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Diablo 4 arriva su Xbox Game Pass questo mese

Activision-Blizzard è ormai nelle mani di Microsoft e il pubblico Xbox comincia a trarne beneficio già da questo mese. I possessori di Xbox Game Pass infatti riceveranno all’interno del proprio abbonamento Diablo 4, l’ultima fatica di Blizzard, che abbiamo anche recensito.

Diablo 4 arriverà su Xbox Game Pass questo mese, per la precisione il 28 marzo 2024. Al suo arrivo, il mondo creato da Lilith conterrà già “Le Forche Caudine“, che saranno disponibili in-game dal 5 marzo. Le Forche Caudine sono un dungeon fisso non lineare che permetterà ai videogiocatori delle stessa classe di affrontarsi l’uno contro l’altro.

Il dungeon ha durata settimanale, con conclusione il martedì alle 17.00 e ripresa alle 19.15. Le sfide permettono di guadagnare Sigilli, fino a quattro, che ovviamente garantiranno loot sempre più ambiti. Tutti i dettagli, sono disponibili sul post pubblicato sul sito ufficiale di Diablo 4.

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Skull and Bones – Recensione

Skull and Bones è il gioco che tutti i fan di Assassin’s Creed IV: Black Flag aspettavano da anni, ma che Ubisoft ha deciso di far uscire solo dopo averlo fatto affondare e ritornare a galla più volte. Nato come un DLC del quarto capitolo di Assassin’s Creed, Ubisoft decide ad un certo punto di renderlo gioco stand alone allo scopo di sfruttare le bellissime ambientazioni marittime, la fisica dell’acqua e prendersi il tempo – ben sette anni – per ampliare le meccaniche di gioco a favore di un ampio live service.

Nella nostra recensione di Skull and Bones vi spieghiamo se l’attesa è stata premiata o se nuovo gioco Ubisoft è affondato nell’oceano dei live service insieme alle sue ambizioni.

Niente è più importante del tesoro

Skull and Bones ci mette nei panni di un pirata che deve conquistare l’Oceano Indiano, combattendo contro navi nemiche, saccheggiando porti e accumulando ricchezze e fama. Il tutto senza mai mettere piede a terra, perché evidentemente i pirati di Ubisoft preferiscono le navi piuttosto che la terraferma. O meglio, i piedi a terra si mettono, ma solo per commerciare e acquisire le missioni che ci faranno progredire nella storia.

Il titolo infatti si profila come un GaaS (Game as a service), un gioco dunque creato per impegnare all’infinito il tempo dei videogiocatori grazie alle missioni aggiunte periodicamente dagli sviluppatori e destinato, ovviamente, a far monetizzare Ubisoft il più a lungo possibile. Chi si aspettava una storia epica, compiuta ed indimenticabile, resterà deluso. In verità, la trama di fondo ci sta ma è anche il solito cliché: si parte come un novello naufrago e da una quasi zattera si dovrà riuscire a diventare un pirata famigerato e rispettato.

Tutti all’arrembaggio

Il gameplay di Skull and Bones si basa principalmente sul combattimento navale, l’unico, e per fortuna uno dei più importanti, aspetti che salva il gioco da un naufragio totale. Le battaglie sono divertenti e dinamiche, con diverse tipologie di navi, armi e abilità da usare in base alla situazione.

Si può anche esplorare una vasta mappa con diverse zone climatiche, eventi dinamici e nemici di diversa difficoltà, ma senza mai (o quasi) scendere dalla nave, il che rende l’esplorazione noiosa e limitata.Non avrebbe guastato uno spruzzo di open world anche sulle isole toccate dal nostro eroe. Terraferma che risulta, alla fine, esplorabile parzialmente, quel poco necessario per raggiungere i punti di interesse.

Oltre che sulla navigazione, il gameplay si basa anche su un sistema di loot abbastanza caotico, avete presente la canzoncina per fare un fiore, ci vuole un albero? Ecco, per diventare famigerati in tempi brevi dovrete essere il più veloci possibile a raccogliere risorse (in proprio, acquistandole o depredandole), che vi permetteranno di progredire nel gioco sia come fama, sia come equipaggiamento a disposizione.

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La progressione si basa su dei ranghi (Infamia) divisa in dieci classi che si acquisisce completando missioni e/o contratti. Prima ho parlato del nostro protagonista come un eroe… beh consideratelo un eccesso di foga. Il nostro alter ego piratesco è quanto di più noioso si sia visto ultimamente nel mondo videoludico. Ad onor del vero è completamente personalizzabile nel vestiario, grazie ai pacchetti acquistabili o ottenibili dai tesori scoperti o dai bottini conquistati, ma non è dotato di parola e quei pochi dialoghi, frustranti, che vorrete solo skippare, consentono la semplice scelta tra un paio di risposte, che tra l’altro non influenzano neanche la trama.

Infine, Skull and Bones è pensato per essere giocato in cooperativa con altri due amici, formando una flotta, o in modalità PvP contro altri giocatori. Le modalità multiplayer però molto ripetitive, con missioni poco originali e incentrate sullo stesso schema di attacco e fuga. E, fidatevi, la maggior parte delle volte queste missioni “combinate” non avverranno, sarete tutti intenti a navigare per fatti vostri completando le vostre di missioni. A meno che non siate un gruppo di amici che si danno appuntamento appositamente.

Il rumore del mare

Tecnicamente Skull and Bones ha i suoi alti e suoi bassi come le onde del mare. La grafica e il sonoro sono di buon livello, con effetti di luce, acqua e fumo ben fatti e dettagliati. Le navi e i pirati sono ben modellati e animati, ma poco carisma caratterizza quei personaggi secondari che abitano i luoghi visitati.

Navigare è veramente soddisfacente. L’acqua è davvero realistica, la migliore secondo me tra i giochi di pirati oggi disponbili. I combattimenti navali sono alla fine dei conti divertenti, anche se un abbordaggio più articolato sarebbe stato auspicabile, piuttosto che una semplice scenetta di intermezzo. Navigare poi al tramonto o all’alba è un qualcosa di veramente speciale ed affascinante e su questo, bisogna dire, Ubisoft ha tirato fuori un titolo graficamente davvero valido.

Anche i vari porti che si incontrano e le località da esplorare (per quanto in minima parte) sono davvero ben realizzate e sicuramente caratteristiche degli ambienti pirateschi del XVII secolo.

Conclusione

Skull and Bones prova a farsi spazio nel mondo dei “Game as a service” con battaglie navali sicuramente sopra la media rispetto ai diretti concorrenti (Sea of Thieves), ma senza aggiungere nulla di più. L’opera di Ubisoft delude le aspettative per molti aspetti e non riesce a sfruttare il potenziale del tema piratesco.

Purtroppo i difetti e la ripetitività minano il divertimento e la longevità. Il risultato finale è ben distante dal titolo quadrupla A promesso da Ubisoft.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: PS5, Xbox Series S/X, PC
  • Data uscita: 13/02/2024
  • Prezzo: 59,99 €

Ho provato il gioco a partire dal day one su Xbox Series X

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Elden Ring, il DLC Shadow of the Erdtree ha una data d’uscita

Dopo due anni dall’arrivo di Elden Ring, Bandai Namco ha finalmente aggiunto nuovi dettagli sul prossimo DLC, Shadow of the Erdtree. Il publisher giapponese e From Software hanno pubblicato il primo trailer ufficiale dell’espansione, annunciando che la data d’uscita del DLC di Elden Ring sarà il 21 giugno.

Il trailer inizia su un’ambientazione che abbiamo già conosciuto per un boss opzionale del gioco principale e mostra nuovi nemici e boss fight, come una creatura leonina con la testa rotante e un’altra fatta interamente di fiamme. Ci sono anche nuove abilità, oggetti e armi, una delle quali sembra essere addirittura la testa di un orso.

Alla sua uscita il nuovo DLC di Elden Ring, potrà essere acquistato con diverse opzioni. Le Edizioni Base prevedono il solo DLC in forma digitale oppure la Elden Ring Shadow of the Erdtree Edition, composta da un bundle di Elden Ring su disco e l’espansione in digitale. Le versioni fisiche retail sono disponibili solamente per PlayStation 5 e Xbox Series X|S.

Le Premium Edition si dividono in due bundle: Premium Bundle con DLC, artbook e colonna sonora digitale; Deluxe Edition, composto come il Premium Bundle ma con il videogioco base. Infine, non può mancare la Collector’s Edition che include una statua (46cm) di “Messmer l’Impalatore”, l’artbook fisico da 40 pagine con copertina rigida e la colonna sonora in digitale.

Chi vuole infine esagerare può prenotare sul Bandai Namco Entertainment Store l’Elmo di Messmer l’Impalatore, personaggio centrale di Elden Ring Shadow of the Erdtree.

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Sand Land mostra il suo gameplay in un trailer

Bandai Namco ha pubblicato un video di 9 minuti in cui offre uno sguardo avvincente sul gameplay di Sand Land, il videogioco tratto dal manga di Akira Toriyama, in cui da videogiocatori andremo alla ricerca della leggendaria fonte insieme al principe dei demoni Belzebubù, lo sceriffo Rao e il Ladro.

Il trailer si concentra su Belzebubù e il suo stile di combattimento esuberante e furtivo, ma anche sui potenziamenti ottenibili aumentando la propria esperienza attraverso le battaglie.

Oltre al gameplay durante le battaglie, il trailer mostra i veicoli di Sand Land, fondamentali per esplorare nuovi territori e respingere i nemici. Ogni veicolo è personalizzabile con l’aiuto di Ann, una nuova alleata.

Sand Land sarà disponibile dal 26 aprile 2024 per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series S/X e PC.

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Enotria The Last Song, svelata la data d’uscita del soulslike italiano

Enotria: The Last Song, un titolo che ha catturato l’attenzione degli amanti del genere dei souls-like per la sua promessa di un’esperienza di gioco epica ambientata in terra italiana ha una data d’uscita ufficiale. Il “Summer-Souls” di Jyamma Games arriverà il 21 giugno 2024 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.

L’annuncio è arrivato attraverso un nuovo trailer che promette di trasportare i giocatori in un viaggio emozionante attraverso un mondo di fantasia ricco di avventure, misteri e pericoli nel Bel Paese. Il gioco offre un’esperienza di gioco immersiva, caratterizzata da una trama avvincente, personaggi indimenticabili e un’ambientazione mozzafiato.

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Skull and Bones, l’opera piratesca di Ubisoft è finalmente disponibile

Nell’oceano tempestoso dei videogiochi di pirati, una nuova isola spicca tra le nebbie: Skull and Bones. Il nuovo titolo sviluppato da Ubisoft Singapore promette di portare i giocatori in un viaggio epico attraverso i mari infestati dai pirati, offrendo un’esperienza coinvolgente e ricca di azione su Ubisoft+, PlayStation 5, Xbox Series S/X e PC.

Sin dalla sua uscita è inoltre disponibile una prova gratuita che consentirà ai giocatori di sperimentare fino a otto ore di gioco che saranno poi mantenute nell’account al momento dell’acquisto del gioco.

Fin dai primi trailer, Skull and Bones ha catturato l’immaginazione dei giocatori con la sua promessa di avventure epiche sui sette mari. Il gioco si ispira all’Oceano Indiano in un’epoca di tesori nascosti, battaglie navali e alleanze oscure. I giocatori sono immersi in un mondo ricco di dettagli, dove possono esplorare isole remote, dare la caccia ai leggendari tesori e combattere contro navi nemiche in spettacolari scontri navali da soli oppure in ciurme fino a 3 pirati.

Una delle caratteristiche distintive di Skull and Bones è la sua enfasi sulla progressione. I giocatori partono da zero e aumentando la propria Infamia completando diverse attività scalano i ranghi della vita di mare ottenendo nuove navi, armi e arredi di vario tipo.

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Il futuro di Xbox

Già settimana scorsa, Phil Spencer aveva dichiarato che questa sera ci sarebbero stati annunci ufficiali in seguito ai numerosi rumors che suggerivanouno stravolgimento per quanto riguarda il futuro delle esclusive Xbox.

In realtà durante il podcast a cui abbiamo avuto modo di assistere questa sera, Phil ha dichiarato ufficialmente che saranno soltanto 4 giochi ancora non dichiarati ad abbandonare lo status di esclusività delle piattaforme Microsoft, dichiarando che attendono ancora altri 20 anni nel futuro di Xbox

Un futuro molto meno catastrofico di ciò che tanti si erano già prefigurati. Immaginandosi addirittura la chiusura della divisione gaming stessa, ipotesi completamente scartata dal CEO, dichiarando che attendono ancora altri 20 anni nel futuro di Xbox. Hanno anche insistito ripetitivamente sul fatto che i first party Microsoft arriveranno al day-one sul servizio in abbonamento di cui sopra.

Si tratta comunque di un evento storicamente rilevante, in quanto è il primo segnale di “vera” apertura multi-piattaforma tra console concorrenti,soprattutto alla luce delle recenti parole di Hiroki Totoki, attuale CEO di Playstation, che ha dichiarato che nel futuro Sony si aprirà maggiormente alla concorrenza.

Microsoft ha rinnovato il suo interesse nel continuare a supportare il Game Pass annunciando il primo risultato dell’acquisizione Activision avvenuta dopo non poche difficoltà l’anno scorso: Diablo 4 arriverà nel servizio in abbonamento Xbox il 28 Marzo di quest’anno.

Nonostante i dichiarati 34 milioni sono gli abbonati attualmente iscritti al servizio, Microsoft si dichiara consapevole del Gap di utenti attivi nelle rispettive console, ribandendo la propria intenzione nel differenziarsi alla concorrenza grazie all’ormai centrale servizio offerto dalla casa di Redomnd.

È stato anche dichiarato che è in arrivo dell’hardware non meglio specificato su cui hanno grandi aspettative.

In definitiva un intervento più di conferma, che di stravolgimento, pensato per riassicurare fan e azionisti della buona salute della compagnia, annunciando inoltre che Xbox arriveranno sulla console concorrente, il che può facilmente lasciare presupporre che in futuro ne possano arrivare altri.

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Project Orion, CD Project assume veterani per il seguito di Cyberpunk 2077

Il seguito di Cyberpunk 2077, allarga la platea dei suoi sviluppatori. Project Orion, attualmente nelle prime fasi di sviluppo, oltre ai già noti veterani provenienti dal primo capitolo, ora abbraccia nuovi talenti in un team più ampio con sede nel nuovo studio CDPR di Boston, Massachusetts.

Ai veterani come Gabriel Amatangelo (Game Director) e Igor Sarzyński (Creative Director), si uniscono cinque professionisti del settore con anni di esperienza e una varietà di progetti AAA.

Dan Hernberg, noto per New World, Apex Legends e Diablo 3, si unisce al team come produttore esecutivo. Ryan Barnard, ex gameplay director per IO Interactive (Hitman) contribuirà come design director. Alan Villani, che ha curato la direzione tecnica di Mortal Kombat, amplierà il team di veterani di Project Orion in qualità di direttore tecnico.

Anna Megill sarà lead writer del nuovo gioco di CD Projekt dopo aver contribuito alla realizzazione di titoli come Control, Guild Wars 2 e il prossimo Fable di Playground Games. Infine, Alexander Freed rafforzerà ulteriormente la scrittura di Project Orion. Freed è uno scrittore di bestseller del New York Times con oltre 15 anni di esperienza nella scrittura di videogiochi. Ha lavorato in precedenza per BioWare, Obsidian Entertainment e Wizards of the Coast.

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Editoriali

I 5 migliori cattivi di Final Fantasy

Dopo avervi raccontato i migliori protagonisti maschili di Final Fantasy, non possiamo non raccontarvi il rovescio della medaglia. Come è noto non esiste nessuna buona storia senza un buon antagonista. Ecco dunque anche la nostra classifica sui cinque migliori cattivi dei Final Fantasy!

Avvisiamo che nella lettura potreste incappare in qualche spoiler. Per descrivere a dovere i nostri cattivoni, infatti, abbiamo giocoforza dovuto parlare di alcuni eventi chiave della trama del gioco da cui provengono. Pronti ad abbracciare il lato oscuro?

5. L’imperatore (FFII)

Antagonisti dei Final Fantasy

L’imperatore, principale antagonista di Final Fantasy II (il cui vero nome è Mateus), è un antagonista davvero intrigante, nonostante la sua poca notorietà.

Colpisce anzitutto per il suo aspetto, estremamente elegante, ma allo stesso tempo minaccioso, con i suoi lunghi capelli e le unghie smisurate. Il viso dell’imperatore, con la sua espressione diabolica, troneggia alle spalle del logo del gioco, come a rimarcare la minacciosità della sua presenza. L’origine diabolica dei poteri di Mateus, frutto di un vero e proprio patto col diavolo, rafforza l’alone luciferino che questo personaggio emana.

Il malvagio sovrano concretizzerà presto anche coi fatti l’aura di terrore che lo circonda, rendendo la vita degli eroi di Final Fantasy II un vero inferno. Il secondo episodio della saga è certamente tra i Final Fantasy dai toni più cupi e tetri in assoluto, visto il numero di tragedie che i protagonisti devono affrontare. La causa di quasi tutte queste avversità è sempre la medesima: proprio il nostro Imperatore.

Indimenticabile il senso di sconforto che causa il suo ritorno dalla morte, in una versione ancora più demoniaca e spaventosa. Proprio quando i nostri eroi pensavano di essersi liberati di lui!

4. Kuja (FFIX)

Antagonisti dei Final Fantasy

Parlando di bellezza ed eleganza, il carismatico Kuja non ha davvero nulla da invidiare all’Imperatore. Fin dalle sue prime apparizioni, il nostro stregone si presenta come un personaggio estremamente enigmatico. Le sue reali intenzioni non traspaiono mai e nulla sembra turbarlo o scomporlo.

Sebbene Kuja appaia spesso al fianco di individui estremamente malvagi e pericolosi, come la regina Brahne e Garland, diventa ben presto chiaro che è proprio Kuja a rappresentare la minaccia più grande. Grazie alla sua astuzia e ai suoi piani machiavellici, Kuja si rivela in grado di volgere a suo favore qualsiasi situazione e riesce ad impossessarsi di praticamente ogni fonte di potere presente al mondo.

Una volta scoperta la verità sulle origini di Kuja, emerge anche tutta la tragicità di questo personaggio; il cattivo di Final Fantasy IX infatti sembra destinato sin dalla nascita a non essere altro se non un portatore di morte e devastazione. Il profondo legame che lo unisce al protagonista Gidan aumenta ulteriormente l’empatia che il giocatore prova nei suoi confronti, al punto che risulta davvero difficile considerarlo realmente malvagio.

Un’ultima nota merita la sua tamarrissima trasformazione finale nello stato di Trance, che lo rende davvero molto simile a Gogeta trasformato in Super Saiyan 4, cosa che regala sicuramente qualche punto in classifica al nostro Kuja.

3. Sin (FFX)

Antagonisti dei Final Fantasy

L’aspetto che più colpisce di Sin è il suo essere completamente diverso da tutti gli altri cattivi dei Final Fantasy. Qui non abbiamo a che fare con uno stregone, un sovrano corrotto o un essere demoniaco, ma con un vero e proprio Kaiju.

Sin infatti non è altro che questo: un gigantesco essere mostruoso che esiste al solo scopo di sconvolgere il mondo seminando terrore e distruzione. Combattere contro di lui equivale, almeno apparentemente, a sfidare le stesse leggi della natura e dell’esistenza. Una lotta disperata contro un destino che appare ineluttabile, vista l’apparente immortalità di Sin.

Un altro aspetto accattivante di Sin è il grosso mistero che lo circonda. Sebbene la vera identità della creatura venga rivelata abbastanza presto, i tanti interrogativi che lo avvolgono restano tali fin quasi alla fine dell’avventura. Una volta gettata luce su questi segreti, essi riveleranno una terribile ed agghiacciante catena di bugie, generata da un odio e da un rancore talmente grandi da riuscire a stringere il mondo intero in una vera spirale di morte per moltissimi anni.

Distruggere questa spirale ci ha fatto davvero sentire persone migliori e immaginiamo che lo stesso valga per tanti di quelli che, come noi, hanno dovuto confrontarsi con Sin e tutto ciò che rappresenta.

2. Kefka Palazzo (FFVI)

Kefka Palazzo, il principale antagonista di Final Fantasy VI, ha in effetti tutti gli elementi per essere considerato il cattivo perfetto.

Il suo look da giullare risulta comico e spaventoso allo stesso tempo e ricorda molto da vicino personaggi come Joker o Pennywise. Kefka, presentato inizialmente come un semplice servitore dell’imperatore Gestalt, cattura subito l’attenzione del giocatore con il suo carisma e con il suo essere costantemente sopra le righe.

Ben presto tuttavia, la follia che domina Kefka, frutto di un esperimento malriuscito dello scienziato Cid, si rivela in tutta la sua deflagrante forza distruttiva, rendendo subito chiaro chi sia il vero antagonista della storia. Parlando di cattiveria, crediamo che non solo tra gli cattivi dei Final Fantasy, ma in tutta la storia dei videogiochi siano davvero pochi i personaggi in grado di eguagliare la malvagità di Kefka.

Il modo in cui schiavizza la povera Terra, l’avvelenamento delle acque di Doma, la strage di Esper compiuta dal nostro stregone all’apertura del portale sono solo alcune delle atrocità commesse dal terribile giullare. La cosa peggiore è che in questi momenti Kefka non manca mai di mostrare il suo sadismo, sottolineato dal suono stridulo della sua risata, l’elemento che forse più caratterizza Kefka.

La sua ascesa a creatura divina, avvenuta dopo il suo tradimento ai danni dell’imperatore e la conquista della Triade della Discordia, trasforma Kefka in una vera calamità cosmica, dotata di un potere tale da devastare il mondo intero a suo piacimento. Lo scontro finale con Kefka, suddiviso in ben 4 fasi differenti, è uno dei momenti più epici dell’intera saga di Final Fantasy, reso ancora più incredibile da Dancing Mad, la stupenda colonna sonora che accompagna la battaglia.

Alla fine, solo la forza del legame che unisce i nostri personaggi, unita al loro desiderio di vita e libertà si rivela in grado di abbattere il folle pagliaccio. Può stupire non trovare Kefka al primo posto. Tuttavia, tutti i fan della saga avranno già capito chi occupa quella posizione.

1. Sephiroth (FFVII)

Se si analizza con attenzione la trama di Final Fantasy VII, Sephiroth risulta più una vittima che un antagonista. A guidare le sue azioni, infatti, è sempre la crudele entità Jenova.

É proprio la scoperta delle sue origini e del suo legame Jenova stessa a scatenare la follia distruttrice del leggendario Soldier. Inoltre, quel che succede a Cloud mostra chiaramente la terribile influenza che Jenova è in grado di esercitare attraverso le sue cellule.

Resta il fatto che Sephiroth è dotato di un carisma e di una forza che pochissimi personaggi della storia dei JRPG possono eguagliare. Il suo aspetto iconico, la sua chilometrica spada Masamune e la lunga chioma albina sono diventati elementi assolutamente iconici, immediatamente riconoscibili da chiunque conosca il medium videoludico.

Parte del fascino del personaggio deriva indubbiamente anche dalla canzone One Winged Angel. Questa traccia, che accompagna lo scontro finale con Sephiroth, è certamente una delle più riconoscibili e famose dell’intero panorama videoludico.

Sephiroth probabilmente non è il più malvagio tra i cattivi dei Final Fantasy. Non è nemmeno quello che suscita la maggior sensazione di paura e potere. Ma è certamente il più iconico antagonista dell’intera saga. Per capirlo, basta pensare alle sue apparizioni in saghe come Kingdom Heart o Super Smash Bros.

E poi, diciamocelo: come potevamo non premiare colui che ha commesso l’assassinio più famoso dell’intera storia dei videogiochi?

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Monkey Island, pubblicato su YouTube un lungo documentario

L’utente YouTube NoClip ha pubblicato un documentario dedicato alla storica serie di The Secret of Monkey Island. “Returning to Monkey Island”, questo il nome dell’opera, dura la bellezza di un’ora e mezza racconta la serie in modo approfondito, dagli albori fino ad all’ultimo capitolo, Return to Monkey Island.

Sono tante le domande che attanagliano ogni fan: come nacque il primo Monkey Island? Qual’è l’evoluzione? Perche Ron Gilbert l’ha ripresa dopo 30 anni? Qual’è il segreto di Monkey Island? (no a questo il documentario non risponde). In ogni caso, in questo documentario di Monkey Island troveremo risposte a queste e molte altre domande.

Visto che parliamo di pirati, diamo giusto qualche coordinata (di una qualche bussola sgangherata conoscendo Guybrush Threepwood). Il documentario comprende interviste a sviluppatori e personaggi che hanno contribuito alla serie e un’intervista allo stesso Ron Gilbert, creatore del titolo che consiglio di non perdere.