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The Alters – Recensione

11 anni fa, 11 bit studios ha scosso il mondo dei videogiochi con This War of Mine, un’opera così potente da entrare nel programma scolastico polacco. Raccontava l’assedio di Sarajevo, ma soprattutto la guerra come fonte di crudeltà e lancinante dolore. Quattro anni dopo, nel 2018, la software house polacca riceve gli onori del pubblico e della critica con Frostpunk, un gestionale survival ricco di pathos narrativo e minuzioso gameplay.

Nel 2025, 11 bit studios chiude il cerchio – letteralmente come vedremo più avanti – con The Alters, un videogioco di sopravvivenza e gestione 3D che punta a unire This War of Mine e Frostpunk sotto un’unica etichetta. Il team polacco sarà riuscito nel suo intento o ha creato un mero clone del proprio passato? Scopriamolo in questa recensione di The Alters.

Un tragico incidente

Jan Dolski è un uomo che ha dovuto affrontare delle difficoltà nella vita. In particolare, ha subito un padre violento che poco si curava della volontà di Jan di continuare gli studi. Gli stessi gli hanno permesso di fuggire dalla sua famiglia e trovare un lavoro ben remunerato, e una donna che lo rendesse felice. Quando tutto sembrava andare per il verso giusto, però la sorte lo ha condotto nuovamente nel baratro. Jan Dolski perde il lavoro e anche l’amore. Tutto questo lo porta in una nuova azienda, Ally Corp, un’enorme multinazionale che ha un unico scopo: organizzare spedizioni nello spazio alla ricerca di un misterioso materiale dalle proprietà straordinarie, il Rapidium.

Jan parte per la spedizione, ma un tragico incidente sconvolge nuovamente la sua esistenza. Durante un viaggio verso un pianeta irradiato da tre soli, tutto l’equipaggio muore, tranne lui. Dolski si ritrova quindi solo, in un ambiente ostile, con l’unico obiettivo di uscirne vivo e tornare sulla Terra. Per farlo deve gestire una base mobile, che avrà la necessità di spostarsi ogniqualvolta un sole sarà troppo vicino alla sua base. Sopravvivere in queste condizioni richiede organizzazione, risorse e strumenti. E ben presto Jan si renderà conto che non riuscirà mai a sopravvivere con solamente le proprie forze, forse.

The Alters Recensione: Key Art

Esplorando la fantascienza

Solo in un pianeta ostile e privo di vita. Qui parte la nostra missione composta inizialmente dall’esplorazione e l’upgrade della nostra base, un’enorme ruota in cui al suo interno vi è una base componibile pari pari a quanto già visto in Fallout Shelter. Tra un nuovo modulo e una scampagnata in un ambiente sci-fi e fantascientifico, Dolski si imbatte nel tanto ambito Rapidium. Solo a questo punto, l’Ally Corp farà il suo ingresso, contattandoci e spiegandoci come usarlo per sopravvivere, e per intimarci di raccoglierne il più possibile.

Il Rapidium è il carburante delle clonazioni e curiosamente il computer di bordo della base ha memorizzato l’intera vita del suo ospite, ma non solo; infatti, il terminale è in grado di staccare nuovi rami nella vita di Jan, cioè degli alter ego, che hanno vissuto una parte di vita come quella di Dolski. Almeno fino a quando non hanno preso scelte diverse.

Da questo incipit nasce The Alters, un ambizioso titolo che dirama su tre generi: gioco di ruolo narrativo, gestionale e survival. In realtà, questa divisione è puramente teorica, perché il gioco si amalgama perfettamente risultando alla fine un videogioco di sopravvivenza con una fortissima base narrativa. Tutto il resto è una conseguenza ben sviluppata.

The Alters Recensione: Miniera

Soli con sé stessi

Nonostante la dichiarata volontà di prendere spunto da This War of Mine e Frostpunk, 11 bit studios ha intrapreso anche delle scelte diverse dal passato, tali da rendere The Alters un’opera ben distinta rispetto ai suoi predecessori. Mi riferisco nella fattispecie alla totale mancanza di combattimenti del gioco. In The Alters, l’unico nemico da battere è il tempo, da affrontare su un luogo ostile. Per il resto, saremo soli con, letteralmente, noi stessi.

L’obiettivo dunque è ritornare sulla terra. Per farlo sarà prima di tutto capire come farlo e per comprenderlo serve tempo. Il nostro scopo sarà quindi quello di sopravvivere il più a lungo possibile. Per farlo, inizieremo con l’esplorare l’esterno alla ricerca di miniere di metalli e gas, fondamentali per fornirci i beni di prima necessità, come il cibo, e necessari per ampliare la nostra base.

The Alters Recensione: Base

Rapidium

Tra i materiali fondamentali c’è il Rapidium, che permette di azionare l’incubatrice dei nostri alter ego. Quando lo faremo, creeremo una versione di noi stessi, che ha condiviso una parte di vita, ma che nei momenti cruciali, ha fatto scelte diverse. Queste scelte hanno caratterizzato il proprio modo di vedere il mondo, sviluppando pregi e difetti. Caratteristiche con cui ci scontreremo noi stessi e gli altri alter ego. È qui che si svolge la partita narrativa. The Alters è colmo di dialoghi, non localizzati in italiano, da affrontare con il massimo della concentrazione.

I dialoghi che faremo con gli alter ego, e le loro diatribe su cui dovremo far delle scelte, sono parte integrante della sopravvivenza. Dar sempre contro a un’unica persona o rifiutare il confronto verbale può significare generare conseguenze disastrose, che possono condurre anche alla fine del gioco, sia perché la situazione diventa ingestibile sia perché alcune scelte possono portare alla morte dei nostri simili.

The Alters Recensione: Scientist

Micromanagement

La giornata di Jan Dolski è divisa in tre parti: lavoro, pubbliche relazioni e riposo. Potremo decidere di rinunciare a una cosa piuttosto che un’altra – con alcune limitazioni, bypassabili da particolari scelte come il crunch – ma ognuna di queste dovrà essere ponderata al fine di garantire un equilibrio tra benessere delle persone ed efficienza. Il tempo scorre e non sempre sarà possibile soffermarsi a parlare. Allo stesso tempo, ci saranno dei momenti sociali da gestire, pena perdere la bussola e la partita.

Il Jan Dolski principale è solo una parte della macchina, che può funzionare solo in relazione alla buona salute degli altri. Ma a differenza di altri prende le decisioni. In particolare, tutto quello che facciamo noi può essere svolto anche da un alter ego, con la sola eccezione dell’esplorazione. Sarà dunque fondamentale incaricare qualcuno che prepari il cibo, qualcuno che raccolga risorse, chi costruisce equipaggiamento, chi si riposa in infermeria, preferibilmente in base alle caratteristiche degli Alter, tutti unici anche nelle loro specializzazioni, 12 in tutto.

Una volta gestite le code, andremo a decidere come gestire la nostra giornata fuori dalla base. Qui potremmo costruire punti di estrazione ed esplorare la mappa grazie a una particolare tuta che ci aiuta nella sopravvivenza, ma che ci limita perché ha bisogno di essere ricaricata per determinate azioni (i salti per esempio).

Il gameplay è un’elegante danza delle priorità che parte dalla gestione delle persone di This War of Mine e finisce nella conto delle risorse e delle sfortune di Frostpunk. Come in ogni gioco di 11 bit studios infatti dovremmo affrontare delle calamità naturali o delle disgrazie sociali. Il loro impatto è tremendo e la preparazione a quest’ultimo sarà l’ago della bilancia tra la vita e la morte (game over ben gestito dai salvataggi automatici nei punti critici).

Ma quando riusciremo a sopravvivere a una tempesta elettromagnetica o all’avvicinarsi del sole, saremo in qualche modo premiati. A volte ci coccoleremo con una canzone o un beer pong insieme ai nostri Alter. Altre volte riceveremo una chiamata dall’Ally Corp o da persone importanti della nostra vita. Piccoli premi per la nostra sanità mentale che ci permetteranno di arrivare fino alla fine della trama. Una storia semplice, quasi banale, per gli appassionati della fantascienza sci-fi. Ma il viaggio invece è introspettivo e divertente sia nei dialoghi che nel gameplay che innalza il team polacco ra i grandi sviluppatori di quest’era videoludica.

The Alters è un videogioco fondamentale per quest’era videoludica, perché è il punto di arrivo di quello che sarà uno dei team di sviluppo più importanti dei prossimi 10 anni. Con The Alters, 11 bit studios ha chiuso il proprio cerchio e ora si può affacciare al settore videoludico come un team veterano, garante della qualità del medium. The Alters è un videogioco di sopravvivenza che sfrutta al meglio la potente narrativa e l’esperienza nei gestionali del team polacco. La trama è semplice, ma il viaggio è potente sia nelle interazioni sociali con gli altri alter ego che nel gameplay. La mancanza di tempo è stata la mia bussola per tutto il tempo, sensazioni che mi hanno fatto appassionare all’avventura dei Jan Dolski con interesse, emozioni e impegno nel giocarlo. Tutto quello che un videogioco dovrebbe avere per entrare di diritto tra i grandi della storia.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: Xbox Series X|S, PS5, PC
  • Data uscita: 13/06/2025
  • Prezzo: 34,99€ su Steam, disponibile su Xbox Game Pass al Day One.

Ho giocato a The Alters su Xbox Series X grazie a un codice gentilmente fornito dal publisher pochi giorni prima del day one.

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The Alters è ora disponibile: sopravvivere significa anche affrontare sé stessi

The Alters è disponibile da ieri 13 giugno su Steam, GOG, PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Lo studio polacco 11 bit studios (già noto per This War of Mine) propone un’avventura sci-fi fuori dagli schemi, in cui la sopravvivenza non dipende solo da risorse e rifugi, ma anche dal confronto diretto con sé stessi.

Il protagonista è Jan Dolski, unico sopravvissuto a una missione spaziale fallita. Intrappolato su un pianeta ostile, Jan non ha modo di cavarsela da solo. Così decide di sfruttare una tecnologia sperimentale: creare delle sue versioni alternative, ognuna generata da una scelta di vita diversa. Un Jan che ha fatto il militare. Uno che è diventato padre. Uno che ha rinunciato agli studi. Tutti sono reali. Tutti ricordano.

Ma The Alters non è un gestionale classico. Qui, costruire una base è solo parte dell’esperienza. Ogni Alter ha una personalità distinta, spesso in conflitto con quella del protagonista. I dialoghi mettono a nudo rimpianti, frustrazioni e identità irrisolte. C’è chi collabora. C’è chi si ribella. E ogni scelta ha un peso emotivo concreto.

Non solo sopravvivenza: identità, rimorsi e il valore dell’autonomia

Il gioco alterna fasi di survival e base-building a momenti narrativi forti, con bivi morali che interrogano direttamente il giocatore: stai usando i tuoi Alter come strumenti o stai riconoscendo la loro autonomia? La domanda è tutt’altro che teorica. Alcuni Alter inizieranno a mettere in discussione la tua leadership. Altri, semplicemente, non vorranno più collaborare.

The Alters colpisce anche per l’atmosfera: ambientazioni claustrofobiche, design minimale e colonna sonora inquieta costruiscono un mondo che sembra chiudersi addosso. Tecnicamente, il gioco gira solido sulle nuove console e su PC, con opzioni grafiche ben ottimizzate.

Dopo cinque anni di sviluppo e un team di appena 40 persone, 11 bit studios ha consegnato un titolo coraggioso, capace di parlare di identità, libertà e controllo senza retorica.

The Alters è una storia di fantascienza, ma anche una riflessione amara sulle vite che non viviamo.

E voi, se poteste incontrare una vostra versione alternativa… ci collaborereste o la temereste?

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The Alters sembra un’esperienza imperdibile per chi ha amato This War of Mine

Un nuovo titolo sviluppato dai creatori di This War of Mine promette di catturare l’attenzione di tutti gli appassionati di giochi di sopravvivenza. Con un video dedicato, The Alters mostra un’esperienza intensa e psicologicamente profonda, spingendo i giocatori a confrontarsi con le proprie scelte e con versioni alternative di se stessi. Secondo 11 Bit Studios, se hai apprezzato l’approccio emotivo e strategico di This War of Mine, allora The Alters potrebbe essere un titolo da tenere d’occhio.

Un viaggio tra sopravvivenza e identità

In The Alters, il giocatore veste i panni dell’unico superstite di una missione spaziale fallita. Bloccato su un pianeta ostile e con risorse limitate, l’unico modo per sopravvivere sarebbe creare “Alters”, versioni alternative di sé stesso generate da scelte che avrebbe potuto fare nel passato. Ogni Alter possiederebbe abilità, personalità e prospettive uniche, diventando sia una risorsa che una possibile fonte di tensione all’interno del rifugio mobile che funge da base operativa.

La gestione della base è una componente fondamentale dell’esperienza. Inoltre, il videogiocatore dovrà bilanciare le esigenze della struttura con la necessità di esplorare il pianeta per raccogliere materiali e avanzare nella missione. Come in This War of Mine, il tempo sarebbe un fattore critico: ogni decisione potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte.

Scelte difficili, conseguenze reali

L’approccio narrativo di The Alters si basa sulla gestione delle relazioni con le proprie versioni alternative. Gli Alters non sarebbero semplici cloni, ma individui con personalità e bisogni distinti, il che potrebbe creare situazioni di tensione e conflitto. La sfida non è solo fisica, ma anche psicologica: mantenere l’equilibrio all’interno del rifugio è essenziale per garantire la sopravvivenza dell’intero equipaggio.

Le missioni esterne sembrano altrettanto cruciali. Per avanzare nella storia, è necessario esplorare l’ambiente ostile, raccogliere risorse e affrontare pericoli sempre più complessi. Ogni uscita potrebbe essere un rischio e ogni minuto perso potrebbe compromettere l’intera missione.

Con il suo mix di gestione, esplorazione e narrazione profonda, The Alters nasce come una naturale evoluzione delle tematiche affrontate in This War of Mine. Se il titolo precedente metteva i giocatori di fronte a dilemmi morali legati alla guerra, questo nuovo capitolo li dovrebbe portare a esplorare la propria identità attraverso un gameplay coinvolgente e innovativo.

Per chi è alla ricerca di un’esperienza di sopravvivenza intensa e ricca di scelte significative, The Alters si preannuncia come un gioco da non perdere.

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The Thaumaturge arriva su PS5 e Xbox Series X/S

The Thaumaturge è finalmente disponibile, portando la sua trama ricca e carica di tensione anche su console. Il gioco, sviluppato da Fool’s Theory, ti immerge nella Varsavia del 1905, un luogo dove la realtà storica si mescola a misteriose entità sovrannaturali e poteri arcani. Disponibile su PS5 e Xbox Series X/S, The Thaumaturge offre un’esperienza profonda che unisce narrativa, combattimenti a turni e scelte morali.

Vestirai i panni di Wiktor Szulski, il taumaturgo protagonista, dotato di abilità uniche per influenzare le persone e sfruttare i poteri dei salutors, misteriosi demoni ispirati al folklore slavo. La tua missione ti porterà a esplorare una Varsavia vibrante e culturalmente diversificata, dove ogni decisione ha conseguenze. La trama di The Thaumaturge, che abbiamo recensito su PC, non si limita a raccontare una storia, ma ti invita a immergerti in dilemmi morali che mettono alla prova i tuoi valori.

Un mix di storia e sovrannaturale

La forza di The Thaumaturge PS5 sta nel suo equilibrio tra narrativa e gameplay. Il sistema di combattimento a turni richiede strategia, mentre le interazioni con i salutors aggiungono un livello di profondità unico. I giocatori affronteranno temi complessi come il potere, l’identità e la moralità, immersi in un contesto storico rappresentato con grande cura.

Con una combinazione di folklore e ricostruzione storica, The Thaumaturge promette di essere una delle esperienze RPG più originali dell’anno. L’attenzione ai dettagli nell’ambientazione di Varsavia, la ricchezza dei dialoghi e le molteplici scelte morali offrono un’avventura unica per i fan del genere.

Il gioco è ora disponibile su PlayStation Store e Xbox Store. Preparati a entrare in un mondo in cui realtà e soprannaturale si fondono in un’esperienza indimenticabile.

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This War of Mine Forget Celebrations è il nuovo DLC in arrivo

Il prossimo 11 dicembre 2024, il celebre titolo This War of Mine si arricchirà con un nuovo DLC intitolato Forget Celebrations attualmente solo su PC. L’annuncio arriva da 11 bit studios, che ha scelto di celebrare il decimo anniversario del gioco trasformando l’evento in un’occasione di solidarietà. Tutti i proventi derivanti dal DLC saranno destinati a organizzazioni umanitarie come Liberty Ukraine Foundation, Amnesty International, War Child e Indie Games Poland, per supportare le popolazioni colpite dai conflitti.

Il nuovo DLC si inserisce in una tradizione di iniziative benefiche legate al gioco. Dal 2015, This War of Mine ha raccolto oltre 1,5 milioni di dollari per enti di beneficenza, consolidando il suo ruolo come più di un semplice videogioco. È una piattaforma per sensibilizzare sulle conseguenze devastanti della guerra, viste attraverso gli occhi dei civili.

Un’esperienza narrativa unica

This War of Mine Forget Celebrations

Forget Celebrations, sviluppato da membri chiave del team originale come Kacper Kwiatkowski e Grzegorz Mazur, offre una nuova prospettiva narrativa. La storia è stata scritta da Piotr Rogoża, con il contributo di Wojciech Setlak, autore del gioco originale. Questo DLC promette di ampliare ulteriormente la visione del giocatore sulle difficoltà della sopravvivenza in scenari di conflitto.

Oltre al DLC, 11 bit studios ha annunciato il debutto in vinile della colonna sonora di This War of Mine, composta da Piotr Musiał. Il vinile, già disponibile per il preordine, rappresenta un omaggio alla forte identità sonora del gioco.

Questo nuovo contenuto, disponibile su Steam al prezzo di 2.99 dollari, sottolinea ancora una volta come il medium videoludico possa essere un potente veicolo di sensibilizzazione e solidarietà. Il DLC di This War of Mine, Forget Celebrations, non è solo un’opportunità per tornare nel mondo del gioco, ma anche per fare la differenza nel mondo reale.

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