Belial è tornato. Dopo più di cinquant’anni di silenzio narrativo, il Signore della Menzogna si riprende la scena nella nuova stagione di Diablo, intitolata “Il Ritorno di Belial”, in arrivo il 29 aprile. Astuto, manipolatore e ossessionato dal controllo, Belial è pronto a riportare il caos su Sanctuarium.
Tra i Grandi Mali degli Inferi Fiammeggianti, Belial è sempre stato quello più subdolo. Non ha bisogno di forza bruta: la sua arma è l’inganno. Nei giochi precedenti, lo abbiamo visto travestirsi da imperatore per infiltrarsi nell’Impero di Kehjistan. Ora, con Lilith sconfitta e Mephisto sotto mentite spoglie, trova di nuovo terreno fertile per i suoi piani.
Una stagione carica di complotti e manipolazioni
“Il Ritorno di Belial” promette una campagna oscura e carica di tensione. Il Reame delle Menzogne si insinua nella realtà, distorcendo l’ambiente, i personaggi e perfino le missioni secondarie. Le scelte del giocatore saranno centrali: ogni decisione potrà avere conseguenze imprevedibili.
La nuova stagione introduce anche meccaniche inedite legate alla falsificazione della realtà. Nemici illusori, alleanze ingannevoli, zone in continuo mutamento: nulla sarà come sembra. Blizzard punta su un approccio narrativo più dinamico, spingendo i giocatori a mettere in dubbio ogni alleato e ogni missione.
Secondo le anticipazioni ufficiali, torneranno anche alcune vecchie conoscenze, ma non è chiaro se saranno reali o solo creazioni di Belial. L’intera ambientazione di Sanctuarium verrà contaminata dalla logica distorta del Reame delle Menzogne, con dungeon che cambiano struttura e contenuti in base al comportamento del giocatore.
Il ritorno di Belial si inserisce perfettamente nella narrativa più ampia di Diablo, proiettando la serie verso una fase più ambiziosa e psicologicamente complessa. Con Mephisto nell’ombra e la Pietra Nera delle Anime distrutta, la lotta tra Inferno, Paradiso e umanità è tutt’altro che conclusa.
Siete pronti a mettere in discussione tutto ciò che vedete? Vi intriga un nemico che colpisce con l’inganno più che con la forza?
Electronic Arts ha ufficialmente annunciatoStar Wars Zero Company, un nuovo gioco tattico a turni per giocatore singolo. Il titolo è stato svelato durante la Star Wars Celebration in Giappone e nasce dalla collaborazione tra Bit Reactor, Respawn Entertainment e Lucasfilm Games. L’uscita è prevista nel 2026 su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S.
Il protagonista è Hawks, un ex ufficiale della Repubblica che guida una squadra d’élite nota come Zero Company. La storia è ambientata alla fine delle Guerre dei Cloni, in una galassia sull’orlo del caos. I membri della squadra provengono da ogni angolo dell’universo e dovranno imparare a collaborare per affrontare missioni complesse, scelte morali e una nuova minaccia galattica.
Un gameplay tattico tra personalizzazione e narrazione
Il team di sviluppo promette un’esperienza intensa, costruita su una combinazione di combattimenti a turni e narrazione cinematografica. Il CEO di Bit Reactor, Greg Foertsch, ha dichiarato che l’obiettivo è quello di offrire un gameplay profondo che premi la strategia e le scelte del giocatore.
La componente di personalizzazione sarà centrale. I giocatori potranno modificare aspetto, classe, equipaggiamento e abilità dei propri compagni. I personaggi reclutabili includono cloni, droidi, Jedi e altre specie originali dell’universo Star Wars. Sul campo di battaglia, la sinergia tra i membri del team sarà fondamentale: i legami tra i personaggi sbloccheranno abilità combinate capaci di cambiare le sorti degli scontri.
Le missioni non si limiteranno al combattimento. Il gioco includerà fasi di investigazione, sviluppo della base e gestione di una rete di informatori per anticipare i nemici. Ogni decisione potrà influenzare gli eventi futuri, spingendo i giocatori a pianificare con attenzione.
Douglas Reilly di Lucasfilm Games ha sottolineato l’importanza delle scelte strategiche, affermando che solo una squadra capace come Bit Reactor poteva realizzare un titolo del genere.
Star Wars Zero Company si preannuncia quindi come un progetto ambizioso, pensato per gli appassionati di strategia e per i fan della saga in cerca di una nuova prospettiva sulle Guerre dei Cloni.
Che ne pensi di questa nuova direzione tattica per un gioco di Star Wars? Sei curioso di provare un’esperienza più strategica nell’universo galattico?
C’è qualcosa di magico e speciale nei videogiochi che non hanno fretta. Until Then non corre, non urla: ti invita semplicemente a vivere, a ricordare, a sentire. In un mondo sempre più frenetico governato dal bombardamento visivo e dalla logica consumistica, quest’opera ci offre un rifugio, un angolo sospeso nel nulla in cui fermarsi a meditare.
Si tratta di un titolo che tesse i fili dell’adolescenza, dove ogni gesto è carico di significato e ogni silenzio è pesante.
La produzione di Until Then
Lo sviluppo, a cura di Polychroma Games, è iniziato durante la pandemia di COVID-19 nel 2020, con un team di circa dieci persone, guidato da Mickole Klein Nulud.
In Until Then, avventura narrativa ambientata nelle Filippine del 2014, vestiamo i panni di Mark Borja, uno studente delle superiori che vive da solo nella città immaginaria di Liamson. In apparenza, è solo un ragazzo qualunque. Ma il suo mondo, segnato da un cataclisma globale e da sparizioni inspiegabili, ci avvolge lentamente, fino a diventare il nostro.
Il videogioco combina il classico impianto da visual novel con vari elementi di avventura grafica. La narrazione è espressa principalmente attraverso il discorso diretto e forti sequenze dialogiche, supportate da flussi di coscienza che guidano l’interazione tra i vari personaggi. Il tutto poggia su uno stile grafico unico e inimitabile: una pixel art estremamente dettagliata su sfondi tridimensionali.
Le tematiche
L’opera esamina una varietà di temi profondi: l’importanza delle relazioni umane nella nostra quotidianità, l’attenzione ai dettagli, le cose non dette. Riflette inoltre con lucidità su come la comunicazione – o la sua assenza – possa diventare costruttiva o distruttiva nei rapporti umani. La perdita e il trauma si insinuano nella vita di tutti i giorni e il titolo esplora con delicatezza la difficoltà nell’affrontarli, superarli o, più banalmente, di accettarne l’esistenza.
Il gioco ci mostra quanto spesso tendiamo a rifugiarci in una dimensione alternativa, aggrappandoci ai ricordi o a una realtà che ci sembra più sopportabile. La bellezza di Until Then sta proprio nel modo in cui riesce a far emergere queste emozioni attraverso una narrazione semplice, per quanto incredibilmente potente.
La sospensione del gameplay in Until Then
Sul piano del gameplay, le azioni a nostra disposizione non sono numerose, ma questo aspetto passa presto in secondo piano. L’esperienza che ci viene offerta è qualcosa che va oltre l’interazione: il coinvolgimento emotivo prende il sopravvento e siamo chiamati ad abbandonare il controllo, per vivere davvero la storia.
È un’esperienza sospesa che siamo chiamati a goderci in una realtà atemporale, in cui le storie dei protagonisti scorrono davanti a noi con un taglio cinematografico che rende ogni momento vivido e tangibile. Le inquadrature, i giochi di luce, le illustrazioni, le animazioni: ogni elemento è organizzato con cura per regalarci un’esperienza che supera i confini stessi del medium videoludico.
I minigiochi presenti sono per lo più un espediente per amplificare il coinvolgimento e l’immersività.
La cornice filippina e la colonna sonora
Di fondamentale importanza per la comprensione del videogioco è la sua cornice filippina. Il gioco riesce a mostrarci uno spaccato culturale unico e ci offre gli strumenti per immergerci nella realtà filippina, con le sue peculiarità: la struttura delle strade, le scuole, la diaspora delle famiglie, i fenomeni sismici e l’importanza della comunità. Tutto ciò contribuisce a farci esplorare una città vivente, che fa della sua ispirazione a Metro Manila il suo punto di forza.
A causa delle restrizioni di viaggio e dell’impossibilità di effettuare dei sopralluoghi, gli artisti si sono affidati a Google Earth per riprodurre fedelmente le ambientazioni ispirate alla capitale filippina.
Per quanto riguarda specificatamente la colonna sonora e la musica in generale, essa è fulcro fondamentale dell’esperienza di gioco e della trama stessa. Il pianoforte è strettamente collegato alle vicende narrative, e il suo utilizzo si fonde in una nuova dimensione che rafforza la sua presenza, sia a livello narrativo che nella realtà esterna del videogioco, in cui la ritroviamo sotto forma di OST.
La quotidianità e il sentimento di anemoia
Until Then è anche nostalgia. L’opera rievoca infatti un concetto molto particolare, ovvero l’anemoia, una forma di malinconia per un tempo che non si è mai vissuto. I protagonisti stessi percepiscono questo e noi siamo chiamati a condividerlo con loro, a sentire le cose come familiari e vicine, pur non avendole mai provate.
I piccoli momenti di interazione quotidiana, come il controllo del telefono o il rispondere a un messaggio, sembrano banali, ma sono ricchi di un’intimità che risuona personalmente. Questi frammenti, apparentemente insignificanti, diventano emblemi di un tempo sfuggente e inarrestabile e contribuiscono a rendere reale ciò che vediamo.
Per concludere, Until Then non è solo un videogioco, ma un viaggio che ci costringe a fermarci un’istante, a riflettere e a vivere ogni momento con consapevolezza. Ci invita ad ascoltare con attenzione e, nel farlo, ci regala quella che può essere considerata una delle avventure più emozionanti che il medium videoludico possa offrire.
11 bit studios ha annunciato che The Alters uscirà il 13 giugno 2025 su PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S e sarà disponibile dal day one su Xbox Game Pass e PC Game Pass. Il titolo è stato presentato nell’ambito dell’iniziativa Triple-I 2025, puntando i riflettori su un concetto originale e carico di tensione: sopravvivere confrontandosi con versioni alternative di sé stessi.
Il protagonista è Jan Dolski, un uomo bloccato su un pianeta ostile, costretto a creare cloni alternativi – detti “alters” – generati da scelte di vita mai intraprese. Ogni alter rappresenta un “e se…” esistenziale: il Jan che ha messo su famiglia, quello che ha inseguito una relazione finita male, o quello che ha rinunciato ai suoi sogni.
La chiave del gameplay ruota intorno alla gestione della propria base mobile, al coordinamento con gli alters e alla sopravvivenza in un ambiente sempre più pericoloso. Ogni alter porta con sé abilità uniche, ma anche conflitti, ricordi e fragilità emotive. Non si tratta solo di coordinare risorse e tempistiche: bisogna fare i conti con il lato umano della squadra, anche quando quel lato sei tu.
Le esplorazioni del pianeta diventano rapidamente dei puzzle ad alto rischio. Tra anomalie gravitazionali, distorsioni della realtà e radioattività letale, ogni uscita può diventare l’ultima. La notte, in particolare, è quasi sempre letale. Senza protezioni adeguate, si rischia morte istantanea, lesioni permanenti o l’annientamento del tempo stesso.
Il trailer svela anche una varietà di biomi ostili, ciascuno con regole e minacce differenti. L’approccio richiesto non è solo tecnico ma anche psicologico: è necessario valutare chi mandare in missione, come agire e a quale prezzo.
Con elementi di survival, costruzione, gestione del tempo e narrazione profonda, The Alters promette un’esperienza intima, dove ogni scelta passata e presente ha un peso.
E voi, sareste pronti ad affrontare le versioni di voi stessi che avete lasciato indietro? Quale alter vorreste incontrare?
Il team di Sloclap, già noto per Sifu, lancia la sua sfida al mondo dei giochi sportivi con Rematch, un multiplayer online dedicato al calcio, in uscita il 19 giugno su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Il prezzo parte da 24,99 euro per l’edizione standard, mentre sono già aperti i preordini e le registrazioni alla beta pubblica, prevista per il 18 e 19 aprile su PC/Steam.
Rematch non vuole replicare il calcio reale, ma offrirne una versione intensa, dinamica e senza interruzioni. In campo si gioca 5v5 o 4v4, senza falli, fuorigioco o VAR. L’unica cosa che conta è la tecnica individuale, la strategia collettiva e la capacità di adattarsi ai ritmi della partita.
Arcade, competitivo, spettacolare
Il gameplay punta su rapidità, azioni spettacolari e decisioni istantanee. Ogni giocatore controlla un solo calciatore, il che rende la cooperazione fondamentale. Non esistono ruoli fissi: tutto dipende da come si muove la squadra. Gli ambienti di gioco variano da gabbie urbane a stadi futuristici, sempre con un tocco stilizzato che richiama l’estetica di Sloclap.
Chi preordina può scegliere tra tre versioni:
Standard Edition (24,99 €) – Include il gioco base e un cappellino digitale esclusivo per gli early adopter.
Pro Edition (34,99 €) – Aggiunge accesso anticipato di 72 ore, Battle Pass potenziato, oggetti estetici esclusivi come tank top e sfondi giocatore personalizzati.
Elite Edition (44,99 €) – Tutto il contenuto della Pro Edition più ulteriori upgrade estetici, come le Glitcher trainers e la Blazon AR Cage, per un’esperienza ancora più immersiva.
Le iscrizioni alla Open Beta sono attive su playrematch.com, con possibilità di provare l’intero sistema di gioco competitivo in anteprima.
Sloclap scommette su un pubblico giovane, veloce e competitivo. Rematch ha l’ambizione di diventare un titolo di riferimento per chi cerca un’alternativa ai tradizionali giochi sportivi.
Cosa ne pensate di un calcio senza falli, ruoli fissi o rigide simulazioni? Rematch può davvero ritagliarsi uno spazio tra FIFA ed eFootball?
FromSoftware ha rilasciato un nuovo trailer dedicato a Duchess, uno degli otto personaggi giocabili in Elden Ring: Nightreign, lo spin-off cooperativo ambientato in un universo parallelo rispetto a quello di Elden Ring. Il video mette in evidenza le abilità di questa guerriera elegante e letale, capace di danzare con la sua spada e infliggere danni devastanti ai nemici.
Magnifico portamento, che gli permette di attaccare e schivare.
Ripristino, che danneggia i nemici vicini.
Finale, nasconde se stessa e gli alleati circostanti dai nemici.
Nightreign si distingue per un gameplay che enfatizza la cooperazione tra giocatori. Fino a tre utenti possono unirsi per affrontare sfide in un mondo oscuro e labirintico, dominato da architetture contorte e creature nate dagli incubi. Il gioco introduce nuove meccaniche, come un sistema di combattimento più rapido e dinamico, e la possibilità di influenzare l’ambiente circostante attraverso le proprie azioni.
Elden Ring: Nightreign sarà disponibile dal 30 maggio 2025 su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X/S. Il gioco promette di offrire un’esperienza coinvolgente per i fan della serie e per i nuovi giocatori alla ricerca di sfide cooperative in un mondo oscuro e affascinante.
E voi, siete pronti a esplorare le tenebre di Nightreign insieme a Duchess? Quali aspetti del gioco vi incuriosiscono di più?
FromSoftware ha rilasciato un nuovo trailer per Elden Ring: Nightreign, presentando Ironeye, un personaggio giocabile inedito. Specializzato nell’uso dell’arco, Ironeye offre un approccio al combattimento basato sull’agilità e sulla precisione.
Un ranger acrobatico per un gameplay rinnovato
Nel trailer, Ironeye dimostra abilità uniche: colpi caricati che attraversano più nemici e attacchi aerei eseguiti dopo corse sui muri, suggerendo elementi di parkour nel gameplay. Queste caratteristiche lo distinguono dai personaggi più tradizionali della serie, introducendo una nuova dinamica di gioco.
Elden Ring: Nightreign si discosta dal titolo originale, proponendo un’esperienza cooperativa per un massimo di tre giocatori. Ambientato in un universo parallelo chiamato Limveld, il gioco presenta una mappa dinamica che si restringe nel tempo, aumentando la tensione e la necessità di strategie di squadra.
Ironeye è uno degli otto personaggi giocabili, ciascuno con abilità e stili di combattimento distinti. Questa varietà permette ai giocatori di scegliere il personaggio più adatto al proprio stile di gioco, incentivando la rigiocabilità e la sperimentazione.
Il gioco sarà disponibile su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X/S a partire dal 30 maggio 2025. Una beta è prevista per febbraio, offrendo ai giocatori l’opportunità di testare le nuove meccaniche e i personaggi prima del lancio ufficiale.
Atomfall, il survival-action sviluppato da Rebellion Developments, ha raggiunto e superato i 2 milioni di giocatori. Un traguardo importante per uno studio indipendente, che dimostra come l’ambientazione alternativa e le meccaniche non convenzionali abbiano colpito nel segno.
Rebellion ha inoltre condiviso alcuni dati curiosi: oltre 5,9 milioni di NPC sono stati eliminati con una mazza da cricket, più di mezzo milione di tazze di tè sono state consumate, e sono state scoperte 12,7 milioni di casse piene di bottino.
Il gioco, ambientato in una Gran Bretagna immaginaria degli anni ’60, cinque anni dopo un disastro nucleare ispirato a quello reale di Windscale, ha saputo distinguersi nel panorama videoludico. La scelta di eliminare le missioni tradizionali in favore di un approccio investigativo libero ha offerto ai giocatori un’esperienza unica, dove l’intuito e le decisioni personali guidano l’avventura.
Rebellion ha puntato su un design “sperimentale”, dove ogni azione può avere conseguenze imprevedibili. I giocatori possono influenzare o distruggere interi gruppi o fazioni, con eventi che si innescano o vengono ignorati, influenzando significativamente la popolazione nemica e l’evoluzione del mondo di gioco.
Atomfall è disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC, e al day one su Game Pass.
E voi, avete già esplorato l’Inghilterra post-nucleare di Atomfall? Quali sono state le vostre scelte più audaci nel gioco?
Blizzard ha pubblicato la tabella di marcia 2025 per Diablo IV, delineando i contenuti previsti per l’Era dell’Odio. Tra nuove stagioni, eventi e il ritorno di boss storici, l’anno promette di essere uno dei più oscuri e intensi per l’hack’n’slash di punta di Activision Blizzard.
Si comincia con la Stagione della Stregoneria, già attiva, che introduce i Poteri di Stregoneria: abilità devastanti legate all’arcanismo e a build focalizzate sul controllo magico del campo di battaglia. Una risposta diretta ai feedback della community, che chiedeva più varietà nei poteri endgame.
Belial ritorna. E non sarà solo.
Durante l’anno, Blizzard introdurrà anche “Il Ritorno di Belial”, evento narrativo e contenutistico in cui i giocatori affronteranno direttamente il Signore della Menzogna, già visto in Diablo III. Sarà parte di una mini-campagna che approfondirà il lore e l’influenza crescente dell’Inferno su Sanctuarium.
Più avanti arriverà anche “Peccati degli Horadrim”, aggiornamento che promette nuove zone da esplorare, dungeon narrativi e misteri legati alla leggendaria confraternita. Secondo Blizzard, questa fase sarà fondamentale per la costruzione narrativa della seconda espansione, attesa per il 2026.
L’ultima parte del 2025 sarà dominata dal contenuto chiamato “Caos Infernale”, che, stando a quanto dichiarato, segnerà un cambio di tono definitivo: il mondo di gioco verrà letteralmente trasformato. Non si esclude un evento live simile a quanto visto in altri titoli service-based.
Blizzard sembra puntare forte su una narrazione oscura, progressiva e ramificata. L’obiettivo è dare ai giocatori motivi solidi per restare connessi, e spingerli verso la prossima grande espansione. Continuerete a giocare a Diablo IV per tutto l’anno?
Croteam e Devolver Digital rilasciano oggi The Talos Principle: Reawakened, edizione definitiva del puzzle game in prima persona che ha conquistato critica e pubblico. Il gioco è disponibile su PC, PlayStation 5 e Xbox Series S|X al prezzo di €39,99.
Nella nuova edizione, il motore grafico è stato aggiornato a Unreal Engine 5, con miglioramenti netti su illuminazione, dettagli ambientali e animazioni. Ma le novità non si fermano alla grafica.
Nuove funzionalità e contenuti inediti
Reawakened include il capitolo inedito “In the Beginning”, pensato per espandere l’universo narrativo del gioco originale. Un’aggiunta sostanziale che approfondisce i temi filosofici della simulazione e dell’identità, già al centro dell’esperienza originale.
Tra le novità ci sono anche miglioramenti alla qualità della vita, nuove opzioni di accessibilità e un’interfaccia più snella. I comandi sono stati ottimizzati per tutte le piattaforme, con particolare attenzione alla fluidità nei puzzle complessi.
Gli utenti PC avranno inoltre accesso a un editor di livelli completo, compatibile con Steam Workshop, per creare e condividere puzzle con la community. È incluso anche il DLC “Road to Gehenna”, che amplia la sfida e la narrazione con nuovi enigmi e ambientazioni.
The Talos Principle: Reawakened si rivolge sia a chi ha amato il titolo originale, sia a nuovi giocatori in cerca di un puzzle game intelligente, esteticamente curato e ricco di contenuto.
In un mercato saturo di sequel e reboot, riuscirà The Talos Principle: Reawakened a distinguersi per ambizione e cura?