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Le 5 migliori protagoniste femminili di Final Fantasy

Il mondo di Final Fantasy, in modo analogo a molte altre serie videoludiche, ha certamente una visione del mondo che privilegia il punto di vista maschile maschile. Tuttavia, fin da tempi non sospetti, le protagoniste femminili di Final Fantasy hanno rivestito ruoli di primaria importanza all’interno della saga.

Grazie alla sua natura di JRPG, infatti, Final Fantasy ha quasi sempre posto il giocatore alla guida di una squadra di eroi (i cosiddetti party). In ognuno di questi gruppi non sono quasi mai mancate le figure femminili. Anzi, spesso e volentieri le eroine dei Final Fantasy hanno saputo lasciare il segno nei cuori dei giocatori tanto quanto le loro controparti maschili, se non addirittura di più.

Dunque, dopo i cinque migliori protagonisti e i cinque migliori cattivi eccovi anche la nostra classifica sulle cinque migliori protagoniste femminili dei Final Fantasy!

5. Celes Chere (FFVI)

Eroine dei Final Fantasy

La scelta tra Terra e Celes, principali figure femminili di Final Fantasy VI, è stata davvero durissima. Si tratta, in entrambi i casi, di due eroine molto affascinanti e carismatiche, ognuna a modo suo. Inoltre sono i due personaggi femminili a rivestire il ruolo di protagoniste assolute all’interno della storia (sebbene Final Fantasy VI, più di ogni altro Final Fantasy, abbia una trama fortemente corale).

Alla fine la scelta è caduta su Celes, per il semplice fatto che è protagonista di due delle scene più iconiche di Final Fantasy VI e dell’intera saga: la performance all’Opera e il tentativo di suicidio.

Inizialmente, la biondissima guerriera è presentata come un nemico. Celes è infatti di uno dei generali dell’impero, che tuttavia sceglie di tradire perché disgustata dalle nefandezze di Kefka.

Il suo stile di lotta, basato su un perfetto equilibrio tra magia e spada, unito all’abilità di assorbire le magie nemiche, la rendono da subito un’aggiunta di tutto rispetto al party. Ma non quanto la sua gentilezza e bontà d’animo, che la portano a legarsi profondamente ai nuovi alleati, in particolare a Locke.

L’aspetto più notevole di Celes è la sua incredibile forza di volontà, che la porta a risollevarsi dopo aver toccato letteralmente il fondo dell’abisso e a partire nuovamente all’avventura (la scena della zattera è emblematica) per ritrovare gli amici e tentare nuovamente di salvare il mondo, ormai apparentemente condannato. Sarà proprio questa sua determinazione a permettere al gruppo di riunirsi e realizzare l’impossibile, liberando il mondo dal terribile Kefka.

4. Lightning (FFXIII)

Final Fantasy XIII e i suoi due sequel non sono certamente tra gli episodi più amati della saga. Riteniamo però che questi giochi, pure essendo ben lontani dalla perfezione, abbiano diversi punti di forza. Uno di questi è certamente Lightning, protagonista principale della saga.

Lightning, il cui vero nome è Claire Farron, è una guerriera provetta, essendo divenuta un soldato del Corpo di Guardia di Bodhum fin da molto giovane. Appare sempre estremamente seria e sicura di se e raramente mostra esitazioni ripensamenti.

In termini di potere puro, siamo forse di fronte al personaggio più potente di tutta Final Fantasy, soprattutto per quello che Lightning mostra in Lightning Returns. Nell’ultima avventura della saga infatti la nostra spadaccina assume il ruolo di “Salvatrice” e viene investita di una serie di poteri quasi divini, tra cui la manipolazione del tempo e delle anime.

Lightning tuttavia non mancherà di mostrare anche il suo lato più tenero, vulnerabile e umano. Questi aspetti emergono per esempio nel forte affetto che la unisce alla sorella Serah, a cui è legatissima. Ci è sempre piaciuto anche la particolare amicizia che lega Lightning a Hope, il più giovane protagonista di Final Fantasy XIII.

Lightning è davvero un’eroina forte affascinante. Non è un caso che alcuni sondaggi giapponesi la abbiano incoronata come eroina più amata della saga. Si tratta, tra l’altro, del primo personaggio di Final Fantasy protagonista di un’avventura in solitaria (il già citato Lightning Returns), particolare che accresce ulteriormente la sua importanza nella storia dei Final Fanatsy.

3. Yuna (FFX)

Gradino più basso del podio per Yuna, la bella invocatrice coprotagonista di Final Fantasy X. Il personaggio di Yuna, almeno all’inizio dell’avventura, è agli antipodi rispetto a Lightning. La novella invocatrice infatti presenta un carattere estremamente tranquillo, posato e dolce.

Dietro questa apparenza però si cela una ragazza estremamente forte, coraggiosa e determinata. Nonostante le enormi difficoltà che costellano il suo pellegrinaggio e il terribile destino che esso comporta, anche in caso di successo, Yuna non abbandona mai la sua missione.

Dopo aver scoperto la verità sul culto di Yevon e su Sin, Yuna vedrà trasformarsi in bugie tutti i valori su cui aveva costruito la sua vita. Tuttavia, grazie al sostegno dell’amato Tidus, sceglie di non cedere alla morte e alla rassegnazione, ma di gridare il suo desiderio di vita e di libertà, dando il via agli eventi che porteranno finalmente alla distruzione della spirale della morte che avvolge Spira.

La sua storia d’amore con Tidus è davvero ben scritta ed è costellata di momenti davvero romantici e toccanti. Yuna avrebbe potuto raggiungere anche posizioni più alte, non fosse per un fatale problema. Come molti altri giocatori, anche noi non abbiamo mai tollerato lo stravolgimento del suo personaggio avvenuto in Final Fantasy X-2. Non possiamo farci nulla: vedere l’ evocatrice che avevamo imparato ad amare trasformata in una fusione tra Lara Croft e una Spice Girl è stato un colpo troppo duro.

2. Aerith Gainsborough e Tifa Lockhart (FFVII)

Si, si, lo sappiamo. Le posizioni condivise non sono mai state amate all’interno delle classifiche. In questo caso, però, non abbiamo proprio potuto fare altrimenti. Per molti fan di Final Fantasy scegliere tra queste due donzelle equivale a scegliere tra la pizza e la pasta asciutta. Se proprio non accettate la doppia posizione, mettete al secondo posto la preferita delle due e inserite l’altra nella posizione antecedente.

Aerith e Tifa sono esattamente agli antipodi. Da una parte abbiamo Tifa, l’amica d’infanzia del protagonista, forte, indipendente coraggiosa e sempre pronta a sostenere il suo caro Cloud. Aerith, d’altro canto è la tipica ragazza della porta accanto. Dolce, spiritosa, apparentemente fragile ed indifesa e con un passato misterioso alle spalle.

Anche dal punto di vista estetico, le due ragazze non potrebbero essere più diverse. Tifa ha un look decisamente più atletico e prosperoso ed ha uno stile di combattimento estremamente aggressivo basato sul corpo a corpo. Aerith, dal canto suo, appare più posata ed elegante ed è specializzata nelle magie, in particolare quelle curative.

Entrambe le ragazze hanno un ruolo di primissimo piano all’interno di Final Fantasy VII e sono protagoniste di numerose scene memorabili. Indubbiamente la scena della morte di Aerith è qualcosa di davvero leggendario, in grado di dare al personaggio della bella antica un valore iconico per l’intera storia dei JRPG. Tuttavia anche Tifa è protagonista di molte delle scene più toccanti del gioco, come ad esempio il momento in cui aiuta Cloud a ricostruire la sua memoria direttamente dall’interno della sua mente.

Tifa ed Aerith sono due personaggi davvero meravigliosi. Due ragazze buone, dolci e coraggiose. Entrambe potrebbero essere le migliori in assoluto tra le protagoniste femminili dei Final Fantasy. Tuttavia, la loro esagerata idealizzazione e il loro essere a tratti troppo stereotipate gli costa la vetta della classifica, anche se sappiamo già che questa scelta scontenterà molti lettori.

1. Rinoa Heartilly (FFVIII)

Ed ecco la nostra vincitrice, direttamente da Final Fantasy VIII! Come abbiamo già ricordato nelle nostre precedenti classifiche, la trama dell’ottavo capitolo di Final Fantasy è tutt’altro che perfetta. Tuttavia, uno degli aspetti più riusciti del gioco è costituito proprio dai due protagonisti e dalla loro storia d’amore.

Fin dalle sue prime apparizioni, Rinoa stupisce il giocatore per la sua semplicità. La leader dei Gufi del Bosco si presenta come una ragazza allegra, simpatica e spensierata. Allo stesso tempo, però, Rinoa mostra subito di avere ideali forti e non esita a scendere in campo in prima persona per battersi contro le ingiustizie.

Tuttavia, ben presto emergono tutti i dubbi e le fragilità di questo personaggio. Nonostante i suoi ideali, infatti, Rinoa si mostra inorridita dalla violenza e resta totalmente disorientata quando si trova trascinata negli eventi che portano allo scontro tra il Garden dei Seed e la Strega.

Rinoa trova la forza di reagire grazie al sostegno dei suoi compagni, in particolare di Squall. Rimasta colpita dal giovane SeeD fin dal loro primo incontro, Rinoa inizia subito a tentare di avvicinarlo, scontrandosi però col carattere chiuso ed introverso del ragazzo. Il legame tra i due cresce progressivamente ed entrambi si accrescono reciprocamente. Da un lato il coraggio e la determinazione di Squall ispirano Rinoa, dall’altro la dolcezza e il calore di lei fanno crollare il muro di diffidenza eretto dal protagonista.

Proprio l’umanità e la fragilità di Rinoa e la bellezza della love story che la vede protagonista ci hanno spinti a darle la posizione più alta del podio. Poche volte ci siamo sentiti coinvolti in una storia come durante il misterioso coma in cui cade Rinoa. Il suo salvataggio da parte di Squall è il compimento della crescita del nostro eroe, divenuto un vero uomo proprio grazie ai sentimenti per la nostra brunetta vestita d’azzurro.

E voi, che dite? Condividete la nostra classifica o cambiereste qualcosa?

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I 5 migliori cattivi di Final Fantasy

Dopo avervi raccontato i migliori protagonisti maschili di Final Fantasy, non possiamo non raccontarvi il rovescio della medaglia. Come è noto non esiste nessuna buona storia senza un buon antagonista. Ecco dunque anche la nostra classifica sui cinque migliori cattivi dei Final Fantasy!

Avvisiamo che nella lettura potreste incappare in qualche spoiler. Per descrivere a dovere i nostri cattivoni, infatti, abbiamo giocoforza dovuto parlare di alcuni eventi chiave della trama del gioco da cui provengono. Pronti ad abbracciare il lato oscuro?

5. L’imperatore (FFII)

Antagonisti dei Final Fantasy

L’imperatore, principale antagonista di Final Fantasy II (il cui vero nome è Mateus), è un antagonista davvero intrigante, nonostante la sua poca notorietà.

Colpisce anzitutto per il suo aspetto, estremamente elegante, ma allo stesso tempo minaccioso, con i suoi lunghi capelli e le unghie smisurate. Il viso dell’imperatore, con la sua espressione diabolica, troneggia alle spalle del logo del gioco, come a rimarcare la minacciosità della sua presenza. L’origine diabolica dei poteri di Mateus, frutto di un vero e proprio patto col diavolo, rafforza l’alone luciferino che questo personaggio emana.

Il malvagio sovrano concretizzerà presto anche coi fatti l’aura di terrore che lo circonda, rendendo la vita degli eroi di Final Fantasy II un vero inferno. Il secondo episodio della saga è certamente tra i Final Fantasy dai toni più cupi e tetri in assoluto, visto il numero di tragedie che i protagonisti devono affrontare. La causa di quasi tutte queste avversità è sempre la medesima: proprio il nostro Imperatore.

Indimenticabile il senso di sconforto che causa il suo ritorno dalla morte, in una versione ancora più demoniaca e spaventosa. Proprio quando i nostri eroi pensavano di essersi liberati di lui!

4. Kuja (FFIX)

Antagonisti dei Final Fantasy

Parlando di bellezza ed eleganza, il carismatico Kuja non ha davvero nulla da invidiare all’Imperatore. Fin dalle sue prime apparizioni, il nostro stregone si presenta come un personaggio estremamente enigmatico. Le sue reali intenzioni non traspaiono mai e nulla sembra turbarlo o scomporlo.

Sebbene Kuja appaia spesso al fianco di individui estremamente malvagi e pericolosi, come la regina Brahne e Garland, diventa ben presto chiaro che è proprio Kuja a rappresentare la minaccia più grande. Grazie alla sua astuzia e ai suoi piani machiavellici, Kuja si rivela in grado di volgere a suo favore qualsiasi situazione e riesce ad impossessarsi di praticamente ogni fonte di potere presente al mondo.

Una volta scoperta la verità sulle origini di Kuja, emerge anche tutta la tragicità di questo personaggio; il cattivo di Final Fantasy IX infatti sembra destinato sin dalla nascita a non essere altro se non un portatore di morte e devastazione. Il profondo legame che lo unisce al protagonista Gidan aumenta ulteriormente l’empatia che il giocatore prova nei suoi confronti, al punto che risulta davvero difficile considerarlo realmente malvagio.

Un’ultima nota merita la sua tamarrissima trasformazione finale nello stato di Trance, che lo rende davvero molto simile a Gogeta trasformato in Super Saiyan 4, cosa che regala sicuramente qualche punto in classifica al nostro Kuja.

3. Sin (FFX)

Antagonisti dei Final Fantasy

L’aspetto che più colpisce di Sin è il suo essere completamente diverso da tutti gli altri cattivi dei Final Fantasy. Qui non abbiamo a che fare con uno stregone, un sovrano corrotto o un essere demoniaco, ma con un vero e proprio Kaiju.

Sin infatti non è altro che questo: un gigantesco essere mostruoso che esiste al solo scopo di sconvolgere il mondo seminando terrore e distruzione. Combattere contro di lui equivale, almeno apparentemente, a sfidare le stesse leggi della natura e dell’esistenza. Una lotta disperata contro un destino che appare ineluttabile, vista l’apparente immortalità di Sin.

Un altro aspetto accattivante di Sin è il grosso mistero che lo circonda. Sebbene la vera identità della creatura venga rivelata abbastanza presto, i tanti interrogativi che lo avvolgono restano tali fin quasi alla fine dell’avventura. Una volta gettata luce su questi segreti, essi riveleranno una terribile ed agghiacciante catena di bugie, generata da un odio e da un rancore talmente grandi da riuscire a stringere il mondo intero in una vera spirale di morte per moltissimi anni.

Distruggere questa spirale ci ha fatto davvero sentire persone migliori e immaginiamo che lo stesso valga per tanti di quelli che, come noi, hanno dovuto confrontarsi con Sin e tutto ciò che rappresenta.

2. Kefka Palazzo (FFVI)

Kefka Palazzo, il principale antagonista di Final Fantasy VI, ha in effetti tutti gli elementi per essere considerato il cattivo perfetto.

Il suo look da giullare risulta comico e spaventoso allo stesso tempo e ricorda molto da vicino personaggi come Joker o Pennywise. Kefka, presentato inizialmente come un semplice servitore dell’imperatore Gestalt, cattura subito l’attenzione del giocatore con il suo carisma e con il suo essere costantemente sopra le righe.

Ben presto tuttavia, la follia che domina Kefka, frutto di un esperimento malriuscito dello scienziato Cid, si rivela in tutta la sua deflagrante forza distruttiva, rendendo subito chiaro chi sia il vero antagonista della storia. Parlando di cattiveria, crediamo che non solo tra gli cattivi dei Final Fantasy, ma in tutta la storia dei videogiochi siano davvero pochi i personaggi in grado di eguagliare la malvagità di Kefka.

Il modo in cui schiavizza la povera Terra, l’avvelenamento delle acque di Doma, la strage di Esper compiuta dal nostro stregone all’apertura del portale sono solo alcune delle atrocità commesse dal terribile giullare. La cosa peggiore è che in questi momenti Kefka non manca mai di mostrare il suo sadismo, sottolineato dal suono stridulo della sua risata, l’elemento che forse più caratterizza Kefka.

La sua ascesa a creatura divina, avvenuta dopo il suo tradimento ai danni dell’imperatore e la conquista della Triade della Discordia, trasforma Kefka in una vera calamità cosmica, dotata di un potere tale da devastare il mondo intero a suo piacimento. Lo scontro finale con Kefka, suddiviso in ben 4 fasi differenti, è uno dei momenti più epici dell’intera saga di Final Fantasy, reso ancora più incredibile da Dancing Mad, la stupenda colonna sonora che accompagna la battaglia.

Alla fine, solo la forza del legame che unisce i nostri personaggi, unita al loro desiderio di vita e libertà si rivela in grado di abbattere il folle pagliaccio. Può stupire non trovare Kefka al primo posto. Tuttavia, tutti i fan della saga avranno già capito chi occupa quella posizione.

1. Sephiroth (FFVII)

Se si analizza con attenzione la trama di Final Fantasy VII, Sephiroth risulta più una vittima che un antagonista. A guidare le sue azioni, infatti, è sempre la crudele entità Jenova.

É proprio la scoperta delle sue origini e del suo legame Jenova stessa a scatenare la follia distruttrice del leggendario Soldier. Inoltre, quel che succede a Cloud mostra chiaramente la terribile influenza che Jenova è in grado di esercitare attraverso le sue cellule.

Resta il fatto che Sephiroth è dotato di un carisma e di una forza che pochissimi personaggi della storia dei JRPG possono eguagliare. Il suo aspetto iconico, la sua chilometrica spada Masamune e la lunga chioma albina sono diventati elementi assolutamente iconici, immediatamente riconoscibili da chiunque conosca il medium videoludico.

Parte del fascino del personaggio deriva indubbiamente anche dalla canzone One Winged Angel. Questa traccia, che accompagna lo scontro finale con Sephiroth, è certamente una delle più riconoscibili e famose dell’intero panorama videoludico.

Sephiroth probabilmente non è il più malvagio tra i cattivi dei Final Fantasy. Non è nemmeno quello che suscita la maggior sensazione di paura e potere. Ma è certamente il più iconico antagonista dell’intera saga. Per capirlo, basta pensare alle sue apparizioni in saghe come Kingdom Heart o Super Smash Bros.

E poi, diciamocelo: come potevamo non premiare colui che ha commesso l’assassinio più famoso dell’intera storia dei videogiochi?

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I 5 migliori protagonisti maschili di Final Fantasy

Final Fantasy è una gloriosa saga di JRPG che basa la sua fortuna su bellissime trame, ambientanzioni e sopratutto protagonisti. Molti degli eroi che abbiamo impersonato in Final Fantasy hanno lasciato un segno indelebile nella nostra infanzia, e alcuni continuano a farlo ancora adesso.

A causa del loro numero, risulta davvero difficile stabilire quali siano i migliori in assoluto. Nel corso di questo articolo andremo proprio ad approfondire i migliori protagonisti di Final Fantasy, che più degli altri si sono contraddistinti per il loro carisma e per la forza delle loro personalità. Per il momento, ci concentreremo solo sui personaggi maschili, mentre dedicheremo uno spazio apposito alle fanciulle. Siete pronti? Partiamo!

5. Clive Rosefield (FFXVI)

Protagonisti Final Fantasy: Clive Rosefield

Incominciamo proprio dall’ultimo arrivato. Non si può certamente negare che Final Fantasy XVI sia stato un gioco divisivo (Recensione). Una cosa sulla quale però quasi tutti i fan si sono trovati d’accordo è l’ottima qualità della trama del gioco. Anche il protagonista, Clive, si è rivelato assolutamente all’altezza della pesante eredità che era chiamato a raccogliere.

Sono molti gli aspetti che abbiamo apprezzato del personaggio di Clive. Anzitutto il suo grande coraggio, che ha saputo mostrare sia in battaglia sia in veste di leader della resistenza. Ci ha poi molto colpito l’enorme forza d’animo con cui affronta le numerose tragedie che travolgono lui e le sua famiglia. Notevole anche forte legame di affetto che sa creare con i suoi compagni, in particolare con l’amico Cid e con la sua amata Jill.

Gli aspetti che però ci hanno maggiormente colpito sono il bellissimo rapporto che unisce Clive a suo fratello Joshua e il legame del nostro protagonista con il misterioso Ifrit. Si tratta di due elementi abbastanza originali, anche in una saga vasta come quella di Final Fantasy, che permettono al nostro cavaliere di elevarsi dalla massa.

Insomma, Clive è davvero un eroe a tutto tondo e merita pienamente di entrare nella nostra classifica. E poi, diciamocelo, a chi non piacerebbe impersonare un uomo capace di trasformarsi in un gigantesco demone di fuoco in grado di incenerire ogni cosa?

4. Auron (FFX)

Il cast di Final Fantasy X è considerato quasi all’unanimità uno dei migliori dell’intera saga. Tra i vari guardiani dell’invocatrice Yuna, tuttavia, Auron finisce spesso per diventare il personaggio preferito.

Il nostro spadaccino ha indubbiamente molte frecce al suo arco. Il suo carattere taciturno, introverso e tenebroso, accentuato dalla sua postura e dai suoi atteggiamenti. Il grande rispetto che suscita in tutti coloro che lo incontrano nel corso del pellegrinaggio. Il suo misterioso passato, di cui sceglie, volontariamente, di rivelare il meno possibile. Senza dimenticare la sua enorme forza, che lo rende spesso e volentieri un elemento chiave del nostro party.

Anche il suo ruolo di mentore per Yuna e Tidus contribuisce ad aumentare il fascino e l’originalità di questo personaggio, così come il suo tragico destino, che si compirà pienamente al termine del pellegrinaggio e dell’avventura dei nostri protagonisti.

Unica pecca, le sue tecniche overdrive, davvero troppo deboli per un personaggio di questa levatura. A parte questo dettaglio, Auron resta davvero notevole. La sua comparsata in Kingdom Hearts 2 è un ulteriore elemento a conferma di quanto questo personaggio sia stato apprezzato dai giocatori.

3. Squall Leonhart (FFVIII)

Protagonisti Final Fantasy: Squall Leonheart

Diciamoci la verità: Final Fantasy VIII, sebbene abbia un enorme valore sentimentale per numerosi giocatori europei, per i quali spesso è stato il primo Final Fantasy ad essere giocato, è ben lungi dall’essere un gioco perfetto. La trama è forzata, caotica e ricca di contraddizioni. Il sistema di gioco, sebbene molto interessante ed originale, risulta totalmente sbilanciato e permette di azzerare letteralmente il livello di difficoltà dell’avventura già dopo poche ore di gioco.

Anche il cast dei protagonisti è tutt’altro che memorabile. Quando però si passa ad esaminare il protagonista, Squall Leonhart, le cose cambiano completamente. Abbiamo sempre apprezzato moltissimo il personaggio di Squall. Anzitutto per il suo design, che unisce un vestiario tenebroso e cool ad un aspetto caratterizzato dai tratti dolci ed aggraziati di un teenager. Ci ha sempre colpito molto anche il fatto che il nostro aspirante Seed unisca le inquietudini e le incertezze tipiche di ogni ragazzino al coraggio, la risolutezza e la determinazione di un vero leader. Abbiamo sempre trovato anche molto ben scritta l’evoluzione del rapporto di Squall coi suoi amici, che passa dalla totale freddezza ad un forte legame di fiudcia ed affetto.

Molto bella e dolce anche la sua love story con la bella Rinoa, secondo noi una delle migliori dell’intera saga. Dulcis in fundo anche il Gunblade, per quanto strampalato e poco realistico, ci è sempre sembrata una trovata interessante e divertente.

2. Cloud Strife (FFVII)

Protagonisti Final Fantasy: Cloud Strife

E parlando di protagonisti di Final Fantasy, poteva forse mancare colui che è probabilmente il personaggio più noto dell’intera saga? Ovviamente no. Cloud ha davvero moltissimi punti di forza, in grado di fargli scalare gli indici di gradimento dei giocatori.

Anzitutto il suo aspetto, che unisce le caratteristiche di un eroe degli anime ad un look avveniristico da film di fantascienza. Il suo enorme spadone, poi, gli conferisce quel tocco di originalità in grado di renderlo immediatamente riconoscibile da chiunque.

Anche il suo carattere, apparentemente schivo ed impenetrabile, ma in grado di provare sentimenti molto intensi, contribuisce ad accrescere il suo carisma. Lo stesso vale per il mistero che circonda il suo passato, a causa della mancanza di alcuni dei suoi ricordi. Il suo oscuro legame col terribile Sephiroth poi rende Cloud ancora più interessante ed affasciante.

Il rapporto che Cloud costruisce coi suoi compagni, in particolare con Tifa ed Aerith, che si “contenderanno” il nostro eroe per buona parte per gioco, aiuta ad empatizzare con lui e a conoscere i suoi lati più fragili e umani.

Cloud è davvero un personaggio eccezionale, carismatico ed interessante. Ma secondo, noi, non raggiunge ancora la vetta del podio. Vedremo se Final Fantasy VII Rebirth inserirà nuovi elementi in grado di farci cambiare idea. Nel frattempo, andiamo a conoscere il nostro vincitore!

1. Noctis Lucis Caelum (FFXV)

Se Final Fantasy XVI è stato un gioco divisivo, il quindicesimo episodio della saga ha letteralmente spaccato in due la community. Non esistono vie di mezzo. O si ama Final Fantasy XV o lo si detesta. Noi, personalmente, lo abbiamo apprezzato, pur trattandosi di un gioco con diversi difetti.

L’aspetto di Final Fantasy XV che riteniamo più riuscito in assoluto è proprio il suo protagonista, il tenebroso principe del regno di Lucis. L’aspetto di Noctis che emerge prima di ogni altro è la sua ingenuità. Tra tutti i protagonisti di Final Fantasy, infatti, Noctis è l’unico, assieme a Squall a non nascondere mai di essere solamente un ragazzino, con tutte le fragilità e le incertezze tipiche della sua giovane età.

Ben presto, però, il nostro eroe si troverà faccia a faccia coi suoi doveri e le sue responsabilità, sia come sovrano, che, soprattutto, come eroe prescelto dal cristallo. Noctis dovrà accollarsi un peso davvero soverchiante, che tuttavia il nostro giovane eroe non rifiuterà mai di portare. Anzi, grazie alla sua forza d’animo, alla sua determinazione e all’immancabile aiuto dei suoi tre amici, Noctis troverà la forza di compiere per ben due volte il sacrificio supremo, grazie al quale sarà in grado di salvare non solo il suo regno ma il mondo intero.

Oltre al suo look, davvero azzeccato ed accattivante e ai suoi incredibili poteri di evocatore e di custode delle armi ancestrali, è forse il meraviglioso legame che unisce Noctis ai suoi amici ad elevare definitivamente il nostro principe. L’avventura on the road di Noctis e dei suoi scudieri è davvero ricca di emozioni e divertimento, ma anche di drammi e tragedie. Penso che nessuna persona dotata di un cuore possa restare insensibile alla scena del falò, alla fine del gioco.

Per quanto ci riguarda, Noctis è il miglior protagonista che un Final Fantasy abbia mai avuto. Che dite? concordate con la nostra classifica? O avreste premiato qualche altro eroe?

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Xbox Developer Direct 2024: tutti gli annunci a carte scoperte

Quello che è appena trascorso è stato un evento di conferme per Xbox, che ha deciso di giocare a carte scoperte rivelando in anticipo i titoli che sarebbero stati presentati all’evento. Soluzione intelligente che evita rischi di leaks e rumors infondati.

Il Developer Direct si presenta come un evento stabile all’interno dell’universo comunicativo Microsoft, grazie alla riconferma dell’evento di quest’anno, che vuole scandire le grandi produzioni in arrivo su Xbox durante quest’anno.

L’evento xbox risulta prolisso, ma appagante anche favorito da una concorrenza non proprio spietata, conseguenza di un momento di transizione per Sony: quest’ultima sta vivendo un radicale cambio al vertice nel bel mezzo di una situazione interna complessa, data allo sviluppo di ben 11 live-service di cui però finora sappiamo ben poco, eccetto il fatto che in principio sarebbero dovuti essere 12, comprendendo il gioco online ambientato nell’universo di “The last of us”.

Il Developer Direct di oggi. ha rivelato le maggiori produzioni in arrivo nel 2024 sulla sua console, rigorosamente tutte presenti al Day One sul Game pass, più una sorpresa: il primo titolo della serie “Mana” in arrivo sul servizio della casa di Redmond.

Xbox si è concentrata a lungo sui 5 titoli mostrati, lasciando spazio agli sviluppatori che raccontano il gioco, nelle sue parti narrative, tecniche e di gameplay.

Avowed

Il primo gioco che abbiamo visto è Avowed, del team Obsidian, che dopo l’acclamato “The Outer Worlds” presentano questo nuovo RPG dal setting più tradizionale, mostrando finalmente del gameplay concreto e con questo, pregi e limiti dell’esperienza.

Un gameplay convincente nella varietà degli approcci, che spaziano da pistole ad armi bianche, da bacchette magiche a veri e propri incantesimi. Si tratta di un gameplay senza dubbio reminiscente delle esperienze di The Elder Scrolls (che è dichiaratamente una delle ispirazioni principali del team di sviluppo), ma che ne sembra espandere la dinamica di dual-wielding.

Come da tradizione, il team rassicura circa gli intrecci rpg e le scelte morali diverse che è possibili intraprendere nel rapporto con gli npc. Quello che non convince è una regia all’apparenza statica e banale nell’interazioni con i personaggi.

La data di uscita è un generico autunno di quest’anno, disponibile dal lancio su Gamepass.

Senua’s Saga: Hellblade 2

Nessuno sarà rimasto sorpreso nel rivedere l’ennesimo trailer di Hellblade, che sembra essere un ospite fisso di questo nuovo format comunicativo Microsoft, con una produzione assolutamente imponente dal punto di visto tecnico e qualitativo, ma con un gameplay che non ancora una volta non viene approfondito, rivelandone la plausibile superficialità dal punto di vista puramente ludico, sacrificato in nome di una immersività con ambizioni senza precedenti.

Il team ha confermato che il focus della produzione è quella di immergere il giocatore in un esperienza alienante e surreale, eppure verosimile: grazie al supporto con esperti in materia o confronto con affetti di psicosi, malattia della quale la stessa Senua soffre.

Senua’s saga: Hellbade 2 sarà disponibile su Gamepass a partire dal 21 Maggio 2024.

Vision of Mana

A sorpresa, Square Enix fa la sua comparsa facendo rivedere il primo gioco in assoluto della serie Mana ad approdare su console Xbox.

Vision of Mana è il primo titolo per console fisse da 15 anni, che promette di essere fedele alle esperienze pregresse con design dei mostri curati da Koichi Ishii, membro del team originale.

Tra le novità sembra esserci una cavalcatura, che accompagna un gameplay action con enfasi sugli “elementals” e le combo aeree.

Il gioco è in arrivo quest’estate su PC e console Microsoft e Sony, ancora non confermata la presenza su Nintendo Switch.

Ara: History Untold

Il prossimo titolo di Oxide è uno strategico che vuole rivaleggiare direttamente con Civilization. Si tratta di in ambizioso titolo con enfasi sul PvP, con un intrigante sistema di vittoria basato non solamente su obiettivi predeterminati, ma su un nuovo sistema di “prestigio”, accumulabili in diversi modi, favorendo una moltitudine di approcci per ciascun palato.

Ara si presenta come un titolo dalle ispirazioni storiche, l’obiettivo di ciascun giocatore sarà quello di diventare il più prestigioso in un mondo che dovrebbe riflettere in tempo reale le scelte del giocatore, modificandosi di conseguenza.

La nuova avventura Oxide è in arrivo quest’autunno.

Indiana Jones e l’antico cerchio

In chiusura si è finalmente mostrato il nuovo titolo della casa di sviluppo genitrice dei recenti Wolfenstain, apprezzati da critica e pubblico, che vede come executive producer niente poco di meno che Todd Howard.

Stiamo parlando del nuovo Indiana Jones. Il gioco si presenta come un’avventura primariamente in prima persona, stupendo non pochi giocatori che si aspettavano un’avventura tradizionale “alla Uncharted”.

Grande enfasi anche qui sembra essere sulla libertà di approccio, seppur la violenza bruta e le armi da fuoco sembrino non essere sempre la scelta più saggia, in favore di un approccio più metodico e dell’uso dell’iconica frusta.

Quest’ultima dovrebbe essere centrale nel gameplay, fornendo da elemento utile per la navigazione ambientale, oltre che per il combattimento.

I puzzle sembrano avere un ruolo secondario, con solo alcuni di questi obbligatori per proseguire nella’avventura, mentre la maggioranza dovrebbero essere opzionali, come sfida per i complezionisti.

Indiana Jones dovrebbe essere in arrivo entro quest’anno.

Complessivamente, questa sera abbiamo assistito a un evento intelligente, ma che non stupisce e che conferma la volontà di Xbox di farne un appuntamento annuale, ma che rischia di risultare poco interessante perché troppo nelle descrizioni e incapace di mostrare a fondo il gioco.

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I 5 migliori Final Fantasy da giocare assolutamente

La serie di Final Fantasy è certamente tra le più famose ed importanti dell’intero panorama videoludico. Certo, i tempi in cui ogni nuovo episodio della saga veniva accolto come il gioco per eccellenza per la propria console sono ormai lontani. Tuttavia, Final Fantasy rimane ancora oggi un franchise di assoluta rilevanza, come dimostra il grande hype che sta accompagnando l’attesa per l’uscita di Final Fantasy VII Rebirth. Ma quali sono i 5 migliori Final Fantasy di sempre?

Rispondere a questa domanda non è per nulla facile. Parliamo infatti di una serie che sta per raggiungere i quarant’anni di longevità (il primo Final Fantasy infatti apparve nel 1987) e i cui episodi sono apparsi in periodi storici e sistemi di gioco completamente diversi.

Tuttavia, anche noi abbiamo deciso di cimentarci in questa impresa. Eccovi dunque la nostra personalissima classifica di quelli che per noi sono i 5 migliori Final Fantasy di sempre.

5. Final Fantasy IV

In quinta posizione troviamo il primo capitolo della saga di Final Fantasy ad apparire sul leggendario Super Nintendo. Abbiamo scelto di premiare Final Fantasy IV poiché si tratta dell’episodio che ha realizzato il primo vero salto di qualità della saga. I personaggi di Final Fantasy IV non sono più semplici stereotipi della classe che rappresentavano (maghi, monaci, guerrieri ecc.) o, come in Final Fantasy II, eroi dal carattere appena abbozzato. In Final Fantasy IV ogni personaggio, sia positivo che negativo, possiede un background, una personalità e vive una vera e propria evoluzione, nel bene o nel male.

La trama di Final Fantasy IV è davvero ben scritta, con un intreccio articolato e coerente, numerosi colpi di scena e diversi momenti davvero emozionanti e commoventi (come quel che accade ai piccoli Porom e Palom). Anche l’ambientazione è davvero vasta, originale e profondamente diversificata, dal momento che il nostro party dovrà esplorare, oltre alla superficie della Terra, anche un mondo sotterraneo e persino la luna!

Anche il gameplay offre un gran numero di migliorie, con l’introduzione del famoso Active Team Battle (ATB) e un insieme di abilità uniche e ben diversificate da un personaggio all’altro e a un livello di difficoltà severo ma anche giusto ed appagante.

4. Final Fantasy X

Cinque migliori Final Fantasy

Fin dalla sua uscita, avvenuta a cavallo tra 2001 e 2002, Final Fantasy X ha fatto parlare davvero molto di se. Il gioco fu un successo enorme, grazie soprattutto alla spettacolarità del suo comparto tecnico, che lo rendeva uno dei giochi più spettacolari e belli da vedere usciti fino a quel momento.

Atro punto di forza di Final Fantasy X era indubbiamente la sua trama, davvero avvincente, coinvolgente ed emozionante. Credo che nessun giocatore possa essere rimasto indifferente all’avventura di Tidus, strappato dalla sua città natale, Zanarkand e catapultato nel mondo di Spira. Qui il nostro eroe giocherà un ruolo decisivo, insieme all’invocatrice Yuna, per liberare il mondo dalla spirale di morte che lo opprime, causata dalla terribile creatura Sin.

Tuttavia, non tutti i fan accolsero con favore questo episodio. La mancanza della world map e l’esplorazione limitata fecero storcere il naso ai fan dei capitoli precedenti. Anche il ritorno del sistema a turni, ritenuto fin troppo semplice, non trovò il favore di molti giocatori.

Final Fantasy X, tuttavia, va giocato per quello che è: la storia di un cammino. Un cammino di fatica e di sacrificio, vissuto insieme da un gruppo di improbabili alleati, i cui legami andranno a rafforzarsi sempre di più, aiutandoli a svelare ogni inganno e superare tutte le difficoltà, anche quelle apparentemente insormontabili.

Il gameplay, pur con qualche limite, ha offerto ai giocatori qualcosa di profondamente diverso rispetto agli ultimi episodi della saga, con un battle system ed un sistema di potenziamento davvero profondi ed interessanti, un enorme numero di segreti e missioni secondari e una vera e propria orda di nemici nascosti, che garantiscono al titolo una longevità immensa, soprattutto per quello che oggi definiamo end-game.

Il finale, poi, raggiunge vette di coinvolgimento ed emotività davvero elevatissime. Credo che a tutti noi sia scappata qualche lacrimuccia dopo aver finito questo gioco.

3. Final Fantasy IX

Se questa classifica prendesse in considerazione solo una serie di fattori meramente oggettivi e statistici, probabilmente Final Fantasy IX si troverebbe al primo posto. Il nono capitolo della saga, frutto del lavoro di Hironobu Sakaguchi e Shinji Hashimoto è infatti quella che si può definire un’avventura perfetta.

Il comparto tecnico è semplicemente straordinario, grazie ad una colonna sonora eccezionale e con una grafica e delle animazioni in grado di spingere l’hardware della prima playstation oltre ogni limite. La trama è scritti in maniera magistrale, con un intreccio appassionante, sempre coerente e senza alcun momento di scadimento dall’inizio alla fine. I personaggi hanno tutti un background e obiettivi precisi e sono approfonditi e caratterizzati splendidamente, sempre con una buona dose di umorismo.

Anche il gameplay è davvero divertente, appagante e ben bilanciato, con abilità uniche per ogni personaggio. L’equipaggiamento è sfruttato e valorizzato in maniera perfetta e soprattutto una marea di missioni ed attività secondarie, che permetteranno di svelare un gran numero di zone extra da esplorare. Particolarmente memorabili risultano il gioco di carte collezionabili e la sottotrama legata ai tesori dei chocobo.

Unico difetto di questo capolavoro è il fatto che non ha saputo imprimersi nell’immaginario dei videogiocatori con la stessa forza di altri episodi del franchise. I personaggi, per quanto interessanti e simpatici, non hanno la forza visiva e l’iconicità di altri protagonisti.

Inoltre molti giocatori faticano ancora ad apprezzare l’atmosfera quasi completamente fiabesca e medievaleggiante, che non lascia più spazio alla tecnologia e agli elementi futuristici che avevano caratterizzato i due episodi precedenti.

2. Final Fantasy VII

Per molti giocatori sarà una sorpresa non trovare il settimo episodio al primo posto. Dopotutto, si tratta del primo episodio della saga ad aver avuto un successo strepitoso anche nel mondo occidentale. Final Fantasy VII è ormai un vero mostro sacro. Difficile scrivere qualcosa su questo titolo che non sia già stata detta e stradetta.

Un cast di personaggi carismatici, interessanti e ben diversificati; un comparto tecnico (in particolare il sonoro) di altissimo livello e una trama potente, incalzante e commovente, con scene divenute leggendarie e conosciute persino da chi non ha giocato l’avventura.

Anche il sistema di gioco è estremamente creativo e divertente grazie all’uso dei materia, pietre magiche in grado di donare numerose abilità al party. Sebbene imperfetto, questo sistema permetteva un altissimo grado di personalizzazione del party e delle strategie di gioco.

Final Fantasy VII è stato inoltre il primo gioco a traghettare la saga nel mondo dei giochi 3D ed è quasi certamente il Final Fantasy più famoso in assoluto. Come mai allora non ha raggiunto la vetta? scopriamolo insieme!

1. Final Fantasy VI

Ci rendiamo perfettamente conto che vedere al primo posto un gioco uscito nel 1994 su SNES potrà far storcere il naso a molti. Tuttavia, a nostro giudizio, Final Fantasy VI riesce ad unire tutti gli elementi che rendono grande un Final Fantasy e a spingerli ad un livello superiore.

Un party di ben 14 personaggi, quasi tutti memorabili e con un set di abilità e caratteristiche uniche. Un sistema di gioco incredibilmente bilanciato e ricchissimo di possibilità e un comparto tecnico che, ancora oggi, riesce a sorprendere per la sua qualità. Un’incredibile libertà di esplorazione e un mondo sorprendentemente vasto, soprattutto nelle fasi finali della storia. Final Fantasy VI riesce ad eccellere sotto ogni aspetto. Ma, come già detto, va oltre.

Infatti è la trama del gioco a rendere Final Fantasy VI un’esperienza davvero indimenticabile. Final Fantasy VI ci immerge in un mondo in cui tecnologia e magia cercano una difficilissima convivenza, con un intreccio ricco di rivelazioni, inganni e incredibili colpi di scena. Ma è soprattutto la grandezza dei temi trattati a rendere così incredibile questa storia.

Il progresso, lo sfruttamento delle risorse, i traumi, la morte, la difficoltà nell’accettare il diverso e persino tematiche dure come il suicidio e la perdita di fiducia nella vita. Final Fantasy VI riesce ad unire tutto questo in un’unica, straordinaria narrazione.

Come se non bastasse, il gioco propone tutta una serie di situazioni ed eventi davvero unici (come dimenticare lo scontro col treno nella foresta infestata?) e alcune delle scene più memorabili dell’intera saga, come la notte all’Opera o il cataclisma scatenato nelle fasi finali dell’avventura. Tutti questi elementi, a giudizio di chi scrive, rendono Final Fantasy VI il miglior Final Fantasy mai uscito finora.

Ed eccoci arrivati alla fine del nostro viaggio! Che dite, concordate con la nostra classifica? Voi in quale ordine avreste disposto i capitoli della nostra amata Fantasia Finale?

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Final Fantasy XVI – Recensione

La saga di Final Fantasy è certamente una delle più longeve e importanti dell’intera storia dei videogiochi. Come accaduto per praticamente ogni episodio della saga, anche l’uscita di Final Fantasy XVI è stata accompagnata da una lunga e sentita attesa. Con l’apparizione dei primi trailer e di varie indiscrezioni su questo sedicesimo capitolo, le aspettative sono andate via via crescendo.

Sebbene le prime impressioni siano state quasi universalmente positive, non sono mancate le perplessità. Una parte dei fan, infatti, ha mostrato poco entusiasmo verso la direzione action intrapresa dalla serie e anche la presenza di un solo personaggio giocabile ha suscitato pareri contrastanti.

Dopo aver giocato a fondo il gioco, sono pronto a darvi il mio giudizio completo su Final Fantasy XVI. Imbracciamo le spade, ricontrolliamo il nostro equipaggiamento e lanciamoci in questa nuova avventura!

Nelle terre di Valisthea

Final Fantasy XVI trama
La trama di Final Fantasy XVI prende a piene mani dal mondo del ghiaccio e del fuoco di Martin.

La trama di Final Fantasy XVI ci trasporta a Valisthea, mondo immaginario dall’ambientazione e dalle atmosfere tipiche dei racconti fantasy di ispirazione medievale. Valisthea è divisa in due continenti principali, Ciclonia e Cineria, a loro volta suddivisi tra diversi regni. Tra di essi spiccano il Gran Ducato di Rosaria, l’Impero di Sanbreque, la repubblica Dhalmekiana e il Regno di Waloed.

La principale fonte della magia di Valisthea è costituita dai Cristalli Madre, enormi ammassi cristallini magici dai quali è possibile estrarre un’energia chiamata etere. L’etere può a sua volta essere incanalato in cristalli più piccoli, utilizzati dalla gente per le funzioni più disparate. Esistono tuttavia alcuni individui, chiamati portatori, in grado di ricorrere alla magia senza l’ausilio dei cristalli. L’uso eccessivo del loro “dono”, però, condanna i portatori a morire pietrificati. Queste persone sono vittime di odio e pregiudizio da parte della maggioranza del popolo e spesso vivono come veri e propri schiavi.

Le entità più potenti di Valisthea sono gli Eikon (i famosi spiriti delle invocazioni presenti in tutti gli episodi della saga), fortissime creature magiche che donano i loro poteri ad alcuni umani predestinati, chiamati dominanti.

Game of Fantasy

Final Fantasy XVI mappa
Il setting, la trama e gli intrighi di Final Fantasy XVI sono davvero ben sviluppati.

Il controllo dei Cristalli Madre e degli Eikon sarà alla base di tutte le principali manovre delle varie potenze, ognuna intenta ad affermare il suo dominio o semplicemente a mantenere il precario equilibrio in cui versa il mondo. Un equilibrio che verrà messo a dura prova dalla diffusione della misteriosa Piaga, un misterioso esaurimento di etere che provoca la desolazione in tutte le zone in cui si manifesta.

La trama di Final Fantasy XVI insiste molto sui giochi di potere, le alleanze, i tradimenti e le macchinazioni delle varie forze in gioco. In questo, l’ultima fatica Square-Enix strizza palesemente l’occhio alla fortunata saga di Game of Thrones, di cui riprende anche diverse frasi. Anche molti dei personaggi di Final Fantasy XVI sembrano prendere ispirazione da alcuni eroi delle storie di Martin.

Nato dal dolore

Final Fantasy XVI storia clive
Il passato di Clive ci ha davvero commossi.

Protagonista principale della storia è Clive Rosefield, giovane cavaliere proveniente dal Gran Ducato di Rosaria. Dopo una brevissima sequenza introduttiva, il passato di Clive ci verrà svelato attraverso un lungo flashback.

Il nostro eroe è il primogenito della famiglia reale di Rosaria, ma funge da semplice guardia del corpo per suo fratello minore Joshua. Infatti la Fenice, Eikon protettore di Rosaria, ha scelto come dominante proprio il piccolo principe, sebbene anche Clive mostri la capacità di controllare in parte il potere degli eikon.

A causa del tradimento della madre di Clive, Anabella, Rosaria subisce un attacco a sorpresa da parte dell’impero di Sanbreque. Durante questo attacco trovano la morte sia l’arciduca che il piccolo Joshua, poichè la fenice viene attaccata e apparentemente distrutta da un anomalo Eikon fiammeggiante, controllato da un misterioso individuo incappucciato.

Ridotto a mero soldato agli ordini dell’impero, Clive dovrà farsi strada per scoprire la verità sul terribile Eikon delle fiamme e vendicare il fratello e la famiglia.

Una trama davvero all’altezza

A livello narrativo, Final Fantasy XVI è davvero un capolavoro.

Non c’è davvero niente da dire: la trama di Final Fantasy XVI è davvero bella, avvincente e persino commovente. Per quanto possiate essere poco sensibili, difficilmente resterete indifferenti alle peripezie dei nostri protagonisti.

Il gioco porta avanti la storia principalmente attraverso i vari filmati che si attiveranno tra una sessione di gioco e l’altra. La lunghezza di questi filmati a volte sarà davvero consistente, quindi preparatevi a poggiare il controller per diversi minuti. Ma non temete, ne varrà davvero la pena.

Square-Enix però non si è limitata a narrare una bella storia, ma ha anche realizzato un mondo di gioco davvero solido e credibile. I personaggi, le relazioni tra di loro, la caratterizzazione dei vari regni e delle loro politiche, tutto è spiegato in modo molto dettagliato e nulla è lasciato al caso.

Il giocatore avrà in ogni momento la possibilità di leggere e approfondire tutte le varie informazioni su praticamente ogni aspetto del mondo di gioco. Dapprima ciò sarà possibile attraverso alcuni menù dedicati, mentre in seguito vi saranno due specifici personaggi che fungeranno da vere e proprie enciclopedie viventi del mondo di gioco.

Una gioia per gli occhi

Grafica e sonoro, in linea con la tradizione della saga, sono davvero superbi.

Anche dal punto di vista tecnico, Final Fantasy XVI riesce a rispettare appieno le aspettative. Graficamente, il gioco è semplicemente superbo. I personaggi, gli sfondi, i mostri e gli effetti visivi delle battaglie sono realizzati in modo davvero sublime.

Le varie zone del continente che Clide esplorerà sono una vera meraviglia. Che si tratti di zone boscose, di vasti prati pianeggianti o di gallerie vulcaniche, il motore grafico del gioco riesce a rendere ogni ambientazione in modo assolutamente credibile e spettacolare.

Meritano una menzione particolare i vari villaggi, creati ricreando in maniera davvero precisa gli antichi borghi medievali. Le piccole abitazioni, le locande e soprattutto i vari mercati all’aperto sembrano realmente prendere vita e aiutano ulteriormente il giocatore a sentirsi totalmente immerso nell’esperienza di gioco.

Anche il sonoro è davvero di ottimo livello, con un mix di tracce musicali, principalmente di ispirazione classica, che risultano quasi sempre coinvolgenti e d’atmosfera. Come spesso accade, le musiche più memorabili sono quelle che accompagnano le battaglie coi boss, sempre incalzanti ed emozionanti.

Tra viaggi e battaglie

Gli scontri di Final Fantasy XVI sono davvero avvincenti e spettacolari.

Come in ogni Final Fantasy che si rispetti, anche il sedicesimo capitolo propone un gameplay suddiviso principalmente in fasi di battaglia e di esplorazione.

In modo analogo a quanto visto in Final Fantasy XV e Final Fantasy VII Remake, tuttavia, Final Fantasy XVI presenta una rottura netta con il passato. Anche in questo nuovo episodio, infatti, l’azione si svolge sempre e rigorosamente in tempo reale, senza alcuna transizione tra fase di esplorazione e fase di battaglia. Semplicemente, quando Clide incontra un nemico, estrae la sua spada e permette al giocatore di iniziare ad attaccare.

Il potere degli Eikon

In battaglia Clive potrà sfruttare molteplici abilità, mutuate dagli Eikon in suo possesso.

Durante gli scontri, Clive dispone di quattro abilità di base. Un attacco fisico, uno magico a distanza, il salto e un’abilità unica legata all’eikon a lui collegato. Come svelato in precedenza, infatti, il nostro eroe avrà la possibilità di assorbire i poteri dei vari eikon.

Una volta assimilati, essi doneranno a Clive alcune particolari abilità (scudi, scatti, salti speciali ecc.) oltre a due attacchi speciali. Questi attacchi devono essere ricaricati dopo l’utilizzo, ma infliggono danni davvero devastanti. Clive potrà equipaggiare un massimo di tre eikon e avrà la possibilità di selezionare due attacchi speciali per ciascuno di essi. In questo modo il giocatore ha la possibilità di trovare il setting che maggiormente lo soddisfa.

Clive avrà inoltre la possibilità di concatenare fra loro i vari attacchi, generando vere e proprie combo a base di fendenti, attacchi magici e colpi speciali. Premendo alcune combinazioni, il nostro alter ego potrà anche attivare degli attacchi unici, come affondi, colpi caricati e attacchi in salto. In aiuto di Clive ci sarà anche il suo fido cane Torgal (palese ispirazione ai metalupi di Game Of Thrones), che avrà la facoltà di attaccare i nemici e, all’occorrenza, curare Clive. Anche in questo caso, sarà possibile coordinare i nostri attacchi con quelli di Torgal per generare vere e proprie combo.

Non sarà invece possibile controllare altri personaggi oltre al nostro cavaliere. Nel corso del gioco diversi personaggi ci accompagneranno nel nostro viaggio, ma saranno semplici supporti, in grado di darci un piccolo aiuto nelle battaglie. Non solo non potremo controllarli direttamente, ma non avremo nemmeno alcun modo per impostare le loro azioni e modus operandi.

Per quanto riguarda invece la difesa, essa si basa principalmente sulle schivate. Se eseguite con il giusto tempismo, esse genereranno un piccolo “congelamento” del tempo, utile a Clive per effettuare degli attacchi extra. Sono presenti anche gli ormai celebri parry, che possono essere innescati premendo il tasto di attacco col giusto tempismo. Se messi a segno in modo corretto, anche i parry andranno a rallentare il tempo, lasciando il nemico sbilanciato e donando a Clive una finestra d’attacco ancora più ampia.

Poco spazio alla nostalgia

Nel complesso, il battle system si presenta ricco, dinamico e divertente e regala scontri molto vari e coinvolgenti. Le battaglie coi boss, in particolare, raggiungono livelli di spettacolarità veramente notevoli, proponendo anche una serie di sequenze cinematiche in cui premere i tasti col giusto tempismo in un tripudio di effetti speciali e spettacolari sequenze di scontro.

Tuttavia, tutto il sistema ha un grosso tallone d’achille: la difficoltà. Inutile girarci attorno, Final Fantasy XVI è davvero troppo facile. Non solo le schivate garantiscono sempre una difesa quasi perfetta dagli attacchi nemici, ma anche il danno subito in caso di attacco è spesso poco significativo e può facilmente essere recuperato tramite gli oggetti curativi, di cui il gioco è molto generoso. Certo, Clive ha a disposizione solo un numero limitato di pozioni, elisir e granpozioni, ma queste si rivelano praticamente sempre più che sufficienti a garantire la vittoria.

Una volta terminato il gioco viene sbloccata una difficoltà più elevata, che rende le cose molto più complesse ed interessanti, ma si tratta solo di un’extra. Un peccato davvero: un pizzico di difficoltà in più avrebbe giovato all’intera esperienza.

Un altro aspetto che potrebbe disturbare i fan di vecchia data è la mancanza di numerosi elementi tipici della serie. Oltre alla presenza di un singolo personaggio al posto del classico party, mancano totalmente gli effetti elementali delle magie. Quando utilizziamo un attacco magico, infatti, il danno che causa è assolutamente indipendente sia dal suo elemento sia dalle caratteristiche del nemico. Non sono presenti nemmeno le alterazioni di status, che nei titoli classici andavano ad aggiungere diversi elementi strategici alle battaglie.

Square-Enix ha probabilmente deciso di dare la priorità ai nuovi utenti, scegliendo di proporre un sistema di combattimento improntato sull’azione e sull’abilità del giocatore di effettuare parry e schivate al momento giusto, andando però a sacrificare la strategia. Questa scelta, in realtà, ci ha convinti solamente in parte, perché rischia di allontanare buona parte dello zoccolo duro dei fan della serie.

Un’esplorazione limitata

L’esplorazione è forse l’aspetto più debole di Final Fantasy XVI.

Final Fantasy XVI sceglie di non riproporre l’open world visto nel quindicesimo capitolo, ma presenta una struttura molto più simile a quella di Final Fantasy VII Remake. Nel corso del gioco avremo la possibilità di visitare quasi tutte le zone principali del continente di Valisthea. Ogni area presenta una grande mappa, che può essere esplorata liberamente. Tuttavia, ogni zona risulta indipendente dalle altre e non sarà possibile in alcun modo passare direttamente da un’area all’altra.

I viaggi lunghi sono gestiti da un pratico sistema di teletrasporti, tramite alcuni obelischi di etere. Oltre a questo, le aree di gioco sono piene di muri invisibili, che rendono l’esplorazione ancora più limitata. Tra l’altro, non c’è alcuna reale motivazione che possa spingere il giocatore ad esplorare liberamente. Le varie mappe non hanno aree segrete o tesori nascosti e i bauli disseminati per la mappa normalmente contengono solo qualche guil o oggetti spesso poco significativi.

L’unica motivazione che può spingerci ad aggirarci per la mappa è da ricercare nella bellezza delle ambientazioni, ma risulta molto più pratico attendere che si sblocchi una missione secondaria che abbia il suo obiettivo in una zona ancora inesplorata. In questo modo almeno le nostre peregrinazioni saranno valorizzate.

Missioni secondarie e cacce

Anche le missioni secondarie di Final Fantasy XVI non risultano particolarmente ispirate.

Il luogo che visiteremo più spesso sarà il quartier generale degli alleati di Clive, dove sarà possibile aggiornare il nostro equipaggiamento, approfondire la storia e le info sui vari personaggi ed accedere a varie missioni secondarie.

Il sistema di side quest di Final Fantasy XVI ricorda molto da vicino quello di Final Fantasy XIV. Progredendo nella trama, alcuni personaggi, evidenziati da un’icona verde, ci proporranno delle missioni. Normalmente le missioni saranno attive proprio nella zona in cui ci troveremo seguendo la trama del gioco, ma sarà possibile visionare l’archivio di tutte le missioni attive direttamente dal quartier generale.

Purtroppo, le missioni secondarie non appaiono particolarmente ispirate. Si tratta normalmente di rispondere a richieste di soccorso o di procurare particolari materiali. Il tutto si traduce nel recarsi da un punto A ad un punto B, raccogliere gli oggetti desiderati e affrontare uno scontro (di solito piuttosto semplice) che va a concludere la missione.

Una categoria particolare di missioni è costituita dalle cacce. Si tratta di scontri contro nemici particolarmente coriacei, a volte dotati anche di un design originale. Le cacce saranno visualizzabili su un apposito tabellone situato nel quartier generale e controllato da un simpatico moguri. Questi scontri risultano decisamente più interessanti ed impegnativi del normale e aumentano la varietà e la sfida del gioco.

Equipaggiamenti ed abilità

La gestione delle abilità risulta nel complesso ben fatta.

Per finire, diamo uno sguardo all’aspetto strategico e gestionale, che, in Final Fantasy XVI, viene ad identificarsi con la gestione dell’equipaggiamento e delle abilità. Il giocatore ha la possibilità di equipaggiare Clive con spade, bracciali e mantelli. Ognuno di questi oggetti andrà a migliorare le sue statistiche, senza dare particolari abilità.

Discorso diverso per gli accessori, che potranno essere assegnati al nostro protagonista fino ad un massimo di tre. In questo caso, oltre a fornire dei bonus alle statistiche, avremo accessori in grado di donare a Clive abilità passive, come ad esempio delle schivate potenziate. Infine, alcuni accessori hanno la funzione di potenziare uno specifico attacco speciale donato dagli eikon.

Per quanto riguarda le abilità di attacco, come accennato in precedenza, esse verranno donate dagli eikon man mano che li sbloccheremo col proseguo della storia. Sarà il giocatore a decidere quali abilità andare a sbloccare e in quale ordine, spendendo i punti esperienza a accumulati salendo di livello. É possibile in qualsiasi momento del gioco andare a “resettare” le abilità sbloccate per spendere i punti in maniera differente. Questo permette, una volta individuate le abilità a noi più consone, di investire solo su quelle, lasciando da parte quelle inutilizzate.

Risulta quindi chiaro come l’aspetto gestionale, seppur presente, non abbia decisamente un ruolo preponderante in Final Fantasy XVI, che predilige un approccio più improntato all’azione. Va comunque riconosciuto il buon lavoro fatto da Square con le abilità degli Eikon, che sono abbastanza diversificate tra loro e regalano animazioni ed effetti davvero belli e spettacolari.

Conclusione

Final Fantasy XVI è certamente un ottimo gioco. Un’avventura dalla trama emozionante e coinvolgente, con una grafica ed un sonoro di altissima qualità e un battle system immediato e funzionale.

Purtroppo il gioco è penalizzato dal livello di difficoltà davvero troppo basso e da una gestione delle abilità e dell’equipaggiamento fin troppo limitata e semplificata. Anche le missioni secondarie risultano spesso deludenti e ripetitive, sebbene le cacce siano divertenti ed intriganti.

Al netto di questi difetti, Final Fantasy XVI resta un’ottima avventura 3D, consigliatissima sia ai fan della saga che agli appassionati del genere, che potranno godere di un’ottima storia immersi in un mondo di gioco credibile e spettacolare.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: PS5
  • Data uscita: 22/06/2023
  • Prezzo: 59,99 €

Ho testato il gioco a fondo poco dopo il day one su PlayStation 5.