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Pokémon GCC: provato del mazzo tematico Charizard

Pokémon GCC ha aggiornato la sua lista di carte disponibili con la nuova espansione di Spada e Scudo, Voltaggio Sfolgorante. Per quanto riguarda il formato standard, l’espansione non ha portato grossi cambiamenti, ma nel “tematico”, il gioco ha scoperto due nuovi mazzi veramente interessanti, soprattutto online.

Dopo i buoni risultati ottenuti con il mazzo tematico di Drednaw, sono tornato online su Pokémon TCGO per provare il mazzo tematico di Charizard. Non avevo grande fiducia in questo deck, ma mi sono ricreduto. Il nuovo mazzo fuoco funziona meglio del previsto.

Decklist

Le 60 carte che formano il mazzo di tipo fuoco sono:

  • 2 Charizard
  • 3 Charmeleon
  • 3 Charmander
  • 2 Yanmega
  • 2 Yanma
  • 2 Magcargo
  • 3 Slugma
  • 2 Sudowoodo
  • 1 Lugia
  • 2 Beet
  • 2 Cicerone
  • 1 Evoaroma
  • 2 Mega Ball
  • 4 Hop
  • 2 Dandel
  • 2 Amo normale
  • 2 Ricerca accademica
  • 2 Sonia
  • 2 Scambio
  • 18 Energia Fuoco

Meta

Il meta dei mazzi tematici è abbastanza fermo da un po’ di tempo, completamente monopolizzato da Fiamma Implacabile con Charizard dell’espansione Gioco di Squadra. Per questo motivo, il deck tematico di Drednaw è così interessante, mentre avevo poca fiducia nel Charizard di Voltaggio Sfolgorante.

Quando giocherete questo mazzo online, vi aspetterete di trovarvi contro uno tra:

  • Fiamma Implacabile.
  • Un mazzo acqua come Drednaw o Blastoise.
  • Turbine Ruggente, il mazzo tematico di Dragonite di Sintonia Mentale.

Seppur sembra difficile crederci, il deck tematico fuoco di Voltaggio Sfolgorante riesce a giocarsela con tutti questi avversari grazie alla sua consistenza data dalle sue carte Strumento e Aiuto, e dai suoi Pokémon. Infatti, il mazzo contiene Yanmega, un Pokémon di tipo erba che può contrastare i counter di tipo acqua, che hanno come vero unico punto di forza il raddoppiare i danni contro i mazzi fuoco.

Charizard di Gioco di Squadra rimane il più forte.
Charizard di Gioco di Squadra rimane il più forte.

Strategia

Nonostante il meta sia sfavorevole e Charizard di Gioco di Squadra è nettamente più forte del nostro, il nuovo deck fuoco ha una velocità fuori dal comune, che risalta in un formato molto statico e con troppe carte energia nei mazzi.

Il nostro scopo è metter giù Charizard il prima possibile. Infatti, nelle migliori delle ipotesi, il suo potere permette di fare 200 danni già al turno tre. Indipendentemente se riusciamo ad avere disponibile Charizard già dai primi turni, il secondo punto della strategia consiste nel “caricare dietro” Magcargo, cioè rifornirlo di carte energia mentre è ancora in panchina.

La velocità di questo mazzo risiede nelle solo due carte energie necessarie a Charizard per attaccare. Questo permette già dalle prime fasi di poter caricare un secondo attaccante in panchina, che se non può essere l’altro Charizard, dovrebbe essere proprio Magcargo, che con il suo costo attacco da quattro energie permette, con i suoi 180 danni, di poter mettere KO qualsiasi Pokémon presente nel formato.

L’ideale è partire con Sudowoodo, che ci garantisce di pescare due carte a turno come Farfetch’d di Fiamma Implacabile. In alternativa, anche Charmander è un buon inizio, anche se ci fa pescare solo una carta. Sconsigliato, invece partire con Slugma, mentre Lugia può essere utile solo per stallare la partita, dato che può assorbire tanti danni.

Un discorso a parte va fatto per Yanmega. Questo Pokémon ha un costo di ritirata pari a zero. Di conseguenza, è particolarmente utile da usare insieme a Beet per poter caricare i Pokémon in panchina, che possono poi attaccare anche se non abbiamo uno Scambio in mano. Da non sottovalutare tra l’altro i Pokémon di tipo erba, che possono sfruttare la debolezza di alcuni Pokémon di tipo acqua come Blastoise.

Infine, le carte Aiuto e Strumento disponibili sono alquanto competitive nel tematico. Mega Ball, Evoaroma, Sonia, Ricerca Accademica e Beet sono tra le migliori aiuto del formato, mentre Dandel si può scartare senza troppi pensieri con il potere di Charizard, che dovrà essere sfruttato per portare nel mazzo gli attaccanti il prima possibile, e le carte energia che ci servono. Del resto, Amo normale ci permette di poter recuperare qualcosa dalla pila degli scarti se abbiamo esagerato con il “ciclaggio” del deck.

Pro

Il mazzo tematico di Charizard di Voltaggio Sfolgorante ha una buona consistenza grazie a carte Aiuto e Strumento di qualità per il formato in cui lo si gioca.

Il deck può essere devastante se riesce a partire bene nei primi turni grazie all’attacco di Charizard e al suo potere, che ci permette di ciclare velocemente il mazzo.

Magcargo può mettere KO qualsiasi Pokémon, mentre Yanmega è un supporto di qualità che può anche contrastare i Pokémon acqua che hanno debolezza erba.

Contro

Il meta è abbastanza sfavorevole per i mazzi di tipo fuoco. Il tentativo degli avversari di counterare Charizard di Gioco di Squadra finirà per colpire anche questo deck che si troverà spesso ad affrontare Pokémon di tipo acqua.

Charizard di Fiamma Implacabile è ancora il Pokémon più forte del meta e la sua velocità nel caricare carte energia direttamente dal mazzo lo rende devastante con una partenza di egual velocità.

Conclusione

Il mazzo tematico di Charizard di Voltaggio Sfolgorante si colloca tra i migliori deck del formato tematico insieme a Fiamma Implacabile, Drednaw e Turbine Ruggente. Rispetto a questi mazzi, il nuovo Charizard è decisamente più veloce e ha un costo in mana inferiore.

Questo deck fuoco è estremamente semplice da usare e quindi molto adatto ai giocatori del formato tematico che sono solitamente alle prime armi. Per questo motivo, se volete insegnare Pokémon GCC a un vostro amico o parente, questo mazzo è molto indicato per imparare i rudimenti del gioco, prima di passare a formati più veloci e complessi.

Modus Operandi

Ho giocato decine di partite online e ho insegnato il gioco “in real” grazie al materiale gentilmente inviato dal publisher.

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Little Nightmares II, disponibile una demo per PC

Bandai Namco ha pubblicato su Steam e GOG.com una demo del videogioco horror Little Nightmares II, in arrivo sul mercato l’11 febbraio 2021.

Nella demo, i giocatori vestiranno i panni di Mono, risvegliandosi in un mondo spaventoso e sconosciuto, che dovranno esplorare per scoprire i segreti oscuri del capanno del Cacciatore. In futuro, la demo sarà disponibile anche per console.

Inoltre, il publisher ha annunciato l’apertura delle prenotazioni della Standard Edition del gioco su PlayStation Network, Microsoft Store, Steam e GOG.com.

Little Nightmares II di cui abbiamo già avuto modo di vedere dei trailer, uscirà su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC (digital). Nel corso del prossimo anno saranno disponibili anche gli upgrade gratuiti per PlayStation 5 e Xbox Series S|X.

Siete curiosi di giocare il sequel di Little Nightmares?

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Microsoft annuncia nuovi titoli e l’arrivo del Game Pass Ultimate su iOS e PC

Jerret West, CVP di Microsoft Gaming, ha condiviso sul blog Xbox Wire nuove informazioni relative alle ore giocate dagli utenti su Xbox Series X|S, cloud gaming e titoli in arrivo sull’ecosistema Xbox.

Riassumiamo qui i punti più rilevanti del post di West:

  • L’incredibile risposta dei giocatori al lancio di Xbox Series X|S: sono stati pubblicati nuovi dati sul coinvolgimento dei fan di Xbox, che hanno giocato oltre 3.800 diversi titoli e trascorso miliardi di ore giocando nel corso dell’ultimo mese.
  • Il Cloud Gaming via Xbox Game Pass Ultimate arriverà sui dispositivi iOS e sui PC Windows nella primavera del 2021. Inoltre, il prossimo anno verrà ulteriormente estesa la lista dei Paesi in cui il Cloud Gaming è disponibile tramite Xbox Game Pass Ultimate, con l’aggiunta di Australia, Brasile, Giappone e Messico (attualmente in preview).
  • I fan potranno aspettarsi una grande line up di titoli in arrivo nel 2021 da parte degli Xbox Game Studios e dei partner di terze parti. Nel blog post è disponibile un elenco di titoli in arrivo il prossimo anno, tra i quali molti saranno accessibili tramite Xbox Game Pass.

Si prospetta un buon 2021 per i fan Xbox. Voi che ne pensate?

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Ys IX: Monstrum Nox, pubblicato uno story trailer

NIS America ha pubblicato sul proprio canale YouTube lo story trailer di Ys IX: Monstrum Nox, GDR action sviluppato da Nihon Falcom.

Ys IX continua la serie iniziata nel 1987 con Ys I: Ancient Ys Vanished e di cui l’ultimo capitolo, Ys VIII: Lacrimosa of Dana, è stato pubblicato nel 2017 su PlayStation Vita, PlayStation 4, Nintendo Switch. Nel nuovo capitolo, oltre al protagonista della serie Adol Christin, i giocatori controllano molti altri personaggi, ognuno con il proprio stile di gioco.

Ys IX: Monstrum Nox sarà disponibile su PlayStation 4 il 5 febbraio 2021, mentre arriverà nell’estate 2021 su Nintendo Switch e PC.

Siete dei fan della serie?

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World of Warcraft: Shadowlands è il gioco PC che ha venduto di più al day one

Blizzard Entertainment ha annunciato che World of Warcraft: Shadowlands ha raggiunto un volume di vendite da record, vantando la vendita del maggior numero di copie al day one su PC.

Shadowlands ha venduto più di 3,7 milioni di unità in tutto il mondo, diventando il gioco per PC che ha venduto di più e più velocemente nella storia dell’industria videoludica. Il record precedente apparteneva a Diablo III con un volume di copie vendute alla fine del day one di 3,5 milioni di copie.

In aggiunta, World of Warcraft ha visto una forte partecipazione da parte della community mondiale del franchise:

  • Nei mesi che hanno preceduto la pubblicazione dell’espansione e sin dal lancio della stessa, il gioco ha raggiunto e ha mantenuto il suo più alto numero di giocatori abbonati mensilmente o a più lungo termine rispetto allo stesso periodo precedente e seguente a ogni espansione di WoW dello scorso decennio, sia in Occidente che in Oriente.
  • I giocatori hanno trascorso più tempo su Azeroth negli ultimi 12 mesi che nello stesso intervallo di tempo di uno qualsiasi degli ultimi 10 anni.
  • In aggiunta, il tempo totale di gioco dell’ultimo anno è quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Entrare in questa nuova dimensione dell’universo di Warcraft insieme a milioni di giocatori in tutto il mondo è stata una grande emozione. È stato altrettanto appagante vedere i giocatori godersi tutti i nuovi contenuti e le nuove funzioni di Shadowlands, sia che essi esplorino nuovi aspetti dei personaggi con le Congreghe, sia che mettano piede su WoW per la prima volta con l’esperienza per i nuovi giocatori nell’Isola dell’Esilio. E c’è molto altro in arrivo.

J. Allen Brack, presidente di Blizzard Entertainment

Shadowlands è l’ottava espansione dell’acclamato gioco di ruolo multigiocatore di massa online di Blizzard Entertainment.

E voi, state ancora giocando all’MMORPG di Blizzard?

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Cyberpunk 2077 disponibile a partire da oggi

Dopo oltre otto anni di attesa, CD PROJEKT RED ha finalmente pubblicato sul mercato Cyberpunk 2077.

Vi riproponiamo dunque il trailer di lancio e un nuovo comunicato stampa del publisher:

In Cyberpunk 2077 i giocatori vestono i panni di V, un mercenario ambizioso, nella megalopoli futuristica di Night City, una città governata dalle Corporation e ossessionata dalla tecnologia e dalle modifiche cibernetiche dei corpi. All’inseguimento del prototipo di un impianto in grado di donare la vita eterna, i giocatori incontreranno un cast di personaggi profondi e stratificati, incluso il rocker ribelle Johnny Silverhand (interpretato da Keanu Reeves), potenzieranno il proprio personaggio con innesti in grado di modificare le proprie abilità e dovranno prendere decisioni difficili che avranno ripercussioni sul mondo e sulla storia.

Cyberpunk 2077 è disponibile da oggi per PC via GOG.COM, Steam e Epic Games Store, e per Xbox One, PlayStation 4 e Stadia ed è giocabile anche su console Xbox Series X | S e PlayStation 5. In un secondo momento, un aggiornamento gratuito a Cyberpunk 2077, che sfrutta appieno l’hardware di nuova generazione, sarà disponibile rispettivamente per i possessori delle versioni Xbox One e PlayStation 4. Le versioni GOG.COM e Steam hanno anche la feature aggiuntiva dello streaming via NVIDIA GeForce NOW.

Buon day one!

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Valkyria Chronicles 4 Complete Edition ora disponibile su Google Stadia

SEGA ha reso disponibile Valkyria Chronicles 4 Complete Edition sullo store di Google Stadia al prezzo di 49,99 euro.

Qui sotto il trailer e il comunicato stampa:

Questa versione include il gioco completo e tutti i DLC già pubblicati, che aggiungono nuove missioni e capitoli della storia. La Complete Edition offre l’esperienza di Valkyria Chronicles 4 definitiva, e grazie alla potenza dinamica della piattaforma Stadia, i giocatori potranno avere il pieno controllo della propria squadra durante la loro avventura mentre passano da uno schermo all’altro in maniera fluida durante le diverse sessioni.

  • Una storia di formazione in tempo di guerra – È il 1935 e la Seconda Guerra Europea (EWII) tra le federazioni atlantiche e l’alleanza imperiale dell’Europa dell’est infuria. Dopo aver ricevuto l’ordine dalla federazione, il giovane e appassionato comandante Claude Wallace deve condurre la Squadra E in un attacco lampo che ha l’obiettivo di concludere rapidamente il conflitto. Il plotone dovrà affrontare tempeste devastanti, soldati imperiali e i poteri divini delle Valkyria; riusciranno i forti legami e l’amicizia tra i membri della Squadra E a sopravvivere al gelido campo di battaglia?
  • Sistema di combattimento “BLiTZ” di nuova generazione – Il sistema di combattimento misto “BLiTZ” (“Battle of Live Tactical Zones”) rappresenta una vera innovazione di gameplay, capace di mettere insieme strategia a turni, meccaniche RPG e sparatutto in terza persona. Il BLiTZ viene utilizzato durante gli scenari di battaglia: l’azione si divide tra una modalità comando, con visuale a volo d’uccello, e una modalità azione con visuale in terza persona. A disposizione del giocatore ci sono sei classi di soldati, ovvero granatiere, cecchino, lanciere, ingegnere, truppe shock e ricognitori, numerose opzioni di supporto offensivo e difensivo e la possibilità per ogni unità di compiere un’azione speciale “Last Stand” prima di morire e tanto altro.
  • Stile grafico CANVAS – Torna lo stile grafico disegnato a mano tipico della serie, ancora più strabiliante su Stadia. Ispirato dai dipinti ad acquerello, il motore grafico CANVAS unisce elementi visivi di realtà e fantasia per creare un immaginario espressivo suggestivo e un mondo vivido ed emozionante. Il viaggio della Squadra E è un vero è proprio dipinto interattivo!
  • Il ritorno di un compositore leggendario – L’illustre Hitoshi Sakimoto, compositore originale della serie Valkyria Chronicles e di tanti altri epici ed emozionanti viaggi, ritorna a lavorare sulla saga con una colonna sonora orchestrale per Valkyria Chronicles 4 .
  • Battaglia completa – Oltre al gioco base, Valkyria Chronicles 4: Complete Edition contiene tutti i contenuti bonus pubblicati per il gioco, ovvero scenari aggiuntivi come mappe dalla difficoltà elevata e nuovi contenuti narrativi:
    • Squad E to the Beach
    • A Captainless Squad
    • Expert Level Skirmishes
    • The Two Valkyria
    • Advance Ops
    • A United Front with Squad 7

Il gioco è stato acclamato dalla critica nazionale e internazionale. Lo giocherete in cloud?

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Cyberpunk 2077, un trailer mostra il protagonista V

CD PROJEKT RED ha pubblicato sul proprio canale YouTube il trailer di lancio ufficiale di Cyberpunk 2077.

Il trailer si immerge in profondità nel mondo e nella storia di Cyberpunk 2077 ed esplora i legami che i giocatori creeranno, i pericoli che dovranno affrontare per costruire la loro leggenda come V, il o la protagonista del gioco.

Preparando il palcoscenico per consentire ai giocatori di avventurarsi nella megalopoli di Night City, il trailer di lancio è disponibile per la visione in questo momento sul canale YouTube di Cyberpunk 2077.

Cyberpunk 2077 sarà disponibile a partire dal 10 dicembre 2020 per PC, Xbox One, PlayStation 4 e Stadia.

Avete già preordinato il nuovo titolo del team polacco?

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Empire of Sin per Nintendo Switch – Recensione

RECENSIONE IN UN TWEET

Empire of Sin è un gioco pieno di genio e sregolatezza come i suoi sviluppatori. I Romero hanno ricreato il mondo della criminalità organizzata degli anni venti con estrema cura, ma si sono persi nello sporco lavoro di rendere il gioco più accessibile e soprattutto meno ripetitivo nel lungo termine.

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Romero Games è una casa di sviluppo indipendente con parecchie peculiarità. É la nona casa di sviluppo di John Romero, icona del mondo dei videogiochi grazie allo sviluppo con Id Software del leggendario Doom, oltre che Wolfenstein 3D e Quake, e i membri sono soltanto due persone: John e sua moglie Brenda. Di conseguenza, vivo questa recensione tra la comprensione delle difficoltà che può avere un titolo indipendente composto da soltanto due persone e un’aspettativa che non può rimanere delusa, se gli sviluppatori portano entrambi il cognome Romero.

Del resto, i Romero non sembrano avere paura dei limiti che può avere un gioco sviluppato da solo due persone nel 2020, perché in Empire of Sin c’è dentro tutto quello che un amante dei videogiochi vintage potrebbe amare. Il titolo è un gestionale con un sistema di combattimento di uno strategico a turni, con una trama che segue le regole dei giochi di ruolo e un gameplay che permette di muovere il proprio gangster in giro per una città divisa per distretti, dove sarà possibile portare a termine una storia principale legata al proprio personaggio, quest secondarie e ovviamente la conquista dell’intera Chicago degli anni ’20.

Angelo Genna e i suoi tratti distintivi.
Angelo Genna e i suoi tratti distintivi.

L’esaltazione del probizionismo

Cinema e TV ci hanno permesso di avere un’idea abbastanza chiara d cosa fosse Chicago durante i primi venti anni del novecento, ma Empire of Sin va oltre le soap opera. Il gioco inizia con la scelta di uno dei 14 boss disponibili. Tutti delinquenti realmente esistiti e che hanno provato a conquistare la città americana. Dal noto Al Capone alla giocatrice d’azzardo Stephanie St Clair passando per l’italiano Angelo Genna, i boss di Empire of Sin sono ricchi di dettagli degni di un gioco di ruolo di spessore. Ogni boss ha i propri punti di forza e le proprie debolezze visibili attraverso l’eccessivamente ricca scheda del gangster. Infatti, oltre ai valori numerici avremmo anche modo di leggere biografia e tratti del personaggio che può guadagnare anche durante la partita in base alle scelte fatte.

I numeri saranno utili per capire la forza del boss in combattimento e per affrontare le conversazioni con delle prove a scelta del giocatore, che possono essere di persuasione, leadership o intimidazione. La biografia e i dialoghi che affronteremo, invece ci fanno realmente entrare nella Chicago del peccato con una forza che sta a metà tra una serie TV e un libro di storia contemporanea. I gangster sono senza alcun dubbio l’aspetto più bello del gioco con una caratterizzazione unica che potremo constatare quando incontreremo gli altri personaggi. Specifico che per “forza” non mi riferisco soltanto al minimale albero dei talenti che permette di diversificare boss e gangster in combattimento, ma soprattutto alla caratterizzazione di ogni boss e del suo modo di fare. Non a caso la diplomazia è una delle caratteristiche principali del gioco, anche se ci accorgeremo ben presto che tutto è più caotico di quanto vorremmo.

Un sitdown tra boss.
Un sitdown tra boss.

Una città in movimento

Chicago è divisa in svariati quartieri, composti da strutture che possono essere acquistate o conquistate con la forza. L’obiettivo primario è ottenere il controllo del distretto attraverso l’acquisizione degli edifici, che potranno essere usati per produrre alcol, avviare attività illecite, hotel o roccaforti per il nostro boss. Come in ogni altro gestionale, i nemici tenteranno di fare la stessa cosa stringendo alleanze, dichiarando guerre e conquistando territori. Tanto con noi che tra di loro.

Durante la mia avventura con Angelo Genna posso dire di aver vissuto una duplice realtà. Infatti, le prime ore di gioco, quando il denaro fatica ad arrivare, saremo vittima dell’impero altrui. Mi sono sentito continuamente sotto pressione e dire di no a un avversario ha significato iniziare una guerra non voluta, con una serie di battaglie che non sono stato in grado di affrontare causandomi il reaload della partita.

Però, una volta superate le prime difficoltà, i boss sembrano avere maggior raziocinio e sarà possibile stringere alleanze e accordi che possano aiutare noi e far arrabbiare gli altri, fino ad arrivare a un graduale astio che porta a una vera guerra tra più clan. Penso che si sarebbe potuto fare molto di più sotto questo punto di vista, ma è positivo che i boss avversari siano delle schegge impazzite piuttosto che personalità totalmente passive, come troppo spesso si vede in alcuni mediocri gestionali.

La mappa di Chicago.
Una parte di West Loop Gate, un quartiere di Chicago.

Un GDR inaspettato

Quando riusciremo a tenere a bada i nostri caotici nemici, potremmo anche decidere di andare avanti con le quest di gioco che mi hanno positivamente sorpreso. Non troveremo mai nulla del genere in titoli puramente gestionali come Civilization o Football Manager. Infatti, il nostro alter ego potrà stringere alleanze, tradire e soprattutto gestire la “famigghia” anche attraverso una componente narrativa di livello. Nessuna delle missioni è realmente primaria, poiché tutte evitabili, ma l’ingente quantità di denaro che possono portare in cassa e l’interessante risvolto nelle trama vi porteranno a volerne affrontare quante più possibili.

In alcuni casi, bisognerà solamente migliorare delle strutture, così da rendere più redditizio, o produttivo, un edificio, ma nella maggior parte dei casi sarà necessario andare in giro per la città con la propria gang per risolvere questioni più o meno spinose. In particolare, ho trovato molto interessante la storia di Genna con colpi di scena basati su scelte moralmente difficili e una costante presenza della morte come normale prassi della Chicago degli anni ’20.

Per capire l’importanza della componente narrativa, bisogna specificare che le quest sono fondamentali per il ritmo del gioco, perché ci saranno dei momenti in cui dovremmo aspettare di accumulare abbastanza risorse, cioè denaro o alcol, per poter proseguire nella nostra espansione. Momenti solitamente morti in altri gestionali, ma che in Empire of Sin sono un ottimo momento per portare avanti la storia del nostro boss o cambiare i connotati a qualche delinquente.

Empire of Sin ha elementi GDR interessanti.
Empire of Sin ha elementi GDR interessanti.

Tante scelte e poche conseguenze

Se sul lato narrativo, ogni nostra scelta avrà una conseguenza, lo stesso non si può dire su quello gestionale. Teoricamente le cose da fare sono tante grazie a un menù molto ricco. Infatti, oltre a gestire il nostro boss, potremmo arruolare altri gangster che ci daranno una mano nelle nostre scorribande. Specifico che è stupefacente il livello di dettaglio che ha ogni singolo gangster data l’enorme mole di personaggi disponibili, e sbloccabili attraverso la notorietà che guadagneremo come delinquenti andando avanti con il gioco.

Inoltre, oltre a poter acquistare equipaggiamento al mercato nero, i menù permettono di gestire il nostro impero migliorando strutture, gestendo la diplomazia e spulciando i guadagni e le produzioni che provengono dalle nostre attività e da quelle degli avversari per poter pianificare alleanze e guerre. La quantità di informazioni è realmente imponente, ma la scarsa leggibilità rende tutto molto opinabile, soprattutto nella versione Nintendo Switch. Infatti, impostare il gioco in un’ottica data-driven è semplicemente non necessario e vi dimenticherete velocemente dei menù per tornare all’azione. D’altro canto, quando vi servirà cercare una struttura, potrà essere impegnativo usare il joypad per muoversi tra i menù, facendovi domandare se non si potesse usare qualche scorciatoia per evitare ogni volta di dover lavorare tra tabelle e ordinamento di colonne per un’operazione di pochi secondi.

attività Empire of Sin.
Le nostre attività.

Guerre di potere

Ovviamente, in una città piena di crimine, ci aspettiamo di battagliare tanto e spesso. In effetti è così, ma la soddisfazione non è quella auspicata. Il sistema di combattimento a turni in stile X-COM, o visto che parliamo della versione per Nintendo Switch meglio dire Mario + Rabbids Kingdom Battle, è una scelta sensata, ma allo stesso tempo pessima nella sua concezione.

La maggior parte degli scontri saranno subito fuori un edificio o al suo interno. Per farla breve, le mappe saranno praticamente sempre uguali con degli interni che caratterizzano la struttura, ma che offrono poco in termini di varietà. Purtroppo, lo stesso senso di monotonia affligge il sistema a turni. Indipendentemente, dal punto in cui saremo arrivati nella partita, gli scontri saranno sempre gli stessi e vedranno il nostro team, composto dal boss e gli altri scagnozzi, affrontare una serie di guardie che ripetono sempre le stesse mosse.

Una lotta impari.
Una lotta impari.

Di per sé, Empire of Sin fornisce una variegata serie di azioni in combattimento. Tutte le unità possono attaccare con le pistole o corpo a corpo, ripararsi, presidiare una zona e usare oggetti come granate o medikit. Le tipologie delle armi fanno il resto, tra mitragliatori, fucili a pompa e fucili da cecchino. In aggiunta, i gangster possono sfruttare i loro talenti attivi tra cui “mosse finali” e cure. Per questo, quando affronterete una “boss battle”, cioè una resa di conti fra boss, la battaglia sarà impegnativa, perché faremo la conoscenza anche di altri gangster abbastanza coriacei.

Purtroppo, la maggior parte dei combattimenti, e saranno tanti, prevede una sfida contro le guardie che presidiano le strutture, che non avranno capacità extra e soprattutto sono dotati di un’intelligenza artificiale terribile. Capiterà spesso di vedere nemici avventurarsi in attacchi corpo a corpo finendo accerchiati dal nostro team e, in ogni caso, il computer non agirà mai in gruppo, ma si limiterà sempre a fare una scelta che oserei dire casuale. Se a tutto questo aggiungiamo che durante una guerra le nostre strutture più scoperte saranno prese di mira costantemente, ci saranno dei momenti di gioco in cui dovremmo affrontare anche quattro o cinque battaglie una dopo l’altra con esito scontato e noia mortale. Mai come in Empire of Sin sarebbe stato gradito un meccanismo di risoluzione automatica.

Momenti di crudeltà.
Momenti di crudeltà con poche texture (su Switch).

Un’arma inceppata

Fino a questo punto, si può dire che Empire of Sin è un gioco che ha un gran potenziale, molto del quale ancora inespresso. Inoltre, considerando che il team di sviluppo è composto da solo due persone, si può chiudere un occhio su tante sbavature, ma ce ne sono alcune che non si possono tollerare dai veterani della Romero Games.

Dopo aver preso dimestichezza con l’interfaccia grafica, il gioco comincia a prendere la giusta direzione, ma troppo spesso mi sono imbattuto in una serie di bug della user interface che ha reso Empire of Sin eccessivamente frustrante. Buona parte di questi riguardano la fase più debole, quella del combattimento. Infatti, spesso sarà necessario premere più volte lo stesso pulsante, perché a quanto pare l’interfaccia non riconosce sempre i comandi. Tante volte ho evitato di effettuare un “Overwatch”, un appostamento della zona, perché ero già cosciente di dover ripetere la stessa sequenza più volte prima che il gioco l’accettasse. Purtroppo, lo stesso problema è presente anche per gli spostamenti e il sistema di coperture mi ha fatto sorgere dei dubbi sulla sua correttezza.

Il problema peggiore che ho affrontato riguarda la perdita del mio miglior gangster dopo aver terminato una battaglia. In realtà, era ancora presente sull’interfaccia, ma era totalmente invisibile e non utilizzabile. Il classico spegni e riaccendi ha funzionato a discapito del ritmo del gioco, che comunque fa sempre fatica a ingranare a causa dei caricamenti. Considerate che passeremo la maggior parte del tempo a spostarci dalla visuale del distretto all’entrare in un locale. Ogni volta che lo faremo sarà necessario un caricamento di svariati secondi, così come per cambiare distretto, entrare in modalità battaglia o parlare con un boss. Tempi che aumentano ulteriormente quando siamo costretti a ricaricare una partita a causa di un bug o di un agguato eccessivamente punitivo.

Scontri all'aperto.
Scontri all’aperto.

Il porting su Nintendo Switch

Per questo test, ho provato la versione 1.01 di Empire of Sin. Devo dire che gli sviluppatori si stanno impegnando nel patchare il gioco, ma sapere che esiste su tutte le altre versioni una 1.02, mentre su Nintendo Switch dovremmo aspettare anche fino a fine mese, non mi ha fatto particolarmente piacere dato gli importanti problemi del titolo.

Nonostante questo, Empire of Sin funziona bene su Nintendo Switch, ma si poteva sicuramente fare molto di più data la tipologia di gioco molto adatta alla modalità portable. Infatti, graficamente il gioco risulta piacevole in modalità docked, dove la possibilità di avere un’opzione che allarghi le icone, permette di giocare senza affaticare gli occhi e godere di qualche texture carina. Poche a dire il vero, perché il livello di dettaglio soprattutto sulle luci è stato abbassato eccessivamente e dopo il lavoro che è stato svolto con giochi frenetici come Doom e The Witcher 3 su Nintendo Switch, dire che si poteva fare di più è un eufemismo.

In portabilità, il gioco rimane comunque gradevole e sono sorpreso di come siano riusciti a metter dentro tutti quei menù zeppi di informazioni e scritte senza renderle totalmente illeggibili. Di conseguenza, possiamo bilanciare la minor qualità grafica, comunque a tratti piacevole, con la possibilità di giocare in movimento e affermare che gli unici svantaggi rispetto alle altre versioni sono il ritardo nelle patch e, rispetto alla versione PC, l’impossibilità di usare mouse e tastiera che rende l’esperienza certamente meno frustrante.

Lo slang può essere ostico.
Lo slang può essere ostico.

Conclusione

Empire of Sin è un vero peccato. Il titolo ha tantissime idee buone che avrebbero meritato di essere sviluppate da un team composto da più persone, che potevano dare una mano a risolvere tutte le lacune di un gioco con tanto potenziale.

Il gioco dei Romero è forte sulla componente narrativa e sulla parte GDR del titolo, ma soffre una scelta troppo incauta sulla parte gestionale e del sistema di combattimento. In entrambi i casi, noia è la parola principale. Non voglio dire che non mi sia divertito nella Chicago del gioco, ma quando le missioni principali cominceranno a scarseggiare e dovremmo gestire la conquista di tutti i quartieri, Empire of Sin soffre dove dovrebbe essere forte, perché si tratta di ripetere in continuazione le stesse azioni fino al prossimo afflusso di denaro. Per quanto riguarda il combattimento strategico a turni, invece il titolo è semplicemente troppo acerbo e sarebbe stato consigliabile affidare questa parte del lavoro a un esperto del settore, perché si può far un gran lavoro anche con pochi tasselli come dimostrato da Ubisoft Milano con il suo Mario + Rabbids Kingdom Battle.

In altre parole, Empire of Sin è un gioco da lasciar decantare. Lo consiglio a chi è appassionato della criminalità organizzata dei primi anni del ‘900 e agli amanti del genere gestionale curiosi di provare dei titoli meno “puri”. In ogni caso, tranne che non abbiate la necessità di provare subito qualcosa di nuovo, consiglio di attendere qualche patch e magari un leggero calo di prezzo prima di avventurarsi nel proibizionismo statunitense.

Dettagli

  • Genere: gestionale, strategia, gioco di ruolo
  • Lingua: inglese
  • Multiplayer: no
  • Prezzo: 39,99 euro
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DOOM Eternal ora disponibile su Nintendo Switch

Come avevamo anticipato qualche giorno fa, DOOM Eternal è adesso disponibile anche su Nintendo Switch solo in digitale a 59,99 euro.

Qui il comunicato stampa:

DOOM Eternal di id Software, candidato a quattro premi ai The Game Awards di quest’anno (Gioco dell’anno, Gioco d’azione dell’anno, Migliore colonna sonora, Miglior design audio), è ora disponibile su Nintendo Switch. Sviluppato in collaborazione con Panic Button – lo studio che ha realizzato le conversioni per Nintendo Switch di DOOM (2016)Wolfenstein II: The New Colossus, e Wolfenstein: Youngblood – i giocatori potranno ora vivere l’epica campagna per giocatore singolo, da casa o in modalità portatile.

Prova la combinazione suprema di velocità e potenza in DOOM Eternal, l’innovativo sparatutto in prima persona basato sul motore grafico idTech 7. Armato di lanciafiamme da spalla, lama da polso, armi da fuoco potenziate, nuove abilità e tanto altro, sei lo sterminatore di demoni più implacabile mai esistito. 

La mira con giroscopio arriva su DOOM Eternal per Nintendo Switch con un’opzione che ti consente di sfruttare la funzione giroscopica dei controller Joy-Con. L’opzione può essere usata insieme allo stick del Joy-Con, per una perfetta combinazione di immersione e precisione.

Potrai anche mettere la prova la tua abilità in BATTLEMODE, un’esperienza multigiocatore online 2 vs 1. Uno Slayer armato fino ai denti affronta due demoni controllati da giocatori in intensi combattimenti al meglio dei cinque round.

Proverete DOOM Eternal su Nintendo Switch?