Frostpunk 2 ha raggiunto un traguardo importante con vendite in tutto il mondo di oltre 350.000 copie, ricevendo anche un ottimo riscontro dalla critica, con un punteggio di 86 su Metacritic. 11 Bit Studios ha espresso il proprio ringraziamento ai giocatori e alla stampa, sottolineando quanto questo successo sia stato possibile grazie al supporto della community.
Il team di sviluppo ha voluto creare un’esperienza che non fosse una semplice estensione del primo capitolo, ma un gioco capace di coesistere nell’universo di Frostpunk, introducendo elementi nuovi e significativi. Secondo le parole degli sviluppatori, l’obiettivo è sempre stato offrire ai giocatori un prodotto che potesse sorprendere e al contempo mantenere le radici nel mondo gelido e spietato che i fan hanno imparato ad amare.
Un ringraziamento speciale ai giocatori
Il team di 11 bit studios ha voluto esprimere la propria gratitudine con un messaggio sincero: “Dai freddi recessi dei nostri cuori, vi ringraziamo di cuore!”. Il successo di Frostpunk 2 non è stato solo determinato dalle vendite, ma anche dalle recensioni positive e dai feedback dei giocatori, che hanno alimentato la passione del team di sviluppo. Le recensioni dei giocatori sono state descritte come una fonte di energia vitale, paragonata ai generatori che mantengono lo studio attivo.
Gli sviluppatori hanno poi invitato la community a continuare a fornire opinioni e feedback, sottolineando l’importanza di questi contributi per il miglioramento continuo del gioco e come riconoscimento degli sforzi compiuti dal team.
Continuo supporto e futuri aggiornamenti
11 bit studios ha inoltre confermato che il supporto dei giocatori è essenziale per il futuro di Frostpunk 2 e che ulteriori aggiornamenti e contenuti sono già in programma. Con il continuo successo di vendite e l’apprezzamento della critica, il team si dice entusiasta di continuare a lavorare per migliorare ulteriormente l’esperienza di gioco.
L’attesa era tanta e le aspettative erano alte, ma la 11-bit Studios è riuscita nell’impresa: Frostpunk 2 è un titolo che mantiene le promesse, rispetta il suo predecessore ma da cui prende le giuste distanze. Il risultato è un’esperienza di gioco inedita, che si inserisce in un contesto familiare.
Si tratta di un titolo che, sin da subito, mostra una doppia anima. Da una parte c’è l’aspetto narrativo che riporta il giocatore esattamente dove era rimasto una volta completato Frostpunk. Dall’altra, il gameplay che ci troviamo di fronte si presenta come qualcosa di completamente nuovo, al punto tale che talvolta stordisce.
Trent’anni dopo
Iniziamo precisando tempo e luogo in cui si svolge l’avventura. Sono passati circa trent’anni dagli eventi di Frostpunk, quando siamo stati chiamati a guidare l’umanità nella corsa alla sopravvivenza contro la glaciazione mondiale, sforzandoci di garantire una casa, cibo e cure a uomini, donne, anziani e bambini.
L’obiettivo è stato raggiunto, ma ora dobbiamo ricostruire la società: non si tratta più di combattere “soltanto” il freddo, la fame e le malattie, dobbiamo costruire una città che soddisfi i bisogni delle persone che la abitano. Insomma, tocca fare i conti con la politica.
Cosa cambia
Ed è qui, forse, che troviamo la principale distinzione tra Frostpunk 2 e il suo predecessore: il city building è totalmente rinnovato. In Frostpunk 2 non dobbiamo più costruire ogni singolo edificio, bensì dei distretti. Non dobbiamo più decidere quanti lavoratori assegnare ad ogni singolo sito produttivo, ma disponiamo di una forza lavoro che viene equamente distribuita tra le aree produttiveche decidiamo di edificare
Questa è sicuramente la prima novità che il titolo presenta ai giocatori: se con Forstpunk ci siamo trovati di fronte ad un sistema di micro management, con Frostpunk 2 le cose si fanno in grande. Cambiamenti che potrebbero stordire, in quanto richiedono al giocatore uno sforzo iniziale non indifferente, soprattutto di calcolo, per tenere costantemente traccia della quantità di forza lavoro a disposizione. I primi minuti di gioco saranno probabilmente spesi chiedendosi: “Ho abbastanza lavoratori per un nuovo sito produttivo?”. Fortunatamente, basta prendere un po’ la mano e passa la paura.
Questa è solo una delle tante novità, tutte accuratamente spiegate in un ricco diario le cui voci vengono sbloccate mano mano che si avanza nel gioco. Anche in questo caso, però, il giocatore potrebbe trovarsi disorientato e perdersi tra i tanti (a volte troppi) suggerimenti che vengono rivelati, a volte anche contemporaneamente.
Nel complesso si sente la mancanza di un vero e proprio tutorial: gli avvisi sembrano perdersi nel mare di icone a disposizione e – almeno inizialmente – il gioco risulta poco intuitivo. Ma si sa, Frostpunk non è mai stato un titolo easy playing: bisogna studiarlo a fondo per apprezzarlo in tutto e per tutto.
Tutta questione di politica
Se nel primo capitolo la preoccupazione più grande di ogni giocatore è stata quella di controllare che i livelli di combustibile fossero soddisfacenti, adesso a catturare l’attenzione è un altro indicatore: il grado di soddisfazione delle varie fazioni di cittadini. Certo, la capacità di garantire cibo e calore restano un elemento centrale di un gioco dalla forte componente survival, ma questa non è più l’unica sfida. Infatti, la nostra capacità decisionale in qualità di leader non è più così libera come lo era “trent’anni fa” (ossia nel primo capitolo): ogni scelta deve passare al vaglio del consiglio cittadino.
Una novità che non ci permette più di stabilire, di punto in bianco, politiche di istruzione, di suddivisione dei beni o la richiesta di turni extra ai lavoratori. Occorre prima ottenere i voti favorevoli della maggioranza dei consiglieri. A volte, per raggiungere il nostro obiettivo, bisogna scendere a patti. Per esempio, se volessimo ottenere l’appoggio dei Pellegrini in una sessione di consiglio, potremmo provare ad ottenere il loro sostegno a patto di soddisfare una loro richiesta, come potrebbe essere l’edificazione di un ospedale universitario entro 60 giorni, per dirne una.
Un sistema, quello proposto dal titolo, che ci pone di fronte a scelte complesse. Accontentare alcuni significa inevitabilmente rendere infelici altri. È il gioco del dare e avere, ma bisogna fare attenzione a non tirare troppo la corda, perché con la stessa rapidità con cui siamo stati eletti potremmo essere diseredati (cosa che equivale ad un game over). Con Frostpunk 2, l’umanità sull’orlo del collasso e disposta a tutto pur di sopravvivere, una volta raggiunto il suo risultato, torna se stessa. Si riorganizza, diventa nuovamente società, fonda nuovamente le basi della democrazia che si era lasciata alle spalle. E sta a noi, adesso, prendere le redini di questa civiltà e portarla avanti, a qualunque costo.
Da insediamento a metropoli
Le condizioni di vita migliorano, la città cresce e aumentano anche gli insediamenti. Gli abitanti, che nel primo capitolo erano poche centinaia, in Frostpunk 2 diventano migliaia. Con il nuovo capitolo del gioco, infatti, non siamo più leader di un gruppo ristretto di persone di cui, come accadeva in precedenza, conosciamo anche i singoli nomi e cognomi.
Ora siamo alla guida di una metropoli, oltre che di altre colonie che possiamo stabilire in aree ricche di quei materiali di cui la nostra capitale è priva. Il tutto ci porta a dover gestire contemporaneamente più di un centro abitato, coordinando anche le rotte commerciali di cibo, carburante, materiali edili e così via.
Conclusione
Frostpunk 2 è un titolo che funziona, coinvolge, mantiene le promesse e ci propone qualcosa di nuovo. Frostpunk 2 è un bel gioco. Punto. Diciamolo chiaramente: un sequel è sempre una scommessa importante, che in tanti (forse troppi) negli anni hanno perso, a volte perché hanno presentato titoli distanti anni luce dal primo capitolo, altre perché si sono limitati ad un mero copia incolla. La 11-bit Studios invece ha giocato una partita importante e questo può significare solo una cosa: ci ha messo cuore, ha voluto soddisfare le aspettative senza però essere banale. Ha voluto regalare ai giocatori un’esperienza familiare ma allo stesso tempo diversa. La stessa cosa che avrei voluto provare con Darkest Dungeon 2 ma, ahimè, non è andata così.
Se il premio in palio fosse “sequel riuscito”, Frostpunk sarebbe a mani bassi nell’elenco dei (purtroppo pochi) vincitori. Ma se la sfida è direttamente contro il predecessore, risulta difficile parlare di vittoria: come già detto, sono due giochi diversi che condividono soltanto gli elementi narrativi. Chi decide di avventurarsi in Frostpunk 2 deve partire dal presupposto che non sta giocando al primo capitolo, ma ad un titolo totalmente nuovo e che richiede un impegno non indifferente per essere goduto a pieno. Una fatica, quest’ultima, non per tutti.
Non manca molto per tornare a sopravvivere nelle distese ghiacciate immaginate da 11 Bit Studios. Frostpunk 2 arriverà, momentaneamente solo su PC (anche via PC Game Pass) il 20 settembre 2024. Per prepararci all’occasione, il team di sviluppo ha pubblicato un video in cui mostra le principali novità che ci attendono.
Frostpunk 2 si svolgerà 30 anni dopo l’apocalisse che ci ha catapultato in un mondo pieno di ghiaccio e freddo in cui sopravvivere sarà l’unica cosa che conta. Nella fattispecie, il nuovo titolo si svolge dopo la morte del capo del primo capitolo. Rispetto al gioco che abbiamo avuto modo di apprezzare nel 2018, Frostpunk 2 è un titolo molto più incentrato sulla gestione con tantissime nuove peculiarità che lo rendono molto più complesso e decisamente più allettante per gli appassionati dei gestionali e dei city builder.
Nel video City Unbound Compilation, 11 Bit Studios si è concentrato su alcuni esempi molto esemplificativi. Il gioco aggiunge la complessità dei distretti che potranno lavorare insieme o crearsi problemi a vicenda. Un esempio è il distretto industriale, che tra le altre cosa crea inquinamento e rumore. Costuirne uno accanto al distretto residenzale potrebbe essere una scelta poco saggia. Un’altra novità sono le comunità. Gli abitanti adesso si riuniranno in gruppi più o meno grandi con sempre maggiori poteri. Nel caso in cui le comunità diventino particolarmente influenti, si trasformeranno in fazioni con un rilevante peso politico.
La politica sarà proprio una delle nuove caratteristiche di Frostpunk 2, che introduce il Concilio, una sorta di senato in cui sarà necessario negoziare per evitare che le fazioni possano prendere il sopravvento o fomentare il malcontento dei cittadini.
Infine, le spedizioni del primo capitolo diventano molto più complesse e nascono le colonie, delle nuove città che sarà possibile, anzi necessario, gestire per garantire la sopravvivenza della propria città.
11 bit studios e il team di sviluppo dietro Frostpunk 2 hanno annunciato che il nuovo capitolo della serie sarà lanciato con il supporto alle mod, grazie al nuovo strumento denominato FrostKit. Questo tool per la creazione di mod sarà inizialmente disponibile in versione beta e verrà migliorato nel tempo.
Il supporto alle mod, in particolare per la creazione di mappe e scenari, è stato un tema molto richiesto dalla community sin dal lancio del primo Frostpunk nel 2018. Tuttavia, il gioco originale e il suo motore grafico interno presentavano delle limitazioni. Secondo il Direttore Tecnico di Frostpunk 2, Szymon Jablonski: “Grazie al passaggio all’Unreal Engine, le cose sono totalmente cambiate.”
Un trailer, realizzato in collaborazione con mod.io, mostra le potenzialità dello strumento di modding per Frostpunk 2. I giocatori potranno creare mappe personalizzate, arricchirle con modelli creati ad hoc e ambientare le loro nuove città—sia che siano antiche, cosmiche, o differenziate in migliaia di altri modi dal classico scenario apocalittico ghiacciato—contro scenari personalizzati.
La versione beta dello strumento di modding permetterà ai creatori di accedere alla maggior parte delle sue funzionalità, che saranno aggiornate progressivamente in base ai feedback della community. Questi feedback forniranno al team di sviluppo preziose informazioni su cosa funziona bene e cosa necessita di miglioramenti. Per avviare questo processo, lo strumento sarà prima testato attraverso una beta chiusa con membri selezionati della community di modding, prima del rilascio ufficiale.
Frostpunk 2 sarà lanciato su PC il 20 settembre e sarà disponibile dal giorno del lancio su PC Game Pass. Seguirà un’uscita su console in un secondo momento.
Bisognerà attendere ancora qualche mese per vedere il city-bulding survival di 11 Bit Studios. Frostpunk 2 è stato rinviato e sarà pubblicato il 20 settembre 2024. Le motivazioni sembrano ricadere sulla volontà degli sviluppatori di prendersi ancora un po’ di tempo per implementare delle nuove feature già al lancio del gioco invece che renderle disponibili solamente attraverso delle patch post-day one.
La decisione è stata annunciata attraverso dei post su Steam design director Jakub Stokalski e dell’artist director Lukasz Juszczyk:
In base ai sondaggi che abbiamo ricevuto dopo aver giocato alla Beta, il voto medio che ci avete ci ha dato 8 su 10. Ve ne siamo molto grati! Allo stesso tempo, si trattava solo di una piccola fetta di un gioco in fase di sviluppo e di crescita. gioco. Sebbene il nostro backlog sia abbondante, è stata un’opportunità per noi di ascoltare ciò che vi è piaciuto e ciò che non è ancora arrivato.
Questo ci ha permesso di stabilire meglio le priorità e di portare in primo piano le caratteristiche e le e modifiche su cui stavamo già lavorando. Ma ci siamo anche resi conto che per garantire la migliore esperienza possibile al momento del lancio, abbiamo bisogno di più tempo tempo per completare lo sviluppo di Frostpunk 2. Ecco perché abbiamo preso la difficile decisione di rinviare l’uscita di Frostpunk 2 al 20 settembre 2024.
Jakub Stokalski e Lukasz Juszczyk
Oltre a migliorie relative all’interfaccia grafica e un cambio delle meccaniche di gameplay tra cui il ribilanciamento di alcuni hub e modifiche relative alla temperatura, 11 Bit Studios vorrebbe introdurre già al day one una nuova feature della città denominata: “Zoom Stories”, cioè la possibilità di zoomare in alcuni parti specifiche della città per osservare la vita di tutti i giorni dei nostri concittadini.
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