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The King of Fighters XV – Recensione: un picchiaduro per pochi

Ambire al titolo di Re dei Combattenti è un privilegio raro

Recensione in BREVE

The King of Fighters XV è un piacchiaduro riammordenato, ma ancora fedele alla tradizione dello stile nipponico. La curva di apprendimento è ripida e la CPU sa essere molto punitiva. Anche se poco consigliato per chi si approccia per le prime volte ai picchiaduro, KoF XV può dare comunque grandi soddisfazioni se affrontato con la dedizione che richiede il genere di cui il titolo SNK è ancora un esponenete di spicco.

7.5


I picchiaduro sono la quintessenza degli esport e The King of Fighters XV è il miglior esempio di quanto sia arduo farsi spazio in questo genere. Il mio primo incontro con The King of Fighters risale ai tempi dei cabinati tra i lidi in spiaggia. Ne è passata di acqua sotto i ponti e oggi la competizione online rende tutto molto diverso, ma nel bene e nel male il fighting game di SNK non è mutato così tanto.

Dopo il fallimento nei primi anni duemila di SNK, difficilmente avrei immaginato di vedere un vero capitolo di King of Fighters come il 14esimo capitolo della serie. Fortunatamente, questo è avvenuto nel 2016 e dopo sei anni sono contento di scrivere in questa recensione degli sforzi dei ragazzi e delle ragazze del Nuovo Progetto Giapponese, che sono prepotentemente tornati sul mercato con The King of Fighters XV, dopo svariati anni di misero sfruttamento delle IP per il gioco d’azzardo.

The King of Fighters XV:  Shun'ei

Una storia in bianco e nero

The King of Fighters XV riprende tanto dal glorioso passato nipponico. Gli aspetti positivi si possono trovare in una sceneggiatura basata sulla mitologia shintoista. L’aspetto meno interessante è che tutto sa di già visto e viene affrontato in modo eccessivamente marginale, anche per un picchiaduro. La modalità storia è un pretesto per confrontarsi in otto battaglie e presentare i diversi team dell’ampio roster.

L’ultimo capitolo di King of Fighters vanta ben 39 personaggi, una mole importante per un picchiaduro al day one, anche per un gioco come KoF XV basato su sfide tre contro tre. Ormai da anni i fighting game vivono di DLC e nemmeno l’opera di SNK sarà da meno. Di conseguenza, un numero così ampio di personaggi giocabili è apprezzabile. Per quanto concerne la trama, invece si fonda sulla volontà di evocare nuovamente Verse e poco altro che la modalità svelerà attraverso video che si intervellano tra gli scontri.

Nonostante i picchiaduro siano un genere che non richiede una vera e propria storia, The King of Fighters XV pecca non solo per la mancanza di una vera e propria trama, ma anche per le troppe analogie con un gioco tanto storico quanto obsoleto come Tekken 3. Un gioco nel gioco potrebbe proprio essere trovare le tante similitudini con il terzo capitolo del picchiaduro di Namco.

La difficoltà è nei dettagli

La prima volta che ho aperto la lista delle mosse dei personaggi di KoF XV, ho creduto di trovarmi di fronte a un titolo che potesse avere una curva di apprendimento morbida; infatti, il tutorial è così minimale che mi ha fatto ben sperare. Purtroppo, il tutorial è semplicemente obsoleto in quanto costituito da una serie di mono attività da eseguire in sequenza e una terminate mi sono sentito solamente spaesato; infatti, una volta sceso in campo contro la CPU, mi sono accorto che non bastano le semplici basi per vincere. Il computer è un osso duro e non basta eseguire qualche mossa speciale per avere la meglio.

Pillole di apprendimento

La prima vera cosa da imparare in KoF XV è comprendere le distanze e capire come aprire la difesa avversaria. Nonostante il sistema di combattimento sia basato su due tipi di pugno e calcio, leggero e forte, le combinazioni di apertura in aria e in basso sono tante. Questo implica la necessità di apprendere velocemente il range tanto del proprio personaggio quanto dell’avversario per evitare veloci debacle.

Successivamente, ho introdotto le novità che offre questo nuovo capitolo del picchiaduro, sia in attacco che in difesa. King of Fighters XV ha aggiunto un nuovo sistema difensivo denominato Shatter Strike, che permette di counterare e stordire l’avversario con un solo colpo. Per quanto concerne l’attacco, invece la modalità MAX è stata modificata. Ora, lo status MAX si attiva con due barre di potenza e permette di aumentare i danni di tutti i colpi. In più, le mosse speciali più semplici, cioè le abilità EX possono essere eseguite anche fuori da questa modalità, al costo di mezza barra di potenza. Le altre combinazioni offensive, invece sono tra loro scalari in termini di danni e costi: le Super Special Moves costano una barra, le MAX due barre e le devastanti Climax ben tre barre (è possibile caricare fino a cinque barre).

Pulizia e combo

Questo mix ridotto di abilità rende il gioco molto difficile grazie a due particolarità: la necessità di essere pulitissimi nell’esecuzione e il sistema di collegamento delle mosse tra loro. The King of Fighters XV richiede che le mosse siano eseguite con estrema precisione, pena la mancata attivazione con l’ovvio risultato di una guardia scoperta. Inoltre, non tutte le abilità si legano tra loro in combo. Questo ci pone in due difficoltà: una di conoscenza, perché dovrai studiare molto bene il tuo personaggio; la seconda è che le mosse che si prestano meglio alle combo sono solitamente le più complesse da eseguire.

SNK ha provato a semplificare la curva di apprendimento attraverso le auto combo già presenti in altri titoli contemporanei come Dragon Ball FighterZ; infatti, basta premere ripetutamente (quattro volte) lo stesso pulsante per eseguire una chain con danno ridotto. Un tentativo apprezzabile, ma non sufficiente per far appassionare i nuovi giocatori.

Rollback netcode

Ogni genere ha le sue novità. Per i piacchiduro, la nuova tecnologia si chiama rollback netcode ed è presente anche in King of Fighters XV. Il rollback netcode tratta i giocatori come entità offline con l’aggiunta del supporto di una macchina predittiva, che ipotizza la prossima mossa dell’avversario. Di conseguenza, se la macchina indovina la mossa, il gioco continuerà a scorrere in modo fluido; mentre se si sbaglierà, il sistema invierà al giocatore la mossa eseguita dall’avversario. Tutto questo per evitare il problema più annoso dei picchiaduro, cioè la latenza (o lag). Nella mia esperienza di gioco online, il netcode ha mostrato il fianco a diversi rallentamenti, ma siamo una prima fase del gioco in cui bisogna tenere conto dell’assestamento iniziale.

Tecnica discutibile

I picchiaduro giocano un campionato a parte. Gli appassionati del genere non sono troppo interessati alla componente grafica, spesso esagerata nelle forme e nei colori. The King of Fighters XV è piacevole da guardare, ma non fa sicuramente gridare al miracolo. All’interno del suo genere è accettabile, ma se sei un novizio dei fighting game considererai la grafica di KoF XV probabilmente vetusta e ben lontana dalla bellezza di Dragon Ball FighterZ o dagli eccessi di Mortal Kombat 11 e Street fighter V.

D’altro canto, gli amanti dei piacchiaduro danno molto più valore a una buona colonna sonora e stage diversificati tra loro. King of Fighters XV risponde a questa esigenza con musiche e ambientazioni particolari e in alcuni casi brillanti, come l’amatassimo stage di Metal Slug, altra opera di SNK.

The King of Fighters XV:  Special Moves

Conclusione

La mia recensione di The King of Fighters XV può concludersi solamente con un vedetto: si tratta di un videogioco per pochi. Se acquisterai KoF XV, probabilmente sei già cosciente di quanto ripida sia la curva di apprendimento, di gran lunga più complessa di altri picchiaduro più moderni. D’altro canto, se sei un novizio dei piacchiaduro, devi tenere a mente che il gioco non farà nulla per aiutarti. Gli errori saranno pagati a caro prezzo anche contro la CPU, ma la soddisfazione di masterare un titolo come KoF 15 non ha prezzo. Di conseguenza, se cerchi picchiaduro entry level, questo titolo non fa per te. King of Fighters 15 è un titolo rimasto ancorato alle sue radici, nel bene e nel male, molto solido, tanto da sembrare eccessivamente duro. In altre parole, un gioco per veterani, veri Re del combattimento.

Dettagli e Modus Operandi

  • Genere: Picchiaduro
  • Lingua: Italiano
  • Multiplayer: Si
  • Prezzo59,98€

Ho lottato per il titolo di Re per circa 20 ore grazie a un codice gentilmente fornito dal publisher.

Di Antonino Savalli

Nato con Nintendo, cresciuto con PlayStation e formato con il PC, ho sempre trovato nella scrittura il legame per apprezzare tutte le esperienze videoludiche (e non) vissute.

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