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L’importanza dell’Intelligenza Artificiale nel gameplay dei videogiochi

L’Intelligenza Artificiale, comunemente chiamata IA, è una delle componenti fondamentali nei videogiochi ed è capace di fare la differenza fra un titolo eccezionale e uno solamente mediocre. Qualunque videogioco, che sia un GDR piuttosto che un gioco di calcio, un action game oppure un FPS, necessita di un’IA di alto livello per poter essere considerato un valido titolo e garantire immersività al mondo di gioco. L’apporto dell’Intelligenza Artificiale nel gameplay è dunque fondamentale.

Di seguito elencherò due titoli in cui l’intelligenza artificiale svolge un ruolo importante. Il primo ha fortemente giovato di un’ottima IA, mentre l’altro ne ha fatto un problema rilevante del proprio gameplay. Inoltre, spiegherò tramite quali elementi i giochi in questione hanno patito di una pessima IA, subendone disastrose conseguenze in termini di successo e giocabilità, o goduto di una sua ottima implementazione.

Gothic 3: Il lato oscuro dell’Intelligenza Artificiale nel gameplay

In quanto a spettacolarità grafica, Gothic 3 (2006) ha poco da invidiare ai titoli dell’epoca.

Gothic 3 è uno degli esempi, più lampanti, di quanto un gioco con dinamiche all’avanguardia e con enormi potenzialità possa essere rovinato da una pessima IA.

Il gioco, realizzato da Piranha Bytes e distribuito da JoWooD, è stato uno di quelli che ho maggiormente apprezzato fra i GDR dell’epoca per la sua innovativa capacità di rendere il giocatore fautore del proprio destino e di quello degli altri. Infatti, nei giochi dell’epoca era comune essere “schiavi” di missioni principali pre-impostate e la libertà di scelta era praticamente inesistente.

Gli ingredienti per un gioco di successo c’erano tutti ed esso si poneva come principale concorrente di The Elder Scrolls: Oblivion, quest’ultimo poi divenuto pietra miliare del genere GDR . Purtroppo, Gothic 3 ben presto invece si rivelò una catastrofe.

Gothic 3 e l’IA nel gameplay

L’imbarazzante livello di “Intelligenza” dei personaggi non giocanti era già sufficiente a fare innervosire il più paziente dei gamer. A questo è necessario aggiungere:

  • Sistema di combattimento fra i meno stimolanti e più semplicistici del panorama videoludico;
  • Elevatissima difficoltà nell’affrontare anche il più debole dei lupi;
  • Poca coerenza nel livello della sfida (era spesso più semplice sconfiggere un Troll rispetto ad un comune Lupo);
  • Inutilità degli alleati (ad esempio, armando anche al meglio gli schiavi per liberare un villaggio, ci si ritrovava a dover combattere da soli a causa della loro rapida morte);
  • Mancanza di coinvolgimento degli alleati. Anche diventando il capo di una fazione, non c’era alcuna possibilità di farsi aiutare ad attaccare un gruppo di nemici o un villaggio;
  • Scarso livellamento del giocatore rispetto gli avversari. Da massimo esperto di una disciplina, si può essere sconfitti da un qualunque lupo (sì, ancora lui…) come ai primi livelli.

Peccato, perché il titolo era davvero intrigante, con una gran varietà di missioni principali e secondarie davvero ampia, oltre che un mondo di gioco vasto e variegato, caratterizzato da un’ampia diversità di clima metereologico, flora e fauna.

Mostriamo adesso anche il lato “buono” dell’IA, quando ben realizzata.

La Terra di Mezzo: L’ombra della guerra: il lato Lucente dell’IA

Middle-earth: Shadow of War (da qui in poi solo Shadow of War) è un titolo sviluppato da Monolith e distribuito da Warner Bros.

Al contrario di Gothic 3, questo titolo è uno degli esempi di realizzazione esemplare dell’IA e del suo apporto determinante al gameplay grazie al sistema messo in piedi dall’evocativo nome Nemesis.

Tipico Nemico Stile Nemesi
Un esempio di “simpatico” nemico stile Nemesi (riconoscibile dal nome unico).

Il sistema Nemesi può essere considerato, a tutti gli effetti, la colonna portante e il principale elemento di innovazione in Shadow of War. Tutto il gampelay ruota intorno al complesso sistema di relazioni fra Uruk, Olog-Hai e bestie, fra di loro e rispetto al giocatore stesso.

Impressionante come le relazioni degli avversari non siano solo verso il giocatore ma anche fra loro stessi, dove non è raro vedere Uruk tradirsi a vicenda per il comando e il potere, rendendo il gioco dinamico e in parte indipendente dal solo giocatore.

Questo fa sembrare “vivente” il mondo di gioco, lo rende maggiormente realistico aumentandone di molto l’attrattiva, a differenza del classico gioco in cui la storia si dipana solo nei luoghi che il giocatore visita, rendendo sia gli Open World, sia i giochi divisi in aree ugualmente statici e poco credibili. Infatti, nell’Ombra della Guerra il quotidiano e le relazioni evolvono e la vita va avanti anche dove noi non siamo presenti.

Gli Orchi e le Tribù nel Sistema Nemesi

Tribù degli Orchi in SIstema Nemesi
Le tribù e le relative “sembianze” fisiche degli orchi.

Esistono sette tribù di base nel gioco, ognuna con le proprie caratteristiche. Alle sette principali dell’immagine se ne aggiungono altre due, introdotte successivamente con due specifici DLC. Le tribù sono:

  • Terrore;
  • Macchine;
  • Predoni;
  • Oscuri;
  • Selvaggi;
  • Mistici;
  • Guerrafondai;
  • Fuorilegge (aggiunta successivamente tramite DLC);
  • Massacro (aggiunta successivamente tramite DLC).

Ogni tribù ha la propria serie di debolezze e punti di forza, che andranno a sommarsi a quelle già presenti e determinate dalle Classi di appartenenza di ogni avversario (elencate in seguito).

Insieme alle mere caratteristiche da combattimento, ogni classe porta con sé anche dei tratti comportamentali e modi di agire ben definiti, che ogni avversario erediterà. Lo stile di combattimento sarà influenzato anche dalla Tribù, oltre che dalla classe, determinando mix imprevedibili di scontri in base ai cocktail di caratteristiche uniche di ogni avversario.

Quanto detto implica ad esempio che un Uruk appartenente alla Tribù degli Oscuri tenderà a farci imboscate e attaccarci nei momenti meno opportuni, come durante uno scontro con un altro Capitano mentre magari abbiamo la salute bassa e siamo in difficoltà.

Le Classi nel Sistema Nemesi

Esempio di Classe con punti di forza e debolezza (i secondi assenti in quanto è necessario reperire info per conoscerli).

Tassello importante dell’IA di Middle-earth: Shadow of War sono le Classi Base e le Classi Avanzate.

Ogni Classe Base porta con sé, così come le Tribù, determinati punti di forza e di debolezza, insieme ad altri tratti comportamentali e stili di combattimento, che si sommeranno a quelli determinati dalla Tribù.

Può essere comune ad esempio vedere gli Arcieri piazzati in posizioni sopraelevate vantaggiose per gli attacchi a distanza, soprattutto nei forti o negli avamposti. Al contrario un Difensore sarà la prima unità che troverete a difesa dei cancelli (essendo dotati di scudo e più grandi e forti della media).

Inoltre, salendo di grado, i nemici acquisiranno una Classe Avanzata, ottenendo ulteriori bonus. La Classe Avanzata dovrà essere fra quelle compatibili alla Classe Base. Infatti, non potrete mai vedere un Orco dotato di scudo acquisire caratteristiche associate a un Assassino.

A questo punto comincia a delinearsi come l’IA dia un contributo essenziale a definire un gameplay fresco, di successo, tecnicamente eccelso e credibile, definendo un’esperienza di gioco ad altissimi livelli.

Descritta per ultima, ma non meno importante, è la componente relazionale di Uruk e Olog-Hai nei confronti del personaggio. Per semplicità chiamerò questa componente “Relazionale”.

La componente Relazionale nel Sistema Nemesi

Ecco un Uruk sopravvissuto a ben tre incontri (con evidenti conseguenze fisiche).

La componente “Relazionale” determina in modo impredicibile come reagiscono Uruk Capitani e Comandanti nei nostri confronti.

Sia che siano alleati o nemici, in seguito all’incontro con il nostro personaggio, gli Uruk “importanti” (Capitani o Comandanti) possono reagire in modo inaspettato. Questo può significare principalmente che verremo traditi o che il nemico in questione “sconfigga la morte”, ripresentandosi anche se apparentemente sconfitto e ucciso.

Ogni reazione è rara e non può presentarsi più di tre volte per nemico. Ogni volta che si viene traditi o che un Uruk torna dalla morte, diminuisce la probabilità che la volta successiva possa ricapitare. Inoltre, per ogni “reazione” il nemico in questione assume delle caratteristiche particolari, a livello di abilità ed aspetto fisico, sviluppando spesso vere e proprie ossessioni verso il personaggio principale.

L’aspetto “Relazionale” è senz’altro la famosa ciliegina sulla torta a livello di gameplay, in quanto introduce ulteriore incertezza e realismo al mondo di gioco in cui si è immersi.

Immaginate un Capitano come vostra guardia del corpo. Lo fate salire di livello, lo potenziate magari con un’arma infuocata e gli fate acquisire caratteristiche epiche come il lanciare bombe e piazzare trappole. A un certo punto, potrebbe tradirvi nel momento meno opportuno, magari mentre state affrontando altri due Capitani o Comandanti, e con le stesse armi ed abilità che voi gli avete fornito!

Conclusione

Dopo questo lungo e spero entusiasmante giro sulla giostra dell’Intelligenza Artificiale, auspico di aver reso l’idea di quanto penso sia importante questo aspetto sul gameplay.

Di esempi da fare ce ne sarebbero tanti, in positivo e negativo. Sono convinto che ognuno di noi, pensando a qualche gioco, riuscirebbe a trovare decine di titoli che hanno fortemente giovato o risentito dell’IA. Pensateci! Quel titolo dove il vostro “supporto” o “alleato”, fatti i primi tre passi, veniva brutalmente massacrato dagli avversari. Piuttosto che quel titolo dove il vostro “alleato” si incastrava in una roccia, uccideva voi “per sbaglio”, si faceva scoprire dal nemico rovinandovi l’imboscata (sì, anche qui finiva la missione con la vostra morte).

D’altra parte, pensate a quel titolo in cui l’alleato vi copriva le spalle e vi salvava dall’imboscata, o dove vi forniva fuoco di copertura permettendovi di avanzare. Ne basta solamente uno per capire quanto sia importante l’intelligenza artificiale nel gameplay di un videogame.

È dunque innegabile l’importante ruolo che l’IA possiede in un videogame, seppur questo non significa che sia l’unico rilevante o da considerare. Per questo, mi piacerebbe vedere un “Rinascimento” nel campo dell’IA, in particolare nei videogame, dove il settore è rimasto in stasi per decenni ormai. Infatti, le innovazioni scarseggiano nonostante a livello puramente tecnologico il campo, in senso più vasto, abbia avuto un’esplosione non indifferente (vedasi Reti Neurali, Machine Learning e similari).

In conclusione ritengo fondamentale riportare il focus, da parte del mondo videoludico, su questo troppo spesso sottovalutato ma cruciale elemento.

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Commandos 2 – HD Remaster ora disponibile su Nintendo Switch

Kalypso Media ha annunciato che la remaster in HD di Commandos 2 è ora disponibile su Nintendo Switch.

Commandos 2 – HD Remaster è un rinnovamento in alta definizione del titolo uscito nel 2001 con l’aggiunta di tutorial rielaborati, missioni della campagna e supporti personalizzati per Joy-Con e Pro Controller.

Qui trailer e dettagli sul gioco:

Informazioni

Commandos 2 – HD Remaster è un vero omaggio a uno dei capolavori più celebri del mondo del gaming. Sviluppato originariamente dai leggendari Pyro Studios, rivivi il capolavoro che ha definito il genere come nessun altro per la prima volta su Nintendo Switch.

Prendi il controllo di un gruppo d’élite di commando alleati che devono avventurarsi in profondità nel territorio nemico e utilizza la loro esperienza combinata per completare una serie di missioni progressivamente impegnative. In questo classico che definisce il genere della seconda guerra mondiale, esplora ambienti interattivi e usa set di abilità uniche per completare missioni apparentemente impossibili.

Caratteristiche principali

  • Immergiti nella serie di Commandos in HD per la prima volta su Nintendo Switch
  • Sperimenta ogni tutorial e missione della campagna in alta definizione
  • Accedi a veicoli, scenari e armi autentiche della Seconda Guerra Mondiale come carri armati e bazooka
  • 10 missioni in 9 ambienti giorno/notte, tutte con effetti meteorologici realistici
  • Arrampicati e nuota per portare a termine missioni in ambienti completamente interattivi
  • Gioca nei panni di un cast eclettico di personaggi, tra cui Green Beret, Sniper e Whiskey the dog
  • Sperimenta abilità e approcci

Commandos 2 – HD Remaster è disponibile sia in versione fisica che digitale.

Siete dei fan dello strategico di Pyro Studios o preferiste provare qualche nuovo titolo del genere come Empire Of Sin di John Romero?

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Valkyria Chronicles 4: Complete Edition arriverà a breve su Stadia

SEGA ha annunciato che Valkyria Chronicles 4: Complete Edition, RPG con tratti action e strategici, sarà disponibile su Google Stadia a partire dall’8 dicembre.

Qui il trailer e ulteriori dettagli sul gioco:

  • Una storia di formazione in tempo di guerra – È il 1935 e la Seconda Guerra Europea (EWII) tra le federazioni atlantiche e l’alleanza imperiale dell’Europa dell’est infuria. Dopo aver ricevuto l’ordine dalla federazione, il giovane e appassionato comandante Claude Wallace deve condurre la Squadra E in un attacco lampo che ha l’obiettivo di concludere rapidamente il conflitto. Il plotone dovrà affrontare tempeste devastanti, soldati imperiali e i poteri divini delle Valkyria; riusciranno i forti legami e l’amicizia tra i membri della Squadra E a sopravvivere al gelido campo di battaglia?
  • Sistema di combattimento “BLiTZ” di nuova generazione – Il sistema di combattimento misto “BLiTZ” (“Battle of Live Tactical Zones”) rappresenta una vera innovazione di gameplay, capace di mettere insieme strategia a turni, meccaniche RPG e sparatutto in terza persona. Il BLiTZ viene utilizzato durante gli scenari di battaglia: l’azione si divide tra una modalità comando, con visuale a volo d’uccello, e una modalità azione con visuale in terza persona. A disposizione del giocatore ci sono sei classi di soldati, ovvero granatiere, cecchino, lanciere, ingegnere, truppe shock e ricognitori, numerose opzioni di supporto offensivo e difensivo e la possibilità per ogni unità di compiere un’azione speciale “Last Stand” prima di morire e tanto altro.
  • Stile grafico CANVAS – Torna lo stile grafico disegnato a mano tipico della serie, ancora più strabiliante su Stadia. Ispirato dai dipinti ad acquerello, il motore grafico CANVAS unisce elementi visivi di realtà e fantasia per creare un immaginario espressivo suggestivo e un mondo vivido ed emozionante. Il viaggio della Squadra E è un vero è proprio dipinto interattivo!
  • Il ritorno di un compositore leggendario – L’illustre Hitoshi Sakimoto, compositore originale della serie Valkyria Chronicles e di tanti altri epici ed emozionanti viaggi, ritorna a lavorare sulla saga con una colonna sonora orchestrale per Valkyria Chronicles 4 .
  • Battaglia completa – Oltre al gioco base, Valkyria Chronicles 4: Complete Edition contiene tutti i contenuti bonus pubblicati per il gioco, ovvero scenari aggiuntivi come mappe dalla difficoltà elevata e nuovi contenuti narrativi:
    • Squad E to the Beach
    • A Captainless Squad
    • Expert Level Skirmishes
    • The Two Valkyria
    • Advance Ops
    • A United Front with Squad 7

Valkyria Chronicles 4: Complete Edition sarà acquistabile sullo store della piattaforma in cloud al costo di 49,99 euro.

Siete interessati a giocare Valkyria Chronicles 4 in cloud?

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Immortals Fenyx Rising è ora disponibile su PC, console e cloud

Dopo aver pubblicato svariati trailer tra cui anche uno di animazione, Ubisoft ha lanciato sul mercato Immortals Fenyx Rising, un nuovo action game ambientato nella mitologia greca. Il titolo è disponibile per Google Stadia, Xbox Series X|S, le console Xbox One, PlayStation5, PlayStation 4, Nintendo Switch, Amazon Luna e GeForce NOW.

Qui il trailer e un estratto dal comunicato stampa:

Il gioco

Sviluppato dallo studio di Ubisoft Quebec, il team autore di Assassin’s Creed Odyssey, Immortals Fenyx Rising è una nuova ed emozionante IP che porterà le avventure mitologiche a nuovi e incredibili livelli. I giocatori vestiranno i panni di Fenyx, una semidivinità alata impegnata in una missione per salvare gli dèi dell’Antica Grecia e la loro casa da una maledizione oscura. Solo padroneggiando i leggendari poteri degli dèi, superando prove eroiche e affrontando terribili mostri mitologici, Fenyx sarà in grado di affrontare Tifone, il Titano più letale dell’intera mitologia greca.

Immortals Fenyx Rising è una variante entusiasmante e divertente del genere dei giochi d’azione e avventura open world, che offre un’esplorazione davvero avvincente attraverso spostamenti sempre dinamici. Corri in vaste zone aperte, scala montagne enormi e plana nei cieli per scoprire tutti i segreti delle varie regioni ispirate alle divinità greche attraverso l’Isola dorata.

Oltre a garantire un’esperienza avvincente a tutti gli aspiranti eroi, il gioco offre un’azione dinamica, frenetici combattimenti corpo a corpo e in aria, e storie ispirate alla mitologia greca.
I giocatori dovranno combattere contro creature gigantesche come i Ciclopi, il Minotauro e Medusa, ma con l’aiuto della spada di Achille, l’arco di Ulisse e le ali di Dedalo, potranno anche lanciarsi in aria per affrontarle senza alcun timore. Oltre ai combattimenti, alcuni enigmi nello scenario metteranno alla prova la logica e la strategia dei giocatori, da semplici rompicapi fino agli epici sotterranei di Tartaro.

Che ne pensate della nuova IP di Ubisoft?

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Recensioni

PES 2021 per PlayStation 4 – Recensione

recensione in un tweet

PES 2021 Season Update non è un videogame nuovo, ma un aggiornamento del precedente: nonostante tutto, un po’ per il prezzo accattivante, un po’ per qualche correzione (e un po’ per la longevità), acquistarlo potrebbe valerne la pena.

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Ci sono prodotti che per essere sviluppati richiedono anni, e ce ne sono altri che invece ogni 12 mesi, puntualmente, riescono ad arrivare sul mercato. Nella maggior parte dei casi, con le dovute eccezioni, parliamo di titoli sportivi simulativi che non hanno la necessità di rivoluzionare continuamente il gameplay, né di ricostruire delle fantastiche ambientazioni da esplorare. Con l’inizio della Serie A arrivano sul mercato i soliti videogame calcistici, con Konami che quest’anno è andata un po’ controcorrente rispetto al solito, mettendo in vendita non più un vero e proprio gioco ma un update, per “riadattare” il videogame in questa nuova stagione. Ecco che arriva eFootball PES 2021 Season Update (che abbrevieremo in PES 2021), con un prezzo anche molto più competitivo del solito: 30 euro/40 euro, in base all’edizione scelta, il che significa circa metà prezzo rispetto al competitor principale.

Che si tratta di un update è decisamente chiaro.

Non un gioco, solo un update

In un periodo di pandemia, che ha portato inevitabilmente a rallentamenti sullo sviluppo e lo slittare dei campionati e delle coppe, perché rifare tutto da capo quando si deve vendere un prodotto quasi uguale all’anno precedente? Questa domanda se la sono fatta anche all’interno di Konami, e per questo hanno deciso di proporre un aggiornamento che potesse solo “aggiustare” alcune dinamiche o elementi di grafica. Ad esempio è stata una buona occasione per aggiornare i valori e i volti di giocatori esplosi negli ultimi 12 mesi, con Haaland e Davies su tutti. PES 2021 è anche l’ultima versione del videogame pensata per PlayStation 4 e Xbox One, nonché l’ultima con Fox Engine. Dopo anni di onorata carriera, infatti, si cambierà motore grafico e si punterà su Unreal Engine, di Epic Games.

PES 2021 propone le solite modalità offline e online dei precedenti titoli. Nel primo caso abbiamo la sezione Calcio d’inizio (amichevoli, co-op, 1vs1, campionati e coppe), la Master League e Diventa un Mito, nel secondo invece la possibilità di giocare contro (o con) qualcuno in rete con la sezione eFootball e MyClub. In aggiunta c’è la possibilità di potersi allenare sui fondamentali specifici e di modificare squadre/calciatori, potendo agire anche sul loro aspetto e sui trasferimenti. Non essendoci delle criticità palesi, ed essendo un update, non ci si è concentrati molto in queste modalità, già ritoccate comunque lo scorso anno.

Le modalità online sono il cuore di un titolo esportivo come PES 2021, e ci sono sempre nuove sfide (e avversari) da affrontare.

Le stesse modalità, con pro e contro

Riassumendo velocemente le modalità di gioco, la Master League permette di guidare una squadra dalle serie minori fino ad arrivare sul tetto d’Europa: scendiamo in campo, ma dobbiamo tenere d’occhio tutto quello che succede a livello societario, stando attenti alla forma dei giocatori, fronteggiando infortuni e avendo un ruolo principale nel mercato, decidendo chi acquistare, chi vendere e come condurre le trattative, se a titolo definitivo o in prestito. La modalità Diventa un Mito invece ripercorre la stagione di un singolo atleta, noi o un calciatore esistente, nonché l’unico sul campo che possiamo controllare: saremo noi a fargli fare le giocate che lo porteranno in Nazionale o al Pallone d’oro.

Il panorama online per un titolo esportivo risulta di vitale importanza, anche se cambia poco e nulla rispetto all’anno precedente. Comunque è un comparto che funziona, e quindi è giusto riproporlo nella medesima forma o quasi. L’eFootball è la classica modalità PvP che mette contro i giocatori con le squadre preimpostate, mentre MyClub permette di sfidare gli altri player e costruirsi il proprio team “vincendo” gli atleti o avvalendosi di osservatori che possano ridurre di molto il campo di ricerca. Non serve gestire la squadra ai livelli della Master League, ma la componente strategica è utile per dosare le forze e trovare l’allenatore adatto ai giocatori e che possa essere rispettato: se il livello del team supera quella del mister, la squadra perde coesione e diventa incredibilmente squilibrata. Questo farà sì che soprattutto all’inizio non sarà possibile schierare la miglior formazione di campioni ma in qualche ruolo bisognerà accontentarsi di qualcuno un po’ più scarso. Come prevedibile, questa è la modalità più longeva, fra sfide giornaliere/settimanali e partite online.

Il derby della Madonnina, ma senza licenze.

Ahi, le licenze di PES 2021

Dicevamo che è un update, ma quindi dove sono le novità? Le più evidenti sono nelle licenze: come ogni anno infatti c’è la compravendita per aggiudicarsi squadre, campionati e calciatori. Rimanendo in Serie A ad esempio, l’AS Roma è diventata partner dell’opera Konami, mentre spicca l’assenza delle milanesi, ora rinominate Lombardia NA e Milano RN. E mancano anche altri grandi team come il Real Madrid, Atletico Madrid, Manchester City, l’intera Bundesliga (con qualche tedesca salva). Ci sono invece i campionati danesi, russi, svizzeri o thailandesi, ma oltre a fare numero non hanno chissà che appeal per il giocatore medio. Ma più che dello sviluppo, questo resta un problema più legato alla parte commerciale, visto che parliamo dettagli che vanno negoziati. In ogni caso in PES 2021 sono riusciti a confermare i team con i calciatori più importanti dell’ultimo decennio: il Barcellona di Messi, la Juventus di Cristiano Ronaldo e, un po’ più staccato, il Bayern Monaco di Lewandowski. 

Non pare esserci stato nessun intervento nel comparto audio, con la telecronaca di Fabio Caressa e Luca Marchegiani che sembra identica a quella dello scorso anno, nel senso che vengono usate le stesse frasi e le stesse espressioni di PES 2020. Quest’anno però qualche imperfezione possiamo anche perdonarla, sia per lo stravolgimento di tutti i campionati che per il prezzo competitivo. La pandemia ha fatto sì ad esempio che si arrivasse ad agosto senza sapere le squadre promosse/retrocesse, mentre il calciomercato aperto fino ai primi di ottobre non ha permesso di agire sui trasferimenti in maniera celere. Ora è tutto sistemato e le squadre sono aggiornate, ma quando è uscito (12 settembre) eravamo ancora in alto mare. L’update ha portato degli apparenti miglioramenti anche sul gameplay. Nulla di troppo rivoluzionario, ma l’impressione è di trovarsi davanti a un videogioco un po’ più lento e dove la stazza dei singoli gamer conta un po’ di più a livello di contrasti.

Dopo mesi di stadi vuoti fa molto piacere vedere dei tifosi, seppur virtuali.

Conclusione

Alla fine di tutto, conviene acquistare questo aggiornamento? Dipende da che tipo di gamer siete e se siete più portati all’offline o all’online. Il gioco non cambia di molto, quindi se le vostre partite sono concentrate più sulla Master League o Diventa un Mito, non ci sono novità da questo punto di vista, mentre se siete interessati al multiplayer in rete allora potrebbe valerne la pena, un po’ perché i server dell’edizione 2020 si sono svuotati, un po’ perché chi aveva acquistato una delle versioni precedenti ha un po’ di vantaggi in-game. Se invece non siete dei giocatori abituali della saga di Konami allora di dubbi ce ne sono veramente pochi: PES 2021 è un prodotto più che valido, soprattutto al prezzo proposto.

In ogni caso, questo è un anno di transizione che non fa testo nella solita lotta fra PES e FIFA, dal momento che il 2021 sarà l’anno zero per il mercato videoludico e forse anche per il calcio. Avremo i primi titoli sportivi pensati per girare su PlayStation 5 e Xbox Series X|S, anche se la coda di PlayStation 4 e Xbox One è ancora lunga (FIFA usciva nel 2018 sulla old-gen). E sarà un periodo importante anche per il calcio, che potrebbe proporre introdurre qualcosa di nuovo per far fronte ai contagi e alla crisi dovuta agli stadi vuoti: salary cap? Campionati con playoff? Visto che in questo 2020 Konami ha lavorato su un update e non su un videogioco nuovo, è lecito aspettarsi che tutte le risorse risparmiate siano state concentrate all’anno prossimo, proponendo un rivoluzionato PES 2022 con alle spalle 24 mesi di sviluppo.

Dettagli e Modus Operandi

  • Genere: sportivo, calcistico
  • Lingua: italiano
  • Multiplayer: si
  • Prezzo29,99 euro

Ho potuto rivivere l’esperienza (incredibilmente ricca) di PES, questa volta “solo” in versione aggiornata, grazie al codice concesso dal publisher.

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Twin Mirror, il thriller psicologico è adesso disponibile

DONTNOD Entertainment e BANDAI Namco hanno annunciato che Twin Mirror è ora disponibile su PlayStation 4, Xbox One e PC.

Qui trailer e comunicato stampa:

Dopo la tragica morte del suo migliore amico, Sam Higgs decide di tornare a Basswood, la città della sua infanzia, per porgergli l’ultimo saluto. Ma diventa subito evidente che questa piccola cittadina della Virginia occidentale nasconde molti segreti. L’ex giornalista investigativo utilizzerà quindi le sue abilità deduttive per svelare i misteri che circondano la città e i suoi abitanti. Affrontando il suo passato, Sam sarà combattuto tra la sua ricerca della verità e il suo desiderio di riconnettersi con i suoi cari. Ma di chi potrà davvero fidarsi?

Le abilità analitiche davvero uniche di Sam consentiranno al giocatore, attraverso il Palazzo Mentale, di rivivere i suoi ricordi durante alcune sequenze di flashback, oltre a studiare l’ambientazione circostante per raccogliere indizi, così da simulare più scenari per dedurre il corso degli eventi o predire i punti di svolta chiave della storia. Tuttavia, questa particolare capacità può portare Sam a isolarsi dal mondo e, a volte, a ferire chi gli sta intorno.

Ed è qui che entra in gioco il Doppio, un personaggio che solo Sam può vedere. Il Doppio è una rappresentazione di sé stesso più empatica e sociale. Sam potrà sempre contare su questo alleato per una guida attraverso le interazioni sociali e per esplorare una società che a volte rifiuta la singolarità. Attraverso queste qualità umane, il Doppio potrà offrire a Sam un’alternativa quando dovrà prendere decisioni importanti.

Ogni decisione, interazione e scoperta influenzerà la direzione delle indagini di Sam e determinerà quanto di sé stesso sarà disposto a sacrificare. Ma non ci sono risposte giuste o sbagliate, perciò ogni giocatore vivrà un’esperienza unica e adattata alle proprie decisioni personali.             

Twin Mirror è compatibile con PlayStation 5, Xbox Series X e Xbox Series S.

Siete interessati alla nuova avventura di DONTNOD?

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Football Manager 2021 è ora disponibile anche sulle console Xbox

Sports Interactive e SEGA hanno annunciato che Football Manager 2021 Xbox Edition è ora sul mercato. La serie torna sulle console Microsoft dopo oltre dieci anni di assenza in una versione semplificata basata sull’edizione Touch.

Il titolo manageriale calcistico più famoso del mondo torna su console dopo oltre dieci anni. Football Manager 2021 Xbox Edition ti porta sulle panchine più importanti del mondo in una versione pensata per sfruttare al meglio il controller Xbox. Realizzata sulla base della popolare edizione Touch, FM21 su Xbox è una versione semplificata di quella per computer, che offre stagioni più rapide e si concentra sui compiti principali dell’allenatore.

FM21 arriverà su Nintendo Switch entro la fine dell’anno.

Noi abbiamo recensito la versione PC. E voi, che edizione state giocando?

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Empire of Sin, il nuovo strategico di Romero è ora disponibile

Paradox Interactive e John Romero, storico lead designer di Doom, hanno lanciato sul mercato Empire Of Sin, strategico a turni ambientato nella Chicago degli anni ’20. Il gioco è disponibile su PC, Mac, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.

Qui sotto il trailer e un estratto del comunicato stampa:

Questo gioco incentrato sui personaggi e ispirato ai noir permette ai giocatori di immergersi nello sfarzo e nel glamour dei ruggenti anni ’20, il tutto mentre lavorano dietro le quinte nel duro ventre del crimine organizzato. Spetta a te spingere, incantare e intimidire i tuoi avversari per farti strada verso la cima del potere e fare tutto il necessario per rimanere lì. Il gameplay di Empire of Sin è strutturato attorno a tre pilastri: 

  • Roleplay: Scegli uno dei quattordici boss unici basati su gangster immaginari e del mondo reale, quindi parti per costruire e gestire il tuo impero criminale nella famigerata era del proibizionismo di Chicago. Scegli Al Capone o Goldie Garneau e manda il resto della malavita di Chicago a dormire con i pesci!
  • Empire Management: Costruisci il tuo Empire of Sin e gestisci l’economia della malavita di Chicago con saggezza commerciale, brutalità o notorietà a livello cittadino. Gestisci strategicamente i tuoi stabilimenti come speakeasies, catene di approvvigionamento, casinò e altro ancora.
  • Combattimenti a turni: Metti insieme una banda di assassini dagli oltre cinquanta gangster reclutabili di Empire of Sin e lanciali in un combattimento a turni per difendere ed espandere il tuo territorio o invia un messaggio alle gang avversarie.

Empire of Sin è un lavoro pieno d’amore, un gioco che volevo realizzare da 20 anni”, ha affermato Brenda Romero, game director presso Romero Games. “Se i giochi riguardano la realizzazione dei desideri, chiunque abbia mai desiderato di gestire un impero criminale è pronto per questa titolo. Abbiamo progettato il gioco per metterti nel bel mezzo dell’azione, proprio all’inizio del Proibizionismo. Inutile dirlo, ma lo dirò: il team di Empire of Sin non vede l’ora che i giocatori si immergano in questo gioco.”

Empire of Sin è il cocktail perfetto per i videogiochi: fonde insieme la strategia e il gameplay gestionale per cui Paradox è noto con nuovi sapori come il combattimento a turni, il tutto ambientato nel mondo meticolosamente ricreato della Chicago degli anni ’20”, ha affermato Ebba Ljungerud, CEO di Paradox. “Portare questo ambizioso progetto al traguardo è stata una meravigliosa impresa con Romero Games e siamo entusiasti che da oggi i giocatori possano compiere i primi passi nel proibizionismo!”

Che ne pensate del nuovo lavoro di John Romero?

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The Good Life è un RPG di fotogiornalismo investigativo in arrivo nel 2021

The Irregular Corporation e White Owls Inc. hanno annunciato The Good Life, un RPG freestyle in cui vestiremo i panni di una giovane fotografa investigativa. Il titolo, dopo una fruttuosa campagna su Kickstarter, arriverà durante l’estate del 2021 su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC.

Qui il trailer:

In The Good Life , i giocatori vestono i panni della fotografa newyorchese Naomi, la cui vita prende una piega inaspettata e si ritrova nella pittoresca cittadina rurale inglese di Rainy Woods. Apparentemente pare che tutti gli abitanti del posto conducano una vita tranquilla e felice. Tuttavia, mentre Naomi inizia a pagare i suoi debiti attraverso la fotografia e qualche lavoretto part-time, inizia a scoprire che non tutto è come sembra nella “cittadina più felice del mondo”. Gli abitanti mutaforma rappresentano solo l’inizio del mistero che Naomi dovrà svelare in The Good Life 

Usa le tue abilità da detective e impara tutti i segreti del fotogiornalismo investigativo per mettere a nudo i segreti di Rainy Woods. Tieni gli occhi aperti mentre svolgi strani, ma piacevoli, lavori part-time per far quadrare i conti, ma fai attenzione a non strafare, perché potresti beccarti un raffreddore. Metti da parte un po’ di soldi e vivi sfruttando i frutti della terra curando il tuo giardino, stringi amicizie (ma occhio ai nemici) e vivi una bella vita a Rainy Woods, soprattutto dopo che avrai la tua fedele pecora da portare a spasso per la cittadina. (Sì, davvero).

Originariamente annunciato in una campagna Kickstarter che ha raggiunto immediatamente i suoi traguardi di finanziamento appena dopo il reaveal, lo stile narrativo indimenticabile di SWERY e White Owl condurrà tutti gli appassionati in un viaggio unico e pieno di sorprese nel corso del prossimo anno su PC, Xbox One, PlayStation 4 e Nintendo Switch.

The Irregular Corporation ci ha già piacevolmente sbalorditi con il recente gestionale Mars Horizon di cui vi consigliamo leggere la nostra recensione.

Siete curiosi di giocare a The Good Life?

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Doom Eternal, annunciata la data per Nintendo Switch

Id Software e Bethesda hanno annunciato che finalmente il porting per Nintendo Switch di Doom Eternal è in arrivo sul mercato. Il titolo sarà disponibile solo in versione digitale a partire dall’8 dicembre.

Qui il trailer

Grazie alla collaborazione con gli amici di Panic Button, lo studio che ha realizzato le versioni per Nintendo Switch di DOOM (2016)Wolfenstein II: The New Colossus e Wolfenstein: Youngblood, potrai finalmente affrontare la campagna per giocatore singolo o sfidare i tuoi amici online in BATTLEMODE comodamente dal divano o dove vuoi tu.

Prova la combinazione suprema di velocità e potenza in DOOM Eternal, l’innovativo sparatutto in prima persona basato sul motore grafico idTech 7. Armato di lanciafiamme da spalla, lama da polso, armi da fuoco potenziate, nuove abilità e tanto altro, sei lo sterminatore di demoni più implacabile mai esistito. 

La mira con giroscopio arriva su DOOM Eternal per Nintendo Switch con un’opzione che ti consente di sfruttare la funzione giroscopica dei controller Joy-Con. L’opzione può essere usata insieme allo stick del Joy-Con, per una perfetta combinazione di immersione e precisione.

Potrai anche mettere la prova la tua abilità in BATTLEMODE, un’esperienza multigiocatore online 2 vs 1. Uno Slayer armato fino ai denti affronta due demoni controllati da giocatori in intensi combattimenti al meglio dei cinque round.

Siete interessati a giocare Doom Eternal in modalità portable?