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Dragon Ball FighterZ per PS5 – Recensione

Da pochi giorni Arc System ha rilasciato l’aggiornamento definitivo per Dragon Ball FighterZ e lo ha presentato come se si trattasse a tutti gli effetti dell’uscita della versione PlayStation 5 e Xbox Series S/X del popolare picchiaduro. Abbiamo approfittato di questo momento, che prevede miglioramenti grafici e l’aggiunta del rollback netcode per portare la nostra recensione di Dragon Ball FighterZ sul blog, con un provato della versione next-gen su PlayStation 5.

Scopriamo come è andata e nel farlo ci stringiamo nel cordoglio per la recente scomparsa del creatore di Dragon Ball, il maestro Akira Toriyama.

Le origini

Dragonball fighterz

Fin dalla sua uscita, nell’ormai lontano febbraio del 2018, Dragon Ball FighterZ si era proposto un compito davvero arduo: regalare finalmente a tutti i fan del fortunato franchise di Akira Toriyama un picchiaduro competitivo degno del nome di Dragon Ball.

Dopo il successo di serie come Budokai Tenkaichi e Xenoverse, infatti, sembrava proprio che il destino di Dragoin Ball nel mondo dei videogiochi fosse legato a giochi di combattimento sui generis, con tonnellate di personaggi utilizzabili e la possibilità di spostarsi liberamente all’interno di aree di gioco tridimensionali.

Sorprendentemente, Bandai Namco ha invece deciso di rivolgersi ad un team esperto e affidabile come Arc System Works per realizzare un picchiaduro 2D a incontri “tradizionale”. L’obiettivo dichiarato del progetto era realizzare un gioco non solo valido dal punto di vista tecnico, ma che fosse in grado di imporsi nel panorama competitivo dei giochi di lotta, da sempre molto caldo ed affollato. Che dire? I ragazzi di Arc System hanno portato a termine la loro missione in maniera davvero egregia.

Un anime interattivo

Dragon Ball FighterZ recensione: Goku vs Majin Bu

L’aspetto più appariscente di Dragon Ball FighterZ è indubbiamente il suo comparto grafico. L’eccellente 2D del gioco presenta infatti un set di personaggi che appaiono assolutamente identici alle loro controparti anime. Anzi, la qualità media dei disegni risulta addirittura superiore all’anime stesso, al punto che essi non sfigurerebbero nemmeno in un film di animazione.

Inoltre i programmatori, per realizzare le mosse dei lottatori, si sono quasi sempre ispirati alle tavole originali del manga. Questo dimostra sia l’incredibile professionalità di Arc Syestem sia l’enorme rispetto mostrato dal team per Dragon Ball e per i suoi fan. Non sarà difficile per i fan riconoscere molte delle pose o degli attacchi dei personaggi e individuare la tavola del manga a cui sono ispirati.

Anche le animazioni risultano fluide, dinamiche e velocissime, regalando ai giocatori scontri forsennati e altamente spettacolari. Come preventivabile, il gioco dà il meglio di sé durante le animazioni che accompagnano le mosse speciali, riprodotte in maniera fedelissima. All’inizio dello scontro, nel caso i personaggi coinvolti siano rivali o abbiano vissuto momenti particolarmente importanti nell’anime, lo scontro sarà introdotto da una breve sequenza animata. Altre sequenze, denominate dramatic finish, potranno essere sbloccate terminando lo scontro con un colpo potente che scaraventi lontano il nemico. Anche queste sequenze sono realizzate e animate in maniera davvero sopraffina.

Anche il comparto sonoro si mostra all’altezza, con una serie di tracce rockeggianti dai ritmi molto movimentati e coinvolgenti. Peccato solo per l’assenza di tutte le canzoni e le tracce originali dell’anime. Le voci dei personaggi invece sono le stesse dei doppiatori originali, sia in versione giapponese che americana, per la gioia di tutti i fan della versione originale dell’anime.

Ritmi forsennati

Anche dal punto di vista del gameplay, Dragon Ball FighterZ dimostra di essere un titolo di altissimo spessore. In modo simile a quanto mostrato nella saga Marvel Versus Capcom, FighterZ propone una serie di scontri 3 vs 3. Lo scontro termina nel momento in cui tutti i combattenti di una squadra esauriscono la loro energia.

Il set di mosse dei lottatori è apparentemente molto semplice. Un pulsante è dedicato agli attacchi rapidi, uno ai medi, uno ai forti e uno per gli attacchi energetici. Per parare è sufficiente premere il pad direzionale nella direzione opposta rispetto all’attacco. Ogni personaggio ha poi il suo set di mosse speciali (di solito 4) e le sue tre super, che andranno a consumare fino a tre livelli della nostra barra dell’energia spirituale, che viene caricata durante lo scontro fino ad un massimo di 7 livelli. É anche possibile concatenare insieme le super di tutti e tre i nostri personaggi, con risultati davvero devastanti!

Sono poi presenti alcune azioni comuni a tutti i lottatori. Il dragon rush è una sorta di presa, utile per innescare le combo. La sparizione è un vero e proprio teletrasporto che ci posiziona alle spalle del nemico, utile sia per sottrarsi all’offensiva avversaria che per prolungare le combo aeree. Il super slancio, infine, è una carica che ci proietta direttamente contro l’avversario. Sebbene molto abusata dai principianti, è una tecnica che va utilizzata con molta attenzione, perché espone a facili contrattacchi. Infine, mentre controlliamo un personaggio, sarà possibile in ogni momento non solo passare ad un altro dei membri del nostro team, ma anche utilizzare gli altri personaggi per effettuare degli attacchi di supporto. Ogni personaggio dispone di tre di questi attacchi, che possono essere scelti al momento della formazione della squadra.

I combattimenti di Dragon Ball FighterZ hanno un ritmo forsennato. Ogni più piccolo errore può portare l’avversario ad innescare tremende sequenze di combo, in grado di azzerare l’energia di un personaggio in modo estremamente rapido. Proprio il padroneggiare le combo rappresenta la chiave per il successo in FighterZ. Per quanto il gioco neutrale sia importante, infatti, il vantaggio che produce il saper estendere le combo risulta difficilmente colmabile nel caso uno dei due giocatori sia nettamente superiore sotto questo frangente.

Non pensiate però che la strategia non sia un elemento fondamentale in FighterZ. Come abbiamo già accennato, si tratta di un picchiaduro a squadre. Nella scelta dei nostri combattenti occorre tener conto non solo dei nostri gusti o della nostra abilità nel padroneggiare un certo lottatore, ma anche di come i nostri tre personaggi possono amalgamare le loro abilità fra di loro per dar vita alle combinazioni più letali. Anche la scelta degli attacchi di supporto diventa fondamentale nella pianificazione delle nostre strategie. Nello specifico, contanto i vari DLC, FighterZ propone ben 44 personaggi, tratti sia da Dragon Ball Z che da Super. Inutile dire quanto questa scelta vastissima impatti sulla varietà del gioco, anche grazie al fatto che ogni combattente dispone di caratteristiche peculiari ed originali.

Risulta quasi impossibile resistere alla velocità, alla fluidità e alla spettacolarità degli scontri di FighterZ, sia per il giocatore che per i semplici osservatori. Ogni battaglia è un turbinio di luci, colori effetti speciali e soprattutto tante, tante mazzate, con combo che superano facilmente anche i cento colpi consecutivi!

Tante cose da fare

Dragon Ball FighterZ recensione: main lobby

Dragon Ball Fighterz non delude nemmeno sulla quantità per modalità proposte. Una volta giunti nella lobby principale, potremo spostare il nostro avatar attraverso una sorta di piazzale gigante, che riprende molte delle location più famose della saga di Dragon Ball. Le modalità disponibili, sia in single che in multiplayer, sono parecchie.

Per il single player, oltre alla classica modalità arcade e alle battaglie in locale, Fighterz propone la modalità storia e il camp di allenamento. La prima ci propone ben tre archi narrativi originali, dedicati rispettivamente ad eroi, nemici e androidi. Le tre vicende procedono attraverso una serie di scontri, intervallati da alcune sequenze animate. Pur presentando diversi momenti davvero spassosi e alcune interazioni originali tra i personaggi, le tre storie non brillano per la qualità del loro intreccio o per la loro originalità. La modalità storia resta comunque un valido passatempo e una buona maniera per impratichirsi con il gioco.

Il campo di allenamento, reso disponibile da uno dei tanti aggiornamenti ricevuti dal gioco, va ad ampliare la modalità allenamento. Il giocatore ha la possibilità di selezionare come insegnante uno dei personaggi del gioco tra quelli presenti al camp. Il nostro mentore, oltre a fornirci alcuni tutorial extra, ci accompagnerà con la sua voce nel corso delle battaglie, fornendoci consigli e apprezzamenti. Tramite questa modalità è anche possibile partecipare ai Tornei della Potenza, evoluzioni della modalità arcade che aggiungono vari azzardi all’interno degli scontri.

Parlando di allenamento, quello di FighterZ è abbastanza completo, dal momento che fornisce, oltre ai tutorial legati alle meccaniche base, anche una panoramica su tutti i personaggi del gioco e sulle loro combo. Mancano purtroppo molti approfondimenti legati alle meccaniche più avanzate, come ad esempio l’abilità nel prolungare le combo base. Anche maggiori approfondimenti sui punti di forza e le principali strategie dei personaggi non avrebbe affatto guastato…

Scontri da ogni parte del mondo

Come intuibile, il cuore di FighterZ è certamente la modalità online. Il gioco di Arc System Works propone numerose possibilità, tra partite amichevoli, classificate, con regole personalizzate e tramite stanza privata. É addirittura possibile affrontare delle battaglie di gruppo. In questo caso, al fianco di due alleati, il giocatore deve sfidare alcuni avversari dotati di una forza molto superiore al comune controllati dalla CPU.

Il sistema dei ranghi delle battaglie classificate è gestito in maniera molto equa e permette di migliorare gradualmente affrontando battaglie mai troppo lontane dal proprio livello. L’unica pecca di questa modalità era costituita dalla mancanza del rollback, che i giocatori hanno iniziato ben presto a richiedere a gran voce.

L’ultimo aggiornamento, che adatta il gioco alla PS5 ed implementa il netcode nella modalità online, non potrà che rivelarsi il giusto coronamento dell’arco di vita di un picchiaduro stupendo, osannato da pubblico e critica, giusto? Purtroppo, come vedremo ora, le cose sono andate esattamente all’inverso.

Un update non all’altezza

Dragon Ball FighterZ recensione: bug update

Come avrete intuito, il recente aggiornamento di Fighterz si è rivelato piuttosto deludente. Il gioco risulta quasi totalmente identico alla versione PS4. Nessuna nuova modalità è stata aggiunta, nemmeno un update della modalità allenamento. I tempi di caricamento, seppur ridotti, non mostrano un calo drastico nei tempi come visto in altri prodotti (ad esempio The Last of Us parte 2) e anche l’aspetto grafico risulta quasi indistinguibile. Certo, la versione PS5 mostra texture più chiare e pulite e una fluidità e velocità superiori, ma solo un occhio attento può davvero avvertire queste differenze.

L’aggiunta del rollback netcode, pur rendendo gli scontri online molto più godibili e rendendo quasi assenti i rallentamenti, ha purtroppo portato con se uno spiacevole inconveniente. Durante la modalità osservatore, ogniqualvolta un personaggio esegue una mossa speciale lascia dietro di se una sorta di immagine residua. Ebbene, queste immagini non lasciano lo schermo per tutta la durata dell’incontro, rendendo impossibile per gli spettatori godere della partita.

Questa situazione, al momento in cui scriviamo, sembra essere in via di risoluzione. Purtroppo però questo bug ha generato, oltre alla giusta irritazione dei fan, anche un numero spropositato di mème e di prese in giro da parte del web. C’è addirittura chi ha pensato all’autoboicottaggio da parte di Bandai Namco, che avrebbe escogitato questa mossa per distogliere definitvamente l’attenzione da FighterZ a favore del nuovo Sparking Zero…

Ora, al di là delle tesi complottiste, questo aggiornamento di FighterZ si è rivelato sicuramente al di sotto delle aspettative. Al di là del bug di cui abbiamo parlato, infatti, Arc System sembra davvero essersi limitata al semplice compitino con questo aggiornamento. Un vero peccato. Un gioco come FighterZ avrebbe sicuramente meritato un’uscita di scena più degna.

Conclusione

Dragon Ball FighterZ è certamente un picchiaduro meraviglioso, spettacolare da vedere e divertentissimo da giocare. Un vero must have per ogni fan di Dragon Ball e per ogni amante dei picchiaduro. La sua versione next-gen, tuttavia, non è assolutamente all’altezza dell’importanza del titolo (da cui deriva il voto finale). Se non avevate ancora messo le mani su FighterZ fateci sicuramente un pensiero, soprattutto se siete amanti dell’opera del compianto Toriyama. Se però siete alla ricerca di un picchiaduro di ultima generazione date senza indugio la precedenza ad altri titoli più recenti.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: PS5, Xbox Series S|X, Switch, PC, PS4
  • Data uscita: 26/05/2023
  • Prezzo: 59,99 €

Ho nuovamente provato il gioco a partire dal day one dell’ultimo update su PlayStation 5.

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Xbox Partner Preview, tutti i giochi annunciati

Si è svolto oggi, in digitale, alle 18 UTC (19 ore italiane), l’Xbox Partner Preview, l’evento Microsoft che offre lo sguardo sui nuovi ed attesissimi titoli third party. Studi come EA, Nexon e Capcom sono stati mattatori dell’evento. I titoli presentati oggi, ad evento concluso, sono stati una dozzina. Alcuni molto interessanti.

Inizio interessante

Partiamo col botto con Unknown 9 : Awakening, un misto tra Assassin’s Creed e Forspoken, un action molto promettente di Bandai Namco. Chicca della produzione l’attrice, Anya Chalotra nei panni della protagonista.

Proseguiamo con Sleight of Hand, un miscuglio di azione, stealth e deck building che si profila interessante, tra l’altro sarà disponibile anche su Game Pass all’uscita.

Sul Game pass uscirà anche The Alters, a mio avviso forse il titolo più interessante del pacchetto. Nel gioco, il protagonista, un astronauta, dovrà far fronte ad un pericolo imminente facendosi aiutare da…sé stesso. Sul pianeta in cui è approdato infatti, unico sopravvissuto, è presente una sostanza, il Rapidium che permette di clonare. Ne derivano conseguenze etiche e psicologiche.

Creatures of Ava invece ci mette nei panni di una ricercatrice che dovrà salvare le popolazioni proprio del pianeta Ava.

Piccola carrellata

Sorvolando velocemente su Roblox Griefville x Chucky e The Sinking City 2 (quest’ultimo più votato al survival rispetto al passato) passiamo velocemente a Final Fantasy XIV che finalmente ha una data di uscita su Xbox Series X/S ovvero il prossimo 21 marzo.

Passando per S.T.A.L.K.E.R. la trilogia, proposta quasi a sorpresa su Xbox, arriviamo diretti a Monster Jam Showdown titolo sportivo di gare su Monster di Milestone e sull’expansion pack di Persona 3.

Epilogo

Nelle battute finali vengono presentati The First Berseker : Khazan, un soulslike in cell shading, Tales of Kenzera: ZAU, un platform in 2.5 D (richiama molto Prince of Persia the lost crown) e viene rivelata la data di uscita di Frostpunk 2, prevista per il prossimo 25 luglio.

L’evento si conclude con il trailer di Kunitsu-Gami: Path of The Goddess l’atteso action di Capcom.

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Dragon Ball FighterZ si aggiorna per next-gen e implementa il rollback netcode

Bandai Namco ha pubblicato un nuovo aggiornamento per il fighting game sviluppato da Arc System Works. L’update di Dragon Ball FighterZ rende disponibile l’opera per PlayStation 5 e Xbox Series X/S con una serie di miglioramenti grafici e soprattutto il rollback netcode, il sistema di ultima generazione che prova ad azzerare la latenza durante i match online.

L’aggiornamento di Dragon Ball FighterZ è disponibile anche per chi possiede la versione PlayStation 4 o Xbox One del gioco.

La lunga assenza della serie Budokai, che sta per terminare con il nuovo capitolo Sparking Zero, in questi anni è stata ottimamente mitigata da Dragon Ball FighterZ. Il picchiaduro di Arc System è un vero gioiello, capace di ammaliare tanto la critica quanto i fan con ben 10 milioni di copie vendute.

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Age of Empires, recap dell’evento “New Year, New Age”

Come annunciato lo scorso mese, il Team di Age of Empires ha mostrato le ultime novità riguardanti i videogiochi sul franchise in un unico evento in live stream, di cui vi forniamo un recap completo: “New Year, New Age”.

L’annuncio più importante riguarda Age of Mythology: Retold. La versione rimasterizzata dello spin-off sull’Antica Grecia arriverà su Xbox e PC nel corso di quest’anno. L’altro nuovo titolo in arrivo, Age of Empires Mobile, invece ha mostrato la gestione strategica e l’addestramento delle truppe utilizzando i device mobile.

Inoltre, l’evento New Year, New Age ha annunciato la data del nuovo DLC di Age of Empires II. “Victors and Vanquished” arriverà questo mese, il 14 marzo. Anche Age of Empires III riceverà un DLC, che sarà disponibile alla fine del 2024.

Per tutti gli amanti invece dell’ultima, ottima, versione del gioco invece è stata diramata la notizia che la Stagione 7 di Age of Empires IV arriverà all’inizio della primavera.

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The Thaumaturge – Recensione

Dopo i successi da sviluppatori con This War of Mine e Frostpunk, 11 Bit Studios veste i panni del publisher e definisce il ruolo del taumaturgo, ovvero colui che opera miracoli, secondo il vocabolario Treccani. Un personaggio insolito per un videogioco. Ma i ragazzi di Fool’s Theory e 11 Bit Studios hanno ben pensato che fosse tempo di farci vestire i panni di questo misterioso, atipico e mistico personaggio.

Come è andata potete scroprirlo leggendo per intero la nostra recensione di The Thaumaturge.

Folklore polacco

The Thaumaturge è un RPG a turni ambientato nella Polonia del 1905, una terra ancora legata a leggende e miti del passato in cui il protagonista, Wiktor, deve usare il suo potere di taumaturgo per affrontare i salutori, esseri soprannaturali che possono possedere e tormentare gli esseri umani. Il gioco spazia su più elementi come esplorazione, investigazione, combattimento e narrazione, offrendo al giocatore una storia oscura, ispirata al folklore polacco e russo.

Il gioco segue le vicende di Wiktor Szulski (“Wictor con la W non la V” cit.), un taumaturgo ereditario che può percepire, interagire e comandare i salutori, creature mistiche e potenti. Wiktor torna nella sua città natale di Varsavia causa morte del padre in condizioni misteriose, dove si ritrova coinvolto in una serie di eventi che lo porteranno a scoprire e ad eliminare i salutori nascosti o che possiedono gli esseri umani.

Lungo il suo cammino, Wiktor dovrà affrontare le sue paure, i suoi demoni e le sue scelte morali, oltre a stringere rapporti con i suoi vecchi amici e con i salutori stessi che ha sottomesso e che lo accompagneranno infatti, una volta sconfitti, nei successivi combattimenti.

La trama è originale e ben congegnata, intrigante e ricca di colpi di scena che porterà il protagonista a scavare nell’oscuro passato di un padre morto prematuramente che ha portato con sé nell’Aldilà numerosi punti interrogativi e offre al giocatore diverse possibilità di influenzare il corso degli eventi con le sue decisioni.

The Thaumaturge si ispira a fatti e luoghi storici della Polonia del 1905, epoca in cui domina l’imperialismo Russo e modernità e credenze popolari coesistono sia nei centri rurali ma anche nelle città più avanzate, e li mescola con elementi fantastici e folcloristici, creando un’ambientazione assolutamente particolare.

Wiktor Szulski

La percezione del Taumaturgo

Il gameplay è vario, anche se la natura a turni del titolo rende la progressione nel gioco naturalmente lenta. The Thaumaturge alterna fasi di esplorazione, investigazione, combattimento e dialogo, il tutto in visuale isometrica (alla Diablo per intenderci). Nelle fasi di esplorazione, il giocatore può muoversi liberamente per le strade e gli edifici di Varsavia, interagendo con gli oggetti e i personaggi che incontra e scovando indizi che lo porteranno a deduzioni necessarie per il prosieguo della storia.

Nelle fasi di investigazione, il videogiocatore deve usare il suo intuito e il suo potere di taumaturgo per risolvere enigmi e scoprire i salutori nascosti. Questo intuito si realizza nel potere della “percezione”, un potere a disposizione del protagonista sin dal principio che consente di verificare la via per il prossimo obiettivo sia gli indizi in giro per la mappa. In realtà non che questo potere sia così complicato da utilizzare, basta premere il tasto destro del mouse e su schermo apparirà un cerchio rosso che si allarga partendo dal protagonista verso l’esterno racchiudendo indizi, nel caso ce ne fossero, e comunque indicando la via da percorrere. A lungo andare diventerà un’azione ripetitiva ma è anche vero che spesso non potrete farne a meno per proseguire nella storia.

A volte, inoltre, la scoperta di indizi e relative deduzioni consentiranno a Wiktor di “influenzare” determinati personaggi a fare qualcosa che prima non volevano fare. Non un qualcosa di eclatante ma mi è piaciuta come scelta a disposizione del giocatore per variare il gameplay.

Recensione The Thaumaturge: Combattimento
In fase di combattimento

In battaglia con i salutori

Nelle fasi di combattimento, il giocatore deve affrontare i nemici usando Wiktor e il salutore che ha scelto come compagno o anche un salutore alla volta nello stesso combattimento a seconda dell’avversario che si trova davanti. Il combattimento è, come detto, a turni, e, per quanto personalmente preferisca combattimenti in tempo reale, la necessità di usare strategia, abilità e oggetti per sconfiggere gli avversari mi ha coinvolto positivamente.

Per sconfiggere i propri avversari Szulski avrà a disposizione vari poteri, poteri che possono essere sviluppati spendendo punti taumaturgici che si acquisiscono lungo il gioco accumulando esperienza in una sorta di progressione abbastanza lineare.

C’è da dire che negli scontri più avanzati, la strategia da adottare vi darà del filo da torcere poiché districarsi tra i vari poteri e relative cause ed effetti non sarà semplicissimo. Il motivo è semplice, mano mano che proseguirete nella trama, catturerete sempre più solutori che hanno caratteristiche uniche e scegliere quelli più idonei ai vari scontri che vi si pareranno davanti sarà sempre più difficile. Da evidenziare che comunque la curva di apprendimento dei combattimenti appare ben bilanciata, consentendovi di risolvere facilmente gli scontri iniziali e di avere i giusti mezzi quando si tratterà di scontri più difficili.

Nelle fasi di dialogo, infine, il giocatore deve conversare con i personaggi che incontra, scegliendo tra diverse opzioni di risposta. Il dialogo influisce sulla trama, sui rapporti con gli altri personaggi e sulla personalità di Wiktor stesso.

Da notare la minimappa che aiuta il giocatore ad orientarsi

Bella Varsavia

Il gioco presenta una grafica gradevole, con modelli dei personaggi dettagliati, ambienti realistici (spettacolare la città di Varsavia) e animazioni fluide anche se siamo lontani dalla next gen. Purtroppo per godere al massimo di tanta bontà serve un PC alquanto “pompato” altrimenti bisognerà accontentarsi di una grafica mediocre per raggiungere una fluidità decente.

The Thaumaturge usa, sapientemente direi, una palette di colori scuri e cupi, che contribuisce a creare un’atmosfera di tensione e mistero. Il gioco presenta anche delle scene cinematiche ben realizzate, che arricchiscono la narrazione e la rendono più coinvolgente.

Recensione The Thaumaturge: Stazione di Varsavia
Stazione di Varsavia

Il sonoro e in particolare le colonne sonore si adattano alle diverse situazioni e che creano un’ottima immersione. Ho apprezzato moltissimo il violino di sottofondo particolarmente malinconico che accompagna il giocatore lungo tutta l’avventura, con la musica che cambia diventando più “sostenuta” nei momenti concitati dei combattimenti.

Il doppiaggio è convincente e recitato abbastanza bene, anche se un filo poco espressivo ma il tutto rende comunque i personaggi più credibili e carismatici anche se, almeno la versione provata è totalmente in inglese, scritto e parlato e questo, per coloro che poco masticano la lingua, potrebbe risultare un gap difficile da colmare poiché si perderebbe, di fatto, tutto il fascino della narrativa.

Conclusione

The Thaumaturge è un RPG a turni che offre al giocatore un’esperienza di gioco ricca, oscura e divertente allo stesso tempo. Il gioco combina una trama intrigante con un gameplay vario, una grafica curata e un sonoro di qualità, creando un prodotto, alla fine, di alto livello. Quasi inaspettato, il gioco si distingue per la sua ambientazione cupa, poche volte vista in giochi del genere ispirata alla Polonia del 1905 e al folklore polacco e russo, e per le sue scelte morali e narrative, che rendono il gioco più profondo e personale. Consiglio The Thaumaturge a tutti gli amanti dei RPG a turni, e a tutti coloro che cercano una storia avvincente e originale.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: PS5, Xbox Series S/X, PC
  • Data uscita: 04/03/2024
  • Prezzo: non disponibile al momento della recensione

Ho provato il gioco in anticipo rispetto al day one su PC grazie a un codice fornito dal publisher.

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Editoriali

Giochi Survival: il meglio e più attesi del 2024

Il 2024 è l’anno dei giochi Survival. Tra titoli già pubblicati e altri pronti per essere lanciati, i fan del genere già pregustano una stagione ricca di scelta, anche se resta sempre qualche dubbio: cosa ci attende veramente? E varrà la pena giocarci?

Una domanda tutt’altro che scontata, per un genere i cui titoli sono spesso figli di piccole case, a volte indipendenti, pronte a regalare elementi di novità molto interessanti, ma che spesso non riescono a proporre altro che un singolo aspetto innovativo, a discapito di contenuti strutturati, longevità e il continuo sviluppo del titolo.

D’altronde, quando si parla di Survival Game si parte sempre un po’ prevenuti, non tanto per pregiudizi, quanto per esperienza: in quanti, negli ultimi anni, hanno atteso con ansia titoli che alla fine si sono rivelati veri e propri flop?

Quest’anno le cose potrebbero cambiare, almeno per un motivo: il grande numero di videogiochi Survival in pubblicazione (o già pubblicati), che sono il termometro di una maggiore attenzione del comparto videoludico nei confronti del genere e degli utenti. La speranza, ora, è che alla quantità si affianchi anche la qualità.

Il meglio del 2024

Guardando ai titoli usciti soltanto nei primi due mesi di quest’anno, bisogna ammettere che i sentimenti sono alquanto contrastanti. Iniziamo da Palworld, che più che un gioco ha rappresentato un vero e proprio fenomeno, capace di vendere 15 milioni di copie in pochissimi giorni, circa un milione ogni 24 ore. Ecco, in questo caso, però, il numero di copie vendute non è strettamente legato al numero di giocatori attivi: a metà febbraio il titolo ha perso circa il 66% dei giocatori attivi.

Questo trend può essere letto in diversi modi, ma ce n’è uno che sicuramente è più accreditato di tutti: Palworld, al netto di tutte le polemiche relative ai presunti “plagi”, è riuscito a dare a tutti quei giocatori, soprattutto ai più affezionati dei titoli Pokémon, quello che da troppo tempo gli stessi richiedevano alla Game Freak! senza però essere ascoltati.

Eppure, una volta sperimentato l’open world, la cattura dei Pal in tempo reale, la libertà di movimento in grandi aree e il base building, il gioco non sembra avere più molto da offrire. Ricordiamo però che il titolo è ancora in early access. Vedremo come andrà in futuro.

Giochi Survival 2024: Enshrouded

Un altro titolo che è riuscito a fare breccia nel cuore degli amanti del Survival, seppur con numeri inferiori rispetto a Palworld, è Enshrouded.

Due milioni di copie vendute per l’RPG Fantasy, che oltre al crafting e al base building tipico del genere ci permette di sviluppare il nostro personaggio con uno skill tree interessante, così da poterlo sviluppare come guerriero, barbaro, mago, guaritore, arciere, assassino e altro ancora (o volendo un po’ di tutto).

È questo il vero cuore del titolo di Keen Games che, ammettiamolo, ha fatto davvero un bel lavoro anche nel realizzare biomi tra loro molto diversi, sfide interessanti a livello di combat (che ricordano lontanamente un soulslike) e la possibilità di sviluppare le abilità del nostro personaggio. Un gioco estremamente soddisfacente per essere un early access, ma che necessita di essere arricchito (e molto) se l’obiettivo è quello di durare nel tempo.

Uno degli ultimi titoli già pubblicati in questo 2024 ricco di giochi Survival è Nightingale, un titolo di sopravvivenza in stile vittoriano che strizza l’occhio alle ambientazioni steampunk.

Il gioco si distingue in quanto ci fornisce la possibilità di viaggiare tra diversi reami tramite dei portali, che ci catapulteranno in terre diverse tra loro, per biomi, creature ed Npc. Anche questo è un gioco in early access, disponibile dallo scorso 20 febbraio: è troppo presto per dare un giudizio, ma ci torneremo.

Lo stesso discorso vale per Pacific Drive, uscito lo scorso 22 febbraio (ma non in early access).

Il titolo già gode di recensioni molto positive su Steam, soprattutto per aver rivisitato il classico paradigma del survival: in questo caso non dovremmo costruire una base, bensì avremo bisogno di procacciare risorse da caricare sulla nostra station wagon (modificabile), utili per sopravvivere nel nostro viaggio verso la salvezza.

L’auto sarà l’unico mezzo che avremo per fuggire alle avversità di un mondo ormai al collasso.

Cosa ci attende?

Insomma, dopo un 2023 deludente, in cui il genere Survival è stato caratterizzato da pochi titoli, alcuni dei quali si sono rivelati clamorosi flop (The Day Before sicuramente vi ricorderà qualcosa), questo 2024 ci dà una certezza: ci saranno molti titoli da provare. Ma cosa ci attende?

The Alters

Partiamo da The Alters, gioco che ci promette di farci immergere in un mondo sci-fi, che mette insieme avventura, sopravvivenza e base-building.

Vestiremo i panni di Jan Dolski, un lavoratore capace di creare versioni alternative di se stesso, con cui collaborerà nel disperato tentativo di fuggire da un pianeta dove persino i raggi del sole sono mortali. Ovviamente, i suoi alter ego non saranno meri cloni: ognuno di loro possiederà differenti tratti e background.

Tutti questi Jan Dolski convivranno nella stessa base, una ruota gigante in continuo viaggio lungo il pianeta per evitare i raggi del sole. Data di pubblicazione: TBA, 2024.

Once Human

Giochi Survival 2024: Once Human

Passiamo poi ad un multiplayer, open-world survival: si tratta di Once Human, atteso per il Q3 del 2024. Il gioco vuole catapultarci in uno strano futuro post apocalittico, dove potremmo unirci ai nostri amici per combattere nemici mostruosi, scoprire complotti segreti, competere per ottenere risorse vitali e soprattutto costruire la nostra base. Siete pronti a ricostruire il mondo?

Light No Fire

Si arriva poi a Light No Fire, gioco di avventura, costruzione, sopravvivenza, costruzione e multiplayer… insomma, una ricetta classica che indossa vesti fantasy, ma che ci fa una promessa: il pianeta in cui i personaggi metteranno piede sarà grande quanto la Terra, quella vera.

Un gioco ambizioso, che già ci fa presagire un’incredibile vastità di ambienti, biomi, creature e segreti, ma che al contempo ci lascia con una domanda: la Hello Games sarà in grado di rendere questo spazio immenso ricco di contenuti? Lo scopriremo al lancio del gioco, la cui data è ancora da annunciare.

ARK 2

Giochi Survival 2024: ARK 2

C’è ancora un titolo di cui è obbligatorio parlare, prima di chiudere questa lista dei giochi che, secondo noi, rappresentano al momento i titoli più rappresentativi del genere attesi per il 2024. Si tratta di ARK 2, il sequel del survival game per eccellenza.

Il primo capitolo, che piaccia o meno, ancora oggi tiene incollati allo schermo migliaia di amanti del genere, in controtendenza con il trend tipico dei survival, che solitamente si spengono velocemente.

Atteso per la fine del 2024 (e se la storia insegna, questo significa che probabilmente bisognerà attendere il 2025), Ark 2 si configura come una versione migliore del suo predecessore, sia per contenuti che per grafica, ma come si dice: provare per credere, quindi ci toccherà aspettare. Ah, c’è anche Vin Diesel.

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Diablo 4 arriva su Xbox Game Pass questo mese

Activision-Blizzard è ormai nelle mani di Microsoft e il pubblico Xbox comincia a trarne beneficio già da questo mese. I possessori di Xbox Game Pass infatti riceveranno all’interno del proprio abbonamento Diablo 4, l’ultima fatica di Blizzard, che abbiamo anche recensito.

Diablo 4 arriverà su Xbox Game Pass questo mese, per la precisione il 28 marzo 2024. Al suo arrivo, il mondo creato da Lilith conterrà già “Le Forche Caudine“, che saranno disponibili in-game dal 5 marzo. Le Forche Caudine sono un dungeon fisso non lineare che permetterà ai videogiocatori delle stessa classe di affrontarsi l’uno contro l’altro.

Il dungeon ha durata settimanale, con conclusione il martedì alle 17.00 e ripresa alle 19.15. Le sfide permettono di guadagnare Sigilli, fino a quattro, che ovviamente garantiranno loot sempre più ambiti. Tutti i dettagli, sono disponibili sul post pubblicato sul sito ufficiale di Diablo 4.

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Skull and Bones – Recensione

Skull and Bones è il gioco che tutti i fan di Assassin’s Creed IV: Black Flag aspettavano da anni, ma che Ubisoft ha deciso di far uscire solo dopo averlo fatto affondare e ritornare a galla più volte. Nato come un DLC del quarto capitolo di Assassin’s Creed, Ubisoft decide ad un certo punto di renderlo gioco stand alone allo scopo di sfruttare le bellissime ambientazioni marittime, la fisica dell’acqua e prendersi il tempo – ben sette anni – per ampliare le meccaniche di gioco a favore di un ampio live service.

Nella nostra recensione di Skull and Bones vi spieghiamo se l’attesa è stata premiata o se nuovo gioco Ubisoft è affondato nell’oceano dei live service insieme alle sue ambizioni.

Niente è più importante del tesoro

Skull and Bones ci mette nei panni di un pirata che deve conquistare l’Oceano Indiano, combattendo contro navi nemiche, saccheggiando porti e accumulando ricchezze e fama. Il tutto senza mai mettere piede a terra, perché evidentemente i pirati di Ubisoft preferiscono le navi piuttosto che la terraferma. O meglio, i piedi a terra si mettono, ma solo per commerciare e acquisire le missioni che ci faranno progredire nella storia.

Il titolo infatti si profila come un GaaS (Game as a service), un gioco dunque creato per impegnare all’infinito il tempo dei videogiocatori grazie alle missioni aggiunte periodicamente dagli sviluppatori e destinato, ovviamente, a far monetizzare Ubisoft il più a lungo possibile. Chi si aspettava una storia epica, compiuta ed indimenticabile, resterà deluso. In verità, la trama di fondo ci sta ma è anche il solito cliché: si parte come un novello naufrago e da una quasi zattera si dovrà riuscire a diventare un pirata famigerato e rispettato.

Tutti all’arrembaggio

Il gameplay di Skull and Bones si basa principalmente sul combattimento navale, l’unico, e per fortuna uno dei più importanti, aspetti che salva il gioco da un naufragio totale. Le battaglie sono divertenti e dinamiche, con diverse tipologie di navi, armi e abilità da usare in base alla situazione.

Si può anche esplorare una vasta mappa con diverse zone climatiche, eventi dinamici e nemici di diversa difficoltà, ma senza mai (o quasi) scendere dalla nave, il che rende l’esplorazione noiosa e limitata.Non avrebbe guastato uno spruzzo di open world anche sulle isole toccate dal nostro eroe. Terraferma che risulta, alla fine, esplorabile parzialmente, quel poco necessario per raggiungere i punti di interesse.

Oltre che sulla navigazione, il gameplay si basa anche su un sistema di loot abbastanza caotico, avete presente la canzoncina per fare un fiore, ci vuole un albero? Ecco, per diventare famigerati in tempi brevi dovrete essere il più veloci possibile a raccogliere risorse (in proprio, acquistandole o depredandole), che vi permetteranno di progredire nel gioco sia come fama, sia come equipaggiamento a disposizione.

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La progressione si basa su dei ranghi (Infamia) divisa in dieci classi che si acquisisce completando missioni e/o contratti. Prima ho parlato del nostro protagonista come un eroe… beh consideratelo un eccesso di foga. Il nostro alter ego piratesco è quanto di più noioso si sia visto ultimamente nel mondo videoludico. Ad onor del vero è completamente personalizzabile nel vestiario, grazie ai pacchetti acquistabili o ottenibili dai tesori scoperti o dai bottini conquistati, ma non è dotato di parola e quei pochi dialoghi, frustranti, che vorrete solo skippare, consentono la semplice scelta tra un paio di risposte, che tra l’altro non influenzano neanche la trama.

Infine, Skull and Bones è pensato per essere giocato in cooperativa con altri due amici, formando una flotta, o in modalità PvP contro altri giocatori. Le modalità multiplayer però molto ripetitive, con missioni poco originali e incentrate sullo stesso schema di attacco e fuga. E, fidatevi, la maggior parte delle volte queste missioni “combinate” non avverranno, sarete tutti intenti a navigare per fatti vostri completando le vostre di missioni. A meno che non siate un gruppo di amici che si danno appuntamento appositamente.

Il rumore del mare

Tecnicamente Skull and Bones ha i suoi alti e suoi bassi come le onde del mare. La grafica e il sonoro sono di buon livello, con effetti di luce, acqua e fumo ben fatti e dettagliati. Le navi e i pirati sono ben modellati e animati, ma poco carisma caratterizza quei personaggi secondari che abitano i luoghi visitati.

Navigare è veramente soddisfacente. L’acqua è davvero realistica, la migliore secondo me tra i giochi di pirati oggi disponbili. I combattimenti navali sono alla fine dei conti divertenti, anche se un abbordaggio più articolato sarebbe stato auspicabile, piuttosto che una semplice scenetta di intermezzo. Navigare poi al tramonto o all’alba è un qualcosa di veramente speciale ed affascinante e su questo, bisogna dire, Ubisoft ha tirato fuori un titolo graficamente davvero valido.

Anche i vari porti che si incontrano e le località da esplorare (per quanto in minima parte) sono davvero ben realizzate e sicuramente caratteristiche degli ambienti pirateschi del XVII secolo.

Conclusione

Skull and Bones prova a farsi spazio nel mondo dei “Game as a service” con battaglie navali sicuramente sopra la media rispetto ai diretti concorrenti (Sea of Thieves), ma senza aggiungere nulla di più. L’opera di Ubisoft delude le aspettative per molti aspetti e non riesce a sfruttare il potenziale del tema piratesco.

Purtroppo i difetti e la ripetitività minano il divertimento e la longevità. Il risultato finale è ben distante dal titolo quadrupla A promesso da Ubisoft.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: PS5, Xbox Series S/X, PC
  • Data uscita: 13/02/2024
  • Prezzo: 59,99 €

Ho provato il gioco a partire dal day one su Xbox Series X

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Pokémon Presents annuncia Leggende Pokémon: Z-A e GCC Pokémon Pocket

Nel giorno del Pokémon Day, The Pokémon Company ha annunciato le novità in arrivo per il franchise di Pikachu. Lo ha fatto attraverso Pokémon Presents un video di 12 minuti in cui la novità principale è stata Leggende Pokémon: Z-A, il nuovo titolo in esclusiva per Nintendo Switch.
 
La prima novità di Leggende Pokémon: Z-A riguarda la data d’uscita. Per la prima volta dopo anni – tranne annunci sorprendenti nel corso dell’anno – il franchise salta un anno e mostrerà il suo nuovo videogioco solo nel 2025. La seconda opera di interesse riguarda invece il TCG del brand: Gioco di Carte Collezionabili Pokémon Pocket è una nuova app in cui sarà possibile creare la propria collezione digitale che include speciali “carte immersive”, in arrivo entro la fine del 2024.

Leggende Pokémon: Z-A è il seguito, più o meno diretto, dell’ottimo esperimento del 2022 Leggende Pokémon: Arceus. I videogiocatori saranno catapultati a Luminopoli, nella regione di Kalos, dove è in corso un progetto di rigenerazione urbana volto a trasformare la città di Pokémon X e Y in un luogo che possa appartenere alle persone come ai Pokémon.
 
Nella nuova app Gioco di Carte Collezionabili Pokémon Pocket, i giocatori concentreranno la propria attenzione sullo sbustare le carte del trading card game che si adornano di nuovi speciali effetti visivi fino a divenire “carte immersive”, cioè carte che danno la sensazione di tuffarsi nell’illustrazione. Pokémon Pocket promette l’apertura di due buste di espansione al giorno senza costo, nelle quali sarà possibile trovare e scambiare carte con illustrazioni storiche e carte completamente nuove ed esclusive dell’app.

Infine, sarà introdotta una nuova modalità di combattimento, le lotte rapide, con regole ottimizzate basate sul classico sistema di lotta del GCC Pokémon.

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Il meglio del Nintendo Direct Partner Showcase

Il Nintendo Direct Partner Showcase ha aperto le danze relative ai videogiochi più importanti, almeno quelle terze parti, che vedremo nel corso dell’anno sul Nintendo Switch, ma anche su diverse console competitor e PC, dato che diversi titoli sono multipiattaforma.

Nonostante il Nintendo Direct di febbraio sia un evento dedicato ai videogiochi di terze parti, un’importante novità già anticipata dall’Xbox Podcast c’è: arriveranno su Switch anche videogiochi prima in sola esclusiva console Xbox. Scopriamo quali.

Esclusive Xbox

Come già anticipato da Microsoft e Phil Spencer, sono quattro i videogiochi di Xbox Games che perdono la loro esclusività marchiata in verde, ma solamente due di questi arriveranno anche su Nintendo Switch.

I videogiochi in questione sono entrambi di Obsidian Entertainment: Grounded e Pentiment. Quest’ultimo è già disponibile su Nintendo Switch, mentre Grounded sarà disponibile dal 16 aprile.

Grandi Remake

Questa generazione di videogiocatori è ormai abituata alle remastered e ai remake. Il Nintendo Direct di febbraio ha presentato diversi ritorni, alcuni di questi decisamente graditi.

La grande sorpresa è Disney Epic Mickey: Rebrushed, remake del videogioco platform 3D uscito inizialmente per Wii con protagonista Topolino. Inoltre, Capcom ha programmato per l’estate Monster Hunter Stories, che si aggiunge al secondo capitolo già disponibile su Switch. Presentati anche Shin Megami Tensei V: Vengeance, versione con contenuti extra dell’originale in uscita il 21 giugno e il ritorno di Star Wars sulle console Nintendo con Star Wars: Battlefront Classic Collection che arriverà il 14 marzo.

Super Monkey Ball Banana Rumble

Tra tutti gli altri titoli annunciati, il più importante per noi nostaglici del Nintendo Gamecube è Super Monkey Ball Banana Rumble, definito come l’esperienza definitiva di Super Monkey Ball con più di 300 fasi provenienti dai primi capitoli, diversi minigiochi e una modalità classificata online. Il titolo Sega arriverà il 25 giugno 2024.