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The Witcher 4 si mostra ai Game Awards: Ciri sarà la protagonista della nuova saga

Durante i Game Awards 2024, The Witcher 4 ha fatto il suo debutto con un trailer cinematografico di sei minuti che ha emozionato i fan di tutto il mondo. CD PROJEKT RED ha confermato che il gioco segnerà l’inizio di una nuova saga, con Ciri come protagonista assoluta.

Il trailer mostra Ciri affrontare un contratto da witcher in un villaggio remoto, minacciato da un mostro che esige sacrifici rituali. Armata di una nuova catena da combattimento e potenti abilità magiche, Ciri decide di intervenire, entrando in conflitto con le superstizioni dei villager. Il suo viaggio, come suggerito dal Game Director Sebastian Kalemba, esplorerà cosa significa diventare un vero witcher.

Una nuova visione per The Witcher

The Witcher 4 sarà sviluppato con un motore Unreal Engine 5 personalizzato e punta a offrire l’esperienza open-world più immersiva e ambiziosa della saga. Il trailer, pre-renderizzato ma basato su asset di gioco, è stato creato in collaborazione con Platige Image, già noto per le cinematics della serie.

Il titolo promette una narrazione ricca e oscura, mantenendo le radici dark fantasy che hanno definito il franchise. I giocatori controlleranno Ciri in una nuova avventura, affrontando dilemmi morali e creature mostruose, il tutto in un mondo vivo e dinamico.

Sebastian Kalemba ha dichiarato: “Volevamo che Ciri fosse al centro della storia in The Witcher 4. Questo nuovo capitolo esplorerà non solo il suo percorso, ma anche l’essenza stessa di cosa significhi essere un witcher.”

Il gioco è ancora in sviluppo e non ha una data di uscita ufficiale. Tuttavia, CD PROJEKT RED ha già promesso ulteriori dettagli nei prossimi mesi, lasciando i fan in attesa di una nuova era per una delle serie RPG più amate di sempre.

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Elden Ring Nightreign: FromSoftware annuncia un nuovo capitolo cooperativo

Elden Ring Nightreign, il nuovo titolo sviluppato da FromSoftware e pubblicato da Bandai Namco, porterà i giocatori in un’esperienza multiplayer cooperativa unica. Annunciato ufficialmente, il gioco arriverà nel 2025 su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One e PC tramite Steam.

Ambientato in un universo parallelo agli eventi del celebre Elden Ring, Nightreign offre un’avventura action survival standalone incentrata sul multiplayer PvE. I giocatori potranno scegliere tra otto personaggi unici, ciascuno dotato di abilità distintive e potenti Ultimate, per affrontare un ciclo di tre giorni e tre notti in un mondo spietato.

Sopravvivi alla notte e sconfiggi il Signore

In Elden Ring Nightreign, i giocatori si ritroveranno nella regione di Plagaride, dove dovranno combattere, esplorare e sopravvivere mentre la Marea Notturna riduce progressivamente la mappa. Ogni notte culmina in una battaglia contro un boss, crescendo di intensità fino alla terza notte, quando affronteranno il temibile Signore della notte.

La chiave per il successo risiede nella cooperazione: gruppi fino a tre giocatori possono unire le loro abilità per superare sfide letali, ma chi preferisce affrontare l’oscurità da solo avrà comunque la possibilità di emergere vittorioso. Ogni sconfitta offrirà ricompense utili per migliorare i personaggi e adattarli a stili di gioco personalizzati.

Un’esperienza unica nell’universo di Elden Ring

Elden Ring Nightreign promette un gameplay dinamico e imprevedibile, con mappe, nemici e ricompense che cambiano ad ogni sessione. I giocatori esploreranno un mondo in continua evoluzione, ricco di armi leggendarie, reliquie e segreti da scoprire.

Con questo nuovo capitolo, FromSoftware amplia l’universo di Elden Ring, introducendo elementi cooperativi che offrono un’esperienza fresca e coinvolgente. Elden Ring Nightreign rappresenta un’opportunità imperdibile per i fan della saga e per tutti gli amanti degli action-RPG. Per ulteriori dettagli, è possibile visitare il sito ufficiale o seguire gli aggiornamenti sui canali social del gioco.

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Astro Bot è il GOTY 2024: il videogioco platform ha conquistato i Game Awards

Astro Bot è il GOTY 2024. Alla cerimonia dei Game Awards, il platform targato Sony ha vinto la statuetta di Game of the Year, lasciandosi alle spalle concorrenti del calibro di Balatro, Black Myth: Wukong, Elden Ring Shadow of the Erdtree, Final Fantasy VII Rebirth e Metaphor: ReFantazio. Il successo ha confermato la qualità e l’impatto del titolo, capace di combinare gameplay intuitivo, grafica eccellente e un design di livello assoluto.

La serata è stata un trionfo totale per il piccolo robot di casa Sony. Astro Bot ha infatti conquistato anche i premi per Best Direction Game, Best Action/Adventure Game e Best Family Game, dimostrando la sua versatilità e il suo valore come esperienza di gioco universale.

Il platform del momento

Astro Bot non è semplicemente un gioco: è una celebrazione del genere platform, capace di unire innovazione e tradizione in un equilibrio perfetto. Con meccaniche raffinate e una cura nei dettagli che non lascia nulla al caso, il titolo si è affermato come uno dei giochi più memorabili degli ultimi anni.

Il team di sviluppo ha saputo reinterpretare il genere, mantenendone gli elementi classici e introducendo al contempo nuove idee che hanno reso il gameplay fresco e sorprendente. La varietà dei livelli, l’interazione con l’ambiente e l’iconico protagonista hanno catturato l’attenzione di giocatori di tutte le età.

Il GOTY 2024 non è solo un riconoscimento per Astro Bot, ma anche una dichiarazione d’intenti per l’intera industria videoludica. In un’epoca dominata da open world e RPG monumentali, Astro Bot dimostra che il platform può ancora competere al massimo livello, offrendo esperienze che rimangono nel cuore dei giocatori.

Con questo trionfo, Astro Bot si consacra come uno dei simboli del gaming contemporaneo, pronto a ispirare una nuova generazione di sviluppatori e appassionati.

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Sony vuole comprare FromSoftware: confermata l’intenzione di acquisire Kadokawa

Sony vuole comprare FromSoftware: la notizia è ufficiale, con l’azienda giapponese che ha confermato il proprio interesse per l’acquisizione di Kadokawa Corporation, la società madre dello studio responsabile di capolavori come Elden Ring e la serie Dark Souls.

La conferma arriva direttamente da un rappresentante di Sony, citato nell’ultimo numero della rivista giapponese Weekly Bunshun. “È vero che abbiamo espresso le nostre intenzioni iniziali [di acquisire Kadokawa]. Preferiamo non commentare ulteriormente in questa fase,” ha dichiarato il portavoce.

La vicenda era emersa già a novembre, quando Kadokawa aveva rivelato di aver ricevuto una “lettera di intenti” da parte di Sony. Tuttavia, fino ad oggi, l’azienda non aveva rilasciato dichiarazioni ufficiali.

Un’acquisizione strategica

L’acquisizione di Kadokawa permetterebbe a Sony di rafforzare il proprio portafoglio di studi di sviluppo, assicurandosi una risorsa fondamentale nel panorama videoludico giapponese. FromSoftware, in particolare, è rinomata per la capacità di creare esperienze uniche e di grande impatto, come dimostrano i successi globali di Elden Ring e della saga di Dark Souls.

In un mercato sempre più competitivo, Sony sembra intenzionata a consolidare la propria posizione espandendo il controllo creativo su studi di sviluppo di alto profilo. L’acquisizione di Kadokawa includerebbe anche una vasta gamma di contenuti e proprietà intellettuali, rendendo questa mossa particolarmente significativa.

Cosa significa per i giocatori

Se l’operazione dovesse concludersi, i fan potrebbero aspettarsi una maggiore integrazione tra FromSoftware e le piattaforme di Sony, potenzialmente con nuovi giochi esclusivi per PlayStation. Questo scenario rafforzerebbe ulteriormente l’identità di Sony come leader nel mercato delle esperienze di gioco premium.

L’interesse di Sony dimostra quanto sia cruciale l’innovazione di studi come FromSoftware per definire il futuro del gaming. Resta da vedere come si evolverà la trattativa, ma una cosa è certa: il panorama videoludico è destinato a cambiare.

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Baldur’s Gate 3 ha generato ricavi enormi: 427 milioni di euro

Il 2023 è stato un anno memorabile per Larian Studios, grazie al travolgente successo di Baldur’s Gate 3. Il titolo non solo ha ridefinito il genere dei giochi di ruolo, ma ha anche permesso alla software house di raggiungere ricavi complessivi di 427 milioni di euro. La notizia arriva dai documenti finanziari della holding di Larian con sede a Dublino, che ha registrato un utile ante imposte di 249 milioni di euro.

Questi numeri impressionanti si spiegano con le vendite stimate di oltre 15 milioni di copie di Baldur’s Gate 3, secondo alcune fonti, anche se Larian non ha ancora condiviso dati ufficiali. La popolarità del gioco ha portato a un incremento del fatturato quasi venti volte superiore rispetto al 2022, anno in cui la compagnia aveva registrato solo 22,7 milioni di euro di ricavi.

Un cambiamento epocale per Larian Studios

La transizione da studio indipendente a gigante dell’industria videoludica è stata possibile grazie al meticoloso lavoro di sviluppo e alla dedizione al genere CRPG. Baldur’s Gate 3, ambientato nell’universo di Dungeons & Dragons, ha rappresentato una rinascita per un franchise storico, consolidando Larian come uno dei nomi più influenti del settore.

Anche Hasbro, proprietaria di Dungeons & Dragons, ha beneficiato del successo, generando 90 milioni di dollari di introiti grazie al gioco. Intanto, SteamSpy ha stimato una base di oltre 20 milioni di proprietari del titolo su Steam, una cifra che sottolinea ulteriormente l’impatto globale del gioco.

L’indipendenza di Larian Studios, unita alla guida di Swen Vincke, ha permesso di evitare le pressioni tipiche dei grandi editori pubblici. Questo approccio, focalizzato sulla qualità e non sui guadagni a breve termine, sta alimentando la crescita dell’azienda, ora impegnata nello sviluppo di due nuovi RPG non ancora annunciati.

Con i numeri in costante crescita anche nel 2024, Baldur’s Gate 3 ricavi non è solo un dato economico, ma un simbolo di successo per gli appassionati di giochi di ruolo e per uno studio che ha fatto della sua indipendenza un punto di forza.

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Red Dead Redemption II: un viaggio dal selvaggio west all’era contemporanea

Avete presente svegliarsi la mattina, uscire sul balcone e sentire l’odore di terra umida, qualche zoccolo di cavallo che echeggia nell’aria, quell’aria frizzantina tipica della mattina presto. I primi bottegai che aprono il proprio esercizio…maniscalchi, empori ed il saloon che probabilmente è rimasto aperto tutta notte. Vi affacciate, un paio di cavalli ad abbeverarsi, il sole che sorge da dietro le montagne e voi, con la vostra sigaretta, non ricordando come su quel balcone ci siete finiti, l’ultima cosa che ricordate è che la sera prima, in quel saloon proprio sotto di voi stavate scazzottando con un  tipo che aveva riso di voi e si era fatto sentire (cit). No, probabilmente non avete presente, a meno che non abbiate una macchina del tempo e siete Marty McFly o tranne che non abbiate giocato a Red Dead Redemption II!

Red Dead Redemption II, sviluppato da Rockstar Games, è stato acclamato come uno dei migliori giochi del decennio dal momento della sua uscita nel 2018. Ambientato nel 1899, alla fine dell’era del selvaggio West, il gioco segue le avventure di Arthur Morgan e della gang di Dutch van der Linde mentre cercano di sopravvivere in un mondo che cambia rapidamente.

Ma come possiamo attualizzare un titolo così specifico e storico ai giorni nostri? Esploriamo insieme come Red Dead Redemption II rimane rilevante nel contesto attuale, sia nel panorama dei videogiochi che nella cultura popolare. E soprattutto rispondiamo alla domanda delle domande: RDR II oggi, a distanza di oltre un lustro è ancora un titolo attuale? Non spoiler immagino non vi sorprender: sì, lo è. Ma scopriamo anche perché.

L’immersione nel dettaglio

Uno dei punti di forza di Red Dead Redemption II è la sua incredibile attenzione ai dettagli. Ogni aspetto del mondo di gioco è stato curato meticolosamente, dai paesaggi mozzafiato alle animazioni realistiche dei personaggi. Questo livello di dettaglio ha stabilito nuovi standard per l’industria dei videogiochi, influenzando titoli successivi e spingendo gli sviluppatori a investire maggiormente nella qualità visiva e nella narrazione interattiva.

Non possiamo non citare i muscoli del cavallo che si muovono fisicamente (inteso che la fisica è realistica) quando galoppa; non possiamo non citare le espressioni dei volti dei personaggi, giocanti e non; la barba di Arthur che col passare dei giorni cresce (ci si può anche radere si); l’intricata gestione del personaggio: Arthur deve mangiare e mangiare bene, riposare, stessa cosa il cavallo, insomma una gestione a 360 gradi dello sviluppo dei personaggi.

Non possiamo non citare la cura degli arredi e chissà quante cose ci siamo persi, RDR II è come un ottimo libro, più lo si gioca (o si rigioca) e più si scoprono dettagli.

In un’epoca in cui la realtà virtuale e aumentata stanno diventando sempre più popolari, la capacità di Red Dead Redemption II di immergere i giocatori nel suo mondo è più rilevante che mai. Anche se non è un gioco VR, la sua esperienza coinvolgente prefigura ciò che potrebbe essere possibile con tecnologie future.

Abbiamo citato gli NPC. Incredibile quanto questi siano autonomi. Non vedrete mai un solo personaggio non giocante in attesa del vostro arrivo per “recitare la sua battuta”, come avviene negli action GDR più recenti e penso a Hogwarts Legacy e Starfield, solo per fare due esempi famosi (quello che più si avvicina a RDR II è probabilmente Cyberpunk 2077, dopo un inizio difficile, un piccolo capolavoro anche lui).

Gli NPC vivono di vita propria, sicuramente con routine pre impostate, ma routine complesse, molto complesse tanto che addirittura se salvate un NPC secondario nelle piccole missioni in lungo e largo per la mappa, potrebbe capitare di reincontrarlo in altro luogo con lui che si ricorderà di voi continuando a ringraziarvi. Uno spettacolo.

Red Dead Redemption II Saloon

La narrazione contemporanea

La trama di Red Dead Redemption II, nonostante sia ambientata più di un secolo fa, affronta temi universali e senza tempo come la lealtà, la redenzione e il conflitto tra modernità e tradizione. Questi temi risuonano ancora oggi, in un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti tecnologici e sociali.

La storia di Arthur Morgan e della gang di Dutch potrebbe facilmente essere vista come una metafora delle difficoltà che molte persone affrontano nel cercare di adattarsi a un mondo in continuo cambiamento. Questo tema viene ripreso più volte nel gioco ed è sempre tremendamente attuale. I protagonisti, ad un certo punto, risultano quasi vittime di un sistema che sta cambiando e li sta travolgendo senza scampo.

E nella narrazione questo disagio si percepisce vivido. Tanto da spiazzare anche l’utente… ed a me è capitato, quando da un paesaggio tipico western, le città di legno, i saloon e tutto il resto, ci si immerge nella città di Saint Denis, in piena rivoluzione industriale, con fabbriche, elettricità, tram, cinema e tutto (o quasi) ciò che siamo abituati ad incontrare nelle moderne città.

Infine, la narrazione non lineare e le scelte morali del gioco permettono ai giocatori di riflettere sulle proprie decisioni e sulle loro conseguenze, rendendo Red Dead Redemption II un’esperienza profondamente personale e attuale.

Una esperienza, perché di esperienza si tratta, che può essere rigiocata infinitamente prendendo altre vie e facendo altre scelte. Certo, la narrazione non cambierà, le missioni principali quelle sono ed alla fine la storia vi porterà sempre al solito punto, ma come ci arriverete dipenderà solo da voi.

Red Dead Redemption II: Alba

L’impatto sulla cultura popolare

Red Dead Redemption II ha decisamente lasciato un’impronta significativa sulla cultura popolare. I suoi personaggi indimenticabili, le citazioni iconiche e le ambientazioni suggestive sono diventati punti di riferimento nel mondo dei videogiochi e oltre. Le comunità di fan sono ancora attive e ansiose di condividere gameplay e contenuti, teorie e racconti personali legati alle loro esperienze di gioco.

Anche al di fuori del mondo dei videogiochi, Red Dead Redemption II ha influenzato altri media. Film e serie TV hanno tratto ispirazione dalla sua estetica e dalle sue tematiche, dimostrando che i confini tra i diversi media stanno diventando sempre più fluidi.

Lezioni di storia interattiva

Un altro aspetto interessante di Red Dead Redemption II è il suo valore educativo. Il gioco offre uno spaccato della vita nel selvaggio West e delle sfide affrontate dalle persone dell’epoca. Anche se non sostituisce un libro di storia, può essere un complemento avvincente per chi è interessato a conoscere meglio quel periodo.

Le interazioni con i personaggi, gli eventi storici rappresentati e i dettagli culturali accurati permettono ai giocatori di immergersi in un contesto storico in modo coinvolgente. Purtroppo, il videogioco come strumento didattico in Italia, è ancora uno sconosciuto, tranne pochissimi casi sporadici.

Evoluzione dell’industria dei videogiochi

Red Dead Redemption II ha anche avuto un impatto significativo sull’industria dei videogiochi stessa. Ha dimostrato che c’è un mercato per giochi di alta qualità con storie profonde e mondi dettagliati, incoraggiando altri sviluppatori a perseguire progetti ambiziosi. Inoltre, il successo del gioco ha evidenziato l’importanza di una buona narrazione, spingendo l’industria a investire di più in scrittori e sceneggiatori di talento. Personalmente credo che, altro che titoli quadrupla A dei nostri giorni (o presunti tali)… Arthur e i suoi avrebbero meritato la quadrupla A!

In un’epoca in cui i giochi multiplayer e free-to-play dominano, Red Dead Redemption II ha dimostrato che c’è ancora un pubblico appassionato di esperienze di gioco single-player, ben fatte e narrative. Questo equilibrio tra innovazione e tradizione è fondamentale per il futuro dell’industria dei videogiochi.

Red Dead Redemption II Online

Tecnologia ed innovazione

Dal punto di vista tecnico, Red Dead Redemption II ha introdotto diverse innovazioni che continuano a influenzare lo sviluppo di giochi contemporanei. Il motore grafico, la fisica avanzata e l’intelligenza artificiale dei personaggi non giocanti sono solo alcuni degli aspetti che hanno stabilito nuovi standard.

Il gioco utilizza tecniche avanzate di rendering per creare effetti visivi realistici, come la simulazione della luce e del tempo atmosferico. Queste tecnologie non solo migliorano l’estetica del gioco, ma aumentano anche il senso di immersione dei giocatori.

L’ecosistema online

Anche se Red Dead Redemption II è principalmente conosciuto per la sua campagna single-player, l’espansione online, Red Dead Online, ha creato un nuovo modo per i giocatori di vivere il selvaggio West. Questa modalità ha permesso di creare una comunità globale di giocatori, fornendo nuove avventure e contenuti regolari. Anche se Red Dead Online non ha avuto lo stesso impatto di GTA Online, è comunque un esempio.

Red Dead è un gioco completo sotto tutti i punti di vista. Errori tecnici e bug sono quasi infinitesimali. Una esperienza che consiglio a davvero tutti, giocatori maturi e non. Un gioco che non sente assolutamente il peso degli anni, che scalzerebbe tranquillamente un giocone dei giorni attuali e che regala ancora ore ed ore di divertimento.

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Metal Slug Tactics – Recensione

Metal Slug Tactics è un titolo che ha suscitato grande interesse tra i fan della storica serie Metal Slug e anche in redazione che ha voluto a tutti i costi farne una recensione e qualche mese fa anche un provato. Sviluppato da Leikir Studio e pubblicato da Dotemu, Metal Slug Tactics rappresenta una svolta significativa rispetto ai classici run ‘n’ gun della serie, poiché introduce un gameplay strategico a turni.

Chiunque abbia vissuto l’epoca d’oro delle sale giochi ricorderà con affetto il frenetico Metal Slug, un’esplosione di azione a scorrimento orizzontale che non lasciava un attimo di respiro. Ora, dimenticate quel ritmo adrenalinico. Metal Slug Tactics si reinventa completamente, adottando un gameplay che premia la pianificazione e la strategia.

La domanda sorge spontanea: questa trasformazione ha mantenuto lo spirito originale della serie? La risposta è un entusiastico “sì, con riserva”. Vediamo perché.

Hot Stuff

Metal Slug Tactics trasporta i giocatori in un mondo di strategia a turni appunto, dove ogni mossa deve essere pianificata con attenzione. Il gioco mantiene l’iconico stile artistico pixelato della serie, ma lo combina con una griglia tattica che ricorda titoli come XCOM per fare un esempio.

I videogiocatori controllano un gruppo di personaggi, ognuno con abilità uniche, e devono affrontare missioni che richiedono l’eliminazione di nemici, la conquista di obiettivi e la sopravvivenza in situazioni difficili.

Una delle caratteristiche più interessanti è la varietà di personaggi disponibili. Ogni personaggio ha un set di abilità specifiche che possono essere utilizzate in combinazione per creare strategie complesse. Ad esempio, Marco è un combattente versatile con abilità di supporto, mentre Trevor è un attaccante potente ma fragile. Questa diversità permette ai giocatori di sperimentare diverse combinazioni di squadre e tattiche. 

Recensione Metal Slug Tactics: Nave

Un tuffo nella nostalgia

La trama di Metal Slug Tactics porta i giocatori ad affrontare il malvagio generale Donald Morden, che minaccia la pace mondiale con il suo esercito di soldati e macchine da guerra. La storia è raccontata attraverso cutscene animate e dialoghi tra i personaggi, che aggiungono profondità e contesto alle missioni. 

L’ambientazione è ricca di dettagli e richiami ai giochi precedenti della serie. I fan di lunga data riconosceranno molti elementi familiari, come i veicoli Slug, i prigionieri da salvare e i nemici iconici. Tuttavia, il gioco introduce anche nuove ambientazioni e nemici, mantenendo l’esperienza fresca e interessante ma soprattutto, direi, coinvolgente.

Uno degli aspetti più impressionanti di Metal Slug Tactics è la sua grafica. Il gioco utilizza una pixel art, tipica della serie, dettagliata e colorata che cattura perfettamente lo spirito dei giochi originali. Le animazioni sono fluide e i personaggi sono pieni di personalità e spesso, anche ironia. Ogni mappa è ricca di dettagli, con ambientazioni che spaziano da giungle lussureggianti a basi militari fortificate ad ancora deserti aridi.

Il comparto audio è altrettanto interessante, con una colonna sonora che mescola brani nuovi e remix di tracce classiche della serie. Gli effetti sonori sono soddisfacenti e contribuiscono a creare un’atmosfera coinvolgente. Le voci dei personaggi, sebbene limitate, aggiungono un ulteriore livello di immersione e di fedeltà ai titoli arcade.

Un viaggio per esperti

Metal Slug Tactics offre una sfida significativa, anche per i veterani dei giochi di strategia. Le missioni richiedono una pianificazione attenta e un uso intelligente delle abilità dei personaggi. La difficoltà aumenta progressivamente, con nemici più forti e situazioni più complesse man mano che si avanza nel gioco. 

La rigiocabilità è garantita dalla varietà di personaggi e abilità, nonché dalla presenza di missioni secondarie e obiettivi opzionali. Ogni partita può essere diversa a seconda delle scelte tattiche dei giocatori e delle squadre che decidono di utilizzare. Inoltre, il gioco include un sistema di progressione che permette di sbloccare nuove abilità e potenziamenti, incentivando i giocatori a tornare per migliorare le proprie prestazioni. 

Punti di forza

Uno degli aspetti più sorprendenti di Metal Slug Tactics è l’innovazione nel gameplay. Il passaggio dal classico stile run ‘n’ gun a un approccio strategico a turni è stato gestito con grande cura, preservando l’essenza dell’originale ma introducendo al contempo meccaniche nuove che arricchiscono l’esperienza. Questo cambio di genere non si limita a essere un semplice esercizio stilistico, ma trasforma il gioco in una sfida più profonda e appagante, senza mai perdere il fascino che ha reso celebre la serie.

Anche la varietà di personaggi gioca un ruolo fondamentale nel successo del titolo. Ogni membro del team possiede abilità uniche, offrendo ai giocatori la possibilità di esplorare diverse combinazioni strategiche. Che si preferisca un approccio più bilanciato o uno orientato all’attacco o alla difesa, il gioco invita a sperimentare e a scoprire la squadra perfetta per ogni stile di gioco. Questa flessibilità si traduce in una libertà creativa che mantiene l’interesse alto anche dopo molte ore di gioco.

Un altro punto di forza è l’eccellente comparto grafico e sonoro. La pixel art, dettagliata e vibrante, è un omaggio agli episodi classici ma con un tocco moderno che la rende ancora più accattivante. Le animazioni fluide e la cura nei dettagli contribuiscono a immergere il giocatore in un mondo ricco di personalità. Sul fronte audio, la colonna sonora combina brani originali e remix delle tracce storiche della serie, mentre gli effetti sonori e le voci sporadiche dei personaggi rafforzano l’atmosfera nostalgica e coinvolgente.

Infine, la longevità di Metal Slug Tactics è garantita dalla sua rigiocabilità. Tra missioni secondarie, obiettivi opzionali e un sistema di progressione ben strutturato, Metal Slug Tactics offre ore di contenuti, incentivando i giocatori a tornare per perfezionare le proprie strategie e completare tutte le sfide. Ogni partita può essere diversa, grazie alla combinazione di personaggi e tattiche disponibili, rendendo l’esperienza sempre fresca e stimolante.

Recensione Metal Slug Tactics: Esplosioni

Debolezze

Nonostante i suoi numerosi pregi, Metal Slug Tactics presenta alcune criticità che potrebbero influenzare l’esperienza di gioco. La curva di apprendimento rappresenta una delle sfide maggiori, soprattutto per chi è abituato all’azione frenetica dei capitoli precedenti. Adattarsi al nuovo stile strategico richiede pazienza e un certo periodo di rodaggio, il che potrebbe scoraggiare i fan storici meno inclini a questo genere.

Un’altra nota dolente è la ripetitività che si manifesta nelle fasi più avanzate del gioco. Sebbene le missioni iniziali siano ricche di varietà e sfida, col passare del tempo alcune situazioni tendono a ripetersi, riducendo leggermente l’entusiasmo dei giocatori più esperti. Questa sensazione di déjà-vu è mitigata dalla rigiocabilità e dalla diversità di personaggi, ma rimane comunque un aspetto da considerare.

Infine, sul fronte tecnico, il gioco non è del tutto esente da piccoli problemi. Sebbene durante le nostre sessioni non siano emersi bug gravi, alcuni utenti hanno segnalato difficoltà legate alla performance, che potrebbero minare l’esperienza complessiva. Fortunatamente, questi inconvenienti sembrano essere sporadici e non compromettono in modo significativo il valore complessivo del titolo.

Conclusione

Metal Slug Tactics è un titolo che riesce a innovare pur rimanendo fedele alle sue radici. La combinazione di strategia a turni e l’iconico stile di Metal Slug crea un’esperienza unica. Nonostante alcune debolezze, come la curva di apprendimento e la ripetitività, il gioco offre una sfida appagante e una rigiocabilità elevata. I fan della serie e gli appassionati di giochi di strategia troveranno in Metal Slug Tactics un titolo che vale la pena esplorare.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: PS5, Xbox Series S|X, Switch, PC, PS4, Xbox One e Game Pass
  • Data uscita: 05/11/2024
  • Prezzo: 24,99 €

Ho provato il gioco su Nintendo Switch grazie ad un codice fornito dal publisher

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Editoriali

Croc: Legend of the Gobbos – Videogiochi che ho amato

Quello dei platform, siano essi a due o tre dimensioni, non è certamentamente tra i generi più popolari del mercato videoludico. Certo, non mancano i giochi o le serie di successo, come i sempreverdi Super Mario, Sonic, ma anche Ratchet & Clank o il recente Astro Bot (sul blog trovate la nostra recensione). Tuttavia, i fasti degli anni 80 e 90, quando il genere platform dominava la scena, soprattutto nel mercato delle console casalinghe, sembrano ormai lontanissimi. Questo ci porta a parlare di Croc, un’icona oggi un po’ dimenticata di fine anni novanta.

Curiosamente, infatti, uno scenario simile si verificò a metà anni novanta, quando Saturn e Playstation si davano battaglia per il predominio del mercato. Anche in quel periodo storico, sebbene la console Sony godesse di un parco titoli davvero completo e ricco, sembrava non essere in grado di regalare agli utenti dei giochi a piattaforme realmente memorabili, nonostante il genere avesse letteralmente spopolato nell’era dei 16 bit.

Col tempo, naturalmente, la situazione andò migliorando e fecero la loro comparsa titoli di grande qualità, come la saga di Crash Bandicoot, Gex: Enter the Gecko, Ape Escape e Spyro the Dragon. Accanto a questi giochi era però presente anche un altro platform 3d, forse non altrettanto valido o famoso, ma che ha saputo lasciare un ottimo ricordo in numerosi fan, compreso chi scrive.

Si tratta di Croc: Legend of the Gobbos, uscito nel 1997 ad opera di Argonaut Software. In attesa della remaster, annunciata per il 2024, riscopriamo insieme questa piccola chicca della sconfinata libreria PSX.

Le origini di Croc

Croc

La realizzazione di Croc fu il frutto della collaborazione tra Agonaut Games e Fox Interactive, con quest’ultime che si occupò anche della pubblicazione. Obiettivo degli sviluppatori era creare un platform 3d che riuscisse, anche solo in parte, a ricreare la sensazione di libertà di movimento e le possibilità esplorative prodotte da quello che era, senza alcun dubbio, il miglior platform 3d in circolazione, ovvero Super Mario 64.

La maggior parte dei titoli a piattaforme che avevano visto la luce su Playstation fino a quel momento, come ad esempio Crash Bandicoot, pur risultando prodotti sicuramente validi e divertenti, non erano in alcun modo a replicare la vastità e la caratterizzazione dei livelli di Mario 64.

Croc, pur non raggiungendo la qualità e la genialità di Mario, ebbe l’indubbio merito di regalare anche ai giocatori di Playstation un’ esperienza di gioco che riusciva a rievocare le atmosfere ed il gameplay del primo, strepitoso, episodio 3d della saga dell’idarulico più famoso del mondo.

Coccodrillo al salvataggio!

La trama di Croc non potrebbe essere più semplice. All’isola dei Gobbos – strambe creature pelose – arriva una misteriosa culla. All’interno si trova Croc, un grosso cucciolo di coccodrillo. Il re dei Gobbos, Rufus, lo accoglie e si occupa personalmente delle sua educazione.

Un giorno però all’isola giunge il malvagio barone Dante, che sguinzaglia i suoi servi, i dantini, e riesce ben presto a catturare tutti i Gobbos. Solo Croc riesce a fuggire, anche grazie all’aiuto dell’uccello Beany.

Armato solo del suo zainetto e delle sue abilità di esploratore, Croc decide ben presto di lanciarsi al salvataggio, in una missione che lo porterà ad esplorare ogni parte delle isole limitrofe, nel tentativo di sconfiggere il malvagio Dante e di salvare tutti i suoi amici.

Esplorazione 3d

Il viaggio di Croc si sviluppa attraverso una serie di livelli, distribuiti in quattro isole principali. Il livello finale di ciascuna delle isole presenta la sfida con un gigantesco boss. Per terminare ogni livello, Croc deve raggiungere e suonare il gong posizionato al termine di ogni stage.

Ogni livello contiene anche numerosi collezionabili, in particolare una serie di gemme colorate e le varie gabbie contenenti i gobbos prigionieri. Salvare tutti i gobbos garantisce l’accesso ad una quinta isola, luogo di svolgimento dello scontro finale con Dante.

La resa grafica del gioco è davvero di buon livello e propone modelli di personaggi molto solidi e credibili e ambientazioni colorate e ben realizzate, sebbene provviste di un numero limitato di elementi. Anche il sonoro del gioco fa il suo lavoro, con musiche molto tranquille e orecchiabili, che donano al gioco un’atmosfera fiabesca e spensierata.

All’interno di ogni livello, Croc è libero di muoversi in ogni direzione e può esplorare liberamente ogni zona. Sebbene gli stages propongano spesso aree chiuse e non troppo vaste, il gioco riesce a trasmettere bene la sensazione di libertà e il gusto per l’esplorazione e la scoperta. Il nostro coccodrillo è anche dotato di un buon set di abilità, che rendono l’esperienza sempre varia e divertente.

Croc è infatti in grado di camminare, correre, saltare, attaccare con la coda ed effettuare uno schianto verso il basso, utile per liberare aree precedentemente ostruite. Croc può anche scalare alcune specifiche pareti ed appendersi a particolari superfici reticolate. In alcune aree, Croc ha anche la possibilità di nuotare.

Sebbene queste sezioni di gioco siano una sorta di bonus, totalmente separato dal resto del livello (non è possibile emergere e tuffarsi a piacimento), è innegabile come esse siano davvero curate. Croc può nuotare in due stili differenti e i suoi muovimenti sono sempre fluidi e semplici da controllare. Insomma, le sezioni di nuoto risultano uno degli aspetti meglio riusciti del gioco.

Non sempre ispirato risulta invece il design dei livelli. Intendiamoci, in generale, le varie aree risultano ben caratterizzate e varie. Diversi livelli alternano sezioni in superficie, zone sopraelevate ed aree sotterranee e vanno a sfruttare tutte le abilità del coccodrilletto in maniera intelligente. Molti livelli (soprattutto quelli finali) sono invece un semplice susseguirsi di trappole e marchingegni, spesso posizionati su piccole piattaforme separate. Anche l’ambientazione, in questi livelli, è solo abbozzata e spesso è complicato capire quale parte dell’isola il livello dovrebbe rappresentare.

Un buon successo

Croc

Al momento della sua uscita su Saturn e Playstation Croc ricevette una buona accoglienza. I voti della critica furono generalmente positivi, sebbene molti recensori evidenziarono una certa monotonia del gameplay, soprattutto nelle fasi più avanzate. Venne anche sottolineato come il gioco attingesse a piene mani da vari franchise più famosi, come Tomb Raider, Gex o il già citato Super Mario 64. Fu invece lodato soprattutto l’aspetto tecnico del gioco. Croc infatti riusciva a proporre un’esperienza credibile di esplorazione in 3d unendola ad una grafica e ad un sonoro di ottimo livello.

Croc fu ben accolto anche dai giocatori, realizzando ottime vendite. La versione Playstation, in particolare, riuscì a superare il milione di copie vendute negli USA. Visto il successo, Fox decise di proporre un sequel. Croc 2 vide così la luce nel dicembre del 1999, ma non riuscì a bissare il successo dell’originale. Dopo una serie di episodi semisconosciuti per cellulare apparsi nel 2000, Croc finì purtroppo nel dimenticatoio, soprattutto a causa dei problemi finanziari di Argonaut Software.

Nel corso del 2023 è stata annunciata la lavorazione di un remake in alta definizione del primo titolo. Vedremo se questa nuova versione si rivelerà un prodotto interessante e se l’affetto dei fan originali per il nostro coccodrillo è ancora ai livelli di un tempo. Nel frattempo, se non conoscete il gioco originale e siete amanti del genere platform, consiglio caldamente di recuperare il primo gioco e farci una partitina. Il viaggio di Croc potrebbe regalarvi diverse ore di divertimento.

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Sony rivela i videogiochi più venduti dell’ultimo quadrimestre

Nel resoconto fiscale più recente, Sony ha rivelato quali sono stati i videogiochi Sony più venduti nel quadrimestre terminato a settembre 2024. I tre titoli di punti sono: Helldivers 2, Ghost of Tsushima Director’s Cut e Astro Bot. Questi giochi non solo hanno segnato numeri di vendita importanti, ma hanno anche contribuito alla crescita dei profitti operativi dell’azienda, che ha registrato un incremento di 2,8 volte rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il primo posto tra i videogiochi Sony più venduti è andato a Helldivers 2. Pubblicato da Arrowhead Game Studios l’8 febbraio, il gioco ha venduto 12 milioni di copie su PlayStation 5 e PC. Helldivers 2 ha saputo conquistare i giocatori grazie al suo gameplay cooperativo e strategico, che lo differenzia dai tradizionali sparatutto e ha attirato un vasto pubblico.

Secondo e terzo posto: Ghost of Tsushima e Astro Bot

Al secondo posto tra i videogiochi Sony più venduti del periodo si trova Ghost of Tsushima Director’s Cut, che dal lancio del 16 maggio ha venduto 9,7 milioni di copie su PlayStation 5 e PC. Questa edizione ampliata del famoso titolo di Sucker Punch ha attratto nuovi fan e appassionati della serie grazie a miglioramenti grafici e a contenuti aggiuntivi che arricchiscono l’avventura originale.

Terzo in classifica è Astro Bot, uscito il 6 settembre su PS5, che ha raggiunto 1,5 milioni di copie vendute. Sebbene meno venduto rispetto ai primi due titoli, Astro Bot ha comunque ottenuto riscontri positivi dai giocatori e dalla critica, consolidando il suo ruolo come titolo esclusivo del catalogo PlayStation.

Sony ha anche menzionato il buon andamento di altri giochi, tra cui The Last of Us Part II Remastered e Horizon Forbidden West su PC, che hanno contribuito all’incremento dei profitti, anche se i dati di vendita specifici per questi titoli non sono stati rilasciati.

Questi risultati sottolineano la forza del catalogo di Sony, che continua ad attrarre giocatori sia con titoli esclusivi di alta qualità che con collaborazioni con sviluppatori terzi.

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PS5 Pro, oltre 50 videogiochi nella lista dei titoli migliorati

Con l’uscita di PS5 Pro, Sony ha pubblicato una lista di videogiochi che sfrutteranno al meglio le potenzialità della console potenziata. Sono più di 50 i titoli inclusi nella PS5 Pro lista videogiochi ottimizzati per sfruttare al massimo la potenza della nuova console. Tra questi, figurano giochi di successo come Marvel’s Spider-Man 2, Alan Wake 2 e Resident Evil 4, che promettono di offrire un’esperienza visiva migliorata grazie a risoluzioni più alte, frame rate fluidi e tecnologie avanzate come il ray tracing.

Questi giochi, ottimizzati per la PS5 Pro, traggono vantaggio da nuove caratteristiche tecniche, come il PlayStation Spectral Super Resolution e la capacità di raggiungere 60Hz o 120Hz su schermi compatibili. La lista comprende alcuni dei giochi più amati dai fan, e spazia tra diversi generi, dagli action-RPG agli sparatutto, fino ai titoli di sport e avventura.

Esperienza immersiva

Con l’uscita di PS5 Pro, Sony punta a offrire ai giocatori un’esperienza immersiva grazie a prestazioni grafiche migliorate. La lista dei giochi ottimizzati al lancio include una vasta gamma di generi, dai titoli di azione e avventura ai giochi di ruolo e agli sportivi, pensati per trarre vantaggio dalla GPU aggiornata e dalle tecnologie visive avanzate della console. Tra i titoli principali che beneficeranno di queste migliorie troviamo anche:

  • Dragon Age: The Veilguard
  • Final Fantasy VII Rebirth
  • Horizon Forbidden West e Horizon Zero Dawn Remastered
  • Marvel’s Spider-Man Remastered e Miles Morales
  • Resident Evil Village
  • Star Wars: Jedi Survivor

Con il lancio della PS5 Pro, molti dei giochi inclusi nella lista offriranno grafica più dettagliata, effetti visivi realistici e frame rate stabili di 60Hz o 120Hz, trasformando l’esperienza di gioco per chi cerca il massimo dal proprio hardware. La lista attuale rappresenta solo l’inizio, con molti altri giochi in arrivo che sfrutteranno le capacità avanzate della console.

Gli sviluppatori hanno già confermato che saranno resi disponibili aggiornamenti specifici per i titoli elencati nella lista di videogiochi condivisa da Sony per PS5 Pro, con miglioramenti che vanno dalla risoluzione alle texture, passando per un’illuminazione dinamica e una maggiore fluidità di gioco. Per i giocatori che desiderano scoprire l’elenco completo dei giochi migliorati al lancio, è possibile accedere alla lista direttamente dal sito ufficiale di Sony.

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