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3 videogiochi (terrificanti) ambientati a Natale

I videogiochi non hanno mai sfruttato troppo il giorno di Natale, ma quando è successo il risultato è da paura!

Nella moderna cultura occidentale, il Natale è il giorno della solidarietà e della tranquillità familiare. In un evento così lieto, ci si aspetta di leggere, vedere o giocare solamente opere felici e rilassate; invece, ci sono ben tre titoli provenienti da saghe importanti per la storia videoludica che dimostrano come il giorno di Natale sia il momento perfetto per iniziare una storia oscura – addirittura macabra – poiché il contrasto che si crea genera un’atmosfera unica. In questo articolo, vi racconto tre videogiochi tra il noir e l’horror ambientati proprio nel giorno di Natale.

Alone in The Dark 2

Videogiochi di Natale: Alone in The Dark 2

25 dicembre 1924, tre mesi dopo gli eventi del primo capitolo, l’investigatore privato Edward Carnby, e il suo partner Ted Stryker, investigano sul rapimento della giovane Grace Saunders. Gli indizi portano i due detective in una vecchia magione: “Hell’s Kitchen”. Quella che dovrebbe essere la casa di un boss della malavita, diventa ben presto la tomba di Ted e l’ambientazione della nuova avventura di Edward.

Durante il Natale del 1924, Edward e il videogiocatore scoprono che Alone in The Dark 2 racconta di spiriti di pirati, magia vudù e i motivi che hanno spinto al rapimento di Grace.

Alone in The Dark 2 arrivò sul mercato PC il 25 settembre 1994. Il videogioco fu convertito anche per 3DO con lo stesso titolo, mentre su Sega Saturn e PlayStation, il titolo divenne: “Alone in the Dark: Jack is Back”.

Il gioco di Infogrames fu accolto da pubblico e critica come un solido more of the same (con l’unica eccezione della versione Sega Saturn che presentava evidenti problemi di conversione e localizzazione), nonostante il nuovo director decise di aumentare la dose di azione nel gameplay, allontanandosi quindi dal genere dei survival horror di cui il primo Alone in the Dark fu un precursore.

Batman: Arkham Origins

Videogiochi di Natale: Batman Arkham Origins

È una particolare vigilia di Natale a Gotham City: oggi è anche il giorno dell’esecuzione di Julian Gregory Day, l’Uomo Calendario – noto per agire solo in precisi giorni dell’anno. Tutto d’un tratto, i telegiornali di tutte le emittenti interrompono la normale programmazione: il penitenziario di Blackgate è stato preso d’assalto dagli uomini di Maschera Nera, tra cui Killer Croc. Nella confusione degli eventi, Maschera Nera libera l’Uomo Calendario e uccide il commissario di polizia Gillian Loeb prima che Batman arrivi. Da qui comincia l’inseguimento dell’uomo pipistrello – noto ancora come il Vigilante – verso i suoi nemici, uno in particolare: Joker.

Il creative director del gioco, Eric Holmes, disse che l’ambientazione nel giorno di Natale serve per aumentare il contrasto tra quello che si suppone sia un momento felice dell’anno e lo scenario cupo e frastagliato di Gotham City.

Origins, terzo action-adventure game della popolare trilogia di Batman: Arkham, arrivò nell’autunno del 2011 su PlayStation 3, Xbox 360 e PC. L’opera di WB Games Montréal non fu particolarmente apprezzata dalla critica, poiché accusata di mancanza di innovazione e multiplayer scadente.

Parasite Eve

L’intero videogioco si svolge tra il 24 e il 29 dicembre 1997, nella città di New York. Aya Brea – giovane poliziotta – sta assistendo a un’opera teatrale presso il Carnegie Hall: la protagonista dell’evento è l’attrice Melissa Pearce. Durante l’esibizione dell’attrice, alcuni spettatori vanno in autocombustione. Nel giro di pochi minuti, il teatro diventa l’ambientazione di un film horror: gli animali si trasformano in mostri; le fiamme sono ovunque. Nel frattempo, Aya va alla ricerca di Melissa nel backstage, la quale gli rivela, prima di scappare trasformandosi in una creature aberrante, che il suo vero nome è Eve.

Il giorno di Natale, Aya e il suo collega Daniel, incontrano il dottor Hans Klamp che fornisce ai due nozioni in merito ai mitocondri – organelli che Eve aveva citato durante la prima conversazione con Aya. Purtroppo, la conversazione non porta alcuna svolta nelle indagini; anzi, durante queste chiacchiere, Eve sta tenendo un altro spettacolo presso il Central Park di New York. Nel giro di un solo giorno, sempre Natale: Eve trasforma i poveri spettatori in ammassi gelatinosi; Manhattan viene evacuata e la poliziotta Aya diventa consapevole che Eve vuole creare l’Essere Supremo, un’entità capace di dominare tutti gli essere viventi della Terra, essere umani compresi.

Videogiochi di Natale: Parasite Eve

L’opera di Squaresoft (oggi Square Enix) prende ispirazione dall’omonimo romanzo di Hideaki Sena, ma probabilmente farete fatica a ricordare tanto il videogioco quanto l’opera letteraria; infatti, sia il romanzo che il primo capitolo della serie videoludica non arrivarono mai in Italia, a differenza del più noto, conosciuto e acclamato Parasite Eve 2 che vide la luce anche in Europa durante l’agosto del 2000.

La critica e il pubblico accolsero generalmente bene Parasite Eve, anche negli Stati Uniti, dove lo stile grafico alla Resident Evil facilitò le vendite del videogioco.

Di Antonino Savalli

Nato con Nintendo, cresciuto con PlayStation e formato con il PC, ho sempre trovato nella scrittura il legame per apprezzare tutte le esperienze videoludiche (e non) vissute.

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Una risposta su “3 videogiochi (terrificanti) ambientati a Natale”

Arkham Origins lo giocai anche io. Parasite Eve non son riuscito mai a recuperarlo anche se devo dire che mi ha sempre intrippato!

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