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Hideaki Nishino è il nuovo CEO di Sony Interactive Entertainment

A partire dal 2 aprile, Hideaki Nishino assumerà il ruolo di presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment (SIE), diventando l’unico leader della divisione PlayStation. La decisione arriva dopo il pensionamento di Jim Ryan e la successiva gestione temporanea condivisa con Hermen Hulst, che ora si concentrerà esclusivamente sulla gestione dei PlayStation Studios.

“È un onore guidare Sony Interactive Entertainment in questa nuova fase” – ha dichiarato Nishino – “Continueremo a investire nell’innovazione tecnologica, nell’espansione delle nostre IP e nel rafforzamento della community PlayStation”.

Un nuovo corso per PlayStation

Con la promozione di Hideaki Nishino, PlayStation si prepara a una riorganizzazione strategica. Hermen Hulst, pur lasciando il ruolo di co-CEO, continuerà a supervisionare lo sviluppo dei contenuti e la gestione dei PlayStation Studios, oltre alla produzione di giochi per PS5 e PC.

Il cambiamento arriva in un periodo delicato per Sony, tra progetti cancellati, studi chiusi e risultati altalenanti per alcuni titoli recenti. La nomina di Nishino punta a consolidare il brand, ampliando le esperienze di gioco su più piattaforme e rafforzando l’ecosistema PlayStation Productions.

Quale futuro per PlayStation?

L’arrivo di Hideaki Nishino alla guida di Sony Interactive Entertainment segna un momento cruciale. Le sue competenze nel settore hardware e software potrebbero essere decisive per il futuro della piattaforma. Il focus sarà sull’espansione delle esclusive, il miglioramento del servizio PlayStation Plus e il rafforzamento delle tecnologie cloud e VR.

L’industria osserva con attenzione i prossimi passi di Nishino, che avrà il compito di traghettare PlayStation verso una nuova fase di crescita e consolidamento nel mercato dei videogiochi.

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Licenziamenti in BioWare dopo il flop di Dragon Age: The Veilguard

BioWare sta attraversando un periodo di profondi cambiamenti. Dopo il deludente risultato commerciale di Dragon Age: The Veilguard, lo studio canadese ha avviato una ristrutturazione interna che ha portato a licenziamenti in BioWare, colpendo diversi sviluppatori che avevano lavorato al titolo. Electronic Arts, publisher del gioco, ha confermato che solo una parte del personale è stata ricollocata in altri team.

Il general manager di BioWare, Gary McKay, ha dichiarato che il team principale si sta ora concentrando sul prossimo capitolo di Mass Effect, in sviluppo da anni. Tuttavia, il progetto non richiederà il supporto di tutto lo studio, rendendo inevitabili tagli al personale. Nonostante le parole di McKay, secondo un’indagine condotta da IGN US, molti ex dipendenti sono attualmente in cerca di un nuovo impiego.

Un rimpasto che costa caro ai dipendenti

Le difficoltà per BioWare sono iniziate con il lancio di Dragon Age: The Veilguard, che ha registrato vendite inferiori alle aspettative. EA si attendeva almeno 3 milioni di giocatori nei primi due mesi, ma il titolo ha raggiunto solo 1,5 milioni. Il mancato successo ha avuto un impatto diretto sulla strategia dello studio, con una riduzione del team dedicato e il ridimensionamento delle risorse disponibili.

McKay ha confermato che il team di Mass Effect sarà guidato da veterani della saga come Mike Gamble, Preston Watamaniuk, Derek Watts e Parrish Ley. Tuttavia, la transizione ha portato all’uscita di figure chiave come Karin West-Weekes (editor), Trick Weekes (narrative designer e lead writer), Ryan Cormier (editor), Jen Cheverie (producer) e Michelle Flamm (senior systems designer), che hanno annunciato la loro partenza tramite social media.

La decisione di EA di non mantenere intatto il team di BioWare indica una chiara volontà di razionalizzare le risorse. Lo studio, che in passato ha gestito più progetti contemporaneamente, ora si concentrerà esclusivamente sul nuovo Mass Effect.

Il futuro di BioWare: Mass Effect come ultima speranza?

La pressione sul prossimo Mass Effect è ora più alta che mai. Il gioco è in pre-produzione da oltre quattro anni e rappresenta una scommessa cruciale per BioWare. Un ulteriore insuccesso potrebbe mettere seriamente in discussione il futuro dello studio.

Il ridimensionamento del personale, unito alla necessità di riconquistare la fiducia dei giocatori, pone BioWare davanti a una sfida complessa. La qualità del nuovo Mass Effect sarà determinante per stabilire se lo studio possa tornare a essere un punto di riferimento per i giochi di ruolo o se sia destinato a un declino irreversibile.

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Multiversus chiude: i giocatori non la prendono bene

Poche ore fa Warner Bros. Games, tramite il sito ufficiale di Player First Games, ha annunciato l’imminente chiusura dei server dedicati a Multiversus. La quinta stagione, la cui chiusura è prevista per la fine di maggio, sarà dunque l’ultima. I giocatori potranno continuare a giocare, ma solamente in modalità offline.

Per chi non lo sapesse, Multiversus è un picchiaduro molto simile alla saga di Smash Bros. Ospita all’interno personaggi presi dall’intero universo delle licenze Warner, dai Looney Tunes fino agli eroi della DC passando per Game of Thrones.

La notizia, ufficializzata anche su X, ha destato forte stupore e anche parecchie perplessità. Multiversus è stato dapprima rilasciato come beta nel giugno 2023. In seguito è stato ritirato e solo successivamente rilanciato nel maggio 2024. A solamente un anno dalla sua uscita “ufficiale”, il picchiaduro platform della casa dei Looney Tunes sembra già essere giunto alla fine della sua corsa.

Come da immaginare, i giocatori hanno reagito molto male alla notizia. A suscitare le ire di molti è il fatto che, sebbene non esista più la possibilità di acquistare i materiali del gioco con denaro reale, Warner non ha previsto alcun rimborso per tutti coloro che avevano investito nel gioco.

La rabbia di molti utenti si è fatta sentire soprattutto sui social, dove sono comparse persino diverse minacce di morte rivolte agli sviluppatori. Il responsabile del gioco, Tony Huynh, ha tentato di rispondere alle critiche. Huynh ha sottolineato come la decisione presa sia stata dolorosa per il team di sviluppo e mettendo in luce tutte le difficoltà che un gioco come Multiversus portava con se.

Una notizia davvero triste, dunque, sotto molti fronti. Anzitutto per Warner Bros. Games, che si trova ad affrontare un periodo economico non proprio florido. Inoltre, questo flop mostra il poco appeal che il genere picchiaduro continua ad avere, almeno per gran parte del pubblico casual. Infine, l’insuccesso di Multiversus è l’ennesima prova che la scelta di puntare su progetti live service, percorsa da molti sviluppatori in seguito al successo di Fortnite, spesso non sia una soluzione così semplice e redditizia come appare.

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Civilization 7, Firaxis pubblica la roadmap dei contenuti in arrivo nel 2025

A pochi giorni dal lancio ufficiale di Civilization 7 – in arrivo l’11 febbraio 2025 su PC e console – Firaxis ha già annunciato i contenuti post-lancio che accompagneranno i giocatori nel corso dell’anno. Dopo l’accesso anticipato del 6 febbraio 2025 e l’uscita globale prevista per l’11 dello stesso mese, Civilization 7 riceverà due nuovi aggiornamenti a marzo e ulteriori novità tra aprile e ottobre.

Le release in dettaglio

Nel mese di marzo, Firaxis introdurrà due importanti aggiunte al gioco. Il primo aggiornamento porterà Ada Lovelace come nuovo leader per la Gran Bretagna, mentre il secondo, previsto per la fine del mese, introdurrà Simón Bolívar come leader per le civiltà di Bulgaria e Nepal. Oltre a questi nuovi leader, verranno aggiunte nuove meraviglie, eventi e, naturalmente, patch per migliorare l’esperienza di gioco.

Al momento non ci sono molti dettagli sui contenuti successivi di Civilization 7, ma Firaxis ha confermato la quantità di novità in arrivo. Tra aprile e settembre verranno introdotti due nuovi leader, quattro civiltà e altrettante meraviglie. Infine, a partire da ottobre 2025, sono previsti ulteriori aggiornamenti e nuovi contenuti che verranno annunciati nel corso del tempo.

Civilization 7 è la settima incarnazione del celebre strategico a turni creato da Sid Meier. Questo storico franchise, tra i più longevi del genere, tornerà su PC, PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One e Nintendo Switch, a ben nove anni di distanza dal capitolo precedente.

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Donkey Kong Country Returns HD – Recensione

Oltre all’attesissimo annuncio di Switch 2, questo mese Nintendo ha fatto molto parlare di sé anche per un videogioco che merita l’attenzione di tutti i fan della Grande N. Stiamo parlando naturalmente del gioco che sarà oggetto di questa recensione: Donkey Kong Country Returns HD, una versione rimasterizzata del classico gioco d’avventura platform sviluppato da Retro Studios e pubblicato da Nintendo.

La versione originale uscì nel 2010 per Nintendo Wii, riscuotendo un grande successo per il suo ritorno alle radici della serie Donkey Kong, con grafica in 2.5D, gameplay classico e una sfida coinvolgente. Scopriamo dunque se anche la rimasterizzazione sia invecchiata bene nella nostra recensione di Donkey Kong Country Returns HD.

Differenze e conferme

La versione HD di Donkey Kong Country offre una grafica migliorata, texture più nitide e colori più vividi. La risoluzione in alta definizione porta un notevole miglioramento visivo rispetto alla versione originale per Wii, che girava a una risoluzione inferiore.

Le ambientazioni e i dettagli dei personaggi sono stati rimasterizzati per sfruttare appieno le capacità della console Switch, conferendo al gioco un aspetto moderno pur mantenendo lo stile artistico iconico della serie, anche se, c’è da dire, che ormai anche la Switch mostra il fianco a palesi limiti tecnici a livello hardware.

Confrontando con altri titoli della serie Donkey Kong, Country Returns HD si distingue per la sua difficoltà equilibrata e il design dei livelli innovativo. Mentre i giochi precedenti, come Donkey Kong Country per SNES, erano noti per la loro sfida elevata, Returns HD offre una curva di apprendimento più accessibile, pur mantenendo sfide gratificanti per i giocatori esperti.

Giungla “rimasterizzata”

La grafica è uno degli aspetti più evidenti nel confronto tra la versione per Switch e l’originale per Wii. La versione HD beneficia di texture e risoluzione migliorate, rendendo il mondo di Donkey Kong ancora più colorato, entusiasmante e dettagliato. Inoltre, i tempi di caricamento sono stati ridotti significativamente grazie all’hardware più potente della Switch.

Il gameplay di Donkey Kong Country Returns HD rimane fedele alla tradizione della serie, offrendo livelli ricchi di azione, platforming preciso e sfide impegnative. I controlli sono stati ottimizzati per la console Switch, sfruttando i Joy-Con e la modalità portatile. Anche se ho trovato giovamento nell’uso del controller Nintendo senza fili, molto più preciso rispetto ai Joy-Con che mostrano i classici problemi con lievi imprecisioni.

Dal punto di vista della giocabilità quindi la versione per Switch introduce alcuni miglioramenti nei controlli, rendendo l’esperienza complessiva più piacevole. Tuttavia, la versione originale per Wii, da me giocata all’epoca, offriva un’esperienza unica con il sistema di controllo a movimento, che permetteva ai giocatori di scuotere il telecomando Wii per eseguire determinate azioni. Questa caratteristica è stata rimossa nella versione HD è vero, ma la precisione e la reattività dei controlli con i Joy-Con compensano questa mancanza.

Donkey Kong Country Returns HD Recensione: nave pirati

La versione per Switch introduce, inoltre, anche alcune nuove caratteristiche, come la possibilità di giocare in modalità co-op locale con un amico, utilizzando i Joy-Con appunto (graditissima feature). La modalità cooperativa locale è un’aggiunta gradita nella versione Switch, permettendo a due giocatori di collaborare facilmente in ogni livello. Nella versione per Wii, la co-op era possibile, ma i controlli separati dei telecomandi Wii potevano risultare meno intuitivi rispetto ai Joy-Con.

Il design dei livelli in Donkey Kong Country Returns HD rimane uno dei punti di forza del gioco. Ogni livello è progettato con cura, offrendo una varietà di sfide che richiedono precisione e abilità. I livelli sono ricchi di segreti nascosti, collezionabili e aree bonus, incentivando l’esplorazione e il rigiocare per completare il gioco al 100%.

Kong a confronto

Confrontando con altri titoli della serie, come Donkey Kong Country: Tropical Freeze, Returns HD mantiene un approccio più tradizionale al design dei livelli. Tropical Freeze, uscito inizialmente per Wii U e successivamente per Switch, introduce nuove meccaniche di gioco e personaggi giocabili con abilità uniche, ampliando ulteriormente la profondità del gameplay che molti hanno apprezzato.

Tuttavia, Returns HD si concentra sulla raffinatezza del platforming classico, offrendo un’esperienza nostalgica ma fresca per i fan che hanno superato gli -anta, nonostante sia un prodotto idoneo per tutti i tipi di giocatori.

Il ritmo della giungla

La colonna sonora di Donkey Kong Country Returns HD è un altro elemento che merita attenzione. Composta da David Wise, noto per il suo lavoro nella serie Donkey Kong Country originale per SNES, la colonna sonora combina nuovi brani con arrangiamenti moderni dei temi classici. La musica accompagna perfettamente l’azione di gioco, creando un’atmosfera coinvolgente e che sa di “casa”.

La versione originale per Wii presentava già una colonna sonora eccezionale, ma la versione HD offre un’esperienza audio migliorata grazie alla qualità superiore del suono sulla console Switch. Gli effetti sonori e le tracce musicali risultano più chiari e dettagliati.

Donkey Kong Country Returns HD Recensione: corsa rinoceronte

Donkey Kong Country Returns HD offre una ottima longevità, grazie alla varietà di livelli e alle sfide proposte. Completare il gioco al 100% richiede tempo e dedizione, nonchè nervi saldi poiché ogni livello nasconde collezionabili e aree bonus che devono essere scoperte. La modalità co-op aggiunge un ulteriore livello di rigiocabilità, permettendo ai giocatori di affrontare il gioco insieme ad amici e familiari.

Confrontando con altri titoli della serie, come Donkey Kong Country 2: Diddy’s Kong Quest per SNES, Returns HD offre un’esperienza più accessibile in termini di difficoltà, ma mantiene comunque un alto livello di sfida per coloro che cercano di completare ogni aspetto del gioco. La varietà di ambientazioni e nemici contribuisce a mantenere l’esperienza ai massimi livelli, incentivando i giocatori a esplorare ogni angolo del gioco.

Conclusione

Donkey Kong Country Returns HD per Nintendo Switch è una rivisitazione eccellente di un classico moderno. La grafica migliorata, i controlli ottimizzati e le nuove caratteristiche, come la modalità co-op, rendono questa versione un must per i fan della serie e per i nuovi giocatori. Il confronto con la versione originale per Wii evidenzia i notevoli miglioramenti visivi e di gameplay, pur mantenendo l’essenza del gioco che ha conquistato i cuori dei giocatori nel 2010.

La serie Donkey Kong ha una lunga storia di titoli amati e innovativi. Donkey Kong Country Returns HD si inserisce perfettamente in questa tradizione, offrendo un’esperienza nostalgica ma fresca che saprà soddisfare sia i fan di vecchia data che i nuovi arrivati. Se sei alla ricerca di un’avventura platform impegnativa e gratificante, Donkey Kong Country Returns HD per Nintendo Switch è sicuramente un titolo da non perdere.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: Nintendo Switch
  • Data uscita: 16/01/2025
  • Prezzo59,99 €

Ho giocato dal day one il gioco su Nintendo Switch

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Editoriali

Nintendo Switch Best Seller: i 10 giochi più venduti

Con oltre 146 milioni di unità vendute e un incredibile record di 1,3 miliardi di giochi distribuiti, Nintendo Switch si avvia verso la fine della sua gloriosa era. Tuttavia, questo non significa che sia tempo di voltare pagina. Anzi, dopo l’annuncio di Nintendo Switch 2, l’hype è alle stelle. La nuova console di Kyoto sembra voler continuare la strada tracciata dalla prima, ma mentre aspettiamo novità, oggi, vogliamo celebrare Switch guardando indietro ai suoi incredibili successi e in particolare sui 10 giochi più venduti su Nintendo Switch.

Switch è riuscita anche a portare tantissime terze parti sulla console. Un risultato per nulla scontato per Nintendo, che ha avuto sempre grandi difficoltà sotto questo aspetto soprattutto a causa, da un po’ di generazioni a questa parte., dell’hardware meno performante rispetto a quello dei rivali. Sotto questo punto di vista, è ancora così, ma Nintendo Switch ha avuto l’onore di diventare la console perfetta per tanti videogiochi, sopratutto quelli indie. Nonostante tutto però, sono sempre le esclusive che fanno la differenza. Non a caso dunque tra i 10 giochi più venduti ci sono solamente esclusive Nintendo.

10. New Super Mario Bros. U Deluxe – 17,77 milioni

New Super Mario Bros. U Deluxe

Un platform 2D classico con livelli impegnativi e una modalità cooperativa per quattro giocatori capace di trasformarsi grazie a Nintendo Switch da un buon gioco a un ottimo videogioco anche e sopratutto in termini di vendite.

New Super Mario Bros. U Deluxe è lo stesso gioco sia su Wii U che su Switch, ma la differenza nei risultati di vendita è netta. Una peculiarità che noteremo anche in altri giochi di questa classifica.

9. Super Mario Party – 20,98 milioni

Super Mario Party

Il party game per eccellenza, con tanti minigiochi e modalità perfette per divertirsi con amici e famiglia. Non l’unico uscito per Nintendo Switch, ma sicuramente il più apprezzato.

80 minigiochi, nuova modalità cooperativa e anche la possibilità di sfidarsi Online. Tutto quello che serve per un Mario Party che diventa Super.

8. The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom – 21,04 milioni

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom

Sequel di Breath of the Wild, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom amplia l’universo di Hyrule con nuove meccaniche tipiche dei sandbox ma elevandole alla massima potenza, come fa di consueto Nintendo quando sviluppa una delle sue serie principali.

Un capolavoro unico nel suo genere, che merita il successo che ha avuto e che ben sperare i fan per il futuro della serie.

7. Pokémon Scarlatto e Violetto – 25,69 milioni

Pokémon Scarlatto e Violetto

Quattro anni dopo Spada e Scudo, arrivano Pokémon Scarlatto e Violetto: un flop tecnico per critica e per la community. Ma ancora una volta un sucesso per le casse di The Pokémon Company.

L’ultimo capitolo della serie ha aperto gli occhi anche a Nintendo. Il franchise ha bisogno di tornare alla qualità dei tempi migliori, ma se questi videogiochi sono riusciti a vendere così tanto, non osiamo immaginare cosa possa accadere nel futuro, ora che Game Freak condivide anche gli uffici con Nintendo.

6. Pokémon Spada e Scudo – 26,44 milioni

Giochi Più Venduti su Nintendo Switch: Pokémon Spada e Scudo

Ormai è consuetudine: ogni videogioco del franchise Pokémon è un successo economico. Lo stesso vale per Spada e Scudo, nonostante sia ben lontano dall’essere il miglior della serie.

Pokémon Spada e Scudo è il primo esempio di questa classifica per cui non sempre i giochi migliori sono quelli con più vendite, ma le unità vendute spiegano perché nonostante la qualità Nintendo non possa prescendire dai titoli di Game Freak.

5. Super Mario Odyssey – 28,50 milioni

Super Mario Odyssey

Ogni capitolo 3D di Super Mario è speciale, ma Super Mario Odyssey è stato qualcosa di più, poiché ha saputo trainare la console nel successo che ha meritato con un livello qualitativo che rispecchia le vendite.

Super Mario Odyssey è un platform 3D in cui Mario esplora mondi vasti e creativi, con l’aiuto del suo fidato cappello Cappy e che è stato in grado di entrare nell’Olimpo dei migliori giochi dell’idraulico italiano riservandosi un posto tra Super Mario 64 e Galaxy.

4. The Legend of Zelda: Breath of the Wild – 32,29 milioni

Giochi Più Venduti su Nintendo Switch: The Legend of Zelda: Breath of the Wild

Il primo gioco disponibile su Nintendo Switch è anche uno dei più venduti e soprattutto dei più belli di tutti i tempi. The Legend of Zelda: Breath of the Wild è semplicemente un gioco meraviglioso che ha definito nuovi standard per i giochi di ruolo, per gli open world e ovviamente per l’intera saga di Link.

La critica lo ha subito elogiato come uno dei migliori videogiochi del decennio e poco dopo come uno dei migliori della storia. E anche i videogiocatori hanno largamente apprezzato viste le oltre 30 milioni di copie vendute.

3. Super Smash Bros. Ultimate – 35,14 milioni

Giochi Più Venduti su Nintendo Switch: Super Smash Bros. Ultimate

La magnum opus di Masahiro Sakurai inaugura il podio dei videogiochi più venduti su Nintendo Switch. Un picchiaduro con uno stile unico e 80 personaggi giocabili provenienti dall’intera industria videoludica.

Super Smash Bros. Ultimate è la massima definzione di una saga che dura da decenni. Il miglior Super Smash di tutti e tempi e forse insuperabile. Fare di meglio sarà quasi impossibile, anche considernado le condizioni di salute di Sakurai.

2. Animal Crossing: New Horizons – 46,45 milioni

Giochi Più Venduti su Nintendo Switch: Animal Crossing: New Horizons

Animal Crossing: New Horizons è il miglior simulatore di vita mai creato e merita un posto in qualsiasi collezione, poiché perfetto per rilassarsi sia da soli che con gli amici.

Non possiamo negare l’importanza del periodo storico. Il lockdown da Covid-19 e l’uscita di Animal Crossing: New Horizons coincidono (20 marzo 2020), ma non bisogna nemmeno sminuire la bravura di Nintendo nel proporre un videogioco di altissimo livello, sia in termini di qualità che di quantità.

1. Mario Kart 8 Deluxe – 64,27 milioni

Mario Kart 8 Deluxe

A causa del flop di vendite di Wii U, in pochi hanno giocato a Mario Kart 8. Nintendo però era convinta fosse un grande gioco e lo ha riproposto su Switch. Il risultato è Mario Kart 8 Deluxe, il primo tra i giochi più venduti su Nintendo Switch e il best seller nella storia dell’intera saga di Mario Kart.

Mario Kart 8 Deluxe ha portato al suo massimo splendore la lunghissima serie Nintendo sia in termini di qualità nel gameplay che quantità nei contenuti. E sicuramente non è un caso che Nintendo Switch 2 abbia mostrato le sue prime capacità proprio con Mario Kart.

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Animus Hub: come funziona la nuova piattaforma per Assassin’s Creed

Il 20 marzo 2025, con il lancio di Assassin’s Creed Shadows, debutterà l’Animus Hub, una piattaforma progettata per offrire un accesso unificato ai giochi della saga. Scopriamo Animus Hub come funziona e quali funzionalità mette a disposizione dei giocatori.

Un’esperienza connessa e fluida

Animus Hub rappresenta un punto di ingresso immediato all’universo di Assassin’s Creed, consentendo ai giocatori di esplorare una linea temporale dei protagonisti della serie, sbloccare ricompense gratuite e accedere a missioni aggiuntive in Assassin’s Creed Shadows. L’interfaccia del Hub è immersa nel “Dark Animus”, un ambiente che introduce nuovi elementi narrativi.

Ubisoft ha progettato questa piattaforma per esaltare il ruolo dell’Animus, la tecnologia presente nella serie di Assassin’s Creed che consente di rivivere le memorie genetiche degli antenati, rendendola centrale sia nella narrazione della saga che nell’esperienza di gioco futura.

Animus Hub: Funzionalità

Le funzionalità principali dell’Animus Hub

L’Animus Hub si articola in quattro sezioni principali:

  • Memories: permette di accedere ai momenti chiave della serie e rivivere avventure passate.
  • Projects: introduce nuove missioni giocabili, con contenuti aggiornati e sfide inedite.
  • Exchange: offre uno spazio per ottenere e scambiare ricompense gratuite.
  • Vault: una raccolta di elementi della storia moderna, disponibile sia nel gioco che nell’Hub.
Animus Hub: Shadows Projects

Accessibilità e supporto

L’Animus Hub sarà disponibile su tutte le piattaforme, tra cui Xbox Series X/S, PlayStation 5, Ubisoft+, Amazon Luna e PC, integrandosi completamente con Assassin’s Creed Shadows. Tuttavia, non sarà un launcher indipendente e non supporterà titoli della saga precedenti ad Assassin’s Creed Origins.

Tutti i contenuti del Hub, comprese le ricompense, saranno gratuiti e sbloccabili attraverso il completamento di missioni. Gli Animus Keys, necessari per accedere ad alcune funzionalità, potranno essere ottenuti solo giocando, senza necessità di acquisti in-game.

L’Animus Hub funziona anche offline, con alcune funzionalità limitate, mentre per accedere a contenuti in tempo reale come gli eventi e gli aggiornamenti, sarà necessaria una connessione a Internet.

Con il lancio di Assassin’s Creed Shadows, Ubisoft prevede di espandere ulteriormente l’Hub con nuovi contenuti e aggiornamenti costanti, rendendolo un punto di riferimento per tutti gli appassionati della saga.

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Ninja Gaiden 4: “Le avversità sono il concetto chiave di questo gioco”

Durante l’ultimo Xbox Developer Direct, il team di Team NINJA ha svelato nuovi dettagli su Ninja Gaiden 4, sottolineando che le avversità rappresentano il concetto chiave del gioco. Dalla fase iniziale alla conclusione di ogni livello, ogni elemento di gioco è stato progettato per mettere alla prova le abilità del protagonista, Yakumo, e mantenere alta la tensione.

Un equilibrio tra tradizione e innovazione

Ninja Gaiden 4 introduce nuove meccaniche, come l’uso di fili e rotaie per la traversata, che arricchiscono l’esperienza senza compromettere l’essenza hardcore della serie. “Abbiamo voluto mantenere la tensione aggiungendo elementi ad alta velocità, come le azioni su rotaia e filo, per aumentare la sfida continua”, ha dichiarato il producer Nakao.

L’ambientazione cyberpunk di Tokyo, caratterizzata da una pioggia densa e carica di miasma del Dark Dragon, contribuisce a creare un’atmosfera cupa e intensa. Nakao ha sottolineato il lavoro svolto sugli effetti visivi, come la resa della pioggia sui personaggi e le superfici, per garantire un impatto visivo fedele allo stile della serie.

Un livello di difficoltà senza compromessi

La difficoltà rimane un punto centrale in Ninja Gaiden 4, con un equilibrio tra attacco e difesa che premia la precisione e la strategia. Nakao ha affermato che il gioco trae ispirazione dal livello di sfida di Ninja Gaiden 2, integrando nuove dinamiche che renderanno l’esperienza più appagante per i veterani e accessibile ai nuovi giocatori.

“I nemici sono maestri della difesa e dell’aggressione implacabile, ma il giocatore non avrà mai la sensazione di uno svantaggio ingiusto”, ha spiegato Nakao, sottolineando la filosofia di bilanciamento che ha caratterizzato la saga sin dagli esordi.

Una delle novità più interessanti mostrate durante la presentazione è la Bloodraven Form, una tecnica che permette a Yakumo di manipolare il sangue proprio e dei nemici per creare armi letali. Questa trasformazione consente di effettuare mosse devastanti, come la Bloodbath Kill, capace di eliminare intere ondate di avversari con un solo colpo.

Ninja Gaiden 4 arriverà su Xbox Series X/S, PC, Steam e PlayStation 5, con disponibilità dal primo giorno su Game Pass.

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Ubisoft licenzia 185 persone e chiude una sede inglese

Ubisoft ha ufficialmente comunicato che Ubisoft Leamington, l’attuale nome dello studio FreeStyleGames acquisito nel 2017 e conosciuto in passato per il lavoro su titoli come DJ Hero e per il supporto a Far Cry 5 e Avatar, verrà chiuso definitivamente. La decisione coinvolge anche riduzioni del personale in altri studi europei, tra cui Ubisoft Düsseldorf, Ubisoft Stockholm e Ubisoft Reflections. Nel comunicato, Ubisoft ha dichiarato:

“Come parte dei nostri sforzi continui per prioritizzare i progetti e ridurre i costi, abbiamo annunciato una ristrutturazione mirata che include la chiusura permanente di Ubisoft Leamington. Purtroppo, questa decisione impatterà 185 dipendenti complessivamente. Siamo profondamente grati per il loro contributo e ci impegniamo a supportarli durante questa transizione”.

Questi tagli arrivano in un momento delicato per l’azienda, che ha affrontato una serie di lanci poco performanti e un peggioramento delle prospettive finanziarie. Secondo le dichiarazioni ufficiali, il gruppo sta adottando “misure decisive” per riorganizzare la struttura interna e migliorare la propria stabilità economica.

Pressioni finanziarie e strategie future

Le difficoltà economiche di Ubisoft non sono una novità. Solo pochi giorni fa, l’azienda aveva annunciato l’intenzione di esplorare nuove opzioni strategiche e capitalistiche per valorizzare al massimo i propri asset. Tra queste, si vocifera di una possibile collaborazione tra Tencent e la famiglia Guillemot (fondatori di Ubisoft), che starebbero valutando la creazione di una nuova entità per gestire parte delle proprietà del gruppo.

Tencent, che possiede attualmente il 9,99% delle azioni di Ubisoft, e la famiglia Guillemot, detentrice del 14%, sono da tempo in trattative per rafforzare il controllo sull’azienda. Secondo Bloomberg, l’obiettivo sarebbe quello di stabilizzare il mercato azionario e aumentare il valore complessivo di Ubisoft, anche attraverso l’ipotesi di un’acquisizione privata.

Impatto sul futuro dei progetti

Nonostante le difficoltà, Ubisoft ha ribadito il suo impegno nello sviluppo di giochi di alto profilo, come il tanto atteso Star Wars Outlaws. Tuttavia, la chiusura di Ubisoft Leamington e il licenziamento di 185 dipendenti rappresentano un ulteriore segnale di quanto l’azienda stia cercando di riorganizzarsi per affrontare le sfide del mercato.

Con questa mossa, Ubisoft licenzia una parte importante del proprio team e si prepara a ridefinire il proprio futuro. L’industria dei videogiochi, sempre in rapida evoluzione, osserva con attenzione le prossime mosse del colosso francese.

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Clair Obscur Expedition 33: “Ogni personaggio può essere giocato in modi differenti”

Fin dalla sua prima apparizione all’Xbox Games Showcase, Clair Obscur Expedition 33 ha catturato l’attenzione per il suo stile visivo straordinario e le sue meccaniche di gioco diverse dal solito. Sandfall Interactive, il team dietro lo sviluppo, ha rivelato nuovi dettagli sul combat system durante il recente Developer Direct, sottolineando come ogni personaggio potrà essere giocato in modi differenti grazie a meccaniche uniche.

Un sistema di combattimento profondo e variegato

Clair Obscur Expedition 33 promette di offrire un gameplay strategico che combina elementi a turni con meccaniche in tempo reale come la parata e la schivata, garantendo un’azione dinamica e coinvolgente. Ogni personaggio dispone di uno stile di gioco specifico, con abilità e alberi di competenza personalizzabili.

“Non volevamo che il gioco fosse solo bello da vedere” ha dichiarato Guillaume Broche, CEO e Creative Director di Sandfall Interactive. “Ogni personaggio ha un proprio stile e può essere giocato in molti modi diversi, con meccaniche e alberi di abilità unici”.

Durante il Developer Direct, Sandfall Interactive ha mostrato come il sistema di personalizzazione permetta di configurare il proprio stile di gioco prima della battaglia. I Pictos, modificatori legati all’equipaggiamento, si evolvono in abilità passive chiamate Lumina, offrendo ulteriori opzioni tattiche dopo ogni quattro battaglie.

Personalizzazione e libertà strategica

Ogni personaggio introduce meccaniche esclusive che influenzano il gameplay. Lune, ad esempio, accumula “Stains” ogni volta che utilizza un’abilità, per poi sfruttarle in modi diversi durante il combattimento. Gustave, invece, possiede un braccio potenziato chiamato “Overcharged arm,” mentre Sciel utilizza cariche solari e lunari per potenziare le proprie abilità.

Broche ha spiegato come la varietà di equipaggiamenti e abilità permetterà ai giocatori di sperimentare combinazioni uniche, spingendoli a scoprire strategie sempre nuove. “Il sistema consente di creare build straordinarie, offrendo una profondità senza precedenti nel genere”.

Esplorazione e una mappa di gioco ispirata ai JRPG

Oltre al combattimento, Clair Obscur Expedition 33 presenta un mondo di gioco vasto e ricco di segreti. La mappa, ispirata ai classici JRPG, è stata progettata per offrire un senso di esplorazione e avventura. “Abbiamo voluto riportare la classica mappa di viaggio nei giochi di ruolo, dando ai giocatori la sensazione di intraprendere una vera e propria spedizione”, ha affermato Broche.

Clair Obscur Expedition 33 è atteso su Xbox Series X/S, PlayStation 5 e PC con un’uscita prevista nel 2025.

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