veilguard. Pillola dopo pillola, trailer dopo trailer, la casa prosegue nello svelare i diversi tasselli che compongono quello che sembra essere un imponente puzzle, fatto di uno stile di gioco nuovo ma comunque ben riconoscibile e soprattutto ambientazioni mozzafiato.

L’ultima novità riguarda proprio queste ultime, in parte rivelate in una serie di filmati pubblicati dalla stessa BioWare negli ultimi giorni, che mostrano paesaggi e città esplorabili del capitolo. Tra questi, ci sarà anche una location il cui nome suonerà familiare alla fan base italiana: si tratta della città portuale di Treviso, metropoli in cui si ergono imponenti palazzi illuminati, larghe strade trafficate e piene di mercati e grandi colonnati.

Treviso non è però l’unica ambientazione che è stata rivelata. I trailer mostrano anche la misteriosa Arlathan Forest, dove “magia antica e potenti artefatti si risvegliano e la realtà si dirada nei boschi che un tempo ospitavano il cuore dell’impero degli Elvhen. I Veil Jumpers, maestri dell’antica magia elfica, cercano di stabilizzare la regione e impedire che la realtà si sgretoli“. Suggestive anche le atmosfere della palude di Hossberg, delle strade di Minrathous e delle splendenti spiagge di Rivain.

Una serie di immagini che si aggiungono a quelle già rivelate nelle scorse settimane, con video che mostrano come saranno i combattimenti ad alto livello, la progressione dei personaggi e la presentazione ufficiale del gameplay. Insomma, se c’è una cosa che BioWare sa fare bene, è creare aspettative. Adesso l’obiettivo è soddisfarle.

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Black Myth Wukong: il ritardo su Xbox non è legato a limitazioni dell’hardware

Microsoft ha recentemente confermato a Forbes che il ritardo del lancio di Black Myth: Wukong su Xbox non è dovuto a limitazioni tecniche sulle piattaforme Series X/S. Secondo l’azienda, il motivo del rinvio è dipende da accordi tra lo sviluppatore Game Science e altre piattaforme e sicuramente non a problemi con l’hardware Xbox.

In una dichiarazione fornita da un rappresentante di Microsoft, l’azienda ha ribadito che il ritardo del gioco non è causato da problematiche legate alla Xbox Series S, come era stato ipotizzato da alcuni:

Siamo entusiasti del lancio di Black Myth Wukong su Xbox Series X/S e stiamo lavorando con Game Science per portare il gioco sulle nostre piattaforme. Preferiamo non commentare gli accordi dei nostri partner, ma possiamo confermare che il ritardo non è dovuto a limitazioni delle piattaforme Xbox.

Molti ritengono che lo slittamento del gioco sulle console americane sia legato a un accordo tra Game Science e Sony. Microsoft ha specificato che preferisce non commentare tali accordi, ma ha indicato che la causa è da cercare in questo tipo di intese tra sviluppatori e altre piattaforme.

In precedenza, Game Science aveva menzionato l’ottimizzazione del gioco per le piattaforme Xbox come uno dei motivi del ritardo, ma questo aspetto non è stato chiarito nella recente dichiarazione di Microsoft. I fan Xbox attendono ancora una data di rilascio ufficiale e nel frattempo Black Myth Wukong raggiunge quota 18 milioni di copie vendute.

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Black Myth Wukong è un successo: vendite per oltre 18 milioni di copie

Due settimane: tanto è bastato a Black Myth Wukong per raggiungere vendite per 18 milioni di copie. Un successo incredibile, sicuramente atteso ma allo stesso tempo stupefacente, per il titolo di Game Science, che entra di fatto nell’olimpo dei lanci più profittevoli di sempre.

Ma i numeri incredibili di Black Myth Wukong non finiscono qui. A rivelarli è Daniel Wu di Hero Game, che a Bloomberg ha dichiarato come il gioco, sviluppato in sei anni con un budget di 70 milioni di dollari, possa raggiungere senza problemi il traguardo di vendita di 30 milioni di copie (grazie anche ad una potenziale espansione).

Intanto, ad oggi, il titolo avrebbe generato introiti per circa 800 milioni di dollari. All’appello mancano ancora le vendite per Xbox Series X/S, visto che Black Myth Wukong è attualmente a disposizione solo di possessori di PC e PS5. Ancora nessuna conferma sul motivo dei ritardi dell’uscita sulla console Microsoft, anche se i rumors fanno riferimento ad un tacito accordo con Sony per un’esclusività a tempo.

Black Myth: Wukong è soulslike sviluppato e pubblicato da Game Science. Il gioco prende spunta da un classico della letteratura cinese: “Il Viaggio in Occidente” e segue le avventura di scimmia antropomorfa basata sul personaggio di Sun Wukong.

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Star Wars Outlaws, il Director deluso dai voti della critica

Nel mondo dei videogiochi, le recensioni della critica possono fare la differenza tra il successo e il fallimento di un titolo. Per il director di Star Wars Outlaws, le recenti recensioni della critica specializzata non sono state all’altezza delle aspettative aziendali, nonostante il titolo sia stato largamente e discretamente apprezzato dalla stampa specializzata.

Giulian Gerighty, il director del gioco, ha espresso la sua delusione, probabilmente perchè i numeri attesi erano ben altri, in una recente intervista.

Abbiamo lavorato duramente per creare un’esperienza immersiva e coinvolgente per i fan di Star Wars, è frustrante vedere che il nostro impegno non è stato apprezzato come speravamo.

Giulian Gerighty

Nonostante le critiche, il team di sviluppo rimane fiducioso nel potenziale del gioco.

Siamo convinti che i giocatori apprezzeranno ciò che abbiamo creato, continueremo a migliorare e ad ascoltare i feedback della community.

Giulian Gerighty

Star Wars Outlaws è disponibile su tutte le principali piattaforme e promette di portare i giocatori in un’avventura epica nell’universo di Star Wars. Solo il tempo dirà se il gioco riuscirà a conquistare il cuore dei fan, con la speranza inoltre di nuovi contenuti innovativi grazie a successivi aggiornamenti che potrebbero far risalire l’apprezzamento del gioco da parte del pubblico.

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Star Wars Outlaws – Recensione

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Star Wars Outlaws – Recensione

Ogni nuova trilogia cinematografica di Star Wars scatena una voglia irrefrenabile di viaggi nello spazio. La wanderlust cosmica risveglia gli appassionati, ma sopratutto i publisher che si fiondano a pubblicare quanti più contenuti possibili in tutti i medium disponibili. Vale anche per i videogiochi con decadi in cui la qualità è elevata come i primi anni 2000 (Star Wars: Knights of the Old Republic ma non solo) e periodi che è meglio non ricordare. Gli anni della trilogia di Walt Disney è per noi videogiocatori un momento d’oro, per fortuna. Tanti giochi, molti belli. E adesso ci prova anche Ubisoft con il suo marchio di fabbrica: gli open-world con componente stealth. Sarà vera gloria? Scopriamolo in questa recensione di Star Wars Outlaws.

Reputazione da difendere

Star Wars Outlaws si svolge tra gli eventi di L’Impero Colpisce Ancora e Il Ritorno dello Jedi, e segue le avventure di Kay Vess, una ladra che cerca di cambiare la sua vita. Accompagnata dal suo fedele compagno Nix, un simpaticissimo animaletto tuttofare, Kay si trova a dover affrontare signori del crimine, pirati, mercenari e imperiali. I mercenari sono divisi in tre sindacati, i Pyke, gli Alba Cremisi e gli Hutt. Tutti e tre bramosi di denaro e di fama, tutti e tre pronti a tradirsi l’un l’altro.

La nostra Kay vive di espedienti e piccoli furti, ma dopo un colpo grosso andato male ai danni del potente Siiro a capo del sindacato criminale dei Zerek Besh e dopo essere stata marchiata col simbolo della morte, riesce a fuggire con Nix dopo aver rubato la nave Trailblazer. Essendo però braccata si schianta sulla luna selvaggia di Toshara e da lì Kay decide di ricominciare, decide di diventare una fuorilegge leggendaria e cambiare la propria vita.

Ed è proprio in questa spirale di tradimento e fedeltà che verrà gettata Kay, dovendo scegliere, più e più volte durante la storia, chi tradire e a chi restare fedele. Decisioni che aumenteranno o diminuiranno la reputazione di Kay agli occhi dei singoli sindacati. Una maggiore o minore reputazione consentirà a Kay di accedere o meno a determinati luoghi, di avere favori da un sindacato piuttosto che da un altro, ottenere lavori meglio o peggio retribuiti, acquistare a prezzi di favore o meno componenti dai venditori affiliati a questo o a quel sindacato.

Il sistema di reputazione ha effetti su più punti: la popolarità di Kay verso i singoli sindacati; scelte e conseguenze, ogni scelta di Kay avrà una conseguenza più o meno significativa; narrazione e percorsi alternativi, ogni scelta, anche morale di Kay porterà verso finali diversi rendendo ogni partita unica; interazioni con gli NPC, la reputazione di Kay influenzerà direttamente come gli NPC reagiranno a lei, bassa reputazione molto sospettosi se non aggressivi, alta reputazione ovviamente più accomodanti; ed infine libertà di azione, la possibilità di effettuare scelte porterà Kay a diramazioni nella storia dandole numerose possibilità di scelta.

La trama regala diversi momenti emozionanti per tutti gli amanti della saga e il sistema di reputazione contribuisce a rendere il tutto meno lineare, anche se il punto di forza, come quasi tutti i giochi di Guerre Stellari è l’ambientazione.

Gli sviluppatori hanno creato un mondo di gioco vasto e dettagliato, che permette ai giocatori di esplorare pianeti, città e luoghi iconici dell’universo di Star Wars. Molti ambienti sono ricchi di dettagli e offrono una grande varietà di missioni e attività da svolgere. La cura per i dettagli e la fedeltà all’universo di Star Wars rendono l’esperienza di gioco ancora più immersiva. Alcune critiche vanno mosse a determinati ambienti che non hanno la stessa “verve”, ad esempio alcune città che sembrano più spoglie e meno vive di altre, ma il mondo è molto vasto, qualche calo di attenzione ci poteva anche stare.

Prendiamo il mercato di Mirogana, mercato è sinonimo di interazioni, di compravendite, di vita ma purtroppo non in Star Wars Outlaws dove il mercato sembra un qualcosa di isolato, messo li per bellezza con una funzionalità meramente estetica. Gli NPC poi, in attesa di un input da parte del giocatore, non incidono mai sulla storia. (dimentichiamoci la bellezza inarrivabile di Red Dead Redemption 2 dove gli NPC vivono una vita propria e reagiscono autonomamente alle azioni del giocatore). Infine, se una nota di demerito può essere considerata, citiamo la bellezza ed il carattere quasi stereotipato di Kay, quasi spaccona, sprezzante e sarcastica, forse un qualcosa di già visto.

Ladra professionista

Il gameplay di Star Wars Outlaws combina esplorazione, combattimenti e missioni. Il mondo di gioco, vasto e dettagliato, offre molte opportunità per Kay di dimostrare le sue abilità e per raggiungere il colpo gobbo, il colpo del secolo che le permetterà di dare una svolta alla sua vita.

Sfruttare Nix permette di distrarre i nemici e recuperare e/o rubare oggetti oltre che attivare pulsanti altrimenti irragiungibili per Kay, aggiungendo così un elemento strategico al gioco. Tuttavia, Star Wars Outlaws rischia di diventare, e così è stato per me, ripetitivo nel lungo periodo a causa della meccanica delle missioni: agisci senza farti scoprire, impiega Nix per distrarre i nemici, usa i condotti d’aria per raggiungere le posizioni…alla bisogna, spara! La formula delle missioni più o meno è sempre questa. Al principio può sembrare anche divertente perché risulta vario come gameplay, ma alla fine potrebbe stancare, soprattutto in alcune missioni che sembrano un tantino lunghe.

Fortunatamente il sistema di combattimento è dinamico e offre una varietà di opzioni per affrontare i nemici. Kay può utilizzare diverse armi e abilità, e il giocatore può scegliere tra diversi ma alla fine limitati approcci.

Le missioni principali sono ben strutturate e offrono una buona varietà di situazioni che rendono la trama avvincente mentre le missioni secondarie e le attività opzionali permettono di approfondire ulteriormente l’esperienza di gioco da un lato, dall’altro rendono solo “il brodo più lungo” essendo queste missioni spesse volte avulse dal gioco.

Graditissima variante nel titolo, il gioco di carte del Sabacc, un gioco nel gioco, che in determinate missioni avrà anche la sua valenza ai fini della trama, ma che, in generale, potrete utilizzare per passare del tempo riposandovi tra una missione e l’altra.

Per quanto concerne l’esplorazione della galassia, vale la pena citare la modalità volo. A metà strada tra un arcade ed un simulatore, le sezioni di volo con la Trailblazer sono un vero piacere. La nave, completamente esplorabile, viene messa a disposizione di Kay appena dopo il prologo. La navicella è facile da pilotare, completamente customizzabile tramite potenziamenti che Kay potrà sbloccare nel corso del gioco, che riguardano l’armamento, la propulsione e gli scudi. Il combattimento in volo è divertente, con alcune navi più forti di altre e per spuntarla, a volta, si suderà non poco.

Ciò che invece non mi è piaciuto per nulla è il sistema di scalata, che influisce anche sulla modalità di fuga della protagonista. Mi spiego meglio. Io, sentendo mondo aperto e Ubisoft, già avevo pregustato una libertà massima nelle azioni di Kay (della serie vado dove voglio e mi arrampico dove voglio). Il pensiero, naturalmente, andava verso Assassin’s Creed. Ma così non è. Kay non può arrampicarsi ovunque, può farlo solo su determinate pareti e in determinati punti decisi dagli sviluppatori. Questa nota negativa stona davvero in un open world per grandi tratti davvero ben realizzato.

Qualità cinematografica

Dal punto di vista grafico, Star Wars Outlaws offre un’esperienza visiva impressionante. Le ambientazioni sono dettagliate e ricche di vita, con una particolare attenzione ai dettagli che rendono l’universo di Star Wars ancora più immersivo. Diciamoci la verità, scorazzare in lungo ed in largo per la galassia insieme a Kay Vess è un’esperienza, personalmente, piacevolissima. Ho molto apprezzato la scelta di non inserire caricamenti, come se il giocatore fosse all’interno di un lungo film di animazione che alterna fasi giocate a filmati. Graficamente, fidatevi, la differenza non si nota! Le versioni per Xbox Series X e PS5 offrono prestazioni solide, con differenze minime tra le due piattaforme.

Le animazioni dei personaggi sono fluide e realistiche, e gli effetti visivi, come le esplosioni e i giochi di luce, sono di alta qualità. Ho adorato il vento, o meglio, le piante sferzate dal vento in lontananza, una sensazione di realismo indescrivibile. La colonna sonora, composta da brani originali e temi classici di Star Wars, contribuisce a creare un’atmosfera coinvolgente e emozionante (per i suoni ambientali il classico suono della voce dei robot tipo R2D2 che si ascoltano in giro è davvero magnifico).

Anni Luce… ripetitivi

Uno degli aspetti più importanti di un gioco open-world è la sua longevità e rigiocabilitàStar Wars Outlaws offre una discreta quantità di contenuti, con una campagna principale che può durare diverse ore e numerose missioni secondarie e attività opzionali. Tuttavia, possiamo dire che il gioco può diventare ripetitivo nel lungo periodo, soprattutto per quanto riguarda le missioni secondarie.

La rigiocabilità è garantita dalla possibilità di affrontare le missioni in modi diversi e di esplorare il mondo di gioco in cerca di segreti e collezionabili. Inoltre, gli sviluppatori hanno promesso di rilasciare aggiornamenti e contenuti aggiuntivi nel tempo, che potrebbero aumentare ulteriormente la longevità del gioco.

Conclusione

Star Wars Outlaws offre un’esperienza open-world coinvolgente e ricca di avventura. Nonostante alcuni difetti nella scrittura dei personaggi e nella ripetitività del gameplay, il gioco riesce a catturare l’essenza dell’universo di Star Wars e a offrire ore di divertimento ai fan della saga. La cura per i dettagli, la qualità grafica e la varietà delle missioni rendono Star Wars Outlaws un titolo da non perdere per gli amanti dei giochi open-world e per i fan di Star Wars. Uno dei migliori giochi di questo 2024.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: PS5, Xbox Series S|X, PC
  • Data uscita: 30/08/2024
  • Prezzo: 79,99 €

Ho testato il gioco dal day one su Xbox Series X

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CD Projekt rivela il futuro: The Witcher 4, Cyberpunk e novità misteriose in progetto

In occasione della consueta riunione con gli investitori, CD Projekt ha snocciolato succose nuove rivelazioni sui suoi progetti più importanti, che -spoiler- sono da acquolina in bocca, ma vediamole nel dettaglio.

Project Polaris, che riteniamo in modo non ufficiale il nome in codice del nuovo The Witcher, Project Orion, probabilmente un nuovo capitolo di Cyberpunk, Project Sirius uno spinoff di The Witcher multigiocatore ed infine Project Hadar, a quanto sembra una nuova IP di cui non è trapelato ancora nulla.

The Witcher 4 (anche se Cd Projekt non vuole che si chiami così, o almeno non ancora) entrerà presto nella fase di pre produzione, con oltre 400 sviluppatori al lavoro sul titolo. Recentemente Doug Cockle, ovvero la voce di Geralt, ha confermato che il personaggio molto amato sarà presente nel gioco ma non come protagonista.

Aspettiamoci quindi un protagonista tutto nuovo con una nuova storia da raccontare.

Le recenti assunzioni nei vari team ci fanno capire quanto Cd Projekt si stia ben strutturando poichè sembra che i progetti di The Witcher e Cyberpunk siano titoli che procedono quasi contemporaneamente. Un bel lavoro!

Per ultimo sono stati comunicati i dati sul recente rilascio del REDkit, una serie di tools che consentono di creare contenuti per The Witcher che ha fatto impazzire la comunità di modder dedicata.

Queste le parole del co-CEO di CD Projekt:

“Diverso tempo è passato da quando i nostri strumenti di sviluppo sono stati pubblicati per i giocatori e c’è già una serie di interessantissimi progetti di modding in giro. Siamo felici di vedere un rinnovato ed intenso impegno della comunità dei videogiocatori, che non vede l’ora di condividere le proprie idee, portando nuova linfa a The Witcher 3, un gioco che spegnerà dieci candeline l’anno prossimo”

Michal Nowakowski

Non ci resta che attendere, sperando in un futuro roseo per Cd Projekt e per noi videogiocatori appassionati dei suoi titoli.

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Suikoden I & II HD Remaster ha una data di uscita

L’ultimo Nintendo Direct, svoltosi proprio la scorsa notte, come sempre è stato colmo di novità ed annunci interessanti. Tra questi ce ne è stato uno che siamo sicuri farà la gioia di tutti gli amanti dei JRPG. Durante la Direct, Konami ha infatti fissato la data ufficiale di uscita di Suikoden I & Suikoden II HD Remaster: Gate Rune and Dunan unification wars. Questo gioco, inizialmente previsto per il 2023, era stato posticipato una prima volta al 2024 e in seguito nuovamente rinviato.

Molti fan avevano perso le speranze (visto anche il pessimo trattamento riservato da Konami alle sue serie storiche), ed erano ormai convinti che il progetto fosse stato cancellato. Fortunatamente, nel corso della diretta di ieri, è stato mostrato un nuovo trailer della collection.

Oltre a permettere una prima occhiata ai giochi, il trailer si è concluso, come anticipato, con la data di uscita della collection intitolata Suikoden I & II HD Remaster, fissata per il 6 marzo 2025, per PS4, PS5, Xbox Series X/S, Switch, Xbox One e PC. Certo, i fan dovranno attendere ancora parecchio, ma almeno ora abbiamo tutti la certezza che il gioco vedrà la luce.

Per chi non conoscesse la saga di Suikoden, si tratta di una serie di giochi di ruolo usciti nella seconda metà degli anni 90 sulla prima Playstation. Questi giochi sono caratterizzati dalla presenza di un numero esorbitante di personaggi, dalla possibilità di affrontare vere e proprie battaglie campali e da una trama estremamente curata ed appassionante.

La nuova collection dovrebbe presentare una grafica profondamente migliorata, con tutte le immagini di sfondo rimasterizzate, animazioni in pixel art, nuovi effetti sonori e rinnovati effetti speciali durante le battaglie, il salvataggio automatico (assente nell’originale), la possibilità di ricorrere all’avanzamento rapido in battaglia, un registro per le conversazioni e altre novità. Vedremo se questa lunga attesa ripagherà le aspettative dei fan della saga, da sempre molto esigenti.