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The Last Spell per PC – Provato

In un mondo corrotto dal potere e dalla sete di sangue, scegliere i propri nemici è un lusso che a volte non ci si può permettere. Una trama già sdoganata con Il trono di spade di George R. R. Martin prende vita in forma videoludica in The Last Spell, il nuovo Tactical defense RPG di Ishtar Games.

La fine dell’umanità

La magia ha reso potenti molti regni, ma i danni del suo abuso ha causato una tragedia che va ben oltre la fine di innumerevoli vite umane. Un eccesso di potere magico ha aperto un portale demoniaco che ha trasformato il mondo in un campo di battaglia già visto in alcuni giochi da tavolo come Zombicide. Per questo, i regni umani hanno decretato una pace per sconfiggere i mostri notturni che infestano le città. Adesso l’unica cosa che conta è sopravvivere all’orrore e per farlo bisogna eliminare completamente la magia dal mondo che alimenta anche questo tumore inarrestabile. Un modo c’è ed è proprio un incantesimo che i maghi hanno chiamato The Last Spell.

L’arte del comandare

La desolante trama di The Last Spell è la giustificazione che Devolver Digital pone come base per il suo nuovo gioco di ruolo con elementi roguelite decisamente interessanti e che ricordano altri recenti titoli del publisher come Loop Hero.

Nell’opera di The Arcade Crew impersoneremo un comandante che dovrà guadagnare del tempo prezioso (sotto forma di turni) che i maghi useranno per lanciare l’ultimo incantesimo in un ciclo giorno e notte. Durante le ore diurne, il gioco è composto da due fasi. La fase di produzione consiste nello spendere denaro e materiali per costruire nuovi edifici, migliorare quelli già esistenti, assegnare lavoratori alle costruzioni e spendere punti su abilità e perk dei nostri eroi. La seconda fase invece trasforma il titolo in un vero e proprio tower defense tattico in cui costruiremo le difese per l’ondata notturna. Infatti, durante la notte impartiremo ordini ai nostri eroi (inizialmente tre o quattro in base al livello di difficoltà scelto) che difenderanno i maghi dall’ondata di mostri, magari non lasciandoci le penne.

città di the last spell

Consolida e attendi

La fase di notturna è indubbiamente la parte più divertente e carica di tensione, perché è durante le tenebre che il gioco saprà dimostrarsi impegnativo. Infatti, i danni sferrati dai nemici ci obbligano a studiare il campo di battaglia, i nemici e ovviamente le caratteristiche dei nostri personaggi. All’interno di una griglia tattica in pieno stile Intelligent Systems (ma con visuale isometrica), gli eroi infliggeranno danni importanti, molto spesso ad area e decisamente spettacolari grazie a (quattro) abilità uniche. Per questo motivo, la maggior parte del tempo sarà speso nel curare la fase difensiva della nostra strategia, anche perché i personaggi recuperano solo una parte della loro vita e mana.

Questa scelta voluta dagli sviluppatori farà felici i giocatori appassionati del genere, ma rende il titolo decisamente poco fruibile per i novizi che rischieranno di morire ripetutamente prima di comprendere le meccaniche base del titolo, che li porterà facilmente verso la frustrazione. D’altro canto, i più smaliziati avranno almeno una ventina d’ore di divertimento che si tramuterà pian piano in noia in questa fase di accesso anticipato. Infatti, una volta comprese le statistiche, le abilità e le difese più forti, il gioco risulta un po’ troppo ripetitivo.

Imparare a costo di morire

Come già abbiamo gustato in altri titoli con una sistema simile come Hades, la morte è parte integrante dell’esperienza videoludica. Perdere in The Last Spell significa fare la conoscenza della presunta benevolenza di entità divine che forniranno nuovi upgrade permanenti che ci renderanno più forti.

Questo significa che i giocatori che poco apprezzano l’idea di perdere e ripetere la stessa sequenza, difficilmente potranno beneficiare del buono lavoro fatto fino a questo momento da Ishtar Games. Per tutti gli altri, The Last Spell è un gioco dall’ottimo potenziale che merita l’attenzione dei giocatori PC a cui però si chiede, nella sua versione definitiva, maggiore varietà durante la fase centrale del gioco.

i perma-upgrade di the last spell

Pixel di qualità

Venti euro è un prezzo decisamente concorrenziale (17,99 euro nel momento in cui scriviamo) per un gioco in accesso anticipato che ha la qualità tecnica di The Last Spell. Infatti, raramente ci siamo imbattuti in un titolo che in una versione così primordiale possegga un qualità audio e soprattutto grafica praticamente già ultimata. La pixel art del gioco è bella, ma soprattutto pulita come la sua interfaccia grafica. Nonostante le tante statistiche da visualizzare, il gioco è decisamente intuitivo e ci fa pensare che la maggior parte del tempo che separa questo indie game dall’uscita ufficiale sarà speso dagli sviluppatori per aggiungere nuovi contenuti che possano rendere l’esperienza maggiormente variegata.

ProContro
Pixel art bella e interfaccia pulita già in accesso anticipato… quindi non per tutti
Un defense tower impegnativo…ripetitivo dopo una decina di ore
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Loop Hero per PC – Provato

Durante i The Game Awards 2020, Devolver Digitals ha mostrato con un’istrionica presentazione l’ultima fatica degli sviluppatori di Four Quarter. Loop Hero può essere definito come un gioco di carte roguelike con un’ambientazione fantasy, ma le svariate feature tipiche dei giochi di ruolo e l’interessante meccanica del loop, meritano una spiegazione approfondita.

Un loop infinito

Un potente lich ha costretto il mondo in un loop infinito, che obbliga il nostro alter ego, inizialmente un guerriero, a esplorare un dungeon, generato casualmente dal videogame. Rispetto agli altri titoli, Loop Hero non permette una vera e propria esplorazione. Il nostro eroe si muove nel livello di gioco automaticamente e in senso orario. A ogni passo, il tempo avanzerà scandito da una barra che una volta completata ritornerà all’inizio e farà scattare un nuovo giorno. Ogni alba darà vita a nuovi eventi come il respawn dei nemici, il recupero di vita e altri effetti dipendenti dal mazzo di carte che stiamo giocando.

Un mondo in loop.

Inizialmente, la mappa sarà vuota con la sola presenza del personaggio principale e alcune slime, gelatine verdi che ci attaccheranno appena occuperemo la loro casella. Ogni volta che sconfiggeremo un nemico, riceveremo delle carte provenienti dal nostro mazzo, che ci permetteranno di aggiungere nuove componenti all’interno del dungeon. Di conseguenza, anche se non potremo controllare il movimento del nostro personaggio e nemmeno i combattimenti, che avverranno in automatico tenendo conto solo delle statistiche, avremo comunque il possesso della mappa, decidendo noi dove e quando inserire degli aiuti, o delle difficoltà, all’interno della mappa.

Il loop, e quindi il livello, termina quando la barra con il “teschio” sarà piena. In quel momento, farà la sua apparizione il boss di fine dungeon, che affronteremo la prossima volta che arriveremo all’accampamento. Si tratta di uno scontro arduo, da affrontare rigorosamente con il massimo della vita e magari usando dell’equipaggiamento che si concentri su un unico bersaglio.

Decideremo noi l’aspetto della mappa.

You’ll never walk alone

Indipendentemente dall’esito del livello, quando ne usciremo, finiremo nel nostro accampamento. Qui scopriremo che non siamo soli. Ci sono altri avventurieri all’interno del vortice e sarà nostro compito, per mezzo della costruzione di nuovi edifici, creare un villaggio che ci permetta di unire le forze.

Durante il dungeon, raccoglieremo delle risorse che saranno poi utilizzabili quando arriveremo al villaggio. L’albero delle costruzioni è molto variegato e non lineare. Con i nuovo edifici sarà possibile ottenere nuove carte, strumenti, abilità e persino nuove classi, ma sarà necessario ripetere la raccolta delle risorse un po’ di volte prima di poter ripartire con nuove abilità e strumenti che faranno la differenza nel campo di battaglia.

L’albero degli edifici è fondamentale in Loop Hero.

Lo strumento fa il maestro

Trovare il giusto equilibro non sarà sempre facile, perché una volta completato un giro completo, che ci farà ritornare al nostro accampamento, i mostri avversari saliranno di livello e sarà sempre più complicato batterli. Oltre alle carte, i nemici dropperanno anche dell’equipaggiamento casuale in base al loro livello e con una rarità individuabile dai colori dello sfondo dell’oggetto: grigio, blu, oro e arancione. La statistica base, per esempio il danno per un’arma, non dipenderà dalla rarità, che si limita ad aggiungere una statistica bonus extra. Di conseguenza, gli oggetti grigi non avranno nessun bonus, quelli blu ne avranno solo uno tra quelli disponili e specificati prima dell’avvio della mappa, quelli oro ne avranno due e gli arancione ben tre.

Le armi sono essenziali per progredire nel gioco. Le statistiche permettono sia di aumentare i danni che di evitarli. Questo ci darà abbastanza libertà su come buildare il nostro personaggio. Infatti, anche se dipenderà molto da quello che troveremo, la quantità di equipaggiamento che i mostri ci daranno è sufficientemente ampia da riuscire quasi sempre a trovare dei pezzi su cui impostare una strategia.

Nelle varie partite che ho affrontato, mi sono reso conto che è fondamentale bilanciare i mostri che vorremmo nella mappa con il nostro equipaggiamento. Ad esempio, potremmo decidere di inserire nella mappa un covo di ragni. Queste creature hanno la particolarità di non essere molto forti, ma il loro respawn è estremamente veloce. In altre parole, quando finiremo sulla loro casella, ne affronteremo molti contemporaneamente. Per questo motivo, se il nostro personaggio avrà un alto “Damage All”, sarà abbastanza facile abbatterli. In caso contrario, ci potrebbero mettere in seria difficoltà.

La barra del “teschio” si riempie ogni volta che giochiamo una carta.

Scegli il tuo ruolo

Sono tre le classi disponibili in questa anteprima: guerriero, ladro e necromante. La prima classe è disponibile sin da subito, mentre le altre due si ottengono sbloccando nuovi edifici. Ogni classe ha dei bonus alle statistiche uniche e potrà equipaggiare dei pezzi diversi. Ad esempio, il guerriero avrà nella seconda mano uno scudo e potrà portare un anello, mentre il ladro combatterà con due armi e avrà degli stivali.

Lo stile di gioco si deve adattare in base alla classe scelta. Con il guerriero, ho preferito allungare la durata del loop perché l’alta difesa e l’ottima rigenerazione di vita mi hanno dato il tempo di raccogliere tutto quello che mi serviva prima dello scontro finale. Con il ladro, invece ho ritenuto più profittevole usare i suoi elevati danni per arrivare prima possibile al boss finale per evitare che la fatica prendesse il sopravvento. Infatti, la maggior parte della vita si recupera quando si arriva all’accampamento e dopo alcuni giri sarà difficile riuscire a rimettersi completamente in sesto.

Le spedizioni hanno delle regole ben precise dipendenti dal capitolo e dalla classe scelta.

Too much pixel art

La scelta grafica e sonora è ricaduta sulla pixel art a cavallo tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90. Le animazioni durante il combattimento e i volti di personaggi e boss durante le linee di dialogo sono veramente piacevoli, ma il dungeon e il villaggio fuori dal loop manca di dettagli. Sono consapevole che si tratti di scelte artistiche, ma il nostro alter ego somiglia troppa a un personaggio di E.T. di Atari del 1982 per farmi una buona impressione.

Il sonoro è gradevole, ma un po’ ripetitivo. Inoltre, durante le mia run mi sono dovuto abituare agli acuti tipici del suono dei primi anni ’90, eccessivamente fastidiosi in certi momenti e che vi invoglieranno a mettere il volume abbastanza basso così da avere al massimo un leggero sottofondo.

I volti di personaggi e mostri sono ben fatti.

Prova e sbaglia

I dungeon crawler si basano spesso sull’idea della sconfitta come parte integrante del gioco. Me ne sono venuti in mente tanti durante la mia run su Loop Hero, ma penso che il gioco che più si avvicina a questo titolo è Darkest Dungeon. Premetto che il titolo di Four Quarter è decisamente meno frustrante, ma richiede un impegno e una pianificazione molto simile alla follia di Red Hook Studios.

Non sono un amante del trial and error, ma Loop Hero mi ha sempre fatto venire voglia di riprovarci, perché il gioco mi ha messo nelle condizioni di tornare nel dungeon con sempre qualcosa di nuovo. Una nuova classe, un nuovo mazzo oppure una nuova abilità dopo aver sbloccato un edificio. La varietà è veramente tanta e la voglia di ritentare non è mai scemata nemmeno dopo svariate ore di gioco.

L’albero delle costruzioni è ricco e impegnativo.

Conclusione

Sono realmente colpito da quello che ho provato. Non sono un amante dei roguelike né del trial and error. Con un filo di vergogna, ammetto che ho abbandonato prematuramente anche titoli di altissima qualità come Darkest Dungeon, ma Loop Hero mi ha causato assuefazione.

In questa anteprima, ho visto un’attenzione maniacale nel tentare di fornire un’esperienza sempre diversa al videogiocatore. Infatti, tranne le primissime volte, quando saremmo costretti a ripetere la spedizione, avremmo un numero sufficiente di risorse che ci permetteranno di ottenere nuovi potenziamenti così da rendere sempre diversa la nostra esperienza. Un’avventura sicuramente difficile, ma che vorremmo continuare per svariate ore.

Il villaggio è scarno di dettagli.

I dubbi sul gioco sono soprattutto sulla trama e sulla realizzazione tecnica. La narrazione sembra essere interessante, ma ho il forte dubbio che si tratti solamente di un palliativo per andare avanti e che si possa concludere senza nessun colpo di scena particolare. Per quanto riguarda grafica e sonoro, invece ci sono esperienze indipendenti di gran lunga più gradevoli e penso che si potrebbe fare molto di più. Ho trovato molto fastidioso giocare il titolo solo su finestra, decisamente troppo piccola anche per uno schermo 13”. In queste condizioni, il gioco sembra più adatto per una versione mobile, orientata al tablet, piuttosto che per PC.

Le sensazioni positive mi spingono a seguire il gioco fino alla sua uscita, perché il lavoro “matematico” dietro a delle meccaniche così semplici è di grandissima qualità e la voglia di continuare a giocare Loop Hero è una diretta conseguenza. Un vero e proprio moto perpetuo di cui non mi sono ancora stancato.

ProContro
Meccanica geniale nella sua semplicitàGrafica eccessivamente retrò
Le carte danno grande varietà ai dungeonMusiche a tratti fastidiose
Albero delle costruzioni interessante e utileForti dubbi sulla qualità della trama
Causa assuefazione
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Pokémon GCC: provato del mazzo tematico Charizard

Pokémon GCC ha aggiornato la sua lista di carte disponibili con la nuova espansione di Spada e Scudo, Voltaggio Sfolgorante. Per quanto riguarda il formato standard, l’espansione non ha portato grossi cambiamenti, ma nel “tematico”, il gioco ha scoperto due nuovi mazzi veramente interessanti, soprattutto online.

Dopo i buoni risultati ottenuti con il mazzo tematico di Drednaw, sono tornato online su Pokémon TCGO per provare il mazzo tematico di Charizard. Non avevo grande fiducia in questo deck, ma mi sono ricreduto. Il nuovo mazzo fuoco funziona meglio del previsto.

Decklist

Le 60 carte che formano il mazzo di tipo fuoco sono:

  • 2 Charizard
  • 3 Charmeleon
  • 3 Charmander
  • 2 Yanmega
  • 2 Yanma
  • 2 Magcargo
  • 3 Slugma
  • 2 Sudowoodo
  • 1 Lugia
  • 2 Beet
  • 2 Cicerone
  • 1 Evoaroma
  • 2 Mega Ball
  • 4 Hop
  • 2 Dandel
  • 2 Amo normale
  • 2 Ricerca accademica
  • 2 Sonia
  • 2 Scambio
  • 18 Energia Fuoco

Meta

Il meta dei mazzi tematici è abbastanza fermo da un po’ di tempo, completamente monopolizzato da Fiamma Implacabile con Charizard dell’espansione Gioco di Squadra. Per questo motivo, il deck tematico di Drednaw è così interessante, mentre avevo poca fiducia nel Charizard di Voltaggio Sfolgorante.

Quando giocherete questo mazzo online, vi aspetterete di trovarvi contro uno tra:

  • Fiamma Implacabile.
  • Un mazzo acqua come Drednaw o Blastoise.
  • Turbine Ruggente, il mazzo tematico di Dragonite di Sintonia Mentale.

Seppur sembra difficile crederci, il deck tematico fuoco di Voltaggio Sfolgorante riesce a giocarsela con tutti questi avversari grazie alla sua consistenza data dalle sue carte Strumento e Aiuto, e dai suoi Pokémon. Infatti, il mazzo contiene Yanmega, un Pokémon di tipo erba che può contrastare i counter di tipo acqua, che hanno come vero unico punto di forza il raddoppiare i danni contro i mazzi fuoco.

Charizard di Gioco di Squadra rimane il più forte.
Charizard di Gioco di Squadra rimane il più forte.

Strategia

Nonostante il meta sia sfavorevole e Charizard di Gioco di Squadra è nettamente più forte del nostro, il nuovo deck fuoco ha una velocità fuori dal comune, che risalta in un formato molto statico e con troppe carte energia nei mazzi.

Il nostro scopo è metter giù Charizard il prima possibile. Infatti, nelle migliori delle ipotesi, il suo potere permette di fare 200 danni già al turno tre. Indipendentemente se riusciamo ad avere disponibile Charizard già dai primi turni, il secondo punto della strategia consiste nel “caricare dietro” Magcargo, cioè rifornirlo di carte energia mentre è ancora in panchina.

La velocità di questo mazzo risiede nelle solo due carte energie necessarie a Charizard per attaccare. Questo permette già dalle prime fasi di poter caricare un secondo attaccante in panchina, che se non può essere l’altro Charizard, dovrebbe essere proprio Magcargo, che con il suo costo attacco da quattro energie permette, con i suoi 180 danni, di poter mettere KO qualsiasi Pokémon presente nel formato.

L’ideale è partire con Sudowoodo, che ci garantisce di pescare due carte a turno come Farfetch’d di Fiamma Implacabile. In alternativa, anche Charmander è un buon inizio, anche se ci fa pescare solo una carta. Sconsigliato, invece partire con Slugma, mentre Lugia può essere utile solo per stallare la partita, dato che può assorbire tanti danni.

Un discorso a parte va fatto per Yanmega. Questo Pokémon ha un costo di ritirata pari a zero. Di conseguenza, è particolarmente utile da usare insieme a Beet per poter caricare i Pokémon in panchina, che possono poi attaccare anche se non abbiamo uno Scambio in mano. Da non sottovalutare tra l’altro i Pokémon di tipo erba, che possono sfruttare la debolezza di alcuni Pokémon di tipo acqua come Blastoise.

Infine, le carte Aiuto e Strumento disponibili sono alquanto competitive nel tematico. Mega Ball, Evoaroma, Sonia, Ricerca Accademica e Beet sono tra le migliori aiuto del formato, mentre Dandel si può scartare senza troppi pensieri con il potere di Charizard, che dovrà essere sfruttato per portare nel mazzo gli attaccanti il prima possibile, e le carte energia che ci servono. Del resto, Amo normale ci permette di poter recuperare qualcosa dalla pila degli scarti se abbiamo esagerato con il “ciclaggio” del deck.

Pro

Il mazzo tematico di Charizard di Voltaggio Sfolgorante ha una buona consistenza grazie a carte Aiuto e Strumento di qualità per il formato in cui lo si gioca.

Il deck può essere devastante se riesce a partire bene nei primi turni grazie all’attacco di Charizard e al suo potere, che ci permette di ciclare velocemente il mazzo.

Magcargo può mettere KO qualsiasi Pokémon, mentre Yanmega è un supporto di qualità che può anche contrastare i Pokémon acqua che hanno debolezza erba.

Contro

Il meta è abbastanza sfavorevole per i mazzi di tipo fuoco. Il tentativo degli avversari di counterare Charizard di Gioco di Squadra finirà per colpire anche questo deck che si troverà spesso ad affrontare Pokémon di tipo acqua.

Charizard di Fiamma Implacabile è ancora il Pokémon più forte del meta e la sua velocità nel caricare carte energia direttamente dal mazzo lo rende devastante con una partenza di egual velocità.

Conclusione

Il mazzo tematico di Charizard di Voltaggio Sfolgorante si colloca tra i migliori deck del formato tematico insieme a Fiamma Implacabile, Drednaw e Turbine Ruggente. Rispetto a questi mazzi, il nuovo Charizard è decisamente più veloce e ha un costo in mana inferiore.

Questo deck fuoco è estremamente semplice da usare e quindi molto adatto ai giocatori del formato tematico che sono solitamente alle prime armi. Per questo motivo, se volete insegnare Pokémon GCC a un vostro amico o parente, questo mazzo è molto indicato per imparare i rudimenti del gioco, prima di passare a formati più veloci e complessi.

Modus Operandi

Ho giocato decine di partite online e ho insegnato il gioco “in real” grazie al materiale gentilmente inviato dal publisher.

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Pokémon GCC: provato del mazzo tematico Drednaw

Voltaggio Sfolgorante, la nuova espansione del gioco di carte collezionabili di Pokémon GCC ha portato più di 185 nuove carte e due nuovi mazzi tematici: Drednaw e Charizard. Ho studiato con attenzione le liste dei due mazzi e, dopo averli giocati, ritengo particolarmente utile iniziare la nostra analisi dell’espansione con il mazzo di tipo acqua dedicato alla tartaruga alligatore, perché potrebbe portare grosse soddisfazioni.

La versione online del gioco ha una modalità dedicata ai soli mazzi tematici che vi permette di collezionare ticket per i tornei, anche se siete agli inizi. Vincere i tornei fornisce preziose buste, scambiabili con le carte che vi servono per formare i migliori mazzi standard. Pokémon GCC Online ha svariati problemi che lo rendono difficile per chi vuole giocare in modalità totalmente free-to-play, ma il modo migliore è trovare un mazzo tematico forte e utilizzarlo al meglio. E credo che quello di Drednaw di Voltaggio Sfolgorante possa fare al caso nostro.

Mazzo tematico Drednaw
Il mazzo al suo gran completo.

Decklist

La decklist del mazzo tematico di Drednaw è formata dalle seguenti 60 carte:

  • 3 Drednaw
  • 3 Chewtle
  • 2 Samurott
  • 3 Dewott
  • 3 Oshawott
  • 1 Barraskewda
  • 3 Arrokuda
  • 2 Cramorant
  • 2 Wishiwashi
  • 2 Beet
  • 2 Cicerone
  • 1 Evoaroma
  • 2 Mega Ball
  • 4 Hop
  • 3 Azzurra
  • 2 Ricerca Accademica
  • 2 Sonia
  • 2 Scambio
  • 18 Energia Acqua

Meta

La varietà di mazzi che troverete online nella modalità dedicata ai tematici, soprattutto nei tornei, è bassa. Infatti, non potendo cambiare carte, quasi tutti giocano sempre i mazzi più forti. In particolare, sto parlando del mazzo tematico per eccellenza: Fiamma Implacabile con Charizard dell’espansione Gioco di Squadra. Per questo motivo, il meta è formato per metà da Fiamma Implacabile, mentre l’altra metà sono deck che tentano di contrastarlo.

Qualcuno per battere il top tier gioca Proiezione Laser con Necrozma di Sintonia Mentale, ma non è un grosso problema dato che il nostro Drednaw teme solo l’elettricità. Infatti, il nostro peggior nemico è Turbine Ruggente, il mazzo tematico di Dragonite di Sintonia Mentale.

Charizard di Gioco di Squadra
La carta da battere.

Pro

I lati positivi del mazzo sono sostanzialmente tre:

  • supporti che permettono di pescare carte e soprattutto di assegnare più energie per turno. Anche se ingiocabile in standard, Beet consente di caricare due energie diminuendo le distanze con l’abilità devastante di Charizard di Fiamma Implacabile.
  • Samurott è un Pokémon di Fase 2 con 160 HP e un’abilità che para trenta danni su ogni attacco. Questo significa che può resistere a un attacco di Charizard con tre energie fuoco e Draghimpatto di Dragonite da 170 danni.
  • Il mazzo è di tipo acqua. Finalmente possiamo abbandonare il mai entusiasmante Blastoise per Pokémon come Samurott e Drednaw, che possono uccidere in un turno tutti i tipi fuoco con tre di mana incluso Charizard, grazie alla debolezza acqua.

Ai punti cardini appena elencati, dobbiamo aggiungere che non è raro vedere partite in cui i giocatori non hanno energie a sufficienza. In questo caso, si può giocare su questa difficoltà con gli attacchi di Dewott e Samurott, che rimettono in mano le carte energia del Pokémon attivo avversario.

Strategia

La strategia di gioco si basa sull’avere il prima possibile Samurott carico per colpire con Idrolavaggio. Anche Drednaw può tornare utile come attaccante, nonostante sia molto lento e la sinergia tra lui e Azzurra è complicata. Però, se non ci sono alternative, può comunque risultare pericoloso, soprattutto contro i Pokémon fuoco grazie ai 160 danni con tre energie. Raramente caricheremo quattro energie per Surf, perché eccessivamente lento.

I Pokémon con cui vogliamo iniziare sono Arrokuda ed eventualmente Wishiwashi, nel caso volessimo mulligare la nostra mano. Il primo mette in panchina i due suoi simili presenti nel mazzo, così da sfoltire il deck e preparare il terreno a Cramorant, che con due energie può arrivare a fare fino a 180 danni. Infatti, questo Pokémon infligge 60 danni per ogni Arrokuda scartato dalla panchina durante l’attacco. Non è facile usarlo, ma il basso costo e l’Aiuto di Azzurra, che permette di riprendere dalla pila degli scarti gli Arrokuda, danno la possibilità a Cramorant di poter mettere KO Nidoqueen di Fiamma Implacabile con un unico attacco.

Ovviamente per vincere la partita è necessario avere un riciclo continuo di carte che proviene dagli Aiuto. Inoltre, data la necessità di avere le giuste evoluzioni, tornano utili Megaball ed Evoaroma, che vi fornisce il Pokémon evoluzione desiderato.

Infine, una chicca del mazzo è Barraskewda, evoluzione di Fase 1 di Arrokuda. I suoi 120 hp non sono pochi se paragonati agli altri Fase 1, ma la differenza è il suo attacco da un’energia acqua, Spiedo Mirato. L’attacco permette di colpire i Pokémon in panchina dell’avversario. In un formato senza Mew e che non vedrà mai gli Ordini del Capo, avere un Pokémon che può far piazza pulita dei sopravvissuti in panchina può essere determinante, soprattutto se hanno delle abilità.

Contro

Come tutti i mazzi tematici, Drednaw soffre la lentezza del formato e una qualità delle carte supporto rivedibile. Nonostante sia possibile pescare un numero decente di carte, la varianza rimane alta a causa di una discreta probabilità di rimanere fermi per diversi turni. Inoltre, nonostante la presenza di Beet, che ci permette di caricare fino a due carte energia per turno, troppo spesso subiremo la lentezza del mazzo.

Infine, i Pokémon non hanno abilità particolari e soffrono tremendamente i Pokémon elettro con particolare attenzione per Thundurus di Turbine Ruggente, totalmente devastante con la sua Raffica Tonante a costo due.

Thundurus di Turbine Ruggente.
Thundurus di Turbine Ruggente.

Conclusione

Il mazzo tematico Drednaw di Voltaggio Sfolgorante può essere particolarmente utile per controbattere l’enorme quantità di mazzi Fiamma Implacabile del furioso Charizard. Considerando che si soffrirà solamente contro Turbine Ruggente e si avrà un leggero vantaggio contro tutti gli altri match-up, grazie ad alcune carte supporto particolarmente utili, vi consiglio vivamente di fare pratica con questo mazzo, perché può portare tante soddisfazioni.

Ritengo Fiamma Implacabile ancora il miglior mazzo tematico in circolazione, ma nelle mie partite nel formato sto usando solamente Drednaw, perché il numero di match-up favorevoli è di gran lunga superiore a quelli negativi e il win-rate spaventosamente alto sta dimostrando che questo mazzo può cambiare gli equilibri del meta.

Modus Operandi

Ho giocato decine di partite online e qualche game “reale” grazie al materiale gentilmente inviato dal publisher.

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Total War: Elysium – Provato della closed beta

La serie Total War festeggia i venti anni dal primo capitolo, Shogun: Total War con un gioco di carte collezionabili free-to-play. Total War: Elysium è in closed beta e mostra già la sua struttura, un gioco tattico un po’ complesso da capire, ma velocemente accessibile, esattamente come la sua serie principale.

Gli sviluppatori di The Creative Assembly sono coscienti che Total War è il marchio più pregiato tra la nicchia dei gestionali storici. Per questo motivo, hanno più volte cercato di introdurre degli spin-off della serie.

Nonostante Spartan: Total Warrior del 2005 sia stato un buon passatempo per la sesta generazione di console (PlayStation 2, Gamecube, Xbox e Dreamcast), gli spin-off di Total War non sono mai riusciti ad emergere dalla mediocrità. Infatti, i Total War Battle non hanno mai impressionato, mentre Total War: Arena è stato un vero disastro. Nonostante lo strategico online fosse stato accolto discretamente bene da critica e utenti, il gioco ha disatteso le aspettative della casa di sviluppo in termini puramente numerici, fattore che ha decretato la sua morte dopo un anno di vita, ancora in Open Beta.

Facciamo la storia

Total War: Elysium non è di certo il titolo sulla bocca di tutti, ma il gioco sembra essere meritevole di attenzioni in un nicchia come i card game online, che hanno bisogno di nuova linfa da cui attingere.

L’ambientazione prende spunto da tutti i maggiori capitoli di Total War, rimanendo tra lo storico e il leggendario. Le carte possono appartenere a una fazione o a un’epoca storica. Attualmente sono disponibili quattro fazioni: Three Kingdoms, Viking, Troy, French Republic e quattro epoche: Ancient, Medieval, Empire e Timeless, epoca neutrale usabile da tutti.

Epoche e fazioni riducono il pool di carte che ogni generale può usare. Attualmente, i generali giocabili sono otto. Tre di questi sono disponibili semplicemente giocando, mentre gli altri sono acquistabili nello store via ametiste, di cui parleremo in seguito. I tre generali immediatamente ottenibili sono: Lagertha, che si basa su una strategia molto aggressiva, Cao Cao, che è un vero e proprio control e Napoleone, un tempo mid-range orientato all’attacco a distanza.

Le fazioni e le epoche di Total War Elysium

Mazzi delle riserve

Inizialmente, il gioco di carte di Total War è complesso. Il tutorial è ben strutturato, ma le prime partite disorientano a causa di meccaniche a tratti innovative per i giochi di carte digitali. Siam ben lontani dall’accessibilità di Hearthstone e Legends of Runeterra, ma usare la testa ripaga.

Il tutorial, decisamente ben calibrato, ci introduce a tutte le meccaniche principali del titolo. La novità più gradita rispetto agli altri giochi di carte collezionabili digitali è la riduzione ai minimi termini del fattore fortuna. Infatti, inizieremo la nostra partita decidendo con quale riserva giocare. Essa è costituita da 18 carte monocopia da cui attingeremo a ogni daybreak, di cui parliamo subito.

Il generale Napoleone in Total War Elysium

Le giornate

Una novità rispetto ai titoli main stream di carte è la sequenza temporale, scandita dalle giornate. Ogni giorno è costituito da sette turni e un daybreak. Di conseguenza, in ogni giornata, uno dei due sfidanti giocherà un turno in più rispetto il suo avversario. Solo il primo giorno, il giocatore che parte per secondo, avrà una carta supply a costo zero, che gli fonirà una risorsa in più per usare le proprie carte.

A ogni daybreak sarà possibile prelevare dalla propria riserva nove carte che finiranno nel mazzo di gioco. Questo permette di scegliere la strategia più opportuna in base al momento della partita e all’avversario contro cui ci stiamo confrontando.

In Total War Elysium scegliamo le carte del nostro mazzo

I generali

Risolto il primo daybreak, pescheremo 3 carte e partiremo con una supply, le risorse di gioco che ci permettono di pagare le carte. Sul campo di battaglia troveremo il nostro generale, con meccaniche simili agli eroi di Hearthstone. Come per il gioco Blizzard, la partita finisce quando la vita di uno dei due generali arriva a zero.

Inoltre, rispetto ad Hearthstone, i generali di Total War Elysium possono scendere sul campo di battaglia con due azioni, muovere e attaccare. In più, ogni generale ha una passiva speciale e fornisce una carta univoca che si ricarica ogni turno (così da avere in totale quattro carte all’inizio del gioco), esattamente come il potere degli eroi di Hearthstone.

Guthrum in Total War Elysium

Il campo di battaglia

Non è un caso che abbia menzionato il movimento. Ogni unità, tranne casi particolari, può fare un’unica azione per turno: muoversi o attaccare. Il movimento è fondamentale in Total War: Elysium, perché a differenza di tutti gli altri giochi di carte digitali, la plancia di gioco si estende non solo in orizzontale, ma anche in verticale. Di conseguenza, muovere un’unità significa spostarla nella linea avanzata o sulle retrovie.

Potete capire quanto questo possa complicare le cose. Infatti, possiamo giocare le nostre unità, o strutture che vedremo in seguito, in una delle due linee, ma dobbiamo tenere conto che le unità che stanno davanti proteggono quelle che stanno dietro.

Come è facile aspettarsi, alcune unità potranno colpire solamente gli avversari che si trovano davanti a loro, mentre altre, come l’artiglieria che possiede l’abilità di Short-Ranged, possono attaccare con un +1 sulla distanza. Per complicare il tutto, abbiamo anche i Long-Ranged, che possono colpire fino a due posizioni oltre, quindi da linea difensiva a linea difensiva.

L'area di gioco di Total War Elysium

Le carte

Assimilare questi meccanismi richiederà tempo, anche perché le carte di gioco hanno svariate meccaniche uniche e possono essere di 3 tipi: unità, struttura ed evento. Le unità sono i nostri soldati. Le strutture non si possono muovere, ma forniscono bonus fondamentali per la strategia del mazzo. Un esempio è Supply Train della Repubblica francese che permette di ottenere 1 risorsa ogni volta che si pesca una carta. Infine, gli eventi sono equivalenti alle magie di Hearthstone o le stregonerie di Magic, si risolvono immediatamente, si possono giocare solo nel proprio turno e, a differenza di Magic, non sono contrastabili.

Supply Train in Total War Elysium

L’economia

Per quanto riguarda l’economia di gioco, abbiamo due valute nella closed beta di Total War: Elysium: l’oro e le ametiste. Attualmente si ottengono entrambe giocando, ma mi aspetto che una delle due sarà acquistabile con denaro reale. In più, tutte le carte extra diventano materiale da crafting, che sarà usabile per ottenere nuove carte.

Sotto questo punto di vista, il gioco sembra più simile al titolo Blizzard che a Legends of Runeterra. Infatti, non sono presenti token, o wild card come denominate in Magic: Arena, ma solamente crafting material, l’equivalente della polvere arcana. Però, a differenza di Hearthstone, Total War Elysium dona un quantitativo di denaro maggiore, anche se non sono certo che sarà ancora così quando le microtransazioni entreranno in gioco.

Maria Antonietta in Total War Elysium

Una partita di Total War: Elysium dura mediamente 15 minuti, ma non ci sono mai dei momenti veramente morti, perché la possibilità di inserire nel mazzo di gioco le carte che si preferisce a partire dalla propria riserva, diminuisce di molto la probabilità di avere un pick sfortunato.

Conclusione

La closed beta di Total War: Elysium mostra delle meccaniche ragionate con cura e molto innovative nel settore dei giochi di carte collezionabili digitali. Posso dire che non esiste nulla di simile e la complessità del titolo mi ricorda la stessa esperienza che ho provato giocando i gestionali Total War. Ritengo che la difficoltà sia calibrata perfettamente secondo gli standard della serie principale.

Achievement in Total War Elysium

Sono fiducioso che chi apprezza il gestionale storico di The Creative Assembly, apprezzerà anche Total War: Elysium. Allo stesso tempo, chi è stufo di giochi di carte collezionabili digitali troppo banali, troverà in Total War: Elysium pane per i suoi denti.

I dubbi permangono per il videogiocatore medio di card game, che vuole solamente rilassarsi un po’. Questi giocatori potrebbero finire in un titolo troppo ragionato, che può causare facilmente frustrazione, se non affrontato con la giusta concentrazione. Esattamente come tutti i Total War.