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Milan Games Week & Cartoomics 2025: pronti per la nuova edizione

Inizia il conto alla rovescia per il Milan Games Week & Cartoomics 2025, appuntamento annuale ormai praticamente imperdibile per tutti gli appassionati. L’evento, organizzato da Fiera Milano con la collaborazione di Fandango Club Creators si svolgerà nei padiglioni 9, 11, 14 e 18 di Fiera Milano (Rho) dal 28 al 30 novembre.

Quest’anno lo show si preannuncia davvero memorabile grazie alla presenza di diversi attori che hanno lavorato a diversi videogiochi di notevole importanza. Tra gli ospiti infatti sono stati annunciati Rich Keeble, Maxence Cazorla, Kirsty Rider, che hanno lavorato a Clair Obscur: Expedition 33. Sarà presente anche Troy Baker, voce di Joel di The Last of Us e volto di Higgs in Death Stranding.

Sembra faranno la loro comparas anche Roger Clark e Rob Wiethoff, protagonisti di Red Dead Redemption. Non mancheranno nemmeno le star della musica, dal momento che Radio 105 ha annunciato la presenza di Big Mama e Fred De Palma che presumibilmente delizieranno il pubblico con tutti i loro maggiori successi.

Anche per quanto riguarda il mondo dei fumetti sono in programma novità succose. Durante l’evento infatti verrà presentato per la prima volta Diabolik – Italia, che meraviglia!, un volume dedicato allo spietato criminale nato dalla fantasia delle sorelle Giussani. La creazione di questo volume ha visto la collaborazione tra Astorina e il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale dal momento che Diabolik è divenuto uno dei testimonial delle eccellenze italiane nel mondo.

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Final Fantasy VII Remake Intergrade presto disponibile anche per PC PS5 e Switch 2

Da pochi giorni sul suo sito ufficiale Square Enix ha annunciato che Final Fantasy VII Remake Intergrade sarà disponibile anche per PS5, X-Box Series X/S PC e Nintendo Switch 2. La data di rilascio è prevista per il 22 gennaio 2026.

Per chi non lo sapesse, Intergrade è una versione migliorata e potenziata di Final Fantasy VII Remake. Oltre ai miglioramenti grafici, Intergrade mette a disposizione l’episodio INTERmission, una porzione si storia parallela alla principale in cui il giocatore veste i panni di Yuffie Kisaragi.

L’annuncio non può che fare felici tutti i possessori di Switch 2, PC o X Box che fino ad ora non avevano potuto vivere la riedizione del leggendario settimo capitolo della saga di Final Fantasy al massimo delle sue potenzialità.

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Clair Obscure: Expedition 33 supera i cinque milioni di copi.

Nel corso della settimana Sandfall Interactive e Kepler Interactive hanno annunciato che il loro titolo di punta, Clair Obscure: Expedition 33 ha superato i 5 milioni di copie vendute. Un risultato davvero notevole (e pienamente meritato) da parte di un gioco che, al momento dell’uscita, era praticamente sconosciuto.

Anche la colonna sonora del gioco, composta da LorienTestard, è divenuta un vero e proprio cult, con oltre 333 milioni di ascolti sulle varie piattaforme di streaming musicale.

Gli sviluppatori hanno però scelto di non sedersi sugli allori e hanno annunciato un corposo aggiornamento per il gioco. Questo aggiornamento sarà totalmente gratuito e introdurrà numerose novità tra cui nuove aree esplorabili, nuovi potenti boss, nuovi dialoghi e nuovi costumi per i personaggi.

La data ufficiale dell’aggiornamento non è ancora stata annunciata, ma non possiamo che gioire di fronte all’impegno e all’affetto che Sandfall Interactive e Kepler Interactive mostrano per la loro creatura, che ha già saputo catturare l’amore e l’ammirazione dell’intero mondo videoludico.

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Battlefield 6: vendite alle stelle

Battlefield 6 avrebbe già superato  le 6,5 milioni di copie dopo i primi giorni dalla sua uscita. Il celeberrimo sparatutto di Electronics Arts, disponibile per PC, PS5 e Xbox Series X/S sembra dunque essere partito col botto.

I dati, provenienti dalle analisi di Alinea Analytics, rivelano che il gioco sta andando particolarmente forte su PC, dove la percentuale di copie vendute si assesta intorno al 67%, mentre Le vendite su PS5 e Xbox Series X/S starebbero rispettivamente al 23,7% e del 19,6%. Alinea Analytics rivela inoltre che il numero di utenti giornalieri attivi si assesta tra i 2,3 e i 2,5 milioni. Questi numeri sembrano essere rimasti costanti fin dal lancio del gioco.

I dati inoltre rivelano che il 45% degli utenti Steam di Battlefield 6 non ha giocato Battlefield 2042 e il 37% non lo ha fatto su PS5. Questi dati sembrano suggerire il fatto che Battlefield 6 sia riuscito ad attirare una percentuale piuttosto alta di giocatori casual, soprattutto grazie alle nuove modalità inserite, come il Battlefield Portal. Davvero un risultato apprezzabile per Battlefield, dunque. Dopo il passo falso di Battlefield 2042 la serie sembra davvero sembra aver ritrovato il suo slancio.

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Dissidia Duellum: si mostra il nuovo Final Fantasy mobile

Nel corso della giornata di ieri Square Enix ha diffuso il trailer del nuovo Final Fantasy Dissidia, intitolato Dissidia Duellum. Si tratterà di un free to play, la cui uscita è prevista nel corso del 2026 per tutti i dispositivi Android e Ios.

Per chi non conoscesse la serie Dissidia, si tratta di uno spin-off di Final Fantasy, solitamente legato al genere picchiaduro. Il primo episodio della serie apparve su PSP nel 2008 ed ottenne un discreto successo, anche grazie al fatto che offriva la possibilità di veder interagire tutti i personaggi principali dei vari episodi di Final Fantasy (che, per chi non lo sapesse, vivono in universi differenti). Il gioco godette di un paio di sequel ed ispirò alcuni titoli mobile.

A giudicare dal trailer, questo Duellum proporrà parecchie novità. Anzitutto, il gioco sarà ambientato nella Tokyo odierna. A quanto sembra, infatti, il cristallo magico, elemento caratteristico della saga, si è risvegliato proprio al centro della capitale giapponese. Il cristallo viene apparentemente corrotto da un’energia oscura e inizia a generare un gran numero di mostri.

Anche i nostri protagonisti, conosciuti dagli abitanti della città come Ghost, appaiono con un look contemporaneo e decisamente diverso da quanto mostrato nei capitoli principali. Una scelta davvero coraggiosa, che però non ha mancato di far storcere il naso ai fan storici della saga.

Il gioco sembra ricalcare quanto visto in Dissidia NT, gioco arcade del 2015 poi convertito per PS4. Duellum presenta infatti scontri 3 vs 3 in cui ognuna delle due squadre avrà il compito di eliminare tutti i nemici prima della squadra avversaria. Ogni personaggio dispone di abilità particolari ed è inserito in uno dei 4 ruoli principali, ovvero MeleeRangedSupport o Agile.

Il character design, che sembra di ottimo livello, è stato assegnato a Tetsuya Nomura e Miki Yamashita. Oltre ai filmati di intermezzo, che, a quanto pare, usufruiranno anche del doppiaggio, Duellum promette di mettere a disposizione molte immagini extra, tutte firmate dai due designer.

Il gioco è stato sviluppato in collaborazione con NHN PlayArt e Square Enix ha annunciato una closed beta dal 7 al 14 novembre 2025, riservata agli utenti di USA, Canada e Giappone dotati di Android. Non resta che attendere. Sebbene l’ambientazione originale abbia stuzzicato la nostra curiosità, non mancano i dubbi, legati alla natura stessa del progetto. Nonè insolito infatti che questi giochi free to play si basino in maniera pesante sul meccanismo delle microtransazioni, che rischiano di rovinare l’esperienza a molti giocatori.

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Dragonball Fighterz: grandi novità in arrivo

Proprio quando sembrava che Bandai Namco si fosse completamente dimenticata di Dragonball Fighterz per concentrare tutte le sue attenzioni su Sparking Zero, la casa giapponese è riuscita a lasciare a bocca aperta i suoi fan.

Pochi giorni fa, durante l’EVO France 2025, è stato diffuso un trailer che annunciava l’arrivo di un nuovo personaggio, che andrà ad aggiungersi al roster di Fighterz tramite DLC a pagamento. Si tratta di Goku in versione Super Saiyan 4, nella versione apparsa in Dragonball Daima.

L’annuncio ha colto tutti quanti di sorpresa, dal momento che era dal 2022 che Dragonball Fighterz non riceveva personaggi aggiuntivi. Ma Bandai Namco non si è fermata qui. Il trailer infatti ha annunciato anche un nuovo massiccio aggiornamento per il gioco, divenuto disponibile da domenica 12 ottobre. Questo aggiornamento ha ritoccato il bilanciamento di tutti e personaggi e ha potenziato la meccanica Z Reflect, ora molto più impattante e utile.

Ma le sorprese non sono ancora terminate. Il video trailer infatti presenta la frase “challenge is far to be over”, che sembrerebbe suggerire l’arrivo di ulteriori novità per l’ormai leggendario picchiaduro 2d. L’arrivo di Goku SS 4 è previsto per la primavera 2026. Vedremo se si tratterà del canto del cigno di Fighterz o del primo passo di un nuovo rilancio.

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Editoriali

Da PES a Efootball: dalle origini al live service del calcistico di Konami

Nell’ultimo mese Efootball 2025, simulazione calcistica targata Konami ed erede del mitico Pro Evolution Soccer, ha proposto un evento davvero particolare. La casa giapponese ha infatti pensato di realizzare una collaborazione tra Efootball e Yu-Gi-Oh!, celeberrimo gioco di carte collezionabili, anch’esso appartenente a Konami.

Questa collaborazione si è concretizzata anzitutto per la presenza di nuove carte-giocatore ispirate alle creature più iconiche di Yu-Gi-Oh!. Possiamo dunque ammirare Neymar accompagnato dal mitico mago nero o Mbappé affiancato dal leggendario Drago Bianco Occhi Blu.

Ma le novità proposte da questo update non si fermano qui. Se selezionerete le partite legate all’evento, infatti, tutto lo stadio sarà abbellito da nuove animazioni a tema Yu-Gi-OH!.

Gli spalti diventano pieni di ologrammi, che mostrano creature iconiche come Kuriboh o il Coniglio da soccorso. Al momento di ogni gol, poi, farà la sua comparsa il gigantesco Exodia, che scatenerà il suo potere in un tripudio di luci.

Collaborazioni vincenti

Quella con Yu-Gi-OH! non è la prima collaborazione proposta da Konami. Pochi mesi fa, ad esempio, è uscito un evento che coinvolgeva i famosi personaggi del manga Captain Tsubasa. In questa occasione, oltre alle classiche carte, era possibile addirittura controllare i personaggi del suddetto anime in una serie di sfide speciali.

Insomma, Efootball sembra aver ormai consolidato la sua natura di gioco free to play, secondo il modello dei live service. Tuttavia, non tutti i fan sembrano aver apprezzato questa scelta che, se da un lato ha effettivamente espanso l’utenza del titolo, soprattutto nell’area asiatica, dall’altro sembra avergli ormai alienato i fan storici, che tendono a scegliere in maniera decisa la serie FC Football di EA.

Cogliamo quindi l’occasione per ripercorrere la storia di quello che è senza dubbio uno dei franchise calcistici più famosi ed apprezzati, nonché un caso davvero unico in quanto a scelte di gestione e distribuzione da parte della sua casa di produzione.

Le origini di Efootball

Come abbiamo già detto ad inizio articolo, Efootball altro non è che l’erede della leggendaria serie Pro Evolution Soccer. Questa leggendaria saga calcistica ha una lunga storia alle spalle, da sempre legata a filo doppio con la console di casa Sony.

Il primo episodio in assoluto della serie apparve nel 1997 sulla prima Playstation col titolo Internationa Superstar Soccer Pro. Si trattava in realtà del porting occidentale di Winning Elven, titolo calcistico dedicato alla J-League, campionato di serie a giapponese. Nonostante le recensioni roboanti che ricevette ai tampi, ISS Pro era tutt’altro che perfetto. Se da un lato la grafica e i modelli dei calciatori erano di livello altissimo, dall’altro la giocabilità risultava piuttosto legnosa e poco fluida. Anche il numero di modalità e squadre presenti (limitate alle sole nazionali) era molto limitante.

Già l’episodio successivo, ISS Pro 98, corresse molti dei difetti dell’originale, ampliando il numero delle nazionali presenti e soprattutto migliorando moltissimo il gameplay, che univa un buon rigore tattico ad un ottima fluidità nei dribbling e nel possesso palla.

Fu tuttavia l’episodio successivo, ISS Pro Evolution, a far segnare il vero salto di qualità. Oltre a migliorare ulteriormente grafica e giocabilità, questo episodio introdusse la mitica Master League, un campionato speciale in cui, alla guida di una squadra di totali chiaviche, il giocatore avrebbe dovuto passare dalla categoria inferiore a quella maggiore, migliorando via via la squadra comprando nuovi talenti, sfruttando i punti ricavati dalle proprie vittorie.

Sebbene non fossero presenti nomi e marchi originali, squadre e giocatori risultavano facilmente riconoscibili grazie alle loro fattezze e all’uso di nomi storpiati. Questo episodio ed il suo diretto sequel, ISS Pro Evolution 2, permisero alla saga Konami di farsi conoscere dal grande pubblico e di crearsi una buona fanbase di appassionati, nonostante la dura concorrenza della serie FIFA di EA.

La consacrazione

Fu tuttavia col passaggio all’era Playstation 2 che la saga Konami raggiunse il suo apice. Fu proprio in questa occasione che Konami cambiò nuovamente nome alla sua saga, che, da allora, divenne nota col nome Pro Evolution Soccer (abbreviato PES). Il primo PES uscì nel novembre 2001 (titolo originale World Soccer Winning Eleven 5 Final Evolution), rivelandosi un vero capolavoro.

Il gioco univa una grafia ed un sonoro profondamente rinnovati e potenziati grazie alla nuova console ad un gameplay incredibilmente profondo e divertente. Anche la Master League ritornò in una veste notevolmente potenziata, che iniziava a dare maggiore spazio all’aspetto gestionale della squadra. Iniziarono a fare capolino anche le prime squadre dotate di licenza ufficiale.

Da allora e fino al 2020 la serie Pro Evolution Soccer divenne un appuntamento annuale e la sfida tra FIFA e PES fu una delle rivalità videoludiche più accese di sempre. A partire dal 2008, i vari episodi persero la numerazione tradizionale a favore dell’anno in cui il titolo usciva, in maniera analoga a quanto fatto dalla distinta concorrenza.

Naturalmente, la saga non fu composta da soli capolavori. Se titoli come PES 3, PES 5, PES 2009 (il primo ad introdurre l’esclusiva sulla Champions League) e PES 2013 sono ricordati con affetto dai Fans, giochi come PES 2014, PES 2016 e PES 2008 furono clamorosi passi falsi, che contribuirono al controsorpasso da parte di EA e del suo FIFA.

Una transizione difficile

Nel 2021 Konami realizzò quella che fino ad oggi è stata la svolta decisiva per la serie. Konami decise infatti di ritirare per sempre il marchio Pro Evolution Soccer, sostituendolo con Efootball. Non solo: a partire dal primo episodio, uscito proprio nel 2021, la serie divenne free to play, ovvero scaricabile gratuitamente.

Il gioco divenne disponibile per Playstation, X Box, PC e persino dispositivi IOS e Android. Tuttavia, il titolo venne pesantemente criticato. Apparentemente, non c’era un singolo aspetto di Efootball che funzionasse. La grafica appariva datata e presentava numerosi bug. La giocabilità era un pallido ricordo di quella che sancì il successo della serie e il numero di squadre e modalità era estremamente limitato.

I fan criticarono pesantemente non solamente il gioco, ma anche la direzione intrapresa da Konami, la quale non era nuova a scelte discutibili volte a massimizzare gli introiti provenienti dalle sue serie principali (si pensi a quanto accaduto a serie come Castlevania o Silent Hill).

Una difficile risalita

Nonostante le critiche, Konami ha scelto, coerentemente, di portare avanti il suo progetto. Dalla sua prima incarnazione, Efootball ha ricevuto una serie costante di aggiornamenti. Ora Efootball appare molto lontano dalla sua orrida prima incarnazione. Grafica e giocabilità, seppur non ai livelli di FC, risultano aggiornati e apprezzabili e l’enorme numero di eventi e sfide sopperisce al numero, ancora limitato, di modalità.

Il cuore del gioco consiste nella modalità Squadra dei sogni, che, in modo analogo in quanto visto nella celeberrima FUT, permette la creazione della propria squadra ideale con l’ausilio di una serie di carte, che rappresentano differenti versioni dei vari calciatori. Purtroppo, anche in questo caso, le microtransazioni si rivelano davvero determinanti per l’ottenimento dei calciatori migliori e quindi per la creazione di squadre realmente competitive.

Tuttavia, la strategia di Konami non può definirsi del tutto fallimentare. Rendere la serie gratuita ha allargato di molto la sua utenza, sebbene si tratti nella maggior parte dei casi, di giocatori occasionali. Inoltre, il modello life as service, in questo caso, è stato applicato correttamente da Konami, che non ha mai smesso di migliorare ed ampliare il suo titolo, cercando (almeno in parte) di venire incontro alle critiche.

Certo, sarà davvero dura per Konami riconquistare l’affetto ormai perduto dei fan di lunga data. Tuttavia continueremo ad osservare con attenzione l’evoluzione di questa saga, sia perché rappresenta un unicum nell’industria videoludica sia perché speriamo fino alla fine in un ritorno dell’erede di PES alla sua antica gloria. Voi che ne pensate? Avete apprezzato la trasformazione di PES in Efootball? O rimpiangete la storica rivalità con FIFA?

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Recensioni

Dragon Ball Gekishin Squadra – Recensione

Da pochi giorni è disponibile al download in versione free to play Dragon Ball gekishin Squadra, nuovo titolo targato Bandai Namco dedicato al fortunato manga di Akira Toriyama.

Stavolta però non siamo di fronte all’ennesimo picchiaduro, bensì ad un MOBA, genere divenuto estremamente popolare grazie a serie come League of Legends, ma ancora totalmente estraneo al mondo di Dragon Ball.

Gli sviluppatori saranno riusciti a confezionare un titolo all’altezza della fama del suo franchise? Dopo una lunga prova, ecco le nostre impressioni.

Una formula rodata

Per chi non lo sapesse, l’acronimo MOBA significa multiplayer online battle arena e indica tutti quei giochi in cui, al comando di un eroe, si affronta insieme ai propri compagni una squadra di avversari con l’obiettivo di conquistare il loro territorio.

Le battaglie avvengono solitamente in un arena chiusa con due o più corridoi. All’interno delle arene vi sono numerosi NPC, che devono essere abbattuti per consentire al nostro personaggio di salire di livello e potenziarsi.

Dragon Ball Gekishin ripropone questa formula senza presentare innovazioni particolarmente significative. Le battaglie vedono affrontarsi due squadre da quattro giocatori ciascuna. Ogni squadra ha l’obiettivo di conquistare la sfera del drago posta nella base nemica.

Per poterlo fare è necessario superare diverse altre postazioni, presidiate dagli hakaishin (ovvero gli dei della distruzione). Questi ultimi non possono essere attaccati direttamente. Occorre invece attendere l’arrivo di uno dei due Zeno, che attaccheranno a fasi alterne gli hakaishin delle due squadre con un martello. Durante questo intervallo temporale sarà possibile abbattere gli hakaishin con speciali attacchi.

Un Dragon Ball tattico

Naturalmente, per raggiungere la vittoria, occorre agire in maniera coordinata con la propria squadra e sfruttare al meglio le abilità del nostro eroe. In gekishin i personaggi sono suddivisi in tre categorie, attaccanti, difensori e tattici (abili nel supportare con tecniche particolari), come nella tradizione della maggior parte dei MOBA.

Inizialmente il gioco mette a disposizione il solo Goku, ma progredendo co con le battaglie diventano progressivamente sbloccabili numerosi altri personaggi. Naturalmente, il giocatore può scegliere di acquistare subito tutti gli eroi disponibili. Tuttavia, anche per chi non volesse spendere grandi cifre o non spendere per nulla, lo sblocco dei personaggi risulta abbastanza agevole e non eccessivamente lungo.

Anche il gameplay di Gekishin risulta da subito molto abbordabile. Il gioco inizia con un breve tutorial, che ci catapulta in una battaglia guidata dove vengono esplicate tutte le principali meccaniche del gioco. I personaggi inizialmente hanno a disposizione solo un attacco base e una sorta di schivata.

Abbattendo i vari npc e salendo di livello però vanno progressivamente sbloccandosi numerosi attacchi, tutti molto fedeli a quelli visti in anime e manga. Imparare a padroneggiare ogni attacco comprendendone potenza e gittata è il primo passo verso il padroneggiamento dei personaggi.

Per ottenere buoni risultati, sarà poi necessario imparare a muoversi in maniera coordinata col resto della squadra e valorizzare i ruoli e le caratteristiche di ogni personaggio. Oltre a questo, come in tutti i MOBA, è vitale saper “leggere” la partita, cioè essere in grado di cogliere le opportunità e anticipare le mosse della squadra avversaria per portare vantaggio alla propria.

Un forte impatto visivo

Se dal punto di vista del gameplay Gekishin Squadra non offre nulla di davvero innovativo o degno di nota, il gioco Bandai riesce perfettamente a valorizzare la licenza da cui è tratto. Tutti i personaggi presenti nello stage, partendo dagli eroi principali fino al più banale degli NPC, risultano ottimamente realizzati e perfettamente fedeli all’opera originale.

Anche le animazioni di movimento e dei vari attacchi sono estremamente ben fatte e assolutamente corenti e mostrano grande rispetto e conoscenza dell’anime di Dragon Ball. Tra gli npc si trova veramente di tutto, dai mostri del monte Paozu fino agli sgherri del Red Ribbon o ai demoni del Gran Demone Piccolo.

Anche alcuni mini boss, come Nappa o l’androide n. 16, citano ampiamente il manga originale nelle loro movenze e attraverso le sequenze della loro apparizione. Naturalmente, il gioco da’ il meglio di sè durante le sequenze di combattimento. I vari scontri con NPC o coi membri del team avversario sono sempre veloci, dinamici e fluidi e avvengono senza nessun rallentamento o inghippo di sorta.

Come già accennato, ogni personaggio dispone di un set di attacchi unici, tutti direttamente tratti dal manga di Dragon Ball. Tra questi spiccano le mosse speciali, eseguibili con la pressione di entrambi i dorsali. Queste mosse risultano davvero spettacolari e fedeli alle controparti originali. Degne di note anche le sequenze in cui, sia in solitaria che in coppia con un compagno, mettiamo KO un membro della squadra avversaria, evento che da’ vita ad una breve animazione spettacolare e soddisfacente.

Non mancano naturalmente nemmeno le mitiche trasformazioni, tra cui la più iconica è certamente il super saiyan. Una volta raggiunto un determinato livello, infatti, alcuni dei nostri eroi hanno la capacità di trasformarsi, evento che porta ad un aumento del potere e ad un aggiornamento di alcune mosse.

Sorprende davvero la cura profusa da Bandai Namco anche nei minimi particolari, come le animazioni dei vari personaggi che accompagnano l’attesa della partita. Kid Goku ad esempio ripropone quasi per intero le fasi salienti del suo scontro con Glorio in Dragon Ball Daima.

Personalizzazione e strategia

Come già detto, la scelta del ruolo va a modificare completamente la nostra strategia. Se utilizziamo un attaccante non avrà alcun senso stare a guardia delle nostre basi tutto il tempo. Viceversa, con un personaggio tecnico mettersi a fare il lupo solitario causerà la nostra prematura dipartita.

Oltre a questo è importante anche utilizzare i personaggi di supporto. Questi ultimi, come gli eroi, possono essere sbloccati progredendo normalmente nel gioco e forniscono una serie di vantaggi una volta attivati.

Se non siete esperti del genere, le prime partite sembreranno molto caotiche e potreste provare la sensazione di non aver contribuito in maniera attiva all’esito. Una volta comprese le principali meccaniche e dopo aver familiarizzato con le abilità e gli attacchi del vostro personaggio inizierete a comprendere più a fondo le varie fasi e le dinamiche che caratterizzano gli scontri.

Contenuti in crescita

Nel momento in cui scriviamo questa recensione, Gekishin squadra non propone un’offerta particolarmente vasta. Certo, il roster, composto da 22 personaggi, tutti ottenibili semplicemente progredendo nel gioco, è sicuramente vasto.

Tuttavia, il gioco mette a disposizione una sola mappa. Per quanto non sia una situazione così rara nel genere dei MOBA, alla lunga questa scelta può risultare noiosa. Gekishin inoltre propone solamente tre tipi di sfida. Abbiamo anzitutto la battaglia standard, che abbiamo già descritto. Ad essa si affiancano la battaglia amichevole e il land grab.

La battaglia amichevole non è che la classica partita priva di punti o avanzamenti di livello. Il land grab è invece una modalità più scanzonata, in cui le due squadre devono conquistare varie porzioni della mappa per generare punti. Vince la prima squadra a raggiungere i 500 punti.

Un’offerta, dunque, piuttosto contenuta. Trattandosi di un free to play, tuttavia, non ce la sentiamo di bocciare l’operato di Bandai Namco, a patto che il gioco venga accompagnato da costanti aggiornamenti e contenuti extra, che mantengano sempre alta l’attenzione della community.

In definitiva, Dragon Ball Gekishin Squadra è un titolo MOBA divertente, coinvolgente e che gode di un’ottima fattura tecnica e del valore aggiunto dei personaggi del manga più famoso al mondo. Certo, non offre un gameplay particolarmente originale o profondo e nemmeno un numero esorbitante di contenuti. Tuttavia la bellezza delle sue animazioni e il carisma dei suoi personaggi contribuiscono a confezionare un gioco divertente ed accattivante, che potrebbe piacere molto a tutti i fan della saga. Se siete fan di Goku e soci provatelo. Potreste avere una piacevole sorpresa!

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Il director Naoki Yoshida: “Piena fiducia per Final Fantasy XIV”

In un intervista rilasciata nelle scorse ore per il sito Noisy Pixel il director di Final Fantasy XIV, Naoki Yoshida, ha affermato di non averre alcuna intenzione di abbandonare il suo gioco.

Nonostante FFXIV abbia ormai dodici anni, Yoshida si è detto determinato a continuare a dirigere il gioco, rimarcando come questo tipo di mansioni rientrino in pieno sotto le sue responsabilità. Nel proseguo dell’intervista Yoshida ha sottolineato il fatto di sentirsi un dipendente di Square Enix prima che un creativo. Di conseguenza, continuare a fornire un servizio per i giocatori che hanno acquistato il suo gioco è una parte fondamentale della sua mansione.

Yoshida tuttavia non sta lavorando ancora a FFXIV solo per senso del dovere, ma anche perché è convinto che il gioco abbia ancora del potenziale. Il director ha affermato chiaramente di avere ancora molte idee e progetti da realizzare legati a questo titolo. Yoshida ha anche affermato che preferisce di gran lunga concentrarsi sul versante creativo piuttosto che su quello gestionale.

Queste affermazioni faranno sicuramente la gioia di tutti i giocatori di FFXIV, che possono tranquillamente aspettarsi ancora tante sorprese e tanti nuovi motivi di interesse per il loro titolo.

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Formula Legends finalmente disponibile

A partire da oggi, Formula Legends, titolo italiano sviluppato da 3Dcloud, è ufficialmente disponibile per il download su praticamente tutte le piattaforme esistenti, al prezzo contenuto di 19,90 euro.

Vi avevamo già proposto la nostra prova della demo dedicata a questo racing game, che unisce in modo molto interessante simulazione e divertimento. La demo ha riscosso un’ottimo successo, raggiungendo la ragguardevole cifra di 200000 download. Inseriamo qui di seguito il trailer di lancio del gioco.

Gli sviluppatori di 3dCloud, oltre a dirsi molto soddisfatti del successo della demo, hanno precisato che il codice del gioco sarà reso facilmente modificabile, in modo da incoraggiare la realizzazione di MOD da parte di chiunque possa essere interessato. Vedremo Formula Legends saprà ritagliarsi il suo spazio nel mercato dei giochi di guida.

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