Dopo il successo su Xbox Series X|S e PC, Indiana Jones e l’Antico Cerchio si prepara a sbarcare su PlayStation 5 il 17 aprile. La versione per la console Sony introduce ottimizzazioni tecniche, funzionalità esclusive per il DualSense e supporto avanzato per PS5 Pro.
Il controller DualSense offrirà un’esperienza immersiva: la luce LED cambia colore in base alle azioni di gioco—giallo durante i combattimenti, rosso quando la salute è bassa e verde durante la guarigione. Inoltre, il feedback aptico e i trigger adattivi reagiscono dinamicamente alle interazioni, aumentando il coinvolgimento del giocatore.
Su PS5 Pro, il titolo sfrutta la potenza extra per garantire una risoluzione 4K nativa con ray tracing, un frame rate più stabile e caricamenti rapidi grazie all’ottimizzazione dell’SSD. L’installazione selettiva consente di scaricare solo le lingue desiderate, risparmiando spazio su disco.
Infine, sembra che la versione fisica per PS5 contenga solo circa 20 GB di dati sul disco; il resto del gioco, che pesa complessivamente circa 135 GB, dovrà essere scaricato.
Blizzard ha pubblicato la tabella di marcia 2025 per Diablo IV, delineando i contenuti previsti per l’Era dell’Odio. Tra nuove stagioni, eventi e il ritorno di boss storici, l’anno promette di essere uno dei più oscuri e intensi per l’hack’n’slash di punta di Activision Blizzard.
Si comincia con la Stagione della Stregoneria, già attiva, che introduce i Poteri di Stregoneria: abilità devastanti legate all’arcanismo e a build focalizzate sul controllo magico del campo di battaglia. Una risposta diretta ai feedback della community, che chiedeva più varietà nei poteri endgame.
Belial ritorna. E non sarà solo.
Durante l’anno, Blizzard introdurrà anche “Il Ritorno di Belial”, evento narrativo e contenutistico in cui i giocatori affronteranno direttamente il Signore della Menzogna, già visto in Diablo III. Sarà parte di una mini-campagna che approfondirà il lore e l’influenza crescente dell’Inferno su Sanctuarium.
Più avanti arriverà anche “Peccati degli Horadrim”, aggiornamento che promette nuove zone da esplorare, dungeon narrativi e misteri legati alla leggendaria confraternita. Secondo Blizzard, questa fase sarà fondamentale per la costruzione narrativa della seconda espansione, attesa per il 2026.
L’ultima parte del 2025 sarà dominata dal contenuto chiamato “Caos Infernale”, che, stando a quanto dichiarato, segnerà un cambio di tono definitivo: il mondo di gioco verrà letteralmente trasformato. Non si esclude un evento live simile a quanto visto in altri titoli service-based.
Blizzard sembra puntare forte su una narrazione oscura, progressiva e ramificata. L’obiettivo è dare ai giocatori motivi solidi per restare connessi, e spingerli verso la prossima grande espansione. Continuerete a giocare a Diablo IV per tutto l’anno?
Enotria: The Last Song è ora disponibile anche in formato fisico. Il titolo action RPG sviluppato dallo studio italiano Jyamma Games esce su PlayStation 5 e Xbox Series X, arricchito da una serie di miglioramenti che lo rendono più rifinito rispetto alla versione digitale lanciata in precedenza.
Le edizioni disponibili sono tre: Standard per PS5, Deluxe per PS5 (con artbook, colonna sonora digitale, oggetti bonus e skin esclusive) e Standard per Xbox Series X. Tutte le versioni includono le patch uscite fino a oggi.
Maschere, preset e moveset: tutto il nuovo contenuto incluso
L’update più recente ha aggiunto preset di equipaggiamento – tre configurazioni rapide selezionabili con un solo tasto – e moveset speciali ispirati ai boss del gioco. I giocatori possono ora utilizzare le mosse di avversari come Pulcinella o Arlecchino, amplificando la varietà e la profondità del gameplay.
L’intero arsenale del gioco è stato ribilanciato. Le armi comuni sono più accessibili, mentre quelle rare, epiche e leggendarie introducono nuovi attacchi, incantesimi o animazioni esclusive. Il sistema di rarità è stato ridefinito per rispecchiare queste novità.
Non mancano aggiornamenti lato audio. Le ambientazioni di Falesia Magna e Litumnia sono state arricchite da nuovi effetti sonori. Alcune boss fight, tra cui quelle contro Veltha e Pulcinella, vantano ora tracce musicali originali.
Enotria: The Last Song si distingue per la sua ambientazione ispirata all’Italia, per l’estetica teatrale e per una narrazione che richiama i drammi pirandelliani. Il protagonista, chiamato Senza Maschera, può acquisire poteri indossando le maschere degli avversari sconfitti. Un sistema che invita alla sperimentazione e all’adattamento continuo.
Croteam e Devolver Digital rilasciano oggi The Talos Principle: Reawakened, edizione definitiva del puzzle game in prima persona che ha conquistato critica e pubblico. Il gioco è disponibile su PC, PlayStation 5 e Xbox Series S|X al prezzo di €39,99.
Nella nuova edizione, il motore grafico è stato aggiornato a Unreal Engine 5, con miglioramenti netti su illuminazione, dettagli ambientali e animazioni. Ma le novità non si fermano alla grafica.
Nuove funzionalità e contenuti inediti
Reawakened include il capitolo inedito “In the Beginning”, pensato per espandere l’universo narrativo del gioco originale. Un’aggiunta sostanziale che approfondisce i temi filosofici della simulazione e dell’identità, già al centro dell’esperienza originale.
Tra le novità ci sono anche miglioramenti alla qualità della vita, nuove opzioni di accessibilità e un’interfaccia più snella. I comandi sono stati ottimizzati per tutte le piattaforme, con particolare attenzione alla fluidità nei puzzle complessi.
Gli utenti PC avranno inoltre accesso a un editor di livelli completo, compatibile con Steam Workshop, per creare e condividere puzzle con la community. È incluso anche il DLC “Road to Gehenna”, che amplia la sfida e la narrazione con nuovi enigmi e ambientazioni.
The Talos Principle: Reawakened si rivolge sia a chi ha amato il titolo originale, sia a nuovi giocatori in cerca di un puzzle game intelligente, esteticamente curato e ricco di contenuto.
In un mercato saturo di sequel e reboot, riuscirà The Talos Principle: Reawakened a distinguersi per ambizione e cura?
Il 15 maggio 2025 segnerà il ritorno del Doom Slayer con DOOM: The Dark Ages, prequel narrativo di DOOM (2016) e DOOM Eternal. Ambientato in un Medioevo oscuro e violento, il gioco offre un’esperienza single-player che punta tutto su combattimenti frenetici e ultraviolenti.
Un gameplay esplosivo e innovativo
Il recente video gameplay di 15 minuti mostra il Doom Slayer affrontare orde di nemici demoniaci armato con un fucile automatico a tamburo e un mazzafrusto per attacchi ravvicinati. Tra le novità spicca lo scudo-sega, utilizzabile per parare colpi, eseguire contrattacchi e persino lanciarlo per falciare i nemici, ricordando le mosse di Captain America.
Il gioco introduce anche elementi inediti come il Mecha Drago e il mecha Atlan, che permettono di affrontare demoni titanici con un rinnovato sistema di uccisioni epiche.
Id Software ha deciso di concentrarsi esclusivamente sulla modalità single-player, rinunciando al multiplayer per offrire la campagna più grande ed epica di sempre. Questa scelta ha permesso di introdurre nuovi elementi come draghi e mech, precedentemente esclusi nei capitoli precedenti a causa della componente multigiocatore.
DOOM: The Dark Ages sarà disponibile dal 15 maggio 2025 su PS5, Xbox Series X/S, PC (Steam e Windows Store) e incluso nel catalogo di PC e Xbox Game Pass.
Larian Studios ha confermato l’arrivo della Patch 8 di Baldur’s Gate 3, prevista per il 15 aprile 2025. L’aggiornamento introduce 12 nuove sottoclassi, una per ogni classe base, e porta con sé due novità molto attese: la photo mode e il cross-play.
La patch mira ad ampliare la libertà di scelta dei giocatori, offrendo nuove build, approcci tattici e sinergie. È il primo aggiornamento da mesi a modificare in modo così profondo il gameplay.
12 nuove sottoclassi e funzioni inedite
Ogni classe ottiene una nuova sottoclasse, ampliando in modo netto la varietà del gioco:
Bard – College of Glamour
Barbarian – Path of the Giant
Cleric – Death Domain
Druid – Circle of the Stars
Paladin – Oath of the Crown
Fighter – Arcane Archer
Monk – Drunken Master
Ranger – Swarmkeeper
Rogue – Swashbuckler
Sorcerer – Shadow Magic
Warlock – Hexblade
Wizard – Bladesinging
La photo mode aggiunge strumenti avanzati per immortalare il proprio party: angolazioni libere, filtri, messa a fuoco manuale e sticker a tema. Una novità pensata per chi vuole documentare la propria avventura nei minimi dettagli.
Il cross-play consente di giocare in multiplayer tra PC, Mac, Xbox e PlayStation. Un passo importante per la community, che ora può condividere la campagna con amici indipendentemente dalla piattaforma.
Larian ha anche annunciato un evento in diretta su Twitch previsto per il 16 aprile alle 15:00 italiane, in cui mostrerà in dettaglio tutte le novità introdotte dalla Patch 8.
Il supporto post-lancio di Baldur’s Gate 3 resta uno dei più consistenti nel panorama RPG, e questa patch lo conferma.
E tu, quale di queste nuove sottoclassi hai già voglia di provare? O sei più interessato alla photo mode e al cross-play?
Sono passati solo pochi giorni dalla presentazione di Nintendo Switch 2, eppure la nuova console ibrida della grande N continua a far parlare di sé. Tra polemiche per i prezzi di lancio, curiosità per le nuove funzionalità e dubbi sull’effettiva resa dell’hardware, è indubbio che l’annuncio sul lancio di Nintendo Switch 2 abbia lasciato diverse perplessità. Tra i titoli presentati, quello su cui Nintendo sembra scommettere di più è certamente l’ultimo nato della saga di Super Mario Kart, ovvero Mario Kart World.
Toccherà di nuovo alle folli corse con protagonista il baffuto idraulico e la sua allegra banda fare letteralmente da apripista per il nuovo gioiellino targato Nintendo. In attesa di mettere le mani sul nuovo episodio della serie, vi proponiamo una retrospettiva sull’intera saga di Mario Kart, per meglio prepararci ad accogliere Mario World. Mettiamoci alla guida dei nostri kart e lanciamoci nella corsa più pazza del mondo!
Le origini di Mario Kart
Il primo capitolo della saga di Mario Kart apparve nell’agosto del 1992 in Giappone per il glorioso Super Nintendo, col titolo Super Mario Kart. Curiosamente, il gioco avrebbe dovuto essere un sequel di F-Zero, gioco di corse futuristico apparso sempre su SNES. Per rendere più semplice la diffusione, si decise di includere nel gioco i personaggi della saga di Super Mario.
Questo primo episodio presentava già tutti i tratti fondamentali della serie. Dopo aver scelto uno tra gli otto protagonisti, presi un po’ da tutti i titoli dedicati a Mario apparsi fino a quel momento. Il giocatore avrebbe dovuto affrontare una serie di corse a bordo del proprio Kart contro gli altri sette personaggi.
Le corse erano rese ancora più imprevedibili grazie alla presenza di numerosi power up, che permettevano di accellerare improvvisamente, saltare parti del tracciato, attaccare gli avversari tramite gusci volanti o banane e persino diventare momentaneamente invulnerabili o rimpicciolire temporaneamente tutti i nemici.
Oltre alle gare singole e alle prove a tempo, i giocatori potevano competere nella modalità Gran Prix. Questa modalità presentava 4 diverse coppe da quattro gare ciascuna, oltre a tre livelli di difficoltà differenti (le famose classi 50, 100 o 150). Per avanzare nel torneo era necessario arrivare almeno quarti, pena la perdita di una vita. Una volta esaurite le vite sarebbe stato Game over.
Principale punto di forza del gioco era naturalmente la modalità multigiocatore, che permetteva a due amici di sfidarsi a schermo diviso in corse singole o di competere in un Gran Prix. Era presente anche una simpatica modalità battaglia, in cui lo scopo sarebbe stato colpire l’avversario sfruttando i bonus fino ad esaurire le sue vite, rappresentate da palloncini colorati. In questa modalità le gare si svolgevano in specifiche arene chiuse.
Il gioco ottenne un successo esplosivo, soprattutto grazie alla sua incredibile giocabilità. Sebbene padroneggiare il sistema di guida non fosse semplice, esso sapeva donare enormi soddisfazioni. Degna di nota era soprattutto la meccanica del drift. Premendo uno dei tasti dorsali, era infatti possibile dare inizio ad una sorta di derapata, che donava una piccola accelerazione in uscita dalla curva. Dominare questa meccanica risultava essenziale per riuscire a vincere i Gran Prix a difficoltà elevate.
Anche dal punto di vista grafico, il gioco dava sfoggio delle potenzialità dello SNES, riuscendo a creare una sensazione di profondità e tridimensionalità. Il comparto sonoro faceva anch’esso il suo lavoro, con vari motivetti orecchiabili che divennero un marchio di fabbrica della serie.
Mario Kart 64
Per avere un nuovo episodio della serie Mario Kart, i giocatori dovettero attendere ben 4 anni. Il secondo capitolo, Mario Kart 64, vide infatti la luce nel 1996, naturalmente, su Nintendo 64. Causa di questo ritardo furono le tempistiche lunghissime che accompagnarono lancio e distribuzione del 64 bit della casa di Kyoto.
Mario Kart 64 ripropone la formula vincente del capitolo precedente, trasportando le folli corse di Mario in un mondo realmente in tre dimensioni. Mario Kart 64 infatti sfruttava il potente hardware del Nintendo 64 per creare delle piste completamente in grafica 3d poligonale, aumentando di molto il senso di realismo e profondità. Curiosamente, i personaggi vennero invece rappresentati in due dimensioni, sfruttando una tecnica chiamata billboarding.
Dal punto di vista del gameplay, il gioco rimaneva pressoché invariato, salvo per la fisica dei kart, leggermente ritoccata. L’unica reale novità rispetto al passato, oltre alla già citata grafica in 3d, era la possibilità di giocare in multiplayer fino ad un massimo di 4 giocatori tramite schermo diviso.
Nel complesso, il gioco fu bene accolto, anche se dovette subire diverse critiche. Molti giocatori ritennero Mario Kart 64 troppo simile al predecessore. Inoltre, il gioco era accusato di non sfruttare appieno le potenzialità del Nintendo 64. Queste perplessità non impedirono al gioco di raggiungere i 10 milioni di copie vendute.
Mario Kart formato tascabile
Dopo altri cinque anni di attesa, fece la sua apparizione il terzo capitolo della saga. Questa volta, però, Nintendo decise di realizzare, per la prima volta, un episodio di Mario Kart per la sua console portatile di punta, ovvero il Game Boy Advance.
Il gioco riproponeva le medesime modalità dei suoi predecessori e un gameplay con pochissime reali innovazioni. Tuttavia, Super Circuit poteva vantare ben 40 piste differenti. Oltre ai circuiti nuovi, vennero recuperate anche tutte le piste del Mario Kart originale. Oltre a questo, il gioco sfruttava il cavo di collegamento del GBA per permettere a più giocatori di sfidarsi tra loro in modalità multiplayer.
Era anche possibile condividere i propri “fantasmi”, ovvero i giri migliori realizzati nelle prove a tempo, per permettere ai giocatori di migliorarsi costantemente. Purtroppo, la modalità multiplayer soffriva di vari rallentamenti ed imperfezioni di gameplay, che andavano a penalizzare l’esperienza. Nel complesso, anche Super Circuit ottenne un ottimo successo ed è tutt’oggi considerato uno dei migliori giochi per GBA.
Doppio scatto
Nel 2003 fu la volta di Mario Kart: Double Dash, uscito per Game Cube, la nuova console casalinga della grande N. Oltre all’ovvio aggiornamento grafico e al maggior numero di personaggi, questo nuovo Mario Kart portò con sé una serie di novità di Gameplay.
Anzitutto, ora le gare si svolgevano a coppie. Mentre il primo dei sue personaggi si occupa della guida, il secondo gestisce l’uso degli oggetti. Questa scelta faceva sentire il suo peso soprattutto in multiplayer, dove i giocatori potevano cooperare correndo sullo stesso veicolo e scambiandosi i ruoli all’occorrenza. A proposito di multiplayer, Double Dash, oltre all’ormai canonica modalità a quattro giocatori, permetteva a ben otto partecipanti di sfidarsi insieme in modalità LAN.
Il gioco inoltre potenziava il sistema delle derapate, permettendo l’uso di una sorta di mini turbo. Quest’ultimo si attivava muovendo lo stick a destra o a sinistra durante una derapata ed era contrassegnato da uno scintillio giallo. Era addirittura possibile, per i giocatori più esperti, sfruttare questo mini turbo anche nei rettilinei, utilizzando in modo sapiente il drift. Infine, i personaggi erano divisi in base alle categorie di peso. Ad ogni categoria erano assegnati determinati Kart, le cui prestazioni variavano notevolmente, proprio per rispettare le caratteristiche delle varie categorie.
Anche questo gioco venne accolto favorevolmente ed ottenne un ottimo successo di vendite. Ancora una volta, però, non mancarono alcune critiche. A far storcere il naso era la mancanza di reali novità, che rendeva il gioco ancora troppo simile a Mario Kart 64, sebbene fossero trascorsi 7 anni tra un gioco e l’altro.
Ritorno al portatile
Nel novembre 2005 uscì su Nintendo DS, la fortunata console portatile a due schermi, il quinto capitolo della serie Mario Kart, ovvero Mario Kart DS. Stavolta si trattò di un successo veramente epocale, visto che il gioco venne acclamato all’unanimità dalla critica e riuscì a vendere quasi 24 milioni di copie, divenendo il terzo gioco più redditizio della saga.
I fattori di questo successo furono molteplici. Anzitutto, il comparto tecnico. Mario Kart DS presentava una grafica solidissima, con modelli poligonali ben definiti, sfondi molto ampli e dettagliati e un’ottima fisica di gioco, in grado di rendere in maniera ottimale la frenesia e dinamicità delle corse.
Inoltre, il gioco proponeva diverse migliorie di gameplay. In Mario Kart DS le prestazioni vengono determinate dalla selezione del veicolo. Ognuno dei dodici personaggi infatti dispone di tre kart tra cui scegliere, ognuno con il suo bilanciamento. Questo rendeva essenziale per il giocatore conoscere i vari mezzi, per comprendere quale meglio si adattava al suo stile di guida. Inoltre Mario Kart DS potenzia la meccanica del Drift, rendendola ancora più essenziale per ottenere buoni piazzamenti.
Infine, questo quinto episodio rinnovava anche le modalità di gioco, introducendo la modalità missione, in cui il giocatore non deve solo vincere una corsa, bensì realizzare i vari obiettivi via via proposti. Infine, il gioco supportava anche una modalità online, attraverso la quale potevano sfidarsi tra loro giocatori da ogni parte del mondo tramite il servizio Nintendo Wi-Fi Connection, i cui server sono ora archiviati.
Mario Kart sbarca su Wii
Tre anni più tardi, nel 2008, la serie Mario Kart sbarcò su Nintendo Wii, una delle console di maggior successo della storia di Nintendo. Come prevedibile, il gioco presentava come principale innovazione l’utilizzo del sensore di movimento dei wiimote, che simulava l’utilizzo di un vero volante (il gioco era anche venduto insieme ad un gadget a forma di volante in cui poteva essere inserito il wiimote).
Questa caratteristica rendeva il gioco ancora più accessibile, anche grazia alla possibilità di scegliere una tipologia di controlli semplificati, che tuttavia non garantivano tutte le funzionalità legate al drift e ai mini turbo. In Mario Kart wii, infatti, la meccanica dei turbo tornava ulteriormente ampliata, grazie alla presenza di ben tre differenti livelli di accellerazione, contrassegnate da tre colori diversi e sbloccabili in base all’abilità nel prolungare le derapate. Era anche possibile prendere la scia di un avversario, beneficando di una poderosa spinta turbo.
Mario Kart Wii risultava anche ben realizzato graficamente e ricco di contenuti, dal momento che presentava ben 24 personaggi, 36 veicoli, divisi tra kart e moto, e 32 circuiti. Tornavano anche tutte le modalità tipiche della serie, con l’eccezione della modalità Missioni, mai più riproposta. Anche il comparto online, sebbene non perfetto, era presente e permetteva a ben 12 giocatori da ogni parte del mondo di sfidarsi.
Pur raggiungendo l’incredibile cifra di 37 milioni di copie vendute e sebbene avesse collezionato consensi quasi ovunque, Mario Kart Wii fu pesantemente criticato dai puristi per il cattivo bilanciamento degli oggetti, molti dei quali risultavano troppo forti e soprattutto, venivano assegnati con criteri non sempre coerenti. Inoltre, il gioco presentava un sistema di difficoltà in grado di adeguarsi in tempo reale all’abilità del giocatore. Tuttavia, questa funzionalità non sempre funzionava a dovere, creando frustrazione e nervosismo nei giocatori, che vedevano i loro sforzi e la loro abilità frustrate da un’assegnazione “sleale” degli oggetti.
Mario Kart passa al 3D
Era inevitabile che anche il Nintendo 3DS, la console portatile erede spirituale del DS, ospitasse un episodio della serie Mario Kart. ecco dunque arrivare, nel corso del 2011, Mario Kart 7. La principale innovazione di questa nuova versione di Mario Kart era la possibilità di guidare in prima persona, sfruttando il giroscopio del Nintendo 3DS. Questa scelta sfruttava bene l’effetto di tridimensionalità della console e rendeva le corse ancora più immersive e visivamente coinvolgenti.
Oltre a questo, Mario Kart 7 presentava alcuni tratti di corsa in cui il nostro veicolo avrebbe dovuto volare o immergersi in acqua per alcuni tratti, sempre per valorizzare l’esperienza della visuale in prima persona. Viene introdotta anche la possibilità di personalizzare i propri kart, selezionando il corpo principale, le ruote e l’attrezzo usato per planare. Tutte queste modifiche vanno naturalmente ad impattare la guidabilità del veicolo.
Per il resto, il gioco riproponeva in maniera fedele il gameplay e le modalità dei giochi precedenti, con la sola aggiunta di una modalità il cui scopo era raccogliere più monete degli avversari, chiamata coin runner. Il gioco ricevette una buona accoglienza, anche se venne criticata la sostanziale mancanza di reali novità.
Il capolavoro
Nel 2014 uscì per Nintendo Wii U quello che è universalmente considerato il miglior Mario Kart in assoluto, ovvero Mario Kart 8. Il gioco presentava una splendida grafica in alta definizione, che regalava alle corse una pulizia ed una fluidità mai raggiunte fino a quel momento.
Tra le principali innovazioni, Mario Kart 8 introduce l’antigravità. In alcune sezioni della pista, il Kart poteva trasformarsi in una sorta di hovercraft, acquisendo la possibilità di aderire ad alcune pareti, permettendo di guidare letteralmente sottosopra. In queste fasi è anche possibile ottenere delle spinte turbo entrando in contatto coi kart avversari.
Oltre a questo, Mario Kart 8 presentava un numero altissimo di personaggi, tracciati e veicoli, suddivisi tra kart, moto e quad. Le modalità, invece, non presentavano particolari innovazioni. Furono aggiunte diverse piste alla modalità battaglia, per renderla più varia ed interessante. Inoltre la modalità online venne ampliata e perfezionata.
Tutte queste caratteristiche resero Mario Kart 8 un successo assoluto, rendendolo il gioco più venduto per Wii U. Questo enorme successo spinse Nintendo a realizzare una versione remake del gioco per Nintendo Switch. Nel 2017 venne dunque realizzato Mario Kart 8 Deluxe. Questa nuova versione migliorava la risoluzione del gioco, portandola a 60 fps al secondo stabili.
Il gioco inoltre migliora ulteriormente la modalità battaglia e consente ad ogni personaggio di trasportare due oggetti contemporaneamente. Inoltre vennero ulteriormente ampliati il numero dei personaggi e dei tracciati. In seguito al rilascio dei vari DLC, Deluxe arriva a contare ben 96 tracciati, suddivisi tra nuove piste e riedizioni di vecchi tracciati presi un po’ da tutta la saga.
Il successo di Mario Kart 8 Deluxe fu letteralmente esplosivo, al punto da diventare il gioco più venduto per Switch. Nintendo comunica che, sommando le vendite di entrambe le versioni, il gioco supera i 60 milioni di copie (se fosse vero si tratterebbe del quarto videogioco più venduto di sempre).
Gli Spin-off
Oltre ai titoli della serie originale, Mario Kart ha generato anche una serie di spin-off. Citiamo anzitutto la serie Mario Kart Arcade Gp. Si tratta di tre giochi, usciti tra il 2005 e il 2013 nelle sale giochi in collaborazione con Namco.
I primi due episodi, usciti nel 2005 e nel 2007 presentano un gameplay molto simile a quello dei giochi della saga principale. Le uniche novità consistono nella possibilità di selezionare ad inizio gara tre oggetti. Ogni volta che durante la corsa si attiva un bonus, esso sarà selezionato tra i tre oggetti scelti a inizio corsa.
Il terzo episodio, Mario Kart Arcade GP DX, del 2013, aggiunge tutte le novità viste in Mario Kart 7, tra cui l’utilizzo delle planate e le sezioni subacquee. Nel 2017 arrivò Mario Kart Arcade GP VR. Come suggerisce il titolo, questa versione venne realizzata appositamente per le sale giochi che avevano a disposizione la tecnologie VR e poteva essere giocato solo con l’ausilio di un visore.
Parliamo ora di Mario Kart Tour, versione mobile di Mario Kart distribuita nel 2019 per tutti i dispositivi Android e IOS. Il gioco tenta di riproporre le meccaniche tipiche della serie adattandole ai controlli tipici dei sistemi mobile. Tour presenta una grafica molto pulita ed un gameplay piuttosto profondo. Inoltre propone regolarmente una serie di tour, sorta di eventi in grado di proporre sfide sempre nuove ed aggiornate.
Tuttavia, il gioco, pur venendo scaricato da un numero altissimo di utenti, non ha ottenuto consensi unanimi. A finire nel mirino è stato soprattutto il sistema di microtransazioni presente in Mario Tour, che penalizza in maniera importante tutti gli utenti che non usufruiscono dell’abbonamento premium.
Chiudiamo la nostra rassegna con Mario Kart Live: Home Circuit. Uscito nel 2020, questo interessante esperimento consiste in un piccolo kart radiocomandato con alla guida Mario o Luigi. Sfruttando la propria Nintendo Switch e le funzionalità della telecamera posizionata all’interno del kart, Home Circuit consente di trasformare le stanze della propria casa in veri e propri tracciati, che possono essere organizzati a piacimento grazie all’ausilio di una serie di bandierine colorate, che fungono da checkpoints e da punto di arrivo. Pur senza far gridare al miracolo, Home Circuit ha ottenuto una buona accoglienza e rappresenta una ventata di aria fresca nella serie e nel panorama dei giochi di guida in generale.
In conclusione, la saga di Mario Kart è certamente una delle più longeve e di maggior successo nel panorama videoludico, soprattutto per quanto riguarda Nintendo. Il compito che attende Mario Kart world non è certamente tra i più semplici. Vedremo se Nintendo e la sua intramontabile mascotte riusciranno a stupirci di nuovo.
SEGA ha confermato il suo supporto attivo a Nintendo Switch 2 annunciando oggi cinque titoli che arriveranno sulla console nella sua finestra di lancio. La line-up include RAIDOU Remastered, Yakuza 0: Director’s Cut, Puyo Puyo Tetris 2S, SONIC X SHADOW GENERATIONS e il nuovo gestionale Two Point Museum.
Nuove edizioni, vecchie glorie e debutti inediti
Tra i titoli più attesi c’è Yakuza 0: Director’s Cut, edizione definitiva del prequel che ha fatto scoprire Kazuma Kiryu al grande pubblico. Questa versione offre doppiaggio multilingua, filmati inediti e la modalità online “Raid a Luci Rosse”, che include 60 personaggi sbloccabili e battaglie cooperative. Perfetto per chi vuole iniziare la saga o rigiocarla in una nuova veste.
RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army, ATLUS propone una versione migliorata del classico Devil Summoner, pubblicato originariamente 20 anni fa. La remaster introduce combattimenti rinnovati, grafica migliorata e doppiaggio completo, mantenendo intatta l’atmosfera soprannaturale e noir dell’originale.
Gli amanti dei puzzle troveranno pane per i loro denti in Puyo Puyo Tetris 2S. Oltre alle modalità classiche, la nuova edizione include una modalità 2v2 su un’unica griglia, viaggi dimensionali nella modalità Avventura e una Battaglia tecnica con elementi RPG. Tra i 40 personaggi giocabili spunta anche Sonic, a sorpresa.
A proposito di Sonic, SONIC X SHADOW GENERATIONS porta con sé una nuova campagna giocabile con Shadow e include una remaster completa di Sonic Generations. Il gioco alterna livelli 3D e 2D, arricchiti da contenuti bonus e grafica aggiornata, per un’esperienza che celebra il passato e rilancia il futuro del franchise.
Chiude l’elenco Two Point Museum, un sim gestionale ambientato in un museo. Il giocatore vestirà i panni di un curatore e potrà creare mostre interattive, attrarre visitatori e trasformare il museo in un centro culturale di punta.
SEGA non ha ancora rivelato le date esatte di uscita, ma ha confermato che tutti i titoli arriveranno entro la finestra di lancio di Nintendo Switch 2. Per ora, i siti ufficiali dei singoli giochi offrono trailer, dettagli e contenuti extra.
Il team giapponese di Skeleton Crew, noto per Olija, è tornato con un nuovo progetto: Forestrike, un titolo d’azione tattica incentrato su tempismo, schivate e riflessione. Il gioco, pubblicato ancora una volta da Devolver Digital, è previsto per il 2025 su PC e Nintendo Switch. Nel frattempo, è disponibile da oggi una demo giocabile su Steam.
Il nuovo trailer svela le basi della via della Foglia, stile di combattimento che rovescia i principi tradizionali del corpo a corpo: l’obiettivo non è colpire per primi, ma usare l’aggressività dell’avversario contro di lui. Un sistema costruito su ritmi precisi, errori puniti e movimenti studiati al millimetro.
L’arte del contrattacco
In Forestrike, chi gioca non domina il campo con forza bruta. Al contrario, osserva, attende e trasforma ogni attacco in opportunità. Il gameplay ruota attorno alla gestione dello spazio, all’analisi del comportamento nemico e al controllo dell’arena. Le tecniche della Foglia permettono di deviare colpi, manipolare armi altrui e riposizionarsi strategicamente per ribaltare lo scontro.
Il protagonista apprende questi insegnamenti dal maestro Talgun, figura centrale dell’Ordine, che rifiuta la violenza diretta e crede che la vera armonia si raggiunga solo proteggendo l’Imperatore. Un mondo in conflitto, una filosofia non violenta, e uno stile che premia la precisione: Forestrike si muove su un terreno poco battuto dal genere action.
Lo studio Skeleton Crew continua a spingere su uno stile visivo raffinato e minimale, con animazioni fluide e ambientazioni ispirate alla pittura giapponese. La colonna sonora accompagna il ritmo del gioco senza forzare la scena, mentre la narrativa si intreccia alle battaglie con equilibrio.
Forestrike non punta a stupire con effetti o combo spettacolari, ma offre una sfida mentale e tecnica, dove ogni errore si paga e ogni successo si guadagna. Chi ha apprezzato Olija ritroverà quell’identità precisa e riconoscibile, ora al servizio di un sistema più profondo.
Dotemu e Tribute Games tornano in azione con un nuovo progetto ad alto tasso di nostalgia: Marvel Cosmic Invasion, un beat’em up a scorrimento laterale in stile arcade con una lineup di personaggi storici dell’universo Marvel. Il titolo è stato annunciato ufficialmente durante il Nintendo Direct del 27 marzo e uscirà nel corso del 2025 su PC e console, con supporto per coop online e crossplay fino a quattro giocatori.
Il gioco propone uno stile visivo pixel art curato a mano, ispirato ai fumetti Marvel degli anni 90.
Squadre, tag team e super mosse
Il primo trailer di Marvel Cosmic Invasion mostra i personaggi giocabili al lancio: Captain America, Wolverine, Spider-Man, Storm, Nova, Venom e Phyla-Vell. I giocatori possono scegliere due eroi e alternarli in tempo reale durante i combattimenti con il sistema Cosmic Swap, un meccanismo che consente di combinare abilità e attacchi speciali unici.
Le ambientazioni includono New York City, il pianeta Hala, le prigioni Kree e la temibile Negative Zone. Ogni livello ospita nemici iconici dell’universo Marvel, reinterpretati in chiave arcade, con boss fight spettacolari e power-up da sbloccare lungo il percorso.
Il gioco supporta sia single player che coop drop-in/drop-out in locale e online, con accessibilità migliorata per permettere a tutti di partecipare. Tribute Games ha già dimostrato la propria capacità con TMNT: Shredder’s Revenge, e promette lo stesso livello di cura per animazioni, gameplay e direzione artistica.
Secondo Dotemu, MARVEL Cosmic Invasion non è solo un tributo ai fumetti e ai giochi arcade, ma anche un’evoluzione moderna del genere. La collaborazione con Marvel Games si basa su una visione condivisa: riportare in auge i picchiaduro a scorrimento con lo stile e l’impatto dei classici.
MARVEL Cosmic Invasion arriverà entro la fine del 2025. Per ora, godetevi il trailer ufficiale e iniziate a scegliere il vostro duo di eroi.